venerdì 25 giugno 2010

Isole Lofoten



Questo post è una prova per vedere come funzionano gli slideshow di Flickr, e per fare un po' di pubblicità a queste straordinarie isole in cui tre di noi del Quinto Postulato sono stati qualche anno fa... se non sapete cosa fare quest'estate andateci!!

Queste dovrebbero essere le foto più apprezzate - e quindi più belle - di Flickr con tag Lofoten, consiglio di guardarle a tutto schermo!

Buona visione.



(Foto di steinliland)

martedì 22 giugno 2010

Link - 22 Giugno

  • Dal Giornale, intervista al ministro della difesa Larussa che giustifica l'ingiustificabile (a mio parere): l'acquisto di aerei e navi militari, armi e simili per la modica cifra di 29 miliardi di euro;
  • Commento di Pippo Civati ad un'intervista di Lunardi in cui dice che non c'è niente di male ad avere favori da imprenditori;
  • Dal blog Metilparaben, post su un'illuminata intervista al vescovo emerito di Senigallia, Monsignor Odo Fusi Pecci (ma il nome qual'è??) sull'omosessualità;
  • Post di Spinoza sulle intercettazioni;
  • Francesco Costa su Rai e Mondiali;
  • Foto dal Golfo del Messico, due mesi dopo l'inizio del disastro ambientale;
  • Infine, da Luca Sofri apprendo della morte di Manute Bol, giocatore di Basket e non solo: qui la sua storia.

sabato 19 giugno 2010

Signoraggio bancario parte terza

Dopo mesi torno a scrivere di signoraggio. Ormai non se ne ricorderà più nessuno ma ne avevamo parlato qui e qui. Copio e incollo tutto il post che ho scritto per il blog fnb sul quale la discussione era partita (che direi che ora si conclude).

Nell'altro post avevamo discusso dei rapporti vigenti tra stato e banca d'italia e dei redditi da signoraggio che dalle dinamiche ad essi legate vengono a crearsi. Quindi, del significato tout court della parola "signoraggio".

Nel trio di filmati sorgente di tutta questa discussione però, sotto il titolo signoraggio, si arriva poi a formulare ben altre accuse che con il signoraggio c'entrano forse più poco ma che pur tuttavia sono importanti e che ho tentato nel mio piccolo di approfondire.

Buona parte del secondo filmato è dedicato a descrivere un meccanismo economico secondo il quale le banche arriverebbero a prestare fino a 10 volte il denaro che hanno nelle loro casse: in questo modo - questa mi par di capire sia l'accusa - esse genererebbero guadagni dal nulla prestando alla gente del denaro che in realtà non posseggono; prestito che genera a sua volta interessi e reddito a discapito del debitore (che in questo modo verrebbe truffato perché si è fatto prestare denaro che in realtà prima del suo arrivo era solo carta) e a discapito anche del risparmiatore (perché dopo questa serie di passaggi non potrà che generarsi insolvenza: perché se i 100 che io deposito diventano 1000 e vengono tutti prestati, quando torno in banca a riaverli indietro dove sono finiti? E, poi, quanto si saranno svalutati?).

Funziona davvero tutto così? La risposta è per certi versi paradossale: il meccanismo è in effetti questo (o molto simile a questo) ma le conseguenze non sono tragiche come possono sembrare. La spiegazione però è articolata e cerchiamo di arrivarci per gradi attraverso definizioni appropriate della terminologia di cui peraltro nel filmato si fa uso.

Riserva frazionaria: è la percentuale dei depositi bancari che per legge un istituto di credito non può erogare. E' composta da riserva obbligatoria (da accantonarsi presso la banca centrale come una sorta di garanzia tra banche), riserva a garanzia dei conti correnti (fondo interbancario a garanzia dei correntisti) e riserva legale e statutaria (una percentuale dei depositi che una banca decide volontariamente di accantonare, entro un massimale stabilito per legge). Il filmato fa l'esempio di una banca con riserva frazionaria complessivamente fissata al 10 per cento. Ciò significa che se la banca ha 100 in cassa dovrà accantonare 10 e potrà utilizzare gli altri 90.

