domenica 28 novembre 2010

La Tetralogia: IL CREPUSCOLO DEGLI DEI

Cari amici,
la mia storia giunge finalmente a compimento. Dovrò poi far seguire questo delirio da un commento finale...

QUARTA GIORNATA
Il sipario si apre su una notte densa, in cui le Norne, le tre filatrici del destino, si interrogano sugli eventi passati, presenti e futuri. La loro premonizione sul futuro e i loro poteri sembrano notevolmente indeboliti. Mentre filano la fune del destino si spezza. Esse lo prendono come un segno della fine del mondo così come lo conoscono e si ritirano negli anfratti della terra, avvilite e rassegnate.

Alba. Siegfried e Brunilde escono dalla loro dimora sulla rupe di Brunilde e ingaggiano un bellissimo duetto di fiducia e di speranza. Il primo intende partire in cerca di nuove avventure; la donna, ormai mortale e soggiogata da lui, lo lascia partire. Siegfried dona a Brunilde l'Anello maledetto come pegno del loro amore e della sua fedeltà, confermando ancora una volta la sua capacità di essere refrattario al male. Siegfried parte allora sul fiume Reno.

Reggia dei Ghibicunghi, il popolo che vive sulle sponde del Reno. Gunther, il re, si rivolge al fratellastro Hagen, suo consigliere, chiedendogli come può rinsaldare il suo potere. Hagen, apparentemente in buona fede, osserva che sia Gunther che sua sorella, Gutrune, sono senza consorti. Parla allora di Brunilde, una donna splendida assunta su una rupe, protetta da un mare di fuoco, che solo il più grande eroe del mondo, l'uccisore del drago, Siegfried può conquistare. Gunther gli domanda quindi come ciò possa giovargli. Hagen spiega che per convincere Siegfried a conquistare Brunilde per lui basterà farlo innamorare di Gutrune e promettergliela in sposa in caso l'impresa riesca. Gunther e Gutrune sono subito interessati alla cosa. Manco a farlo apposta, in quel momento giunge Siegfried. Subito tra lui e Gunther si crea complicità; Siegfried nella sua bontà scevra di consapevolezza del male si fida e beve da un calice in cui Gutrune ha sciolto un filtro d'amore. Siegfried allora si dimentica di Brunilde e si innamora di Gutrune. Dopo aver fatto un giuramento di fratellanza, Gunther e Siegfried partono alla volta della rupe di Brunilde, affinchè il secondo possa conquistare la sua donna (allucinante...) per il primo. Una volta rimasto solo, Hagen rivela allo spettatore di essere il figlio di Alberich e intenzionato a impossessarsi dell'Anello per il padre.

Brunilde è sulla sua rupe e accarezza l'Anello. In quel mentre giunge Waltraute, una delle sue sorelle Walkirie, che la informa che il loro padre, Wotan, è tornato al Walhalla con la lancia spezzata, che ha radunato tutti i suoi guerrieri nella grande sala e che aspetta la fine. Brunilde si mostra preoccupata fino a un certo punto, mostrando di essere ormai incapace a ricordare la sua vita di prima. Quando la sorella le vede l'Anello al dito e le intima di gettarlo nel Reno per salvare una volta per tutte il mondo, Brunilde si scalda e le dice che mai rinuncerà al pegno d'amore di Siegfried, a costo di vedere il Walhalla crollare, rimanendo così invischiata nella maledizione, anche se per lei l'Anello non rappresenta il Potere, ma l'Amore. Waltraute parte allora disperata, maledicendo la sorella e profetizzando la fine degli dei. Rimasta sola, Brunilde vede il mare di fuoco accendersi. Convinta che Siegfried sia di ritorno, si affretta alla base, laddove trova uno sconosciuto. Siegfried ha indossato l'elmo magico e ha assunto le fattezze di Gunther. Brunilde cerca di difendersi, ma Siegfried-Gunther le ruba l'Anello. In una barca sul Reno avviene lo scambio e Siegfried anticipa l'imbarcazione alla reggia dei Ghibicunghi.

