domenica 31 gennaio 2010

Non solo Toghe Rosse

Non solo i giudici e pubblici ministeri sono comunisti e sovversivi.
Anche gli avvocati ci si mettono ora: in un intervista a Gilioli (Repubblica), un noto avvocato italiano, dichiaratamente bolscevico, si lascia andare a pesanti affermazioni contro Berlusconi. Ecco alcuni passaggi incriminati, e criminosi:
Avvocato, qual è il suo parere sulle due norme che il premier sta facendo passare in questi giorni, il processo breve e il legittimo impedimento?
«La correggo: le norme che gli servono per completare il suo disegno sono tre. Lei ha dimenticato il Lodo Alfano Bis, da approvare come legge costituzionale, che è fondamentale».
Ecco che inizia, aggredisce già alla prima domanda!
Mi spieghi meglio.
«Iniziamo dal processo breve: si tratta solo di un ballon d’essai, di una minaccia che Berlusconi usa per ottenere il legittimo impedimento. Il processo breve è stato approvato al Senato ma scommetterei che alla Camera non lo calendarizzeranno neanche, insomma finirà in un cassetto, perché il processo breve gli serve solo per alzare il prezzo della trattativa. A un certo punto rinuncerà al processo breve per avere in cambio il legittimo impedimento, cioè la possibilità di non presentarsi alle udienze dei suoi processi e di ottenere continui rinvii.
E poi che succede? Che c’entra il Lodo Alfano bis?
«Vede, la legge sul legittimo impedimento è palesemente incostituzionale, e quindi la Consulta la boccerà. Però intanto resterà in vigore per almeno un anno e mezzo: appunto fino alla bocciatura della Corte Costituzionale. E Berlusconi nel frattempo farà passare il Lodo Alfano bis, come legge costituzionale, quindi intoccabile dalla Consulta».
Ecco, invece di parlare con trasporto della miglior riforma della giustizia degli ultimi 150 anni, l'avvocato fa chiare allusioni al solito luogo comune delle leggi ad personam. E poi, chi mai farebbe leggi che si sa già verranno bocciate? Dove siamo, nel paese di Pulcinella??
Mi faccia capire: Berlusconi sta facendo una legge – il legittimo impedimento -che già sa essere incostituzionale?
«Esatto. Non può essere costituzionale una legge in cui il presupposto dell’impedimento è una carica, in questo caso quella di presidente del consiglio. Non esiste proprio. L’impedimento per cui si può rinviare un’udienza è un impegno di quel giorno o di quei giorni, non una carica. Ad esempio, quando io avevo incarichi di governo, molte udienze a cui dovevo partecipare si facevano di sabato, che problema c’è? E si possono tenere udienze anche di domenica. Chiunque, quale che sia la sua carica, ha almeno un pomeriggio libero a settimana. Invece di andare a vedere il Milan, Berlusconi potrebbe andare alle sue udienze.
Ecco, lo sapevo! Questo avvocato ha anche ricoperto carichi di governo, è sicuramente amicone con Prodi e con quell'eversivo di Di Pietro. E poi cosa va  a blaterare, sicuramente non avrà neanche mai letto la legge sul legittimo impedimento, e poi Berlusconi lavora più di tutti gli altri, anche quando guarda il Milan e pure la domenica mattina.
Come fa a esserne così certo?
«Conosco le strategie di Berlusconi. Ero il suo consulente legale e mi chiedeva di scrivergli delle leggi che lo proteggessero dai magistrati, non faceva certo mistero del loro scopo ad personam. E io gliele scrivevo anche meglio di quanto facciano adesso Ghedini e Pecorella. Ad esempio,quella sulla legittima suspicione, mi pare fossimo nel 2002. Gli serviva per spostare i suoi processi da Milano a Roma. Lui ce la chiese e noi, fedeli esecutori della volontà del principe, ci siamo messi a scriverla [...]».
Beh, dopo questa affermazione l'avvocaticchio perde completamente credibilità: come osa a credersi migliore di Ghedini?!? Probabilmente è mosso da invidia, che, evidentemente, lo porta a straparlare.
Pentito?
«Guardi, la mia esperienza al Parlamento e al governo è stata interessantissima, direi quasi dal punto di vista scientifico. Ma molte cose che ho fatto in quel periodo non le rifarei più. Non ho imbarazzo a dire che ho vissuto una crisi morale, culminata quando ho visto come si stava strutturando l’entourage più ristretto del Cavaliere: Cicchitto, Bondi, Denis Verdini, ma anche Ghedini e Pecorella. Personaggi che hanno preso il sopravvento e che condizionano pesantemente il premier.[...]».
Ecco, parla di crisi morale e poi attacca in questo modo il povero Berlusconi? Abbiamo a che fare con un terrorista probabilmente.
L'intervista poi va avanti, con altre illazioni sul premier e ripetuti attacchi. Ormai i comunisti non sanno più a cosa aggrapparsi per provare ad attaccare Silvio, che si rivela invece inattaccabile, e in odore di santità. Proporrei almeno una denuncia per diffamazione, ed una punizione esemplare, che la futura nuova giustizia italiana sicuramente gli darà.

Ah, mi dimenticavo, l'avvocato in questione è lui:

Carlo Taormina, ex avvocato di Berlusconi e parlamentare di Forza Italia. Qui l'intervista completa, e qui la risoluzione di tutti i problemi di Berlusconi secondo il blog "logorio".

sabato 30 gennaio 2010

venerdì 29 gennaio 2010

Riscaldamente globale

Mi piacerebbe molto se sul blog potessimo approfondire questo argomento, su cui e` difficile scrivere da un punto di vista rigorosamente scientifico perche` il discorso si presta a sensazionalismi tipo "la Madre Terra e` in pericolo torniamo tutti all'eta` della pietra" quanto a imbonimenti in difesa dei combustibili fossili e del DD (Dio Denaro).
Che ne dite?
Intanto, comunque, leggetevi questo:

dal CORRIERE.IT ------------------------------------------------------------------------------

Dopo le proteste dell'India Clima, Onu ammette:
«Himalaya, i ghiacci non si scioglieranno nel 2035» Pochi dati scientifici: «Rivedremo le stime».
La tendenza al riscaldamento è minore di quanto previsto dai modelli
A rischio i ghiacciai dell'Himalaya, di P. Virtuani (17 ottobre 2007)

Il ghiacciaio del Khumbu Tsiringma, in Himalaya
MILANO - Scusate, ci siamo sbagliati: faremo meglio i conti. L'Ipcc (Gruppo intergovernativo dell'Onu sul cambiamento climatico), premio Nobel per la pace nel 2007, ha presentato le proprie scuse all'India, il cui governo aveva vivamente protestato per una previsione catastrofica. Nel 2007 l'Ipcc aveva infatti previsto che, se la tendenza al riscaldamento climatico resta quella attuale, i ghiacciai dell'Himalaya si scioglieranno entro il 2035, e forse anche prima. Sconvolgendo le vite di circa 2 miliardi di persone che vivono con l'acqua che scende dalla catena montuosa più alta del mondo.

