E' di oggi la notizia di repubblica.it che la giunta Burlando ha stanziato i fondi per realizzare una pista ciclabile da Ventimiglia a Sarzana. Una buona notizia. I tempi ovviamente non sono dichiarati, anche perché a questo punto entrano in gioco gli enti locali, in particolare i comuni, che dovranno materialmente costruirle. Quindi bene che almeno si siano trovati i soldi!
Però...
... è mai possibile che il paese con il maggior numero di siti di interesse cultural-storico, ovvero il paese che potrebbe guadagnare dal turismo col minimo sforzo di investimenti, debba concepire un progetto simile solo all'alba del 2012? Una pista ciclabile del genere verrebbe letteralmente invasa da orde di turisti ammerecani, teteschi, olandesi (alla faccia delle loro piste all'ombra dei mulini a vento): vi immaginate il ritorno economico? Oltre as essere -chiaramente- un ottimo servizio per i cittadini, e non solo per il loro tempo libero: per paesini come quelli del levante costituirebbe una fondamentale alternativa a treno o barchetta!
E non vogliamo farci prendere in giro dal resto dell'Europa?? Siamo macchiette!
Simpatici, per carità, ma niente di più...
Non è che la liguria sia proprio una regione agevole per farci una pista ciclabile.. Ci sono un po' tante salite! Tra framura e bonassola l'hanno fatta sfruttando le vecchie gallerie del treno ma voglio vedere cosa faranno anche solo a moneglia o tra chiavari e rapallo, per citare posti vicino a dove abito io.. Di "minimo sforzo di investimenti" non parlerei..
RispondiEliminaOk hai rotto... Ma perché tu e tutti quelli che pensano che il mondo là fuori sia migliore non ne vanno?
RispondiEliminaIo non la conosco la geografia al dettaglio della Liguria. Ma mi fido abbastanza di Doson per poter affermare che non è per mancanze varie che non è stata fatta ancora una simile pista ciclabile (Dio mio, come siamo indietro che usiamo ancora l'auto! E vogliamo poi parlare dell'ecologia?), ma per delle oggettive difficoltà di carattere ingegneristico.
Se mi avessi detto che la pista non si farà perché in Italia esistono problemi in merito alla gestione delle cose mi avresti trovato d'accordo: Lore... questa pista non la vedremo mai. Ma per ogni cosa buona sentirmi dire che potevamo pensarci prima e che là lo fanno dal Duecento e che noi siamo dei coglioni e che loro hanno capito tutto... E mò BASTA!
Ora mettiamo le cose in chiaro: per un italiano di sinistra essere antitaliano va di moda. Berlusconi è caduto cazzo, è caduto! Non vale più la pena darci la zappa sui piedi e parlare male di noi stessi in ogni cosa per parlare male di lui, come abbiamo fatto per vent'anni!
Più in generale in Italia c'è sempre qualcuno che ruba di più (c'è chi lo pensa per pulirsi la coscienza di fatture, scontrini e ricevute non fatte), c'è sempre chi fa di peggio, c'è sempre QUALCUN'ALTRO italiano che ha qualcosa che non va più di noi. "Cavoli ma perché non ci hanno pensato prima?"
Facciamo così: Ballets lo mandiamo in Cina dove i diritti dei lavoratori sono un optional, ma che per questo sono avanzati economicamente perciò "sono avanti". Importante notare che l'iPhone è un indicatore di benessere umano e sociale. E te ti mandiamo in uno qualsiasi di quei paradisi dei diritti, pieni di piste ciclabili, pale eoliche e quant'altro.
Anche oggi il Vpostulato si è riscaldato, con Bolo-miccia-facile! Scaricalo anche tu, per creare allegre discussioni sui tuoi blog!!
RispondiEliminaAllora, rispondo con ordine prima a Doson e poi a Bolo.
Di minimo sforzo di investimenti parlavo in generale della nostra capacità attrattiva: se una cittadina statunitense vuole votarsi al turismo deve diventare una Las Vegas, ovvero avviare enormi investimenti. In Italia, spesso, più il borgo è piccolo e sfigato (ma quindi caratteristico) più sarà facile inventarsi il modo di far venire i turisti. Menù tipici, architetture tipiche, personalità storiche, agriturismi, alberghi diffusi e chi più ne ha più ne metta!
Per quanto riguarda le salite, beh, non credo che una pista ciclabile possa costruirsi solo in piano... costerà di più, ma è un investimento che non può che portare indietro un sacco di denaro, a mio avviso! Del resto hanno stanziato 200 mila euro, che non sono bruscoletti ma non sono neanche quella cifra astronomica per uno stato lungimirante, o una regione lungimirante.