Moltiplicatore monetario: è definito come il rapporto tra l'offerta monetaria (cioè la moneta effettivamente utilizzabile dalla comunità: in pratica, quella nelle tasche della gente e quella depositata nelle banche dai risparmiatori) e la base monetaria (cioè la moneta effettivamente esistente: quella che è circolante più quella che è nelle riserve); è quindi una quantità matematica che descrive il rapporto esistente tra la moneta "percepita" dalle persone e quella realmente esistente. E, a seconda di quanto vale questo rapporto, o allo scopo di modificarlo, vengono decise le politiche economiche degli stati e con esse i tassi di interesse.

E' quindi assodato (già solo per la stessa esistenza del termine "moltiplicatore monetario") che - attraverso determinati passaggi che adesso cercherò di spiegare - si vada a creare una quantità di moneta "inesistente" della quale le banche sono origine. Questa moneta si aggiunge a quella già esistente e viene utilizzata al pari di quella vera. Resta da capire come si genera questa quantità di moneta e lo facciamo con un esempio.

Cella da buon risparmiatore qual è ha 100 e un bel giorno decide di versarli in banca. Il giorno dopo Calle si sveglia e decide che vuol comprarsi l'ultimo gioco della Konami e per questo motivo si fa fare un prestito dalla stessa banca in cui Cella ha appena versato i suoi soldi. La banca - nel momento in cui Cella le aveva lasciato i suoi 100 - avrà accantonato 10 nella riserva. Saranno quindi prestabili 90 e supponiamo che Calle se li faccia dare tutti. Supponiamo, poi, che dieci minuti dopo che Calle esce dalla banca, Cella decida di comprarsi una macchina e che paghi con un assegno di 100 che quindi gira ad una terza persona che lo verserà sul suo conto. A questo punto che succede? La banca non ha più i 90 di prima che ha prestato e non può liquidare in contanti più di una certa quantità contenuta nella riserva a garanzia dei correntisti che, nel nostro caso, è una quantità minore di 10 e quindi minore di 90. Quello che quindi avviene è un trasferimento automatico da un conto all'altro, cioè uno dei clic di cui parla Grillo.
Cosa è successo quindi? Da 100 di partenza abbiamo mosso moneta per un ammontare di 190 e con questo abbiamo fatto acquisti. E questo meccanismo potrà ripetersi infinite volte - i 90 dell'assegno diventano 81 prestabili e così via - fino a generare (nel caso di una riserva obbligatoria del 10%) un offerta di moneta pari a dieci volte il capitale iniziale (è dimostrato matematicamente qui).

Anche nel caso di passaggio di moneta tramite assegno, però, sebbene tutti i soldi fisicamente non si spostino, la prima banca dovrà versare alla seconda il corrispondente 10 per cento relativo alla riserva obbligatoria e ciò avverrà o in banca centrale o in camera di compensazione. Questo fatto è già di per sé una garanzia alla consistenza del sistema: di un qualunque movimento una banca deve rispondere con uno spostamento di denaro "all'antica" per una cifra pari alla riserva obbligatoria. Qualora questi passaggi fossero sportivi, la banca ad un certo punto non avrebbe più riserva per compensare i debiti nei confronti delle altre banche.

Inoltre, svolgendo i passaggi a ritroso (cioè chi ha ricevuto un prestito lo restituisce e chi ha versato dei soldi li ritira) - non fosse per gli interessi acquisiti o pagati - tutto tornerebbe nell'equilibrio iniziale.

Quello che mi interessa puntualizzare è che - vero il fatto che simili passaggi aumentano l'offerta di moneta mantenendone inalterata la base - questi passaggi sembrano essere nella logica della nostra economia. Cioè, i miei occhi non vedono macchinazioni o complotti delle banche per guadagnare alle mie spalle emettendo denaro fasullo come era (forse) stata l'impressione iniziale.