GHIACCI - Jairam Ramesh, ministro indiano dell'Ambiente, aveva detto al quotidiano The Times of India che lo studio dell'Ipcc «mancava di dati scientifici» e ora lo ammette lo stesso organismo delle Nazioni Unite. Chris Field, direttore del gruppo di studio responsabile del rapporto criticato, ha riconosciuto l'errore e ha detto che a breve l'Ipcc renderà pubblico un nuovo studio con date diverse. Che i ghiacciai himalayani stiano perdendo massa - come quelli di quasi tutto il mondo - è un dato di fatto ma, dato il loro spessore, è impossibile che alle temperature attuali possano sciogliersi del tutto entro il 2035. Yao Tandong, un glaciologo specializzato nell'altopiano del Tibet, in una recente conferenza internazionale ha indicato che al passo attuale i ghiacciai himalayani si scioglieranno per il 30% entro il 2030, per il 40% entro il 2050 e per il 70% entro la fine del secolo. Questo è il secondo controverso episodio che vede coinvolto l'Ipcc negli ultimi mesi dopo la diffusione di email, forse per l'intrusione di hacker russi, di ricercatori dell'università inglese di East Anglia in cui si ammetteva che alcuni dati erano stati «potenziati» per evidenziare meglio il riscaldamento globale.

MENO CALDO DEL PREVISTO - Ma non è l'unico dubbio sulle stime e sull'andamento futuro del riscaldamento globale - che nessun scienziato autorevole in materia mette più in discussione. In uno studio che sarà prossimamente pubblicato dal Journal of Climate, rivista dell'American Meteorological Society, si evidenzia che, in base ai modelli attuali, dall'inizio dell'era industriale a oggi l'immissione nell'atmosfera di anidride carbonica avrebbe dovuto provocare un aumento della temperatura ben più alto di quello effettivamente registrato. Rispetto alla quantità di CO2 emessa, la temperatura sarebbe dovuta aumentare di 3,8 gradi Fahrenheit (2,11 gradi Celsius), invece è aumentata di 1,4 gradi Fahrenheit (0,78 °C). Secondo gli autori dello studio, guidati da Stephen Schwartz del Brookhaven National Laboratory, ciò è dipeso dall'interazione di due fattori: 1 - la Terra è meno sensibile all'aumento dei gas serra di quanto ipotizzato 2 - la riflessione dei raggi solari dovuta al pulviscolo atmosferico sta facendo diminuire il riscaldamento. Una terza possibilità è l'inerzia maggiore del previsto del riscaldamento dovuto ai gas serra, anche se gli ultimi studi hanno fatto calare il ruolo di questo ultimo fattore. La domanda che emerge da questo studio è la seguente: quanta anidride carbonica e altri gas serra possono essere ancora immessi nell'atmosfera prima che gli effetti diventino catastrofici? Se la stima del fattore 1 si trova al punto più basso delle previsioni dell'Ipcc, per non superare i 2 gradi centigradi considerati come limite massimo accettabile del riscaldamento planetario restano altri 35 anni di emissioni attuali di combustibili fossili nell'atmosfera. Ma se il fattore 1 si trova al punto massimo della curva, la concentrazione attuale di gas serra è GIÀ a livelli tali che si supereranno i 2 gradi di riscaldamento. Gli autori indicano che l'influenza del fattore 2 oggi è molto difficile da stimare con buona attendibilità. Schawartz ammette che formulare politiche energetico-ambientali con il livello attuale (incerto) di conoscenze è come navigare in acque pericolose senza bussola. «Sappiamo che dobbiare cambiare rotta alla nave e sappiamo dove andare, ma non sappiamo di quanti gradi dev'essere la virata e soprattutto quando dobbiamo girare il timone».
Paolo Virtuani

mercoledì 27 gennaio 2010

Sognando De Gasperi

Ma chi sogna di vedere l'Italia governata da una forza di sinistra, o anche semplicemente chi sogna di non essere piu` governato da Berlusconi & C., deve proprio proprio rassegnarsi a rincorrere quella "donna di facili costumi" (parlando da un punto di vista politico...) di Casini? Ho capito che il cognome offre lo spunto per mille e mille allusioni di questo tipo, ma insomma!!
Ecco il nuovo exploit dell'UDC in questa infuocata campagna elettorale per le regionali.

Ribadisco la domanda: non possiamo proprio mandarli a c....e?

ps: volevo dire correre, ovviamente..

Quante soddisfazioni dal "Fatto"

Trascrivo dal "Fatto Quotidiano" di ieri:

POSTUMI SOLLIEVI
Rutelli il Menomalista

Un altro sospiro di sollievo quello tirato domenica sera da Rutelli alla notizia della vittoria di Vendola alle primarie: "Che sollievo essere andato via dal Pd: penso a quale scusa avrei dovuto inventare per evitare un commento". E già. Verrebbe da ricordare quanto imbarazzo deve aver provato quando venne sostenuto per diventare sindaco di Roma, quanto deve aver sofferto per la candidatura a premier nel 2001 -finita al tappeto-, quanto dev'essergli sembrato insostenibile il posto di vicepremier con Prodi nel 2006 o ancora la chance -ciccata- di battersi con Alemanno per il Campidoglio. Ah, che sollievo essersi adesso affrancato degli insopportabili democrat con l'invenzione di una creatura tutta sua, l'Api (Alleanza per l'Italia). A lui la solidarietà postuma di tutti gli elettori del Pd.

Link - 26 Gennaio

martedì 26 gennaio 2010

At Work

Le mie preferite sono questa:



questa:



e questa:



Tutte le altre 42 foto di lavori dal mondo, sono sulla rubrica "The Big Picture" del sito Boston.com

Spettacolari.

Ministro della Riconciliazione

"Chiamerò Berlusconi e Materazzi per favorire un contatto, una telefonata, che consenta al giocatore di scusarsi e spiegare che non intendeva offendere il presidente del Consiglio".

Questa frase l'ha pronunciata il Ministro Ignazio La Russa all'ANSA, dopo questo gravissimo fatto:



Ora, va bene che è una goliardata evitabile, ma perché mai Materazzi dovrebbe scusarsi con Berlusconi? e poi, anche volesse offendere Berlusconi, non potrebbe? ma soprattutto, perché mai La Russa deve sentirsi in dovere di fare da intermediario per questo grave scontro diplomatico?!?
Forse confonde il suo ruolo di Ministro della Difesa con quello del Ministro della Difesa Personale di Berlusconi.

E comunque secondo me Berlusconi s'è fatto una risata e punto. Solo che ormai l'Imperatore viene difeso dai suoi cortigiani in maniera automatica, in ogni situazione, in ogni modo.

Anche questo è regime.

Intervista a Prodi

Romano Prodi, uno dei pochi politici della scena italiana che ha saputo salvare la sua dignita` di uomo al servizio della comunita`, ha rilasciato un'intervista a Repubblica sullo stato di salute del PD dopo lo scossone di Del Bono a Bologna, la candidatura della Bonino in Lazio e le primarie di Vendola in Puglia.
Credo sia sempre interessante leggere le parole di Prodi, in quanto ci riportano alle origini dei problemi del centrosinistra, lo spirito dell'Ulivo, gli sbagli commessi e non ammessi.
Il professore non ha intenzione di ributtarsi in politica, da un certo punto di vista lo capisco, ma leggerlo mi lascia comunque un'amarezza infinita: "abbiamo gia` dato", ha dichiarato. Sembra proprio una pietra tombale. Mi direte ce ne sono tanti altri, basta che vengano fuori, non e` necessario riciclare Prodi per la terza volta.
Ma l'arrendevolezza mi spaventa sempre. Forse e` tipico di noi giovani imberbi non arrenderci e tipico di loro anziani sapere quando e` il caso di dire basta. O credere di sapere.