Veniamo a Bolo. Io dall'Italia non me ne vado, neanche se uno come te me lo chiede!
Ho provato cosa voglia dire abitare in una nazione con un sacco di piste ciclabili e un sacco di verde, centri vivibili, educazione per strada e nelle code, servizi mediamente migliori, ma non mi ha entusiasmato. Preferisco gli italiani, i loro pregi e pure i loro difetti.
Ma posso sperare che i difetti vengano migliorati? Posso, in qualità di cittadino italiano, chiedere che le corruzioni vengano punite, i disservizi ridotti al minimo, le mie tasse investite al meglio? Pare di no, secondo il tuo ragionamento: se mi lamento di qualcosa sono un antitaliano, che tanto va di moda per i fighetti di sinistra come me, no? Cioè, secondo te, ora che è caduto Berlusconi dobbiamo tutti rassegnarci a vivere nella migliore delle nazioni possibili, belli così sfrontati e convinti perché abbiamo 'o sole, 'o mandolino e 'a pizza... ma va va!!
Ci sarebbero un sacco di esempi di piste ciclabili realizzabili con investimenti veramente minimi, credetemi, non è per fare il bastian contrario! Ai nostri politici e, forse -a giudicare dai vostri commenti- agli italiani in generale, non interessano. E questo mi dispiace.
Ironia e sarcasmo apprezzati... Del resto sto passando per lo svergognato provinciale che sono.
RispondiElimina"Posso, in qualità di cittadino italiano, chiedere che le corruzioni vengano punite, i disservizi ridotti al minimo, le mie tasse investite al meglio? [...] secondo te, ora che è caduto Berlusconi dobbiamo tutti rassegnarci a vivere nella migliore delle nazioni possibili, belli così sfrontati e convinti perché abbiamo 'o sole, 'o mandolino e 'a pizza..." Di solito quello che mette in bocca parole mai dette agli altri sono io. Vedo che anni al mio fianco hanno fatto bene alla tua dialettica. Sai benissimo che anche io ho le mie critiche e le mie riserve verso questo paese, chi lo governa e chi lo amministra. Non ho parlato di finanziamenti che vanno benissimo: penso tu abbia ragione a dire che basterebbe così poco per rendere ogni luogo ancora più turistico di quanto già non sia.
Ma il punto centrale è che, seppur credendoci e pensandoci solo come delle "macchiette simpatiche", i tedeschi, gli inglesi e gli olandesi verranno sempre nel Levante, ANCHE senza pista ciclabile!!!
La mia curiosità si concentra ora sul "uno come te"?! Beh? Stava per "Uno sporco NAZIONALISTA come te"? Cosa intendevi?
Certo che non te ne vai. Non te ne vai per la mia stessa ragione, anche se dal tuo commento sembra che per me non sia così: perché voglio che questo paese migliori e, magari, anche grazie al mio contributo.
Tant'è la miccia facile ha generato più commenti in un post che in tre mesi interi.
Beh, per esempio, credo che il motivo per cui i pendolari liguri hanno tanti problemi o il fatto che gli abitanti di tanti piccoli borghi del levante ligure debbano fare chilometri e chilometri in macchina per andare da una città all'altra quando queste - in linea d'aria - distano qualche centinaio di metri, sia dovuto principalmente alla conformazione del territorio.
RispondiEliminaSe si vuole aggiungere un binario del treno sulla linea genova-spezia, bisogna bucare roccia per chilometri. Se si vuole tagliar fuori del tutto qualche cittadina dalla stessa tratta ferroviaria, è un casino perchè la si taglierebbe fuori dal mondo (per andare da framura a levanto in macchina sono 25 minuti di curve; in treno 3 minuti). Tra moneglia e riva da decenni si passa in galleria a senso unico alternato, perchè i 6 km di galleria sono stretti. In altre nazioni i trasporti funzionano meglio ma dubito che abbiano da affrontare problemi paragonabili a questi..
Non so davvero come possano immaginare di fare una pista ciclabile in quelle zone che non preveda il fare percorsi da tappe del giro d'italia e quindi impraticabili ai più.. In olanda, maestra in piste ciclabili, ce ne sono una valanga e sono fantastiche ma lì basta tracciare un sentiero nell'erba!
L'Italia è innegabilmente più dotata di storia e fascino della maggior parte degli altri paesi ma tante volte valorizzare questo patrimonio può essere complicato..