E' vero che l'aumento dell'offerta di moneta genera inflazione: i governi ne fanno strumento di sviluppo e si può essere d'accordo o non d'accordo (argomento molto complesso). Ed è vero che ogni immissione di nuova moneta avviene sulla base di un prestito, cosa che in qualche modo ci porta ad essere in una sorta di stato di sudditanza nei confronti delle banche. Ma tutto è alla luce del sole e non mi sembra ci siano passaggi oscuri. E' solo la nostra economia che funziona così.

Probabilmente, rivedendoli adesso, essendomi informato un po' di più, scoprirei che i tre filmati non contestavano nella sostanza né più né meno la struttura della nostra economia e che i passaggi oscuri me li sia immaginati io causa la mia ignoranza. Non lo so.
Quello che so adesso, alla fine di questa piccola indagine, è che i soldi in banca è meglio non tenerceli perché si svalutano ma non perché te li rubano... ed è una bella differenza!


venerdì 18 giugno 2010

José Saramago (1922 - 2010)



Il viaggio non finisce mai. Solo i viaggiatori finiscono.
E anche loro possono prolungarsi in memoria, in ricordo, in narrazione. 
Quando il viaggiatore si è seduto sulla sabbia della spiaggia e ha detto: 
"Non c'è altro da vedere", sapeva che non era vero. 
Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, 
vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, 
con il sole dove la prima volta pioveva, vedere le messi verdi, il frutto maturo, 
la pietra che ha cambiato posto, l'ombra che non c'era. 
Bisogna ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini. 
Bisogna ricominciare il viaggio. Sempre. 
Il viaggiatore ritorna subito.

 (da Viaggio in Portogallo)

Siamo tutti Coreani



Prima dell'inizio dei Mondiali di Calcio mi è capitato sott'occhio un articolo del Post sulla squadra della Corea del Nord, che ricordo è una nazione sotto il regime socialista/stalinista di Kim Yong Il, anche se si dichiara Repubblica Democratica Popolare di Corea. Ecco, l'articolo parlava di come questa squadra di una nazione sotto regime si presenta ai mondiali, riporto alcuni pezzi salienti:
Quello che in Corea del Nord arriverà, dei mondiali in Sudafrica, dipenderà molto dalle prestazioni della squadra. Il governo ha stabilito che nessuna partita sarà trasmessa in diretta, nel timore che la squadra subisca una goleada o qualche tifoso esponga cartelli e striscioni contro il regime. Le partite perse dalla Corea del Nord non saranno semplicemente menzionate: mai giocate. Se invece la squadra dovesse riuscire per qualche strano accidente a battere il Brasile, per dire, allora una sintesi della gara verrebbe mandata in onda due o tre giorni dopo.
La stella della nazionale è l’attaccante Jong Tae-se, nato in Giappone e naturalizzato nordcoreano. Viene soprannominato “il Rooney del popolo” e ha detto che sarebbe “onorato di fare felice Kim Jong-il”. Tae-se gioca nella serie A giapponese: ai giornalisti di Tokyo ha raccontato che quando torna in patria i suoi compagni di nazionale rimangono allibiti ogni volta che tira fuori il suo cellulare, e se lo passano di mano in mano con la bocca aperta.
I nordcoreani che possono permettersi una trasferta in Sudafrica sono pochissimi, meno ancora quelli che possono avere dal governo un permesso per l’espatrio. Per questa ragione il governo ha “affittato” mille tifosi cinesi, che saranno pagati per fare il tifo per la nazionale della Corea del Nord.
In generale, i calciatori non se la passano affatto bene. Fatta eccezione per i due o tre che giocano all’estero, la nazionale nordcoreana si allena ininterrottamente da sei mesi in un ritiro dalla ferrea disciplina militare. 
Dovessero giocare bene e magari vincere una partita, al loro ritorno in patria li aspetterebbe una casa migliore e forse uno stipendio leggermente più alto. Dovesse andar male, invece, potrebbe andare molto male. Nel 1966, dopo avere eliminato l’Italia, la Corea del Nord sprecò un vantaggio di tre reti contro il Portogallo, perdendo 5-3. Al loro ritorno in patria, i giocatori sono stati spediti nei famigerati campi di rieducazione, a compiere lavori forzati. Alcuni sarebbero stati uccisi, per anni si è detto che alcuni sarebbero addirittura scappati prima di tornare a casa, restando nascosti in Inghilterra.
Da quel momento sono diventato un tifoso della Corea del Nord, e sono molto felice per il primo risultato: perdere 2 a 1 dal Brasile è un'impresa che neanche l'Italia...
Della partita ricordo soprattutto la gioia dei coreani dopo il gol e le lacrime di uno di loro durante l'inno:



Oltre a questo si è aggiunta la notizia di quattro giocatori della Corea "scomparsi" (non presenti alla prima partita senza essere infortunati): la FIFA ha detto che si è trattato di un errore di trascrizione, ma a me piace credere che quattro di loro siano fuggiti per chiedere asilo politico in Sudafrica, un po' come in Fuga per la Vittoria.

E so che è impossibile, ma sarebbe bello vedere un pareggio o una vittoria di questa squadra contro Portogallo o Costa d'Avorio, se lo meriterebbero.

Forza Corea!!

venerdì 11 giugno 2010

Link - 11 Giugno

  • Post di Leonardo su palestinesi e coloni ebrei;
  • Visto che l'ho citato anche nel post sulla disinformazione, link al "racconto" di fantasia (speriamo) sull'Italia governata dalla tv;
  • Vignetta di Stefano Disegni dal Fatto Quotidiano di domenica, su mafia e tv;
  • La prima pagina bianca di Repubblica di oggi, e l'editoriale di Ezio Mauro;
  • Oggi sono iniziati i Mondiali di calcio: foto dal Sudafrica, e l'idea fantascientifica dei giapponesi per i mondiali del 2022.

Commento di una lettrice al post sull'informazione

Visto che mi è piaciuto ed è più di un semplice commento, pubblico ciò che ha scritto la Ele commentando il mio post sulla disinformazione.

Scrivo poco dopo che il Senato ha approvato il ddl sulle intercettazioni, quindi mi girano alquanto. Cosa scontata, è vero, ma in ogni caso vedere gente espulsa, leghisti che cantano "la mafia stava meglio quando al governo c'era il centro-sinistra" e compagnia bella, non aiuta a buttare giù il boccone, che è e resterà amaro, aggiungo.
Ma parlando di INFORMAZIONE la prima cosa che ho fatto è stata cercare il significato di questa parola…ormai in disuso…
_L'informazione è ciò che, per un osservatore o un recettore posto in una situazione in cui si hanno almeno due occorrenze possibili, supera un'incertezza e risolve un'alternativa, cioè sostituisce il noto all'ignoto, il certo all'incerto._
E ancora:
_La parola deriva dal sostantivo latino informatione(m) (confronta il verbo informare, nel significato di "dare forma alla mente", "disciplinare", "istruire", "insegnare")._
Come sempre i Latini la sapevano lunga e questa definizione di 'informare' come 'dare forma alla mente' mi piace un sacco. Sono d'accordo col Balletti, la gente è totalmente indifferente a quello che le accade intorno. Ma non solo, personalmente sono molto più arrabbiata con chi se frega del mondo, della politica e della religione giustificandosi con un "tanto fa tutto schifo", "tanto son tutti dei politici corrotti" e così via con altri classiconi della serie "non ci sono più le mezze stagioni" eccetera. 
E sono arrabbiata perché è proprio in questo modo che Silvio vince tra i giovani, vince perché noi siamo la generazione di Mediaset (mi dispiace ammetterlo, ma la mi mamma me lo dice sempre e ha ragione), figli della dis-informazione, appunto, cresciuti a pane e me-ne-frego.
Per non parlare poi di un altro gruppo, quelli che invece sono convinti di essere informati, di passare veramente "dall'incerto al certo", che credono a tutto quello che vien detto loro, perché " se lo dice la televisione, se l'ha detto lui, è vero per forza". Manco fosse Dio sceso in terra.
A pensarci comunque è vero, la maggior parte dei TG stanno diventando una brutta copia (il che è tutto dire) di Studio Aperto, la mezzora originaria si sta accorciando sempre più a suon di rubriche, 'speciale so una sega', '3 minuti di belinate in compagnia' e chi più ne ha più ne metta. 
Tranne qualche rara eccezione, la rai (come la sinistra del resto), ha scelto la politica del 'copiamo mediaset così si fa audience pure noi'. E così Fattorie che imitano le isole dei famosi, x factor che scimmiottano gli amici di turno… (perdonatemi se non ho azzeccato i giusti abbinamenti rai-mediaset…). 
È veramente la sagra del peggiore. Invece di proporre qualcosa di totalmente diverso, di provare a cambiare, vengono fuori col gemello sfigato. Roba da torte.
Penso che uno dei pochi TG seri che ci siano in giro al momento è rainews24 (serio è un parolone…diciamo meno-peggio), che vedo quando sono a casa con la parabola. E voglio sottolineare questa cosa perché, per quanto in questo momento sia fondamentale il web per informarsi, non possiamo accettare il fatto che la televisione non sia più in grado di dirci la verità e ci propini solo Defilippi, Ventura & soci. Il link allo sciopero della scorsa settimana http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=141596
In ogni caso io sono un'inguaribile ottimista, arrabbiata (oggi in particolare), ma ottimista e sono d'accordo con Travaglio, quando dice che "Informare non è facile. Ma informarsi non è impossibile."
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/informazione-disinformata/2128370/