Baldiswalking

Oggi vi propongo di iscrivervi ad una mailing list che abbiamo creato coi miei amici di Casa Baldis.
Trattasi di un gruppo di persone che si mettono d'accordo per vivere insieme esperienze che abbiamo l'ambizione di chiamare "culturali": camminate sui Forti a Genova, visite a siti archeologici, citta` d'arte o paesini minori, ecc.
Se volete aderire, scrivete al mio indirizzo che vi iscrivero` al gruppo!

lunedì 25 gennaio 2010

Link - 24 Gennaio

Leonardo - Bettino, vuoi pure queste? (L'ultima su Craxi, promesso)


Bettino, vuoi pure queste?

Diro anch'io la mia su Craxi (potevo esimermi?)
Era antipatico.

Tutto qui? Beh, sì. Ma scusate, vi sembra una cosa da poco? Credete che antipatia e simpatia non siano dettagli da tenere in conto quando si formula il giudizio su un leader politico democratico? Barack Obama e Berlusconi non vi hanno insegnato niente.

Non voglio nemmeno dire che la politica consista nel farsi amare dalla gente. Però aiuta. Diciamo che è il 40% del lavoro. L'altro 60 magari consiste nel migliorare il proprio Paese, e da questo punto di vista... cough, sto ancora lavorando per pagare il debito pubblico che questo tizio ha aiutato a quadruplicare, per cui, se non vi spiace, lasciamo perdere (potrei prendere fuoco). Concentriamoci sull'aspetto “piacere alla gente”. Oggi si dà per scontato.



Continua sul blog di Leonardo...

Di nuovo su Facci, Belpietro e compagnia bella

Continuo la storia iniziata da Gio nel post precedente, innanzitutto pubblicando il video dell'intervento di Facci senza doversi sorbire le due ore di pubblicità imposte dai video della Mediaset.



Ecco, Facci ha scritto anche un articolo su Libero che dice più o meno le stesse cose, e questa è la risposta di Belpietro (che tra l'altro, l'ho trovata nella rassegna stampa del sito del Governo, mentre l'articolo di Facci non c'è..).
Io sono di parte, provo per Belpietro la stessa simpatia che Berlusconi prova per le toghe rosse. Ma anche impegnandomi con tutto il bene del mondo, non riesco proprio a non prendere a testate il muro quando Belpietro scrive:
Negli Stati Uniti, se qualcuno si candida a fare il governatore di uno Stato, lo rivoltano come un calzino e raccontano perfino se ha fumato uno spinello quando aveva 18 anni e frequentava l`università, ricostruendo tutto, ma proprio tutto, del suo passato. L`articolo di Libero sulla Bonino dunque non è né un attacco personale né un`offensiva contro la legge 194. E solo informazione: so che è difficile capirlo. Ancor di più so che è difficile praticarla.
Beh, ma visto che tu sei così bravo, pratica la tua informazione anche riguardo ai trascorsi di Berlusconi, aspetto con ansia i tuoi clamorosi scoop!
Comunque, oltre all'ipocrisia di queste righe, l'articolo si distingue per altre perle:
La prima pagina sulla Bonino non andava bene: sotto al titolo principale avrei dovuto pubblicare la fotografia di Emma mentre trafficava tra le gambe di una donna e la aiutava ad abortire con una pompa di bicicletta, e invece non l`ho fatto.
Non ho avuto lo stomaco.
Ho pensato ai lettori che ogni mattina vanno all`edicola e a cui già dispensiamo quotidianamente lo schifo della politica e mi sono chiesto: ce la faranno a reggere un`immagine così forte in prima? Mi sono risposto di no: meglio non urtare le coscienze, preferibile pubblicarla dentro, in una pagina interna.
Come sei caro, Maurizio, grazie!

Insomma, lo scopo è quello di far passare la Bonino come il diavolo in persona, mentre anche grazie alle sue lotte si è arrivati alla legalizzazione dell'aborto in Italia (che, indipendentemente dalla mia opinione o quella di Belpietro, è stato voluto dal 68% degli italiani con un referendum nel 1981).

Per concludere, nel caso non vi fosse bastato Belpietro, ecco altri validi motivi per non votare la Bonino nel Lazio: da uno che la conosce bene, Daniele Capezzone. Come ormai ci ha abituati, Capezzone fa uso della sua abile retorica per convincere i lettori del Giornale a non votare la Bonino (come se esistessero dei lettori del Giornale pronti a votarla...).

venerdì 22 gennaio 2010

Filippo Facci tutta la vita (vabbè, facciamo solo per un po')

Il personaggio è controverso, lo conosciamo tutti... Però guardatevi sto video (purtroppo non ne ho trovati di tagliati): minuto 22 e 50. Il suo intervento dura tre minuti.

giovedì 21 gennaio 2010

Brunetta VS Cacciari

Un articolo di Repubblica sul ministro delle Riforme... di Venezia.

mercoledì 20 gennaio 2010

Un incitamento a non omologarsi

"È grave essere diversi?"

"È grave sforzarsi di essere uguali: provoca nevrosi, psicosi, paranoie.
È grave voler essere uguali, perché questo significa forzare la natura, significa andare contro le leggi di Dio che, in tutti i boschi del mondo, non ha creato una sola foglia identica all'altra.

Ma tu ritieni che l'essere diverso sia follia e così hai scelto di vivere in questo ospedale psichiatrico. Perché qui, visto che tutti sono diversi, diventi uguale agli altri."

(Paulo Coelho da "Veronika decide di morire")

Link - 19 Gennaio

martedì 19 gennaio 2010

Viva il made in Italy

Curiosa iniziativa di un commerciante di Empoli in sostegno del made in Italy.

Ri-abili-tazioni?

Sempre sulla questione Craxi, link all'articolo di Scalfari su Repubblica.
Per chi e` molto interessato propongo anche di leggere la lettera di Napolitano alla vedova di Craxi.
Infine avrei voluto non leggere l'intervento di Schifani in Senato.

Link - 18 Gennaio

  • L'ultimo articolo di Leonardo sull'Unità (non l'ho ancora letto, lo linko sulla fiducia);
  • Italia al primo posto delle classifiche mondiali per quanto riguarda la paura dell'immigrazione;
  • Generatore automatico di proclami di Brunetta (basta cliccare "refresh" per crearne uno nuovo);
  • Post divertente sulla situazione della Juventus;
  • Attraverso Gilioli, botta e risposta divertente.

lunedì 18 gennaio 2010

No, Laura Pausini No!



In effetti sentivo qualcosa che mi mancava nella mia vita di italiano.

