Ciao a tutti, volevo proporre un paio di spunti su un argomento su cui ammetto di essere impreparato: vale la pena investire sul nucleare??
Da quello che ho capito il nucleare "con poco fa tanto", cioe' rende tanto con poco consumo e quindi sembrerebbe una soluzione al problema energetico. Le mie obiezioni sono due: le scorie radioattive, anche se poche, ci sono, e in qualche modo devono essere smaltite e dunque mi sembra di nascondere lo sporco sotto al tappeto con cui prima o poi si dovra' fare i conti; inoltre, per quanto ora la sicurezza ha raggiunto alti livelli, dobbiamo ricordarci che viviamo su un pianetino in balia di scosse ed eventi naturali che non possiamo controllare (vedi Giappone), siamo una caccolina nell'universo quindi non montiamoci la testa, non posssiamo controllare tutto!!! L'evento catastrofico e' raro, ma non si puo' mettere in preventivo che "ogni tanto un casino nella centrale nucleare ci puo' stare"!
Non sono cosi idealista da dire "c'e il mare, il vento e l'acqua, usiamo queste, peace and love!", ma penso che insistere sul nucleare sia un rimandare il problema ad altre generazioni; penso che solo nelle emergenze e in situazioni estreme si da' il meglio, cioe' solo alle strette l'uomo e' capace di grandi cose. Il nucleare garantirebbe energia in modo che "tutti con il culo seduto" non penseremmo seriamente ad altre alternative.
Ultimo spunto: dopo quanto accaduto in Giappone molti cambiano idea , anche capi di stato ed esperti del settore; finche' la banderuola la fa il popolo ignorante (mi ci metto anche io) ci puo' stare ma questo cambiare idea da parte di "grandi uomini con grandi responsabilita'" mi fa ridere e mi fa pena; quando si e' deciso di investire sul nucleare non si e' messo in preventivo eventi di questo tipo??
One, va bene che sei un campioncino di Funken, ma sapere quanti barilotti rossi di uranio vanno rimessi sul tabellone ad ogni turno non costituisce una base scientifica sufficiente!
RispondiEliminaComunque...
Io ho paura del nucleare, prima ed ancora di piu' ora!
Ma per bloccare ogni vostro attacco nei confronti della mia persona (c'e' il sole c'e' il mare peace and love) aggiungero' che non ho firmato per il referendum di giugno perche' non mi ritengo persona informata.
Sono molto confuso perche' da una parte ho paura delle scorie e degli imprevisti (ce ne sono stati gia' due ufficiali nel giro di vent'anni), dall'altra mi sembra ipocrita rifiutare le centrali in Italia ma comprare l'energia prodotta col nucleare all'estero. Quindi che fare?
Del resto le affermazioni di questi giorni mi lasciano basito: non so se sia piu' assurdo chi corre a controllare le proprie centrale (non dovrebbe controllarle a priori dai disastri stranieri?), chi dice che ora bisogna pensarci bene (ora? non bisognerebbe averlo fatto gia' negli anni precedenti alla costruzione delle centrali?), o chi come nell'Italia governativa afferma di andare avanti sicuro per la propria giusta strada.
Rimango convinto comunque di un'idea: a monte di ogni decisione energetica, occorre ad ogni costo ridurre i nostri esageratissimi consumi!
One, ho scritto un post in cui c'è anche un po' di risposta al tuo post, vai a leggere!
RispondiEliminaCaro One, è un piacere rileggerti qui, anche se mi sorprende (piacevolmente, s’intende) un intervento di questo genere fatto da te.
RispondiEliminaLa cosa che per prima mi ha colpito è la tua strana preoccupazione per ciò che
potrà accadere, per il fatto che siamo una “caccolina” nell’universo e “non
possiamo controllare tutto”. Qui non si tratta di mettere in preventivo che
"ogni tanto un casino nella centrale nucleare ci puo' stare", ma piuttosto di
concentrare le nostre energie - mentali - per assicurarci che problemi del
genere non accadano (scommettiamo che si può fare?).