Per Doson: mi sono chiesto anch'io come possano pensare di collegare la parte tra Portovenere e Riva... chissà! E' senz'altro complicato, e lì sì che la salita sarebbe mooolto impraticabile per una biciclettata dei turisti della domenica! Comunque hai capito che parlavo in generale...
RispondiEliminaPer Bolo: per "uno come te" intendevo uno che mi scrive
"Ma perché tu e tutti quelli che pensano che il mondo là fuori sia migliore non ne vanno?".
Non ti preoccupare, non ho deciso di discriminare i riscaldatori di blogger.
Rispondo anche io visto che sono stato tirato in ballo (senza motivo!).
RispondiEliminaPrima di tutto, sia la lamentela di Lore che le critiche di Bolo mi sembrano poco costruttive.
Bolo, i turisti vengono comunque perché viviamo in uno dei paesi geograficamente e storicamente più belli al mondo, ma non per questo possiamo permetterci di vivere di rendita come invece facciamo.
Ma soprattutto, nuove infrastrutture e servizi dovrebbero essere fatte per chi vive in Italia, come nei paesi con "piste ciclabili, pale eoliche e quant'altro" sono fatte per chi ci vive e non per chi ci viene per due settimane.
Lore, in effetti costruire una pista ciclabile da Sanremo a Sarzana mi sembra un'opera da milioni e milioni di Euro, speriamo di vederla prima di morire!
Io più che le salite o le discese mi chiedo dove verrà costruita tra Pegli (dove se non mi sbaglio c'è già) e Camogli. Comunque, i 200 mila Euro sono stati stanziati per PROGETTARE alcuni tratti di pista ciclabile, ci vorranno altri fondi per costruirli... Staremo a vedere!
Scusate l'assenza, durante il ponte non ero internettamente connettibile!
RispondiEliminaDevo dire che Ballets mi ha fatto capire quello che Doson aveva provato a spiegarmi: i soldi stanziati sono per la progettazione e non per la realizzazione, che avrà altri costi (immagino alti). Dal punto di vista dell'esempio "Pista ciclabile da Sarzana a Ventimiglia", quindi, capisco le vostre obiezioni.
Ma, come ho già scritto negli scorsi commenti, gli esempi di scarsa lungimiranza italiana sul tema del turismo sono tanti e non possiamo fingere di non vederli! Poi, ripeto, possiamo dire che non ci interessa puntare sulle ciclabili, che preferiamo piuttosto costruire un altro binario ferroviario per potenziare la linea.
Ballets: sono riuscito a rendere costruttiva la mia critica?
Direi proprio di si, molto meglio!!
RispondiEliminaOra aspetto un bel commento costruttivo di Bolo =)
Scusato se mi intrometto...
RispondiEliminami chiamo Stefano e sono amico di Gio (o Doson, come viene chiamato qui) ed è proprio lui che mi ha invitato tramite facebook a scoprire questo blog...ed eccomi qui :)
Ma veniamo al dunque: chi ha solo pensato minimamente a realizzare una pista ciclabile tra Ventimiglia e Sarzana, o non è mai stato in Liguria e l'ha sempre vista in cartina (non notando quindi che ci saranno due metri quadrati di pianura in tutto il territorio), oppure, più realisticamente, vuole farsi applaudire dai benpensanti con frasi del tipo "evvai! grandissimi, finalmente un'idea nuova!"
Io penso che i sistemi/stratagemmi per svecchiare il nostro territorio e innalzarne l'appeal turistico ci sono sicuramente...ma questo, carte alla mano, non lo può certo essere. Per una natura squisitamente economica (immaginate realizzare dei tunnel nel solo promontorio di Portofino per non parlare del tratto Riomaggiore-Sestri Levante...tra Bonassola e Levanto hanno riesumato le vecchie gallerie del treno, cosa che non si può fare nel tratto Framura-Deiva (franate) e Deiva-Riva Trigoso (utilizzate per il traffico veicolare, con tanto di sacrosanto cartello interditorio rivolto ai ciclisti).
L'altro aspetto che rema contro al progetto è l'impossibilità (o quasi) di attraversare indenni una città di 600mila abitanti stretta in un relativamente stretto spazio di territorio tra monti e mare...
Ripeto, le soluzioni per fare arrivare i turisti ci sono:
1) primo fra tutti un impegno per le amministrazioni a rendere più agevole lo svolgimento di eventi/serate/ecc (della serie: non stare a "dare ciocco" al minimo 80enne che si scandalizza se c'è la musica dopo le 11 di sera, quand'è che i sindaci capiranno che un turista di 20-30 anni spende tre volte tanto di un turista di 70-80??)