Ho sempre avuto il bisogno di sapere chi fosse il più grande italiano di tutti i tempi. Di tutti i tempi, mica una scelta facile! Secoli di storia, pensatori, artisti, inventori, pittori, politici, santi, papi, scienziati. Da solo non sono in grado di poter scegliere il più grande italiano di tutti i tempi, non ce la faccio, la scelta è troppo ampia e difficile. Ma per fortuna, un vate dell'Italia del nuovo millennio mi viene in aiuto: Francesco Facchinetti. In collaborazione con la RAI, Dj.Francesco importa in Italia un programma nato in Inghilterra (come sempre importiamo le cose migliori dall'estero) ed esportato in molti altri paesi: "Il Più Grande". Si tratta di scegliere "il più amato, il più importante, il più ammirato, insomma colui o colei che più degli altri incarna l'ideale di Grande Italiano", così come riporta la pagina ufficiale del programma. E la difficile scelta, sarà fatta col più grande sistema di democrazia in Italia, il televoto. La scelta della lista dei 50 "finalisti" candidati al ruolo di "più grande di tutti i tempi" è stata fatta dall'Eurisko, noto istituto di ricerca.
Ora, sarei curioso di conoscere i criteri con cui si possa stilare questa classifica dei 50. Perché è facile includere Leonardo Da Vinci, Garibaldi, Michelangelo, Dante, Petrarca e San Francesco, ma poi? Lucio Battisti lo si mette anche se in ordine alfabetico viene prima di Galilei? e Benigni posso considerarlo un "grande di tutti i tempi" o semplicemente è un grandissimo della mia generazione (e le due o tre precedenti, al massimo)? Insomma, mica è facile fare una lista di cinquanta senza che un Giuseppe Verdi non si rivolti nella tomba o una Rita Levi Montalcini non muoia d'infarto. Ma vabbè, è un format televisivo, concediamogli Mina, Alberto Sordi e Fausto Coppi... e anche Benigni, si.

Questa è la lista dei 50 stilata dall'Eurisko, non so se ci sia da ridere o da piangere:
Lucio Battisti, Roberto Benigni, Mike Bongiorno, Caravaggio, Giosuè Carducci, Cristoforo Colombo, Fausto Coppi, Eduardo De Filippo, Vittorio De Sica, Dante, Leonardo Da Vinci, Federico Fellini, Enrico Fermi, Enzo Ferrari, Falcone e Borsellino, Fiorello, Rita Levi Montalcini, Giacomo Leopardi, Sofia Loren, Galileo Galilei, Giuseppe Garibaldi, Vittorio Gassman, Giotto, Anna Magnani, Nino Manfredi, Alessandro Manzoni, Guglielmo Marconi, Marcello Mastroianni, Giuseppe Mazzini, Michelangelo, Mina, Aldo Moro, Padre Pio, Papa Giovanni XXIII, Giovanni Pascoli, Laura Pausini, Luciano Pavarotti, Sandro Pertini, Francesco Petrarca, Luigi Pirandello, Marco Polo, Giacomo Puccini, Valentino Rossi, San Francesco, Santa Rita da Cascia, Alberto Sordi, Totò, Massimo Troisi, Giuseppe Verdi, Alessandro Volta.

Mi sento orgoglioso di essere nato nel secolo che presenta più della metà dei candidati al migliore italiano di tutti i tempi. Però a tutto c'è un limite... LAURA PAUSINI??? ma anche Valentino Rossi, Fiorello, e tanti altri "grandi" del Novecento che, a mio parere, spariscono davanti ai nomi messi vicino a loro. E poi, dimenticarsi di gente come Cavour o Machiavelli, Calvino o Tommaso D'Aquino per lasciare il posto a chi? A LAURA PAUSINI!!!

Insomma, a me tutto questo sembra un insulto alla cultura, un minestrone utile solo ad abbassare il livello di cultura generale e a rendere meno noiosa la serata di qualche casalinga. Il limite della decenza è abbondantemente superato. Spero almeno che Dj.Francesco non parli di Valentino Rossi e Leonardo Da Vinci nella stessa puntata, e a me Valentino Rossi piace anche un sacco!

Va bene, forse sono un po' troppo noioso e bacchettone, in effetti si tratta solo di un programma televisivo. E' giusto che si considerino più italiani del secolo scorso, perché a votarli sono persone nate e cresciute nel secolo scorso. E poi, mi consola vedere che nel programma inglese alla fine l'ha spuntata Churchill su Isambard Kingdom Brunel (mai sentito, ma poi ho scoperto essere l'inventore delle ferrovie in pratica), in quello americano Reagan su Lincoln e M.L. King, in quello francese De Gaulle su Marie Curie, e così via. Insomma, indipendentemente dalla lista dei cinquanta, vince comunque chi in effetti quel ruolo si potrebbe meritare.

Più rilassato vado allora a vedere la classifica delle votazioni online, sempre sul sito ufficiale.

...............
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No... c'è LEI al primo posto.... LAURA PAUSINI.

Per essere precisi, ecco il podio:

Laura Pausini 39,93 %
Leonardo Da Vinci 11,91%
Mina 8,43%

Più di un terzo degli italiani, per ora, ha scelto Laura Pausini come miglior italiano di tutti i tempi. Direi che non servono commenti.

Questione di opinioni

Vorrei mettere in relazione le tre seguenti cose:



3) Qui copio le righe di wikipedia perchè non ho trovato articoli che lo confermassero: è un fatto vecchio ma - pare - conclamato, almeno a giudicare da ciò che dicono il grande Cruciani e il suddetto leghista Torri (l'ispirazione di questo post viene ovviamente dalla Zanzara...).

Wiki: Roberto Maroni è intanto condannato in primo grado nel 1998 a 8 mesi per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale[8]. In appello nel 2001 la pena è stata ridotta a 4 mesi e 20 giorni perché nel frattempo il reato di oltraggio era stato abrogato[9]. La Cassazione nel 2004 ha poi commutato tutto in una pena pecuniaria di cinquemila euro[10]. Maroni in concreto avrebbe tentato di mordere la caviglia di un agente di polizia.

Nient'altro da aggiungere.

Link - 17 Gennaio

La Prima Cosa Bella



"E' una mamma molto importante, ha rovinato la vita a me e anche a lei, magari se la conosci la rovina anche a te...non si sa mai!"

A me è piaciuto tantissimo.

Dall'inizio alla fine. Una storia normale, semplice, profondamente italiana ma senza facili stereotipi, amara ma ottimista, sentimentale ma senza sentimentalismi. Alterna senza pause momenti divertenti a momenti commoventi, con un finale triste ma pieno di amore e positività, senza la pretesa di voler insegnare niente. Come dice la De Gregorio, un film che parla di vita mentre racconta la morte.
Gli attori sono bravissimi, Mastandrea e la Pandolfi sono perfetti nel loro ruolo di fratelli, lui depresso e scontroso, lei insicura e affettuosa, tutti e due col bisogno e la voglia di esternare i loro sentimenti, tutti e due segnati dal rapporto con la madre, e con un infanzia non facile, che Virzì racconta attraverso flashback che rendono il film seguibile e mai noioso. C'è la madre, così bella, sorridente nonostante le difficoltà, semplice, naturale, sia nell'interpretazione dalla Ramazzotti (bellissima) che in quella della Sandrelli. E tutti gli altri personaggi, ognuno con i suoi difetti, ma nessuno cattivo, nessuno assunto al ruolo di antagonista. Ognuno che sopporta le difficoltà della vita con l'amore e l'affetto.

E poi c'è Livorno, l'accento livornese e la livornesità dei personaggi, il rapporto di amore e odio con la città, riassunto dalla risposta di Mastandrea alla domanda "cosa c'è che non ti piace di Livorno": "tutto".

Sono uscito dal cinema felice e, mi ripeto, nonostante la storia amara ho visto in questo film tanto ottimismo, lo stesso che la madre sul letto di morte passa ai figli dicendo "Però, ci siamo tanto divertiti, non è vero?".

Questo è il trailer del film:

sabato 16 gennaio 2010

Regione Straniera

[grafico_regione_straniera.jpg]

Interessante post di Gino Selva su tutte le ordinanze delle amministrazioni locali che riguardano discriminazioni sugli immigrati.