Innanzitutto, a mio parere, sarebbe il caso di informarsi su quale sia veramente il problema, dato che in ambito energetico non siamo poi così tanto informati: non distinguiamo un Volt da un Watt, non abbiamo idea di come funzioni un motore elettrico, né tantomeno conosciamo come viene prodotta e distribuita l'energia. (E andrebbe fatto sul serio: dopo 20 anni non ho ancora capito come mai chi non si ricorda la prima terzina della Divina Commedia è una capra, mentre chi non sa come funziona un motore trifase o un alternatore o un turbogas è autorizzato a scusarsi... “Ma che c'entra? Non mi interessa!” Poveri noi.).
In secondo luogo, mi sembra abbastanza importante capire per quale motivo si è portati a fare certe scelte piuttosto che altre. A questo proposito, abbiamo una vaga idea di quanta energia ci viene fornita dal nucleare? E abbiamo una vaga idea di quanto sia importante per noi, oggi, 2011, avere quel 19% (cifra approssimativa, non ricordo esattamente il numero) di energia fornito da questa mostruosa pratica (il nucleare) che paghiamo un sacco di soldini?
Forse no e la cosa mi addolora ma non mi stupisce, dato che siamo circondati da un velo di dubbi tale che l’immagine più significativa della rivoluzione ecologista e` una bella foto delle torri di raffreddamento di una centrale, simbolo dell’inquinamento e del degrado ambientale mondiale. Eh già, condivido, tutto quel vapore acqueo disperso nell'atmosfera nausea anche me. (sic!)
Sarcasmo a parte, non crediate che io sia contrario alle energie integrative (solare, eolico, idroelettrico, geotermico etc.), ma mi sembra che ci sia una certa urgenza di energia, da parte di tutti, di cui nessuno di noi vuole privarsi. Chi di fronte ad un evento così grave, imbarazzante e triste, fa un passo indietro, forse non ha bene le idee chiare: le centrali nucleari di IV generazione sono decisamente più sicure, riducono drasticamente i residui radioattivi e “non funzionano” senza il costante intervento umano. La Germania, nel 2010, paladino europeo del rinnovabile, ha incrementato la produzione di energia da tutte le fonti tranne che dalle rinnovabili con un (non)confortante -13%. E dire che la Merkel è laureata in fisica.
Mi sembra di aver capito che oggi le fonti di energia più stabili -paradossalmente?- siano quelle più largamente sfruttate da tempo: gas naturale e carbone. E la cosa non mi stupisce dal momento che i Paesi più impegnati nello sviluppo delle energie rinnovabili sono pronti a dichiarare guerra ad altri Stati per conquistare petrolio e gas - o era la “libertà dei popoli”? Quindi, dato che il nucleare sembra così spaventoso, come mai si accaniscono tutti verso le care vecchie affidabili energie?
Ah, a proposito di vecchie energie. Ricordate il disastro BP nel Golfo del Messico? Be', se non ricordo male, uno dei motivi principali (se non l'unico) fu la mancanza di manutenzioni sulla piattaforma. E se non ho capito male, a pochi mesi dalla chiusura delle centrali giapponesi, la manutenzione degli impianti è stata rimandata per risparmiare qualche dollaro,“tanto cosa vuoi che succeda in pochi mesi?”.
Condannereste mai l'utilizzo dell'automobile perché qualcuno, per risparmiare, non ha controllato l'impianto frenante o le gomme e ha ucciso delle persone?
Io porterei in tribunale l'uomo, non l'automobile.
L'uomo, non l'energia.
L'avvocato del diavolo che non fa propaganda,
Fabio.
ciao a tutti!!
RispondiEliminami intrometto anch'io nella discussione
che ci piaccia o no (e alla fine cmq piace un po' a tutti)la nostra è una società altamente energivora, pertanto bisogna fare i conti con una sempre maggiore richiesta di energia
sono state sviluppate molte tecnologie, tra cui il nucleare, e chiedersi se essere favorevoli o contrari ad una tecnologia secondo me non ha senso.
in passato è stata cavalcata l'emotività collettiva, cosa che sta succedendo nuovamente anche ora (Tonino Di Pietro, se mi senti, ripigliati!) ma direi che è il caso di fare uno sforzo ed andare al di la del sentito dire.
ci sono i pro e i contro (come in ogni cosa) e quindi è giusto fare un bilancio (seppur approssimativo) delle due cose
CONTRO
- il combustibile (fissile) ed i prodotti cenere sono altamente tossici ed inquinanti.
