mercoledì 29 gennaio 2014
Ecco perchè secondo me Renzi fa bene a cercare B.
Scritto da
Tommi
alle
17:51
Su Matteo Renzi se ne sentono di tutti i colori: è un arrivista, un vanesio, uno che mira solo al potere, un despota, ma, soprattutto, si dice che sia un "nuovo Berlusconi".
Premetto che NON ho votato Renzi alle primarie tuttavia molte di queste accuse mi sembrano infondate, qualunquiste e pretestuose.
Dire che Renzi sia il "nuovo Berlusconi" è una frase un po' strana.
Diciamo che, dal mio punto di vista, Renzi ha la stessa capacità di B. di entusiasmare, di ammaliare, di emozionare. E' un comunicatore, un trascinatore di folle. La differenza è che Renzi non ha un impero mediatico ne imprese da tutelare (quindi niente conflitto di interessi).. Inoltre (almeno per il momento) pare non abbia legami di alcun tipo con la mafia.
Non sono due cose da poco.
Quindi Renzi = B. ? Cazzata (secondo me)
Ora in questi giorni si parla spesso del fatto che il neo-segretario del PD abbia messo ai vertici della lista delle consultazioni per la riforma elettorale il partito proprio di B. , la neo rinata Forza Italia.
Si imputa a Renzi il grande torto ed affronto nel cercare il confronto col nemico storico, ormai decaduto dalla carica di senatore, dandogli nuovamente potere e visibilità in un momento in cui (politicamente parlando) sembra spacciato.
Ancora cazzate (sempre secondo me)
Quante volte B. è stato considerato finito e poi è ritornato a galla meglio di prima? La sua tecnica all'opposizione è sempre stata questa: restare nell'ombra senza prendere posizioni eclatanti, bello tranquillo, facendo si che il vuoto politico della sua proposta passi inosservato, fino al momento della campagna elettorale, quando si scatena con le sue cagate sui comunisti e le toghe rosse.
Ha fatto così nel 2008, nel 2013. E ha funzionato.
Renzi ora si rivolge a lui per primo per siglare un accordo politico su una delle riforme più importanti che porterà a termine questo governo. E fa bene, per due motivi:
1) Stana B. e i suoi dalla tranquilla alcova di nullità in cui sono soliti rintanarsi quando sono all'opposizione, inchidandoli alle proprie responsablità di seconda forza politica del paese
2) Manda un messaggio molto forte all'elettorato di centro destra: se avesse escluso il secondo partito del paese da questa trattativa, avrebbe implicitamente fatto l'errore che i dirigendi del PD hanno fatto prima di lui, cioè delegittimare totalmente il voto di milioni di concittadini, che, seppur hanno fatto una scelta diversa vanno rispettati.
Concludo dicendo che, a parer mio, dopo la mossa di Renzi, non solo B. e i suoi sono stati “riabilitati”, ma sono stati proprio indeboliti.
Le varie dichiarazioni di B. successive al primo incontro dimostrano inequivocabilmente come tutta l'area FI inizi a sentire il fiato sul collo.
PS = per la serie "la madre delle facce da culo è sempre incinta" ecco cosa ne pensa Salvini, Lega Nord, della proposta sulla legge elettorale.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
belin non me ne ero accorto: con questo post ho superato Doson!!
RispondiEliminaEra destino!
RispondiEliminaTommi, sposo pienamente la tua posizione in merito: per una volta il galletto democratico di Firenze non mi ha scandalizzato ma anzi, sono contento del risultato che ha ottenuto. Certo, poteva evitarsi di uscire in conferenza stampa con la frase "c'è una profonda sintonia", un po' come girare il coltello nella piaga, però finalmente ha rotto lo schema del "la riforma si deve fare con tutte le forze parlamentari", "con berlusconi non ci parliamo", ergo niente riforma. No, sei il leader del maggior partito, ti prendi le responsabilità, vai a parlarci, scendi -necessariamente- a compromessi, e una volta che c'è l'accordo provi ad approvarlo. Punto. Possibile che sono vent'anni che non si può fare nulla perché c'è Lui in campo?
RispondiElimina