Link - 16 Gennaio

  • Riflessioni sulla tragedia di Haiti di Leonardo e Gramellini;
  • Simpatica riflessione su Berlusconi e gli italiani;
  • Commento di Travaglio sul Fatto Quotidiano sull'editoriale su Craxi di Minzolini;
  • Tutto ciò che volete sapere su Paolo Brosio e la sua conversione (parte 1).

Equo Compenso??


Apprendo da Repubblica che il Ministro/Poeta Sandro Bondi ha approvato un decreto, detto "rideterminazione compenso per copia privata".

Si parla dell'"Equo Compenso", una tassa che già da anni si paga acquistando un cd o un dvd vergine, e che entra poi nelle casse della SIAE, per prevenire il fatto che poi in un cd vergine possano finire delle canzoni o dei film scaricati da internet.
Ecco, Bondi il 30 dicembre ha approvato questo decreto (un decreto, non una normale legge!) che estende la tassa anche ad altri supporti oltre i cd/dvd, ovvero cellulari, lettori mp3, memorie, chiavette USB, schedine SD e tutti gli accessori per sentire/vedere/memorizzare musica, video e immagini.

Perché allora non versare una tassa alla RAI per ogni televisione comprata? oppure una tassa alla Polizia Municipale per ogni macchina comprata, in previsione di possibili infrazioni che potremmo commettere?

A me sa tanto di ennesimo tentativo di bloccare lo sviluppo dell'innovazione tecnologica in Italia, come se ancora ci fosse bisogno di confermarci tra i peggiori in Europa in questo settore.

Questa è la tabella dei prezzi:

tabella ministero


Si arriva fino a 30 euro di tasse, magari da pagare per un disco fisso in cui si mettono solo foto e video di famiglia.

Tral'altro, avevano promesso di tagliare le tasse perché la crisi non c'è ed è un'invenzione dei catastrofisti, poi han detto che la crisi in effetti c'è e non è possibile tagliare le tasse, e alla fine le tasse le aggiungono.

Mah...

Per fortuna c'è il PD all'opposizione, che quando si parla di sviluppo tecnologico è sempre in prima linea, vedi il caso Facebook.

venerdì 15 gennaio 2010

giovedì 14 gennaio 2010

Craxi e il decennale


Visto che tira aria di grandi riabilitazioni...

Leonardo - Il 30% di Boh


Integratevi (è un ordine)

È andata: dall’anno prossimo nelle prime classi delle scuole italiane “di ogni ordine e grado” gli studenti stranierinon potranno essere più del 30% del totale. E già qualcuno comincia a gridare all’Apartheid - ehi, piano.
Un esempio lo fornisce il pur ottimo Gilioli, quando si chiede se il piccolo Naresh dovrà lasciare i suoi compagnucci di terza elementare. Ma no, basta leggere. I tetti verranno applicati soltanto nelle classi che devono essere ancora formate (prime elementari, prime medie, prime superiori): Naresh potrà continuare il suo percorso scolastico e gli auguro che sia di qualità.

A tutti quelli che non vogliono perdere l’occasione di scomodare le leggi razziali, ricordo che stiamo parlando di una proposta Gelmini, cioè di una cosa, per definizione, non seria. Avete presente come risolve i problemi la Gelmini? Un rapido riassunto: un anno fa gli studenti davano molti problemi disciplinari. Non rispettavano né le regole né gli insegnanti, picchiavano i loro compagni disabili e mettevano le foto su youtube (questa cosa in particolare fece scalpore, i filmini su youtube). Allora la Gelmini risolse il problema. Come? Inventando una cosa che prima non c’era: il “voto di condotta”. Prima si chiamava “valutazione del comportamento” e non funzionava: adesso invece si chiama “voto”, quindi funziona. Questo è un esempio di come risolve i problemi la Gelmini.


Continua sul blog di Leonardo...

Haiti

Foto da Haiti, impressionanti.

Update: Haiti 48 ore dopo. (15 Gennaio 2010)

Update (2): 6 giorni dopo. (18 Gennaio 2010)

mercoledì 13 gennaio 2010

New entry

Grazie ragazzi per l'invito a partecipare alla vita di blog.. Spero di avere il tempo di partecipare attivamente alle discussioni:per ora non ho ancora avuto neanche quel poco per dare un'occhiata a quello che avete già scritto ma rimedierò presto.. Comunque è una bella idea..

Pessime notizie 13/01/10

Oggi mi sembra il caso di mettere in rilievo l'editoriale di Augusto Minzolini, direttore del Tg1, teletrasmessa nella casa degli italiani a cena. Buona visione.

martedì 12 gennaio 2010

Buone notizie 11/01/10

Aggiungerei alle buone notizie riportate sotto l'ultima dichiarazione di Gianfranco Che Fini.

Buone Notizie - 11/01/10





Buona notizia numero 1: Eluana non è stata assassinata, chi ha dato dell'assassino al padre ora dovrebbe scusarsi.


negriBuona notizia numero 2: la svolta antidiscriminatoria di Feltri:









Come dice Gilioli, tra i prossimi titoli si prevedono «I terroni sono simpatici», «Più diritti per quei froci di merda», «Non bruciate vivi gli sporchi giudei» e «Anche gli storpi e i deformi hanno un’anima».


Buona notizia numero 3: Silvio sta diventando comunista.


Buona notizia numero 4: Bersani dice qualcosa. (peccato che la Bindi abbia detto l'opposto, come sempre d'accordo su tutto il PD).

lunedì 11 gennaio 2010

Undici Gennaio.




Punto.


(Fabrizio De André, 18 febbraio 1940 – 11 gennaio 1999)

domenica 10 gennaio 2010

Primo Marzo, Sciopero degli Stranieri



















Faccio passaparola di questa iniziativa, nata in Francia ed importata anche in Italia.

Questo è il sito ufficiale, questo il gruppo su Facebook, e questi qui sono i promotori dell'evento in Italia.

Dopo gli eventi di Rosarno l'iniziativa acquista ancor più significato, passiamo parola, aiutiamoli!!

Buona Domenica


Logorio - Il Baubau, Favola per Bimbi Bianchi

Fluttuando leggero nel vicolo buio, si diresse verso lo spiraglio tra le tende. Il vicolo puzzava, ma era solo in posti come quello che aveva qualche possibilità di successo.

Lo spettacolo davanti ai suoi occhi superava le più rosee aspettative. Il Babau ruppe gli indugi e attraversò lentamente la finestra chiusa. La camera era piccola e spoglia - niente tv, niente videogiochi, praticamente nessun giocattolo: la vittima ideale - contro la parete c'era il letto, e sotto le coperte un bambino dalla carnagione scura. Molto scura.

Per la verità il suo lavoro cominciava a pesargli. Negli ultimi tempi era spesso costretto a visitare bambini di immigrati piuttosto che ricchi bambini borghesi, che erano sempre meno rispettosi. Tanto che, sebbene storicamente apolitico, aveva recentemente iniziato a manifestare simpatie leghiste ed a tingersi un po’ di verde, rinunciando al nero che lo aveva reso celebre tra i bambini italiani. Almeno finché non scoprì che anche la bandiera dell’Arabia Saudita era tutta verde.