-i prodotti cenere emettono radiazioni per migliaia di anni.
- ha alti costi iniziali.
- in Italia non ci sono giacimenti di combustibili fissili (ma se è per questo neanche gas ne carbone)
PRO
- è una tecnologia che non emette alcun tipo di inquinamento atmosferico (quindi niente CO2, NOx e SOx come nei gas- carbone)
-ha costi elevati inizialmente, ma sul lungo termine è altamente vantaggioso
- non consuma alcun combustibile fossile (come gas e petrolio) pertanto il costo dell'energia elettrica è indipendente dal costo di questi due elementi (e in un momento come questo direi che va sottolineato anche questo punto)
- la tecnologia ha raggiunto livelli di sicurezza neanche paragonabili ai reattori di Chernobyl e di Three Miles Island (per quanto riguarda il Giappone, il reattore danneggiato ha 40 anni, costruito nella zona piu sismica del pianeta, e nonostante un terremoto 1000 volte piu forte di quello dell'Aquila è ancora in piedi)
non voglio essere prolisso, però se volessimo fare un bilancio dei pro e conto anche delle altre tecnologie principalmente utilizzate (gas/ carbone) direi che siamo alla pari (se non vantaggio della tecnologia nucleare)
altro discorso sulle FER... sono fortemente convinto che la PRIMA forma di energia rinnovabile sia il risparmio, anzi, il non-spreco di essa.
e questa è una cosa che può partire da tutti.
per le altre FER classiche (eolico, solare, idroelettico) certamente sarebbero necessari molti investimenti e ricerche, ma allo stato attuale con le sole fonti rinnovabili non ci siamo proprio, ma neanche lontanamente..
insomma l'Italia è rimasta energeticamente "zoppa" dopo lo sciagurato referendum dell'86.. (e dico "sciagurato" perchè coloro che lo organizzarono ed auspicarono la chiusura degli impianti non si degnarono di elaborare un'altra strategia energetica alternativa al nucleare per il nostro paese)
secondo me sarebbe il caso questa volta di presentarsi al referendum armati da un minimo di informazioni tecniche e senso critico in piu e lasciare a casa l'emotività, che, con la tecnica, c'entra ben poco!!
ciao!
Tommi
Fabio, non farai propaganda ma sei terribilmente fastidioso, anzi, diciamo urticante! Comunque, il tuo commento è apprezzabile perché pone molti spunti di riflessione.
RispondiEliminaTipregoTipregoTiprego, non pensare già da questa riga "Ah, sta scrivendo Lore, il solito eco-comunista", perché non solo non so come funziona un motore elettrico, ma non mi ricordo neanche nessuna terzina della Divina Commedia!
Io vorrei partire dal seguente fatto: abbiamo tutti, chi più chi meno, bisogno di energia.
Rispetto all'800, quando l'uomo ha iniziato a dipendere dall'elettricità diventandone sempre più schiavo, abbiamo sviluppato una tecnologia scientifica straordinaria, quindi non dovrebbe essere utopistico pensare che le forme di energie alternative a quelle dell'800 siano realizzabili in un futuro prossimo.
Nucleare si o nucleare no? Beh, mi sto sempre più convincendo che dipende dai contesti.
Ho capito che Chernobyl è stato un incidente irripetibile nella storia, perché era una centrale costruita da pazzi e gestita da sadici (o masochisti), senza le minime norme di sicurezza.
Ho capito che le centrali di nuova generazione sono supersicure (apparte che la IV generazione che dici te Fabio non è al momento disponibile, mi risulta, quindi mi interessa semmai sapere della III) ma il nocciolo della questione (non è un gioco di parole) è che continueremo a produrre energia in cambio di scorie, pericolose durante l'attività della centrale e dopo, per migliaia di anni.
