giovedì 13 gennaio 2011

Chi mente?

Cari amici,
come evincerete dalla mia ingombrante presenza sul blog, ho tempo da perdere di questi tempi, anche se avrei preferito non averne. Perciò navigo spesso su Internet e trovo il modo di informarmi su alcune cose che mi sono sempre interessate ma mai approfondite. In un altro post vi spiegherò di cosa sto parlando.

Per ora discutiamo dell'attendibilità storica delle fonti scritte in generale, e in particolare dei Vangeli canonici. Nessuno metterà qui in discussione che essi sono uno splendido prodotto letterario, che narra di un uomo straordinario di nome Gesù che cambiò il mondo. Non entrerò nel merito della questione sui Vangeli apocrifi (gran parte di essi sono prodotti di secoli molto successivi agli eventi narrati, in cui Maria è stata concepita anch'essa senza peccato, in cui Gesù è un bambino in grado sia di dare la vita a degli uccellini di fango da lui fabbricati, sia di provocare la morte in un altro bambino con un solo sguardo). L'attendibilità di ogni singola affermazione dei Vangeli è argomento di fede e per ora non mi interessa, così come non si sta trattando dell'identità tra il Gesù storico e il Figlio di Dio.

Voglio solo parlare di come una storia realmente accaduta possa essere distorta per i più svariati motivi. Se domani il mondo finisse e rimanessero solo le pagine di Libero a testimoniare gli eventi della nostra Italia, un'entità civilizzata del futuro cosa potrebbe evincere di VERO? Esiste un "vangelo", chiamato Vangelo di Giuda, scritto verso il II o III secolo dopo Cristo da alcuni esponenti dello gnosticismo. Quelli erano anni straordinari di transizione, di fermento culturale, in cui convivevano forme di filosofia, paganesimo e cristianesimo tutte insieme. In esso, conformemente alla visione di chi scrive, si parla di emanazioni divine e altre faccende discutibili. Ma tra le altre cose emerge un punto di vista diverso sul tradimento di Giuda Iscariota: esso era l'apostolo prediletto da Gesù, l'unico a conoscere la Verità, indotto dal Messia a tradirlo affinchè tutto si potesse compiere. In mezzo a tante puttanate tese ad avvallare una certa visione del mondo, perchè questo punto di vista non potrebbe essere quello reale? Non per forza accettando quest'idea si deve anche abbracciare la teoria gnostica. Mettetevi nei panni degli altri apostoli che, accecati dall'invidia, trasmettono ai posteri una visione completamente diversa: Giuda è uno stronzo, che solo per trenta denari tradisce il Figlio di Dio. Chi mente?

Solo la paura di mettere in discussione altri punti di vista ormai consolidati ha spinto i primi cristiani di allora a rigettare quest'idea (Ireneo di Lione, un vescovo, riportò, tra le altre, anche questa versione, mai documentata fino al ritrovamento del Vangelo di Giuda nel 1978). Forse la scelta dei Vangeli canonici, perchè una scelta c'è stata, si basò soprattutto su motivi di coerenza e rispondenza di uno vero l'altro. Per me, accettando che i Vangeli canonici sono prodotti culturali come tanti altri, su alcuni punti possono essere messi in discussione, basandosi su altre fonti, non acriticamente accettate, ma espugnando da esse ciò che c'è di attendibile.

La verità, parlando di eventi così lontani, può essere raggiunta solo con un concerto dei vari punti di vista. Basti pensare che ciò che ho appena scritto vale anche per un evento accaduto oggi.

La storia è appannaggio dei vincitori, si è sempre detto. La memoria storica è soggetta a questo fatto. Se Hitler avesse vinto la seconda guerra mondiale, cosa penseremmo di lui?

Un ultimo spunto. Parliamo di Nerone. Chi non lo ricorda come l'imperatore sanguinario, persecutore dei cristiani, matricida, uxoricida, folle responsabile del rogo di Roma, improvvisato poeta che con l'arpa inneggia alla rovina di Troia mentre la città brucia, magari dopo la visione del bellissimo "Quo vadis" di Mervyn LeRoy? Navigando qui e là ho scoperto che, FORSE, in mezzo a qualche verità tra quelle sopra citate, ci fu una violenta avversione del Senato nei suoi confronti per la politica molto popolare dell'imperatore, volta a diminuire i loro privilegi. Violenta avversione forse tradottasi in una memoria storica devastata e influenzata.

Concludo... Ricordatevi di chiedervi quando si parla di alcuni eventi lontani o vicini: chi mente?

Il vostro corrispondente dall'Emilia

4 commenti:

  1. D'accordissimo con te Bolo: IL PASSATO SI PUÒ CAMBIARE, ANCHE PIÙ DEL FUTURO. Quello che lo spiega meglio di tutti è Orwell in 1984.

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  2. Caro Matte...
    Un gran lettore ho guadagnato stasera. Grazie per esserti preso la briga di leggere tutte queste righe, da cui spero si sia avvertita la passione con cui scrivo.

    Torno presto... Ad occupare uno studio.

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  3. Molto interessante Bolo, grazie!
    Per fortuna oltre ad aver fatto diventare il blog il tuo diario personale di pensierini mattutini (non te la prendere eh!lo so che pubblichi per raggiungere me e lore nel numero di post pubblicati!) metti anche post molto interessanti.. potresti fare una nuova rubrica che potrebbe chiamarsi "La storia riconsegnata ai protagonisti"!

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  4. Oh cazzo mi hai sgamato! Era così palese il mio lurido intento? Complimenti...

    Grazie, pensavo anche io di dedicare più spazio a una rubrica del genere che a quella d'opera, che tanto scalpore ha fatto in passato.

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