Una volta nella stanza si adagiò ai piedi del letto ed aspettò che il bambino si svegliasse. Poco dopo il bambino aprì lentamente gli occhi e gli sorrise placidamente, cosa che lasciò di sasso il Babau. Ripresosi dallo stupore che lo aveva paralizzato, prese a parlare col suo forte accento torinese.

- Bambino, non hai paura?
- No - rispose il bambino, sempre sorridendo - I mostri che mi racconta mio papà, quelli fanno paura!
- Ora sei qui. Qui ci sono io. Devi rispettare le nostre tradizioni!
- Ah ah! Sei più buffo quando ti arrabbi.
- Stai calpestando le mie radici giudaico-cristiane!
- Queste? - chiese il bambino saltellandogli sulle tozze zampe - Ma i mostri non hanno le radici.
- Non c’è proprio niente che ti spaventi, qui?
- Sì. Mamma ha paura del sindaco. Dice che ci vuole cacciare tutti.

Il bimbo era completamente a suo agio, e giocava con la grande coda squamata del Babau. Il quale, visibilmente stizzito, uscì bruscamente e senza salutare. Era diretto verso il più vicino posto di polizia, fermamente deciso a denunciare gravi violazioni della Bossi-Fini.

E vissero tutti felici e contenti.

sabato 9 gennaio 2010

Leonardo - Identità è una statuetta pitturata

Presepi viventi e presepi morti

Una cosa che non ho ancora capito, malgrado il meritevole sforzo dei giornalisti accorsi a Rosarno, è se questi immigrati clandestini, che raccolgono pomodori a venti euro la giornata, dormendo su giacigli di cartone in compagnia dei topi, e ogni tanto si prendono pure qualche pistolettata dai locali... dicevo: una cosa che non ho capito è se siano musulmani o no.

Ed è strano, perché fino a ieri mattina sembrava l’unica cosa importante, quando si parlava di stranieri in Italia. Qual è il motivo per cui non si integrano? Forse perché vengono pagati una miseria? No. Perché vivono in condizioni disumane? Macché. Il motivo per cui non si integrano – almeno a sentire i più prestigiosi corsivisti del Corriere – non ha niente a che vedere con queste banali condizioni materiali. È un motivo ben più alto, spirituale. Insomma, è Allah. Tant’è vero che, come dice Sartori, solo i musulmani rifiutano di integrarsi.

Gli altri si integrano benissimo, no? Prendi i cinesi. Chi di voi non ha un amico cinese. Son così simpatici i cinesi, e si sono integrati così bene. Quel loro modo così occidentale di comprare rustici in campagna, chiuderci dentro una ventina di cottimisti e farli lavorare giorno e notte… in fin dei conti è anche quello un modo per integrarsi, no? Perché alla fine dei conti quelli che gli danno le commesse sono imprenditori italiani, no? E i rustici, in campagna, o i garage in via Sarpi, chi glieli vende?

Ma il musulmano non fa così. Il musulmano ha delle brutte abitudini. La preghiera del venerdì. Il Ramadan. Vade retro. Sono tutte manifestazioni del suo rifiuto ad integrarsi. Ed è per quello che protesta.

Non vuole garanzie, non vuole diritti, no, lui vuole di più. Il musulmano vuole attentare alle nostre radici, punto e basta. Lo scriveva anche ieri Panebianco. I neri di Rosarno non avevano ancora smesso di prendersi le pistolettate, e Panebianco sul Corriere aveva già individuato i responsabili. Sapete di chi è colpa se c’è una rivolta a Rosarno? Non ci credereste mai, sono gli intellettali liberal, “(e cioè politicamente corretti)”. Siamo noi che li abbiamo invitati qui. O credevate che fuggissero da una carestia mondiale, seguendo inconsapevolmente, in quanto offerta di manodopera a basso costo, un principio del libero mercato?

No, probabilmente essi vivevano beati nei loro tucul africani finché noi intellettuali liberal “(e cioè politicamente corretti”) abbiamo bombardato i loro pacifici villaggi con copie gratuite di Micromega. Costringendoli a venire qui. In cerca di condizioni migliori? No. Quello che veramente li ha spinti sulle nostre belle spiagge è il desiderio di toglierci le nostre belle tradizioni, a cominciare, indovinate… dalle statuine del presepe.

Proprio così. Il giorno che ricorderemo come l’inizio della rivolta di Rosarno, Panebianco dedica un capoverso del suo atto di accusa a quelle scuole (cinque? Sei? Fossero anche una dozzina?) che per risibili questioni di integrazione non hanno fatto il presepe. Altro che topi nelle baracche: il presepe. È quello il problema, secondo Panebianco.

Ci sono educatori (è inappropriato definirli diseducatori?) che hanno scelto di abolire il presepe e gli altri simboli natalizi, lanciando così agli immigrati non cristiani (ma anche ai piccoli italiani) il seguente messaggio: noi siamo un popolo senza tradizioni o, se le abbiamo, esse contano così poco ai nostri occhi che non abbiamo difficoltà a metterle da parte per rispetto delle vostre tradizioni. Intendendo così il rispetto reciproco e la «politica dell'integrazione», quegli educatori contribuiscono a preparare il terreno per futuri, probabilmente feroci, scontri di civiltà. 

Voi capite, il bimbo musulmano che non fa il presepe comincia a pensare “ehi, non lo fanno per rispetto a me, che mammolette! Non vedo l’ora di crescere e chiedere l’abolizione degli spaghetti! Oggi il presepe, domani il festival di Sanremo!” Ecco, nel cervello di Panebianco (e dei suoi lettori) il futuro probabilmente feroce scontro di civiltà scoppierà così. Non saranno neri derelitti che escono dalle loro tane puzzolenti e chiedono di essere rispettati per il lavoro che fanno: no, saranno adolescenti arroganti perché da bambini non li abbiamo esposti alla miniatura di Bue, Asinello e Bambino Gesù.


E lasciamo da parte ciò che possiamo solo immaginare: cosa essi raccontino, sulle suddette tradizioni, nelle aule, ai piccoli italiani e stranieri.

Già, chissà cosa raccontano. No, sul serio, cosa raccontano? Che la polenta è un cibo demoniaco? Che la pizza in realtà è un’invenzione africana? Che il campionato italiano di calcio ultimamente è una palla tremenda? Sia come sia, quello che succede a Rosarno è anche colpa loro. Ovvero, nostra. Insomma, mia. Soltanto mia? Eh, no, troppo facile. Panebianco, sapete, non è uno che si nasconde: e ha il coraggio (notevole, diciamo, per un corsivista del Corriere) di prendersela con una categoria molto meno toccabile: i preti.

Questi preti che invece di pensare alle tradizionali statuette, si dedicano all’accoglienza del loro prossimo. Questi preti che sfamano chi è affamato, dissetano chi è assetato, alloggiano chi è sfitto, curano chi è malato, ma che razza di cristiani sono? Pensassero di più a collocare il Bue e l’Asinello e meno alla cura di ‘sti maledetti samaritani a venti euro la giornata, che tolgono lavoro agli schiavi italiani.