La preoccupazione di One sull'imprevisto delle centrali non mi pare per niente strana: l'errore umano, le catastrofi naturali, la sfiga, la malagestione, mettici quello che vuoi, possono succedere, e allora è davvero così folle chiedere di pensarci diecimila volte prima di puntare tutto sul nucleare?
E' proprio una bestemmia per i pro nucleare sentire che qualcuno ha qualcosa da ridire sulla percentuale di rischio che siamo disposti ad accettare in cambio di energia?
E' davvero così da idealisti pretendere che si affianchi al nucleare di oggi una ricerca strafinanziata su nuove tecnologie?
Insomma, è ovvio che oggi non si possono chiudere in blocco tutte le centrali nucleari del mondo: moriremmo di stenti e di freddo (e forse non sarebbe un male, un bel reset e ricominciamo!). Ma nel nostro caso italiano, è davvero così conveniente investire tutti quei soldi per rilanciare il nucleare da zero?
E soprattutto, Fabio, è sicuramente vero che i non meglio definiti ecologisti fanno leva sull'emotività di masse ignoranti (=che non si informano) per perseguire i loro scopi, ma tu la accetti la possibilità che uno tema il nucleare senza voler fare guerre ideologiche di sorta? Parli della riduzione della Germania negli investimenti sulle rinnovabili, ma mi è stato raccontato che qualche giorno fa la Germania ha bloccato la costruzione di sette nuove centrali, per esempio.
Parli di nuove tecnologie con centrali che non funzionano senza l'uomo, ma il processo nucleare all'interno del nocciolo non si può fermare semplicemente staccando la spina, ed è il casino che stanno vivendo in questi giorni in Giappone, no? Tentando in ogni modo di raffreddare le barre dentro il nocciolo e le barre nelle vasche di contenimento...
Due domande rivolte a tutti, anche a Tommi che è un appassionato e che ringrazio per il contributo: perché nessuno sta parlando di idrogeno come fonte di energia alternativa? Idroelettrico, solare e eolico ok, conosciamo limiti e potenzialità, ma la ricerca sull'idrogeno non dovrebbe essere a buon punto?
Ho visto l'intervento ad Annozero di Grillo,
http://www.youtube.com/watch?v=izSOv0492zo&feature=BF&list=SP5D0C361E116CFDD5&index=1
che parla di un programma energetico futuro come internet, dove ognuno produce energia e chi ne ha bisogno la prende da chi ne ha prodotta in eccesso. Siccome so che su ste cose quel mattacchione non dice troppe belinate, mi potreste dire se è un sistema fattibile e se no perché no?
Io non credo che le FER bastino per l'autosufficienza energetica di una nazione come l'Italia. Nel più utopistico dei mondi vedo che ogni nuova abitazione costruita produca l'energia che gli serve e ne riesca a vendere anche un po', e che tutte le villette e i piccoli condomini facciano lo stesso. E anche le piccole aziende e qualche esercizio commerciale. Ma le città e le grandi industrie non possono essere autosufficienti, quindi va bene puntare soprattutto sulle FER, ma il problema di quel 30/50% (ad essere super ottimisti) rimarrebbe. In particolare in Italia, dove abbiamo tante industrie e poco spazio (in Svezia la produzione di energie rinnovabili già arriva circa al 50%, ma ci sono meno industrie, meno persone e molto più spazio).
RispondiEliminaQuindi, non si può non affrontare il discorso del nucleare. Ci sono i pro e i contro, ma non si può partire dal presupposto che il nucleare sia il male assoluto. E non si può farne solo un discorso emotivo o politico, come per tutto qui in Italia. E soprattutto, aggrapparsi all'incidente di Fukushima è stupido e ipocrita.
Io tendenzialmente sarei contro il nucleare in Italia perché ho molta poca fiducia negli italiani, ma se non vengono fatte controproposte serie e verosimili sono pronto a prendere in considerazione questa opzione, senza pregiudizi.
