martedì 16 novembre 2010

Vieni Via con Me

La puntata di ieri di Vieni via con me (puntata completa qui) è stato il programma più visto su Rai3, ed è stata vista da quasi due milioni di persone in più rispetto alla prima puntata: un successone.
Indipendentemente da ciò che si possa pensare sul programma e sui protagonisti, tutti dovrebbero complimentarsi con Fazio e Saviano per ciò che stanno facendo, soprattutto per la Rai, che invece continua a remare contro (prima hanno spostato il programma al lunedì in contemporanea col Grande Fratello, poi gli hanno affiancato Il Commissario Montalbano su Rai1).

Io ho visto il programma, nonostante qualche riserva, mi è piaciuto molto: grandi i due monologhi di Saviano, interessanti gli elenchi e gli interventi dei politici; preparare un elenco sui valori di destra e sinistra e recitarli in tv non è il loro lavoro, complimenti per il coraggio. Mi piacerebbe andassero nel programma anche B. e Di Pietro, per vedere se anche loro sarebbero in grado di fare un discorso così, senza attaccare gli altri o fare campagna elettorale.
Nel primo monologo Saviano ha parlato di infiltrazioni mafiose "legali" al nord, legali nel senso che mettono i soldi nel campo dell'edilizia, principalmente in Lombardia. E ha citato la Lega, che è impegnata nella lotta alla mafia come organizzazione criminale, ma non come "potenza" economica. Maroni si è arrabbiato non poco, ma più che criticare Saviano dovrebbe accertarsi sull'operato dei suoi dirigenti locali. Le cose dette da Saviano a riguardo mi sembrano tutte ben documentate, mentre Maroni ha solo chiesto uno spazio in tv per ricordare che lui fa un grande lavoro per arrestare i boss mafiosi.

A confermare il successo del programma sono arrivati i commenti deliranti del Giornale e del Pdl: Capezzone e Gasparri che paragonano i discorsi di Fini e Bersani a "temini di quinta elementare" (come se loro fossero in grado di fare anche solo un discorso di senso compiuto), e i giornalisti del Giornale che parlano prima di Fini, della sua casa di Montecarlo o della parente in Rai, e poi fanno il riassunto a modo loro del programma.

Update: sull'Espresso è uscito un articolo sulla mafia in Lombardia, che parla anche di fatti/persone citati da Saviano.
Qui sotto invece pubblico la "nuvola" delle parole dette da Fini e Bersani ieri sera: la parola più detta da Fini è "destra", in coerenza col tema dell'elenco. Bersani invece la parola "sinistra" la dice solo 2 volte. (fonte Espresso)

8 commenti:

  1. La risposta di Saviano a Maroni:
    http://www.repubblica.it/politica/2010/11/17/news/saviano_intervista-9190844/

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  2. Io - sarà perché sono io - un pochino ho storto il naso al monologo di Saviano dell'altra volta (quello di questa volta l'ho visto solo pezzettato qua e là).

    Di Saviano ho letto praticamente tutto ciò che ha scritto. E mi è sempre piaciuto molto.
    Mi piace il suo modo di argomentare e la capacità che ha nel farti sentire dentro al problema che descrive. Mi piace anche il modo quasi romanzesco che ha nel seguire un personaggio nel suo muoversi dentro
    ai fatti di cronaca che sta raccontando, arrivando alcune volte a farti immedesimare in esso e quindi nella situazione a cui egli partecipa.

    La tv non è un libro di trecento pagine. Anche se parli mezz'ora e fai vedere due o tre servizi. Ai servizi che mandi in onda puoi dare l'interpretazione che ti viene più comoda e dimostrare una tesi piuttosto che il
    suo contrario. Anche per questo in tv, di solito, è previsto un contraddittorio mentre nei libri no.

    La mia paura è che Saviano si comprometta cedendo ai facili applausi del pubblico di rai tre e perda quella credibilità che si è guadagnato letteralmente sulla sua pelle in questi anni...

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  3. Devo però ammettere che c'è anche un rovescio della medaglia: Saviano si sentiva lasciato solo e Fazio - dandogli spazio - gli è corso in aiuto. E ha fatto bene.

    Poi, per quanto in mezz'ora di monologo Saviano rischi di svilire un libro intero, di parlare di certi temi non si fa male...

    Quindi, tirando le somme, probabilmente il problema è mio che cerco nel Saviano televisivo quello da libreria... oppure forse degli spettatori di rai3 che invece di sprecare quella mezz'ora ad ascoltare Saviano che parla potrebbero leggersi Gomorra per capire quanta e quale distanza ci sia tra un Saviano e l'altro.

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  4. Capisco il tuo "problema", in effetti Saviano si compromette facendo questo programma, perché adesso è facile farlo diventare "paladino dei comunisti" invece che paladino dell'antimafia, basta vedere la raccolta firme organizzata dal Giornale... però almeno si parla di questi temi, un libro non avrai mai il bacino di utenze di un programma televisivo (e di tutto ciò che ne è seguito, su internet, sui giornali e sulle televisioni), spetta poi ai telespettatori approfondire le tematiche affrontate e capire che tutto non può essere spiegato in mezz'ora di televisione.

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  5. Ok, ma il problema a mio parere non è solo questo... Affrontare seriamente argomenti seri in televisione non è possibile: lo spazio è troppo poco... E' proprio il mezzo che non te lo permette...

    Affrontare non seriamente argomenti seri ti fa sembrare un cialtrone. E ti fa sembrare un cialtrone molto prima che schierato da una parte piuttosto che da un'altra. Ed è proprio questo il pericolo che a mio parere Saviano rischia di correre (e dico rischia perchè ne ho ancora visto troppo poco di programma per giudicare). E per quanto riguarda Saviano mi dispiace perchè non è un cialtrone...

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  6. Si, sono d'accordo sul rischio che corre Saviano, ogni errore che commetterà nelle due prossime puntate non gli verrà fatto passare.. vedremo quel che succederà lunedì con Maroni!

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  7. Ecco, stasera Saviano mi è piaciuto un sacco... (non frega a nessuno ma ci tenevo a dirlo).

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  8. Si, stasera bravissimo in tutti e due i monologhi..

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