giovedì 17 marzo 2011

Link - 17 Marzo (Edizione Speciale sul Giappone)




















In questi giorni non sono più riuscito né a scrivere né a commentare i post, ma ho letto molte cose sul disastro in Giappone e sul nucleare, che condivido con voi.
  • Inizio con le numerose raccolte di foto che ha fatto Big Picture sul disastro: prima parte, seconda parte, terza parte e quarta parte;
  • altre foto, questa volta interattive, di com'era prima e di com'è ora dopo lo tsunami, da ABC News;
  • raccolta di video dello tsunami, qui c'è il primo e di seguito gli altri. Alcuni sono davvero impressionanti;
  • già da prima del terremoto seguivo due blog di due ragazzi che sono in Giappone a lavorare, il primo si chiama Flavio e lavora a Tokio. Ha vissuto in prima persona il terremoto, lo tsunami e la paura della centrale nucleare, e ha raccontato questi giorni attraverso il suo blog. Tra tutti i post ne consiglio due sui giapponesi e su come reagiscono alla catastrofe;
  • il secondo è Mattia, che lavora al sud e non ha vissuto in prima persona il terremoto, ma fornisce notizie interessanti e soprattutto ce l'ha col catastrofismo italiano;
  • a proposito di catastrofisti, la Repubblica in questi giorni sta dando il meglio, con titoloni sempre più drammatici (quello di oggi è "Giappone, la centrale fuori controllo"), ed è arrivata la meritata presa per il culo;
  • sempre a tema di prese per il culo, Matteo Bordone commenta un editoriale sul nucleare scritto da uno scienziato per il Corriere della Sera: Adriano Celentano;
  • l'immancabile post di Spinoza;
  • e l'altrettanto immancabile indecenza del Giornale e di Libero, che in prima pagina parlano di Fini e non del terremoto;
  • e nel frattempo, con gli occhi del mondo girati verso il Giappone, nessuno si caga più Gheddafi, che ha ripreso il controllo di quasi tutta la Libia. Quest'immagine di Makkox e il commento di Adriano Sofri riassumono la questione;
  • infine, il link per fare donazioni pro-Giappone attraverso iTunes, e una pagina con altri siti per la raccolta di fondi.
Concludo con qualche osservazione sul nucleare in Italia.
Prima di tutto, se non lo avete già fatto, leggete ASSOLUTAMENTE questo illuminante post di Keplero (è un blogger, non è QUEL Keplero!), perché si parla tanto del nucleare e molto poco di come funziona una centrale (grazie a Giovanni Fontana!!).

Penso che se gli "antinuclearisti" continueranno a speculare in maniera esagerata sui fatti del Giappone, tutto ciò gli si ritorcerà contro, e visto che tra pochi mesi c'è il referendum sarebbe meglio starsene zitti.

Penso d'aver capito che le energie alternative non colmano il fabbisogno di energia in Italia (se non è così smentitemi!!), e le polveri sottili delle centrali a carbone, petrolio e gas fanno qualche migliaio di morti all'anno. Qualche alternativa che non sia comprare energia dai paesi vicini (oltretutto prodotta con il nucleare) bisogna trovarla. Su tutto questo sono molto ignorante, ma il mio timore è che il 90% di chi dice "Nucleare? No grazie" lo sia.

L'Italia aveva già fatto un referendum sul nucleare 25 anni fa, c'era proprio il bisogno di rifarlo?

Leggo da Wikipedia: "l'Italia è l'unica nazione tra le 14 più ricche al mondo in termini di PIL a non possedere attualmente centrali nucleari attive e, come abbiamo visto, anche unica nazione al mondo ad aver abbandonato lo sfruttamento dell'energia nucleare per scelta politica". Secondo me non ci fa onore tutto ciò, il nostro problema è che sappiamo di non essere affidabili, sappiamo già che le scorie finiranno in mare o in una discarica abusiva, e che i lavori saranno fatti con sufficienza. E poi di mezzo c'è sempre la politica...

Concludendo, e parafrasando Capriccioli: non ho paura del nucleare, ma degli italiani.

5 commenti:

  1. Oi Ballets, sono interessanti gli articoli sul nucleare ma per quanto uno si informi e' sempre difficile prendere una posizione..le foto sul disastro sono incredibili, e penso che catastrofi naturali di questo tipo, a voler essere cinici, offrono un sacco di spunti per un fotografo per le situazioni strane e imprevedibili che si creano!

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  2. Ballets e' difficilissimo affrontare tutti sti link insieme, perche' uno vorrebbe leggerli subito ma sono troppissimi!
    Comunque, volevo segnalarti che il link del commento di Sofri porta in realta' ad un articolo di Repubblica sulla Libia... cosi, appena hai tempo, sono curioso di leggere il post di Sofri...

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  3. Molto interessante il post di Keplero, mi piacerebbe ora dire "finalmente so", ma come sapere se quanto scritto e' piu' affidabile di quanto scritto dal mittico Adriano e scandalosamente dal Corriere e, a quanto mi risulta, anche da Santoro ieri sera? Cioe', voglio dire, e' ovvio che il valore scientifico delle valutazioni di Celentano e' zero, ma come fidarsi di Keplero? Probabilmente, come dice lui, non posso pretendere di dire ora so dopo dieci minuti di lettura di un post, ma dovrei prendere su i libri di fisica e studiare...
    Una cosa l'ho fatta: ho letto i commenti, e apparte i tanti grazie e i pochi (ma fastidiosissimi) interventi di chi lo accusa di aver fatto un plagio o di essere un promotore dei NO al referendum, beh non c'e' nessuno che contesti le informazioni scientifiche. Quindi probabilmente non ha scritto boiate.
    E anche leggendo la biografia sembra uno coi contro c... Certo, a questo proposito anche la biografia di Tozzi sembra riguardare un luminare al servizio della scienza obiettiva, ma basta guardare il suo servizio in prima serata sui cambiamenti climatici che sommergerebbero Milano nel 2100....

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  4. Lore: il link giusto è questo::
    http://www.francescocosta.net/2011/03/17/le-responsabilita-della-vendetta/
    Sul post di Francesco Costa ce n'è una parte, e trovi il link per l'articolo completo. E si, in effetti sono proprio tanti link, ma non avendo più scritto e avendone raccolti tanti in questi giorni, ne ho fatto un post unico...e mancano ancora i link generici, preparati!!!

    One e Lore: il post di Keplero a me non sembra schierato né da una parte né dall'altra, è solo una spiegazione scientifica di come funziona una centrale nucleare e di come può svilupparsi un incidente... insomma mi fido più di lui che di Celentano e Grillo! Anche perché Keplero non tira in mezzo la politica, che in questo discorso dovrebbe entrarci il meno possibile (vdi link di Wikipedia).

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  5. Io non ho ancora letto nessuno di questi post, probabilmente mi ci metterò ora che la notte sfuma... Ma applaudo ad una affermazione di Ballets importantissima: "...la politica, che in questo discorso dovrebbe entrarci il meno possibile". Nessuna considerazione politica può aiutarci a comprendere meglio la questione nucleare.

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