Sul blog di Grillo:
RispondiElimina"[...] il più disastroso incidente nucleare della Storia è stato sepolto dal Corriere della Sera (Nucleare della Sera ad honorem)".
(http://www.beppegrillo.it/2011/03/il_nucleare_del.html)
Tralasciando il fatto che i giornali parlano di qualcosa finché fa notizia e in un attimo si dimenticano di tutto, il fatto che giudichi questo il più grande incidente nucleare della storia dà idea di quanto sia affidabile Grillo in questi giorni. Da questo punto di vista è come Berlusconi, viene prima l'interesse personale (la propaganda contro il nucleare) della realtà.
Sul fatto che le fonti alternative non siano sufficienti ora, mi pare non ci sia alcun dubbio, ma oltre a questo c'e' una decisione politico/strategica da prendere: continuare a puntare sul nucleare, costruendo nuove centrali e concentrando li la ricerca, o cominciare ad imporsi di cambiare al piu' presto tecnologia? Nel caso uno, avviamo la costruzione di centrali anche in Italia, nel caso due cio' mi sembra folle, visti i costi e i tempi di costruzione e quelli di smaltimento scorie e di smantellamento della centrale.
RispondiEliminaEcco perche' insisto tanto sulle energie alternative: non perche' pensi che possano bastare ora, ma perche' credo sia importante capire se si possa prevedere un futuro con esse e senza il nuclear oppure no, qualcuno mi risponde su questo punto?
Poi, perche' sarebbe ipocrita aggrapparsi all'incidente di Fukushima? E stupido? Non afferro il punto. I giapponesi hanno riconosciuto di aver sottovalutato la portata di un eventuale tsunami, costruendo barriere non sufficientemente alte. Probabilmente uno tsunami di tale entita' aveva una bassa probabilita' di verificarsi. Impariamo da questo, magari in altre nazioni gli imprevisti con bassa probabilita' verranno d'ora in poi tenuti in considerazione.
Infine, sai di sfondare una porta aperta su Grillo con me, ma qui quale sarebbe il suo errore? Dal punto di vista del livello di fiducia che l'uomo ripone nel nucleare, questo incidente avvenuto in un paese civilizzato e all'avanguardia tecnologica come il Giappone, e' ancora piu' grave di Chernobyl, dove invece semplicemente non si rispettavano i sistemi di sicurezza. No?
Rispondo a tutti e tre i tuoi paragrafi:
RispondiEliminaIo non vedo un futuro prossimo senza nucleare, carbone e petrolio e solo con FER; se così fosse è ovvio che non ha senso costruire centrali (che sarebbero pronte come minimo tra cinque anni immagino). Ma se invece si pensa che prima del 2050 non si potrà produrre energia solo con le FER allora qualche alternativa bisogna trovarla, perché il petrolio sarà sempre meno e comprare l'energia dall'estero costerà sempre di più. Proviamo ad informarci su questo punto! Tra l'altro, chi è contro il nucleare e ha promosso il referendum dovrebbe avercelo chiaro questo punto, se troviamo informazioni postiamole qui.
Ritengo sia ipocrita perché la colpa dell'incidente non è del nucleare, ma dell'uomo. È come se dopo un incidente aereo si dicesse che non si può più andare in aereo perché ogni aereo potrebbe cadere. Non so se è un esempio calzante ma spero di essermi spiegato!
Secondo me rimane il fatto che non è l'incidente nucleare più grande della storia. E nonostante tutti i danni, sembrerebbe che non ci sia stata la famosa fusione delle barre. Sicuramente qualcuno ha perso la vita e una contaminazione c'è stata, ma non mi sembra una cosa apocalittica come è stata descritta.
sono d'accordo con balletz su questo ultimo intervento.. c'è stato molto allarmismo in merito all'incidente di fukushima,
RispondiEliminala tragedia del terremoto-tsunami giapponese ha causato migliaia di vittime, quelle conseguenti al disastro fukushima (anche indirette) sono solo una minima parte.. con questo non voglio dire che allora va bene così.. sicuramente si poteva progettare il tutto in maniera piu adeguata per far si che le pompe di ricircolo del refrigerante continuassero a funzionare.. ed è qui che si può parlare di errore umano, cioè nel non aver tenuto conto di un evento del genere.