Notte. Hagen riceve la visita del padre Alberich, che dopo tante vicissitudini spera di riottenere finalmente il suo Anello e dominare la Terra. Hagen raduna il popolo, contando di irretirlo nel seguito. Giunge Siegfried, che si ritira con Gutrune. Nel seguito giungono Gunther e Brunilde, prostrata dal dolore. Quando vede Siegfried accompagnato con Gutrune non capisce ciò che accade, dichiara pubblicamente di essere la sua donna e di aver giaciuto con lui. Quando poi vede l'Anello al suo dito comprende di essere stata ingannata. Siegfried, inconsapevole di ciò che accade, giura sulla lancia di Hagen di essere nel giusto e di non aver tradito la fiducia di Gunther. Brunilde del canto suo fa lo stesso e lo accusa di mentire. Ormai inviperita, quando tutti si ritirano, progetta con Hagen e Gunther l'uccisione di Siegfried, rivelando al primo che Siegfried può essere colpito solo sulla schiena (la tradizione reputa questo fatto alla caduta di una foglia di tiglio sulla sua schiena durante il contatto con il sangue del drago; una sorta di variante del mito del tallone d'Achille). Poi si avvia all'altare, dove vengono celebrate le sue nozze con Gunther e quelle di Siegfried con Gutrune.

Siegfried si allontana durante una battuta di caccia. Giunto sulle sponde del Reno incontra le ondine, che cercano di sedurlo. Lo mettono in guardia dall'Anello e lo pregano di restituirlo. Siegfried non ne vede il motivo perciò rifiuta. Le ondine se la ridono mentre gli predicono la morte, certe anche loro che ormai gli eventi non possono essere mutati. Raggiunto dai partecipanti alla caccia, tra cui Hagen e Gunther, Siegfried inizia a raccontare del suo scontro con il drago. A seguito dell'ennesimo filtro propinato da Hagen, riacquista la memoria e, come rapito, narra anche della sua conquista di Brunilde. Di fronte alla sorpresa degli astanti, Hagen si sente finalmente giustificato dai giuramenti posti sulla sua lancia di uccidere l'eroe. Dopo un'ultima invocazione alla donna amata, Siegfried spira. Gunther sembra pentito e avverte che la volontà di Hagen ha avvelenato gli eventi sin dall'inizio. La Marcia Funebre per Siegfried è un bellissimo intermezzo musicale che rievoca la sua vita.

Alla reggia dei Ghibicunghi giunge la battuta di caccia con il corpo di Siegfried. Hagen mostra compiaciuto il cadavere a Gutrune che si dispera. Poi, di fronte a tutti, dichiara di potere, a ragione, rivendicare per sè l'Anello di Siegfried. Quando si avvicina per impossessarsene la mano del cadavere si alza come ad ammonirlo; Hagen resta sconvolto, conscio della sua sconfitta. In un monologo finale interminabile, Brunilde mostra di aver compreso la verità: la fine degli dei era in opera dal principio, da prima della forgiatura dell'Anello. Esso ha solo accelerato il processo. I maneggi di suo padre Wotan hanno portato a questo e alla morte dell'uomo nuovo, Siegfried. Rivolta al cielo mormora comunque parole di pace per lui. Prende indisturbata l'Anello dalla mano di Siegfried e si getta nella pira funebre di Siegfried con il suo cavallo. A quel punto il Reno esce dagli argini e le ondine tornano in possesso del loro oro, mentre Hagen annega. Il fuoco raggiunge la dimora degli dei, che ne viene completamente invasa e distrutta.

Il mondo di prima non esiste più, ma la speranza di un mondo migliore è ora possibile.
FINE DELLA QUARTA GIORNATA

Qui di seguito alcuni link fondamentali. La parte musicale dell'ultimo link è universalmente riconosciuta come uno dei vertici musicali di tutti i tempi (questo ve lo consiglio vivamente; per quanto riguarda le immagini la produzione è un pò datata ma efficace).

Duetto Siegfried-Brunilde e viaggio di Siegfried sul Reno:
http://www.youtube.com/watch?v=9hznQe0DlZE
Seconda parte morte di Siegfried e Marcia Funebre:
http://www.youtube.com/watch?v=VqZWd3_WhvM&NR=1
Finale opera:
http://www.youtube.com/watch?v=dpzwvlEVLgM

Buon ascolto cari amici... Ho terminato questo progetto.

Il vostro corrispondente dall'Emilia in trasferta

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