giovedì 10 giugno 2010

Dis-Informazione

Probabilmente sono un po' traviato dalla lettura di vari giornali e blog in internet, ma mi sembra che tra telegiornali e giornali qui stiamo andando sempre peggio per quanto riguarda l'informazione, o quella che si chiamava informazione. Mi sono fatto l'idea che ormai i giornali e i telegiornali non danno più le notizie nella maniera e nell'ordine universalmente accettati da ogni persona di buon senso. Per maniera intendo che di una notizia si dà prima la cronaca nuda e cruda e poi semmai si fanno tutti i commenti del caso, volendo anche di parte se il giornale o telegiornale è di parte (questo per ricordare al tg1 che in teoria non dovrebbe essere telegiornale di parte), mentre per ordine intendo che se si vuole dare una qualche notizia di costume, o una curiosità, questa non deve togliere spazio a importanti notizie di prima pagina, di politica, di cronaca.

Non è che voglia dare lezioni di giornalismo perché ne so molto poco, invece so che soprattutto i giornali hanno bisogno di vendere per sopravvivere, quindi qualche prima pagina accattivante è accettabile, ma a tutto c'è un limite. Sono tre le "categorie" di disinformazione che noto aumentare sempre di più in questi giorni, e per ognuna faccio un esempio o due da giornali e telegiornali. Non mi sono neanche dovuto sforzare a cercare gli esempi, è bastato cercare tra le notizie date nell'ultima settimana.

Opinioni invece di notizie.
Invece di dire cosa è successo, viene data un'opinione o un'interpretazione della notizia. Questo soprattutto nei titoli e nelle prime pagine, e i lettori apprendono notizie principalmente dai titoli. Ad esempio, il Giornale l'1 Giugno ha messo questo titolo:


Nessun riferimento nel titolo a cosa è successo, e nel sottotitolo un giudizio estremamente di parte. Feltri stesso, nel suo commento in prima pagina da sia la versione turca che quella israeliana, ma chi legge velocemente il titolo in edicola ha solo la versione israeliana, e l'idea dell'islamico cattivo cattivo che si è fatto uccidere dal buon israeliano.
Anche il Tg1, nel famoso servizio in cui si parla di assoluzione di Mills, parte dai commenti politici sulla presunta assoluzione, ma senza dire da cosa è stato assolto, senza raccontare la vicenda.
Così chi guarda il tg ha l'idea che un povero avvocato inglese era stato ingiustamente condannato da magistrati cattivi cattivi. E che tutti si accaniscono ingiustamente contro Berlusconi, anche se chissà cosa c'entre Berlusconi con questa storia perché è stato Mills ad essere assolto, non Berlusconi.