c'è da imparare, ancora una volta, dagli errori del passato.
per quanto riguarda le FER la ricerca progredisce e sono sul tavolo molti progetti ambiziosi, come le centrali termodinamiche nel sahara per alimentare tutta l'europa o l'eolico ad alta quota o ancora la famigerata fusione nucleare..
purtroppo vuoi per limiti tecnici, vuoi per mancanza di risorse, vuoi perchè (parliamoci chiaro) questi progetti sono anche osteggiati dai grossi gruppi energetici attuali, per il momento la questione va molto per le lunghe (secondo me io nella mia vita non vedrò mai una centrale a fusione attiva)..
ora come ora (e intendo per almeno i prossimi 50 anni) volenti o nolenti bisogna produrre energia "alla vecchia maniera" cioè bruciando qualcosa.. e come ribadisco il bilancio pro-contro di gas e carbone non è tanto dissimile (a mio parere) da quello che possiamo fare per il nucleare.. anzi!!
cmq lore l'idrogeno in se e per se non può essere fonte di energia!! cioè si sotto forma di reazione di fusione nucleare, ma come scrivevo poc'anzi lo stato attuale della tecnologia è ancora molto indietro..
l'idrogeno può essere usato però come "vettore" energetico per l'immagazzinamento di energia elettrica, e se ne parla molto per le famose "fuel cell", cioè in pratica l'idrogeno verrebbe utilizzato come "batteria liquida" con rendimenti di immagazzinamento energetico molto alti.. sarebbe ottimo per alimentarci le future macchine elettriche, ma, come dire, secondo me a qualcuno non va molto a genio questa ipotesi :)
ciao
tommi
Per Ballets:
RispondiElimina1. io vorrei sapere se è scientificamente provato che non c'è un futuro con energie alternative a nucleare, carbone, gas e petrolio, insomma le tradizionali. Possibile che nessuno sappia rispondere (non dico te, ma nessuno sappia neanche citare studi scientifici in questo senso)? E se non sappiamo rispondere, perché dobbiamo affrettarci a costruire da zero una tecnologia nucleare che ha più di settant'anni?
2. capisco bene che la colpa è dell'uomo, infatti (come diceva Fabio con l'esempio della macchina) i legislatori hanno obbligato i proprietari di auto a fare la revisione ogni tot... siamo sicuri che le "revisioni" pensate per il nucleare siano aggiornate, condivise, offrano un buon margine (e con buon intendo ottimo) di sicurezza? Alla luce dell'incidente umano causato da un evento naturale di Fukushima...
3. sui danni di Fukushima temo dovremo aspettare ancora per sapere qualcosa di certo, tante sono le variabili in gioco. Speriamo che i danni rimangano limitati, ma è solo di oggi la notizia della contaminazione dell'acqua di mare... E comunque quando classifichi un evento come il peggiore, non c'è bisogno che sia catastrofico, semplicemente deve soddisfare il criterio: ne esistono di peggio?
Per Tommi:
oggi ho guardato una trasmissione su La7 con il sottosegretario allo sviluppo economico Sanna, un ricercatore del CNR, tale Valerio Rossi Albertini, e il presidente dei Verdi, Bonelli. L'unico che ha fatto la figura del politico che fa comizi è stato proprio Bonelli: preferisco non parlare della sua retorica e demagogia. Ho apprezzato invece la chiarezza e modestia del sottosegretario, che ha ammesso con sincerità tutti i limiti della scommessa nucleare italiana. Un dato è stato citato: la Germania ha come obiettivo di soddisfare l'80% del suo fabbisogno energetico con energie rinnovabili entro il 2050, mentre l'obiettivo dell'Italia è del 18% entro il 2020. E' vero, vi risulta?
Se fosse vero, perché mai non potremmo alzare anche noi tale obiettivo? E poi Tommi tocchi un punto abbastanza importante, secondo me: chi si oppone allo sviluppo di energia da fonti rinnovabili? Quanto è potente? Come agisce?