La prossima volta che vi friggono un discorso a base di paroloni come Identità o Tradizione, pensate, per favore, al presepe di Panebianco. Secondo lui i preti sono "troppo accoglienti": da un punto di vista razionale potrebbe avere anche ragione, qualsiasi spazio limitato non può accogliere tutti, e l'Italia non fa eccezione. Ma i preti non sono razionali: sono preti. Se accolgono tutti indiscriminatamente, è perché glielo ha detto Gesù, a chiare lettere, nel Vangelo. E quando a saper leggere il Vangelo erano ancora pochi, i preti hanno inventato strumenti come il Presepe, che servivano proprio a ricordare il principio: Giuseppe e Maria erano due viaggiatori senza un tetto, e Dio si è incarnato in mezzo a loro. Prima di essere una tradizione, il Presepe era una lezione sull'ospitalità. Ma Panebianco non lo sa, o se l'è dimenticato, o non gli interessa. A lui interessa il Presepe in quanto tradizione, ovvero statuetta, guscio vuoto che non spiega più niente a nessuno, rimandando solo a sé stesso. E bisogna averne di cose vuote in testa, per vedere le baracche di Rosarno e di non accorgersi di quel che sono: presepi viventi, in mezzo a noi. Che frigniamo se ci toccano le statuette dipinte.

Rosarno 2010 (1)

Aggiungo qualche cosa a ciò che ha detto Lore, citando le parole di Maroni:
"A Rosarno c'è una situazione difficile come in altre realtà, perchè in tutti questi anni è stata tollerata, senza fare nulla di efficace, un'immigrazione clandestina che ha alimentato da una parte la criminalità e dall'altra ha generato situazione di forte degrado"
Quindi, secondo Maroni, gli unici colpevoli della situazione che si è creata a Rosarno, sono chi in qualche modo ha favorito l'immigrazione clandestina e i clandestini stessi. Il fatto che ci siano italiani che li facciano lavorare (in nero) a 20 euro al giorno, che li schiavizzino, che li facciano vivere in fabbriche abbandonate e che li prendano a pallettoni non è importante.
Se uno uomo è clandestino in Italia è colpevole, e quindi è colpa sua se poi gli italiani ne fanno l'uso che vogliono, come un oggetto.

Che schifo.

Spero almeno l'abbia detto solo per fare campagna elettorale.

Su questo tema, segnalo i post di Metilparaben, Civati(1), Civati (2), Gad Lerner e quello di Leonardo che pubblico per intero.

Rosarno 2010

Giudico le parole dell'On. Maroni a commento dei fatti che stanno coinvolgendo gli abitanti di Rosarno (cittadini regolari contro immigrati) quanto meno incaute: il ministro afferma che la causa degli scontri di queste ore sta nella "troppo tolleranza" delle istituzioni nei confronti dei clandestini.
Sarei pronto a scommettere che l'onorevole non abbia mai guardato, ad esempio, questo video:

http://www.leggonline.it/video.php?idv=1937&id_news=40858

Vorrei sapere se la signora sull'autobus che si lamenta coi "negri che rubano lavoro ai nosti figli" manderebbe i suoi figli a raccogliere arance a Rosarno e a dormire nel ridente capannone.

Benvenuti e buona riflessione

Ciao, comincio a prendere confidenza con questo blog.
Vi scrivo il famoso testo di Moni Ovadia che mi stimola sempre mille riflessioni e che mi rincuora nei momenti bui.
In queste ore Rosarno brucia.
Buona notte


Se voi foste
persone normali...
(di Moni Ovadia)



Se foste un rom, quella di Salvini non vi apparirebbe come la sortita delirante di un imbecille da ridicolizzare.

Se foste un musulmano, o un africano, o comunque un uomo dalla pelle scura, il pacchetto sicurezza non lo prendereste solo come l'ennesima sortita di un governo populista e conservatore, eccessiva ma tutto sommato veniale.

Se foste un lavoratore che guadagna il pane per sé e per i suoi figli su un'impalcatura, l'annacquamento delle leggi sulla sicurezza nei luoghi di lavoro non lo dimentichereste il giorno dopo per occuparvi di altro.

Se foste migrante, il rinvio verso la condanna a morte, la fame o la schiavitù, non provocherebbe solo il sussulto di un'indignazione passeggera.

Se foste ebreo sul serio, un politico xenofobo, razzista e malvagio fino alla ferocia non vi sembrerebbe qualcuno da lusingare solo perché si dichiara amico di Israele.

Se foste un politico che ritiene il proprio impegno un servizio ai cittadini, fareste un'opposizione senza quartiere ad un governo autoritario xenofobo, razzista, vigliacco e malvagio.

Se foste un uomo di sinistra, di qualsiasi sinistra,non vi balocchereste con questioni di lana caprina od orgogli identitari di natura narcisistica e vi dedichereste anima e corpo a combattere le ingiustizie.

Se foste veri cristiani, rifiutereste di vedere rappresentati i valori della famiglia da notori puttanieri pluridivorziati ingozzati e corrotti dalla peggior ipocrisia.

Se foste italiani decenti, rifiutereste di vedere il vostro bel paese avvitarsi intorno al priapismo mentale impotente di un omino ridicolo gasato da un ego ipertrofico.

Se foste padri, madri, nonne e nonni che hanno cura per la vita dei loro figli e nipoti, non vendereste il loro futuro in cambio dei trenta denari di promesse virtuali.

Se foste esseri umani degni di questo nome, avreste vergogna di tutto questo schifo.

Moni Ovadia

venerdì 8 gennaio 2010

Perché qui si parla anche di Fotografia




La scorsa estate ho fatto un giro in bici per l'Olanda.

Girare su solitarie piste ciclabili in mezzo ai campi e ai canali, mangiare una mela pedalando, fermarsi su un prato a riposare e aspettare (vanamente) che cambi il vento.


E scattare una foto.

Letargia Acuta

Bersani sui candidati per il Partito Democratico nel Lazio:
Oggi vedrò il segretario regionale ed il presidente dell'assemblea del Pd regionale. Sulla base delle indicazioni raccolte da Zingaretti negli ultimi due giorni verificheremo entrambe le ipotesi che lui mi ha presentato, poi prenderemo delle decisioni.
Carisma e potere decisionale all'ennesima potenza, la guida giusta per l'opposizione.
(Grazie a Metilparaben per la segnalazione).

Update:

Di Pietro: «Con Bersani ho parlato ieri sera, ma sinceramente devo dire che non ho capito cosa ha detto». 

Viva l'opposizione compatta.
(Grazie a Civati)

giovedì 7 gennaio 2010

Radio Cento Passi

In occasione del sessantunesimo anniversario dalla nascita di Peppino Impastato, è nata Radio 100passi!!
La radio, trasmessa interamente sul web, conta già, attraverso Faceboock circa quindicimila sostenitori e si ripropone di essere la prima radio web siciliana, sulla scia di simili iniziative molto diffuse ed affermate nel resto d’Italia.
E’ stata scelta questa formula perché permette, a chiunque lo voglia, di collegarsi, tramite un normale computer per ascoltare musica e notizie, ma anche per trasmettere messaggi, interventi, notizie, curiosità provenienti dagli utenti di questo strumento.
Quindi una radio aperta che, per qualche verso si ricollega all’esperienza di Radio Aut, la radio creata da Peppino Impastato nel 1977 e concepita come strumento di controinformazione, di informazione dal basso e di costruzione di un progetto politico di lotta e di ribellione.

mercoledì 6 gennaio 2010

Leonardo - Per le Zanne del Profeta

Se Maometto non va al Pantheon

Insomma io, alle Medie, quando affronto l’India, spiego che è un Paese di religione indù con una minoranza islamica. L’Islam più o meno sanno tutti cos’è, quindi mi soffermo una mezzoretta sull’induismo (le caste, la metempsicosi, il politeismo, fine). A questo punto di solito qualcuno chiede se c’entra Buddha e io scantono spiegando che il buddismo è sì nato in India, ma si è sviluppato prevalentemente in altri Paesi, per cui magari di Nirvana e ottuplice via se ne parla un’altra volta, eh? Piuttosto qualcosa sui Sikh, visto che da noi c’è anche una minoranza di studenti Sikh. Poi c’è da raccontare qualcosa su Gandhi (se c'è un po' di tempo vale la pena di mostrare il film, tagliato ovviamente), la lotta per l’indipendenza e contro le caste, il dramma della secessione India-Pakistan, eccetera eccetera. In capo a due settimane faccio una verifica, e se queste cose non le sanno, prendono 5. Fine.