2) un impegno maggiore da parte delle strutture ricettive con un abbassamento dei prezzi (lettini e sdraio sono off-limits per una famiglia di medio rango, non parliamo degli affitti e degli alberghi), o perlomeno con un miglioramento dei servizi, sia strettamente materiale (ti pago 1000 euro però "mi devi cagare anelli con brillanti su un piatto d'argento [sgt.Hartman]") sia di facciata (la gag "torta di riso finita" non ha riferimenti proprio del tutto casuali).
Detto questo...la ciclabile da Ventimiglia a Sarzana...mi sento proprio di dire NO...
Ciao sten, non serve presentarsi o scusarsi dell'intromissione! L'idea del blog è proprio quella che la gente che legge scriva.. Quindi, commento molto apprezzato! Io personalmente sono d'accordo con te su molte delle cose che hai scritto.. Se la fanno dove riescono fanno bene a farla ma è chiaro che il progetto faraonico è infattibile..
RispondiEliminaBen vengano le intromissioni!!
RispondiEliminaSono il visionario che ha scritto il post. Non so se hai letto i commenti precedenti (ma successivi alla stesura del post): il mio errore di interpretazione dell'articolo di Repubblica mi ha portato a pensare che il fondo stanziato avrebbe coperto per intero i lavori per questa fantomatica pista ciclabile. No, era il fondo per la progettazione.
Io mi rendo conto che possa suonare troppo costoso e inutile un progetto del genere, capisco che in certe zone sia impraticabile realizzare piste ciclabili (come hai fatto giustamente notare tu, proprio tra Spezia e Chiavari in mancanza di gallerie da riconvertire), ma è anche vero che i liguri e gli italiani in generale sono un po' pigri sulla questione. Tu ad esempio scrivi che è impossibile attraversare indenni Genova, ecco su questo sono in totale disaccordo e ti spiego il perché!
Ho usato la bici a Genova dal maggio 2007 al novembre 2011 (quando me l'hanno rubata!) e ti posso garantire che non ho mai rischiato seriamente la vita, almeno non più di quanto l'abbia rischiata girando in motorino. Genova è faticosa, perché ha salite e discese, ed è congestionata, perché ha poche strade, ma esistono percorsi lungo i quali si possono TRANQUILLAMENTE mettere in sicurezza porzioni di carreggiata per incentivare l'uso della bicicletta. Esempi?
1. Boccadasse-Fiera del mare: già ora si può andare abbastanza tranquilli, c'è il marciapiede largo ma quanto attirerebbe di più una pista dedicata?
2. Fiera del Mare-Brignole: se quando nel 2050 finiranno i lavori del Bisagno costruissero una pista ciclabile in via Brigate Partigiane? La strada è tutt'altro che stretta!
3. Brignole-De Ferrari: si fa un gran parlare della chiusura totale di via XX ai mezzi privati, io non lo so se è necessario, ma credo che un paio di carreggiata stradale potrebbero essere riservati alle bici.
4. Porta Antico-Sampierdarena: anche qui c'è tutto lo spazio necessario per creare una striscia ciclabile a bordo strada. Certo dal Matitone in poi iniziano le zone retroportuali, che sono davvero squallide, ma magari può essere un motivo di rilancio. Altrimenti si può pensare di far finire la pista ciclabile alla Lanterna, il simbolo di Genova che è ancora troppo sacrificato dalle attività portuali.
Detto questo, si può discutere se vogliamo spendere soldi per le bici o (come proponevi tu) per altre misure pro-turismo, ma secondo me la questione non può essere chiusa dicendo semplicemente che non ha senso parlare di bici in Liguria.
...tra l'altro speriamo che Marco Doria mi faccia le piste ciclabili!!!
RispondiEliminaPardon, col fatto che non si potesse attraversare genova in bici IN TOTO, non volevo dire che non si potessero realizzare piste ciclabili all'interno della stessa...
RispondiEliminaE cmq d'accordo con te sul fatto che sul tema bici noi Liguri siamo indietro rispetto al resto degli italiani che a loro volta sono indietrerrimo rispetto al resto d'europa...
RispondiEliminaProbabilmente sarò il solo a leggere il mio commento, ma vorrei dire una cosa:
200 000 euro per lo studio di fattibilità di una pista ciclabile che attraversi la Liguria??????
Belin poteva darmeli a me Burlando, glielo dicevo io che tanto non si può fare!!!!
Vabbè, direte voi, tanto in Liguria navighiamo nell'oro...
eh si