Insomma più tento di far chiarezza, più mi incasino le idee...
dunque per quanto riguarda le rinnovabili
RispondiEliminal'italia si è impegnata a ridurre del 20% le emissioni di CO2 e aumentare le rinnovabili al 20% entro il 2020 (pacchetto clima 20 20 20).
ora sotto mano non ho del materiale ma considerando l'energia solare necessaria per sopperire al nostro deficit ci vorrebbe una superficie di pannelli grossa come la pianura padana (ora questi calcoli li aveva fatti un nostro prof a lezione, non saranno dati ufficiali ma mi sembravano calcoli ammissibili, che cmq come dicevo non ho sotto mano)
il potenziale idroelettrico italiano è stato già quasi tutto sfruttato
sicuramente l'eolico e il geotermico potrebbero dare un buon contributo, specialmente quest'ultimo si presterebbe molto bene in toscana.
anche le caldaie a biomasse utilizzano una tecnologia ancora sicuramente poco sfruttata in italia
percui non sto dicendo che bisogna gettare la spugna, anzi!!!!! di cose da fare ce ne sono, e speriamo si facciano in fretta.
il fatto è che credo che ci sia una sorta di scala di priorità da rispettare.. mi spiego meglio, la germania ha si bloccato la costruzione di nuove centrali, ma li il discorso è un po' differente.. il sistema energetico tedesco è così "ricco" che si sono potuti fare massicci investimenti proprio in favore delle nuove tecnologie.. ma questo grazie al determinante contributo dei suoi (credo) 19 reattori, che hanno assicurato nel tempo alle aziende e alle utenze civili energia a basso costo (e di conseguenza piu liquidità nel circuito monetario => piu ricchezza in generale)
non dico che quella del nucleare sia una tappa obbligata, però a mio parere ora come ora è sicuramente molto vantaggioso sotto molti punti di vista.
allego due link dell'enea che mi sembrano interessanti
http://titano.sede.enea.it/Stampa/skin2col.php?page=eneaperdettagliofigli&id=127
http://titano.sede.enea.it/Stampa/skin2col.php?page=eneaperdettagliofigli&id=126
per dire, se quei 6000 o 7000 MW di potenza che l'italia vuol produrre a nucleare li volessimo produrre con una tecnologia che, come il nucleare, non produce CO2, hai idea di quante turbine eoliche (taglia 0.85 - 1.2 MW) insieme a centrali geotermiche (taglia variabile, dell'ordine di 20 MW) vadano costruite?
che costi avrebbereo? io credo ben piu alti delle 4 centrali in programma.
la terza strada è non far niente e continuare a non fare nulla per levarci da una situazione che, per quanto in maniera forse meno percettibile di quanto dovrebbe, incide in maniera clamorosa a livello economico, sia civile che industriale
(a questo proposito allego un link di un grafico relativo ai costi dell'energia da diverse fonti negli USA)
http://www.google.it/imgres?imgurl=http://scienzattiva.agorascienza.it/files/risposte/Costi-energie.jpg&imgrefurl=http://scienzattiva.agorascienza.it/node%3Fpage%3D48&usg=__e6cSY221mnZ3aEGbHgye2NC7KeE=&h=337&w=438&sz=66&hl=it&start=20&sig2=Saq0ap43LPaC77WAu5lJvg&zoom=1&tbnid=VP6HGlfHB72CnM:&tbnh=98&tbnw=127&ei=63WKTa-6PMTStAbG4ti-DA&prev=/search%3Fq%3Dcosto%2Bcentrale%26um%3D1%26hl%3Dit%26biw%3D1280%26bih%3D709%26tbm%3Disch&um=1&itbs=1
da notare che in america hanno giacimenti sia di gas che di petrolio, noi no (percui presumo che quella poca energia che produciamo a gas costi anche di piu)
Oh, finalmente un po' di dati, un po' di fonti da leggere!
RispondiEliminaappena ho un po' di tempo mi proietto sul sito dell'enea... Grazie Tommi!!!