Ora ditemi cosa dovrei dare a uno studente di terza media che mi scrivesse una cosa del genere:

Il caso esemplare è l'India, dove le armate di Allah si affacciarono agli inizi del 1500, insediarono l’impero dei Moghul, e per due secoli dominarono l’intero Paese. Si avverta: gli indiani «indigeni» sono buddisti e quindi paciosi, pacifici; e la maggioranza è indù, e cioè politeista capace di accogliere nel suo pantheon di divinità persino un Maometto. Eppure quando gli inglesi abbandonarono l’India dovettero inventare il Pakistan, per evitare che cinque secoli di coesistenza in cagnesco finissero in un mare di sangue.

Ok, il primo errore te lo potrei anche passare: c’erano comunità musulmane in Indiasette secoli prima dei Moghul, ma questo forse sul libro di terza media non c’è… magari alle superiori te lo spiegano… pazienza. Ma indiani “indigeni” buddisti e quindi paciosi pacifici” che roba è? Che roba è? Hai di nuovo fatto le ricerche con Yahoo Answers? Ti avevo ben detto di stare lontano da quel sito demoniaco.




Ma anche quel Maometto in un pantheon di divinità indù è favoloso. Perché se ci rifletti bene, per il musulmano medio Maometto è un profeta, mica un dio, per cui se arriva l’indù e gli dice: “Ehi, adesso il tuo profeta è nel mio pantheon” lui come minimo s’incazza un po’. Anche perché li conosci gli indù, no? Loro gli dei li raffigurano volentieri. E quindi a quel punto l’Indù che deve decorare il suo Pantheon si porrà il fatale problema: questo dio Maometto, ma che faccia avrà? La barba, ok, ma di che colore? Aspetta aspetta che chiedo al mio vicino musulmano Omar.
“Ehi, Omar”
“…”
“Senti, non te la sarai mica presa perché ho messo il tuo Dio nel mio pantheon”.
“Non è un Dio, è un profeta”.
“Vabbè, stessa cosa”.
“Non è la stessa cosa”.
“Sì, ok, non è la stessa cosa, comunque senti, mi dici un po’ che faccia aveva? Perché devo fare il ritratto per il mio pantheon pacioso, capisci…”
“Il volto non si può raffigurare”.
“Ah no?”
“No”.

“Ma neanche se ci metto, che so, una testa di elefante, stile Ganesh...”
“MpfffffffffffffffffffFAAAAAAAAAATWA! MALEDETTI CANI IDOLATRI!”
“Uff, che carattere. Ma perché non sei pacioso come noi budd… ahem, come noialtri?”
“Paciosi? Dopo il massacro dei Sikh? Ele stragi di Mumbai? Voi sareste quelli paciosi?”
“Ma certo, non hai letto Sartori?”

E poi gli inglesi che inventano il Pakistan. Certo, come no. E in questo modo risparmiano un mare di sangue. E in effetti, vuoi mettere quattro guerre indopakistane con un mare di sangue? Insomma, professor Sartori, quel che ha lasciato firmare col suo cognome è imbarazzante. Rientri dalle vacanze, licenzi quel ghostwriter, se ne trovi uno con una licenza media vera. Qualcuno che non scriva più cose come “l’uomo- bomba, il martire della fede che si fa esplodere, che si uccide per uccidere (e che nessuna altra cultura ha mai prodotto)”. Certo, nessun'altra cultura: è per questo che per trovare un nome all’uomo-che-si-uccide-per-uccidere abbiamo dovuto prendere in prestito il noto termine arabo Kamikaze. Ed è noto che Pietro Micca era un attento lettore del Corano, libro nel quale si trova del resto la leggenda di Sansone, l'antesignano dei… basta. I lettori del Corriere si meritano di meglio, professor Sartori.

Anche perché il compito che si è preso, con Rutelli, è abbastanza complicato. Da una parte c’è Fini che si è messo in testa questa storia del voto agli immigrati, e le sinistre ovviamente gli vanno dietro per le solite risibili questioni di principio. Dall’altra ci sono quelli che l’Islam è il male, i minareti ci terrorizzano, le moschee ci inquinano con l’onda. In mezzo ci siete voi che provate la solita melina terzista, ma insomma, qui ci vorrebbero argomenti degni di questo nome, e per ora non ci sono. Come si fa a non voler dare dei diritti civili senza sembrare incivili, ahi, è dura... C’è Rutelli che dice che il multiculturalismo è sbagliato e tre righe dopo parla di “pluralismo culturale e integrazione” Sarebbe addi’? No, sul serio, in pratica, la differenza sarebbe? Dice che il diritto di voto deve arrivare alla fine e non all’inizio di un percorso di integrazione… come se dall’altra parte ci fosse Gianfranco Fini che regala passaporti sulla spiaggia di Lampedusa. Tranquillo che si parla di cinque anni minimo, non ti sembrano abbastanza per fare un percorso serio, France’? Tu quanti partiti sei riuscito a fondare in cinque anni? Dice che “occorre anche una “dichiarazione di laicità”. Che valga per tutti, e serva per separare esplicitamente il comando religioso dai doveri verso la Repubblica»”. E questo sarebbe un pensiero terzista? E Rutelli spera di intercettare i moderati con una “dichiarazione di laicità”? E sul serio, qualcuno a sinistra potrebbe dirsi contrario a una “dichiarazione di laicità che valga per tutti”? Sì, effettivamente qualcuno potrebbe. La Binetti.

Sartori e l'Islam

Gli articoli (uno e due) di Giovanni Sartori sul Corriere hanno provocato molte (e a mio parere giuste) reazioni tra i vari blogger: tanto per citarne qualcuno, Francesco Costa, Mantellini, Gilioli e Leonardo (che pubblico per intero nel prossimo post.
Risposte a Sartori da chi di Islam se ne intende qui, qui e ancora qui.

Commento di un Commento su un Commento

Da uno dei miei blog preferiti, il commento di Matteo Bordone all'articolo di Alessandra Farkas sulla nomina (prima nella storia) di un transessuale ad un'alta carica dello stato.
Bellissimo.

“plurime lauree in fisica, ingegneria ed economia
Cioè la travona non ha tre lauree. No no: la travona ha diverse lauree in tre materie, tipo due in fisica, quattro in ingegneria e tre o quattro in economia (non si ricorda più nemmeno lei).
In meno di un anno Obama ha già nominato 100 funzionari apertamente gay, contro i 140 scelti da Clinton in ben 8 anni alla Casa Bianca.
Finale col botto: gara di froci.

lunedì 4 gennaio 2010

Tanto per Provà

Prima imparo ad usarlo, e poi a scriverci sopra qualcosa di furbo!