Notizie inutili per distogliere l'attenzione.
Per intenderci, le notizie da Studio Aperto. Invece di parlare di morti sul lavoro, parliamo di Monica Bellucci e il suo nuovo calendario, che il pubblico apprezza di più.
Il Tg1 ultimamente sta tentando in tutti i modi di superare Studio Aperto nella classifica delle notizie inutili, tirando fuori servizi su diete, chirurgie plastiche e pubblicità a Panorama. Combinazione ne ha parlato stasera Travaglio ad Annozero (video), il blogger Wil qualche tempo fa ne ha fatto un elenco. Sempre Wil racconta del Tg1 delle 13 di oggi, in cui dopo un servizio un minuto e mezzo sulle frasi di Berlusconi ("governare con le regole della Costituzione è un inferno") e prima di servizi su intercettazioni, Bertolaso, ecc, va in onda un servizio di due minuti e mezzo sull'arrivo della nazionale italiana in Sudafrica, con una particolare enfasi sui film visti durante lo spostamento in aereo.
Così chi guarda il Tg1 ha idea che Berlusconi è al lavoro per noi e che tutto va bene. E che la cosa più importante è che venerdì iniziano i mondiali, a quella cosa sulle intercettazioni ci penso un'altra volta.

Notizie assurde.
Notizie così incredibili che non meritano neanche di rientrare nella categoria "notizie inutili per distogliere l'attenzione".
Si potrebbero fare molti esempi, ma la prima pagina di Libero di oggi mi viene in aiuto dandomi l'esempio più bello in assoluto:



A parte il fatto che questa idea di sfilate di uomini e donne giovani e belle ha un che di fascista (portamento imperiale?!?), l'idea che anche una minuscola percentuale delle tasse che pago vada ad un giornale che in prima pagina mette una notizia del genere mi disgusta.

Ecco, io la vedo così, sono paranoico o siamo messi davvero così male?
L'informazione (tra virgolette) cambia in base alle richieste del pubblico o il pubblico cambia in base all'informazione che viene fatta?
Datemi risposte! Perché io sono un po' stufo di vedere un livello sempre più basso ogni giorno che passa, e soprattutto sono dispiaciuto di vedere la gente sempre più assuefatta e indifferente ad ogni cosa che gli viene detta. Non vorrei mai andasse a finire così:
"Si è addormentato. I farmaci hanno fatto effetto. Mamma, io non voglio più venirlo a trovare, il nonno, alla clinica dei pazzi."
"Non è la clinica dei pazzi; è un posto tranquillo per chi pensa di aver vissuto delle cose che non son vere. Lo aiutano, per quanto possono."
"Sarà."
"Con quelli come il nonno, va bene così: l'ha detto la tv."

mercoledì 9 giugno 2010

Lettera aperta a Belusconi della scrittrice albanese Elvira Dones

La scrittrice albanese Elvira Dones ha scritto questa lettera aperta al premier Silvio Berlusconi in merito alla battuta del Cavaliere sulle "belle ragazze albanesi". In visita a Tirana, durante l'incontro con Berisha, il premier ha attaccato gli scafisti e ha chiesto più vigilanza all'Albania. Poi ha aggiunto: "Faremo eccezioni solo per chi porta belle ragazze".

