martedì 29 marzo 2011

Ricercare all'estero

Pubblico il link al post di un ricercatore italiano che lavora nel Regno Unito.
Una bella testimonianza, l'ennesima, di come siano distanti le mentalita' italiane da quelle inglesi in materia di ricerca, universita', selezione della classe dirigente e non solo.

Dite che devo rimanere qui??

3 commenti:

  1. Sarò sempre ipercritico ma la categoria dei "bravi chirurghi senza lavoro" mi suona nuova e un po' poco onesta.. Va bene che la ricerca è all'osso, ma tirare in mezzo anche i medici...

    RispondiElimina
  2. Doson credo che tu stia sbagliando, quantomeno sbagli ad inquadrare il problema. Qui non stiamo parlando di "bravi chirurghi senza lavoro", ma di giovani chirurghi neospecializzati a cui non viene riconosciuto il diritto di farsi una carriera basata sul merito. Sai benissimo che questo succede nell'università e ovviamente anche in ambiente ospedaliero. Il fatto che un trentacinquenne o quanti anni ha possa diventare professore perché è bravo e non perché è parente del primario per l'Italia è un fatto STRAordinario.
    Tutto qui.

    RispondiElimina
  3. Io vivo a londra da tempo e pure io lavoro nella ricerca all' University College of London. Non posso che concordare con ogni singola parola dell'articolo.
    Italia pare preistoria al confronto. Constatazione triste e deprimente. Ovviamente si spera sempre in un miglioramento... ma in quale arco di tempo potrebbe avvenire?!?!?

    RispondiElimina