"Egregio Signor Presidente del Consiglio, le scrivo su un giornale che lei non legge, eppure qualche parola gliela devo, perché venerdì il suo disinvolto senso dello humor ha toccato persone a me molto care: "le belle ragazze albanesi". Mentre il premier del mio paese d'origine, Sali Berisha, confermava l'impegno del suo esecutivo nella lotta agli scafisti, lei ha puntualizzato che "per chi porta belle ragazze possiamo fare un'eccezione." Io quelle "belle ragazze" le ho incontrate, ne ho incontrate a decine, di notte e di giorno, di nascosto dai loro magnaccia, le ho seguite da Garbagnate Milanese fino in Sicilia. Mi hanno raccontato sprazzi delle loro vite violate, strozzate, devastate. A "Stella" i suoi padroni avevano inciso sullo stomaco una parola: puttana. Era una bella ragazza con un difetto: rapita in Albania e trasportata in Italia, si rifiutava di andare sul marciapiede. Dopo un mese di stupri collettivi ad opera di magnaccia albanesi e soci italiani, le toccò piegarsi. Conobbe i marciapiedi del Piemonte, del Lazio, della Liguria, e chissà quanti altri. E' solo allora - tre anni più tardi - che le incisero la sua professione sulla pancia: così, per gioco o per sfizio. Ai tempi era una bella ragazza, sì. Oggi è solo un rifiuto della società, non si innamorerà mai più, non diventerà mai madre e nonna. Quel puttana sulla pancia le ha cancellato ogni barlume di speranza e di fiducia nell'uomo, il massacro dei clienti e dei protettori le ha distrutto l'utero. Sulle "belle ragazze" scrissi un romanzo, pubblicato in Italia con il titolo Sole bruciato. Anni più tardi girai un documentario per la tivù svizzera: andai in cerca di un'altra bella ragazza, si chiamava Brunilda, suo padre mi aveva pregato in lacrime di indagare su di lei. Era un padre come tanti altri padri albanesi ai quali erano scomparse le figlie, rapite, mutilate, appese a testa in giù in macellerie dismesse se osavano ribellarsi. Era un padre come lei, Presidente, solo meno fortunato. E ancora oggi il padre di Brunilda non accetta che sua figlia sia morta per sempre, affogata in mare o giustiziata in qualche angolo di periferia. Lui continua a sperare, sogna il miracolo. E' una storia lunga, Presidente... Ma se sapessi di poter contare sulla sua attenzione, le invierei una copia del mio libro, o le spedirei il documentario, o farei volentieri due chiacchiere con lei. Ma l'avviso, signor Presidente: alle battute rispondo, non le ingoio. In nome di ogni Stella, Bianca, Brunilda e delle loro famiglie queste poche righe gliele dovevo. In questi vent'anni di difficile transizione l'Albania s'è inflitta molte sofferenze e molte ferite con le sue stesse mani, ma nel popolo albanese cresce anche la voglia di poter finalmente camminare a spalle dritte e testa alta. L'Albania non ha più pazienza né comprensione per le umiliazioni gratuite. Credo che se lei la smettesse di considerare i drammi umani come materiale per battutacce da bar a tarda ora, non avrebbe che da guadagnarci. Questa "battuta" mi sembra sia passata sottotono in questi giorni in cui infuria la polemica Bertolaso , ma si lega profondamente al pensiero e alle azioni di uomini come Berlusconi e company, pensieri e azioni in cui il rispetto per le donne é messo sotto i piedi ogni giorno, azioni che non sono meno criminali di quelli che sfruttano le ragazze albanesi, sono solo camuffate sotto gesti galanti o regali costosi mi vergogno profondamente e chiedo scusa anch'io a tutte le donne albanesi Merid Elvira Dones "

domenica 6 giugno 2010

Link - 6 Giugno

  • Gramellini su manovre economiche e acquisti di aerei militari;
  • La prima pagina del Giornale il giorno dopo l'attacco israeliano alla nave della Freedom Flotilla, l'editoriale di Feltri e il commento del "Nichilista";
  • Post di Bordone (in pieno stile Bordone) su scrittori-intellettuali e intellettuali-scrittori;
  • Leonardo sulle province e la presunta proposta di abolizione;
  • Due album di foto inquietanti da Big Picture: il primo sul Guatemala, tra vulcani, frane e uragani. Il secondo sulle prime vittime del petrolio nel golfo del Messico, gli uccelli. Del primo album pubblico la foto più inquietante (non è un fotomontaggio, è un fenomeno naturale):

sabato 5 giugno 2010

Mc Donalds ritira Shrek

La nota multinazionale ritira i bicchieri pubblicizzanti il nuovo film di Shrek perchè scopre che il cadmio (sostanza cancerogena) usato per colorare la superficie esterna del prodotto potrebbe passare dalle mani alla bocca dei bambini.

Vendola commenta la Crisi

Intervista di Repubblica.it a Nichi Vendola, un po' lunghetta ma moolto appassionante ed in qualche modo confortante.
Assolutamente da leggere, a mio avviso.