mercoledì 30 marzo 2011
The Lampedusa show
Il nostro presidente del consiglio si e' appena recato nell'isola piu' meridionale d'Italia per rimettere tutto a posto, seguendo il sacro motto del "ghe pensi mi!".
Negli ultimi giorni erano volate parole forti: dalla popolazione, il che e' comprensibile, ma anche dai politici, il che e' tutto meno che perdonabile, a meno che non siano politici italiani:
il presidente della regione Sicilia Lombardo ragiona sulla necessita' di uscire di casa col mitra per fronteggiare "l'invasione";
il ministro Bossi chiede che per favore, gentilmente, con pacatezza (no, quello era un altro), gli immigrati vadano "fuori dalle balle";
il presidente del Veneto Zaia assicura che lui, avendo studiato i trattati di cooperazione internazionale, conosce i meccanismi della politica estera e puo' affermare con certezza che chi sbarca a Lampedusa non e' un profugo ma uno che in Tunisia ci stava bene. Ma come avra' fatto a capirlo? Hanno le scarpe firmate.
Bene oggi finalmente vediamo la luce in fondo al tunnel. In breve le soluzioni sono:
1. entro 48-60 ore sgombero dell'isola per mezzo di traghetti messi a disposizione dal governo
2. pulizia dell'isola ad opera dell'esercito
3. opere infrastrutturali come strade e fognature
4. moratoria bancaria, fiscale e previdenziale per gli abitanti
5. promozione turistica a vari livelli, compresi servizi speciali su Rai e Mediaset
6. candidatura al Nobel per la Pace (degli isolani sicuro, forse anche di B)
7. casino' (i giornalisti giurano che abbia messo l'accento proprio sulla o)
7. infine un suggerimento: "dotare l'isola di un po' più di colore e di verde e io stesso mi impegno in questo senso" e ancora "Io l'ho fatto in un paese della Lombardia [...] In alcune case mancava l'intonaco o i muri erano scrostati e io ho realizzato una situazione di colori che ricorda Portofino."
Il presidente ha anche affermato di aver acquistato su internet una casa a Lampedusa: evidentemente vuole ricevere anche lui il nobel in qualita' di abitante...
Siamo di fronte ad una strategia molto fine, infatti dopo aver irresponsabilmente (nella migliore delle ipotesi) o intenzionalmente (comincio a pensarlo) gestito malissimo un'emergenza umanitaria come questa, B ci si paracaduta in mezzo e a colpi di cerone, barzellette ("Durante un'indagine si chiede ad un campione di donne se vogliano fare l'amore con Berlusconi. Il 30% risponde 'Magari...', l'altro 70%, 'Di nuovo?") e promesse piu' o meno populistiche riesce non solo a salvarsi la faccia, ma anche a fare la figura dell'eroe! E a distogliere l'attenzione da quello che il parlamento sta portando a termine nelle stesse ore: l'approvazione del suo personalissimo salvacondotto giudiziario chiamato Processo Breve.
E in tutto questo la Lega? Beh, immagino che non avra' avuto difficolta' etiche a permettere che la situazione sull'isola diventasse tanto grave, per i lampedusani (terroni) e per gli immigrati (negri). Col risultato finale di dare il via alla guerra tra i poveri: da una parte gli italiani stanchi di tanta ingiustizia, dall'altra gli immigrati che scappano in cerca di lavoro e benessere. Che vergogna.
Ma com'e' possibile che ancora oggi, di fronte a tanta presunzione e sfacciataggine, molti italiani sorridano o addirittura si sentano rincuorati? Questo non riesco a spiegarmelo.
Qui il racconto di Lidia Ravera sulla sua visita a Lampedusa.
Invece qui un commento di Barbara Spinelli sul comportamento degli italiani di fronte ai fatti libici e alla nuova ondata di immigrazioni.
Entrambi molto interessanti per leggere un po' piu' in profondita' le vicende di questi giorni.
martedì 29 marzo 2011
Ricercare all'estero
Una bella testimonianza, l'ennesima, di come siano distanti le mentalita' italiane da quelle inglesi in materia di ricerca, universita', selezione della classe dirigente e non solo.
Dite che devo rimanere qui??
venerdì 25 marzo 2011
Siamo tutti Responsabili
Ieri l'altro la nomina del loro leader, l'onorevole Romano, alla carica di ministro, domani chissa' quali altre promozioni fioccheranno sulle teste di queste anime buone del parlamento italiano. Ovviamente loro lo fanno solo per garantire stabilita' al governo e quindi all'Italia intera.
Come si puo' evincere dall'intervista di Repubblica.
O forse no?
Ci vorrebbe uno psicoterapeuta!
giovedì 24 marzo 2011
Ragazzi... ma siamo pazzi??!!!
Arrivederci Sandro
mercoledì 23 marzo 2011
Ministro Romano
“Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, dal momento in cui gli è stata prospettata la nomina dell’onorevole Romano a ministro dell’Agricoltura, ha ritenuto necessario assumere informazioni sullo stato del procedimento a suo carico per gravi imputazioni”, si legge nella nota. “Essendo risultato che il giudice delle indagini preliminari non ha accolto la richiesta di archiviazione avanzata dalla procura di Palermo, e che sono previste sue decisioni nelle prossime settimane, il Capo dello Stato ha espresso riserve sulla ipotesi di nomina dal punto di vista dell’opportunita’ politico-istituzionale”, prosegue la nota. “A seguito della odierna formalizzazione della proposta da parte del Presidente del consiglio, il Presidente della Repubblica ha proceduto alla nomina non ravvisando impedimenti giuridico-formali che ne giustificassero un diniego. Egli ha in pari tempo auspicato – si legge ancora – che gli sviluppi del procedimento chiariscano al più presto l’effettiva posizione del ministro”.
Ricordo che il nostro nuovo ministro dell'Agricoltura e' coinvolto in un’inchiesta per concorso esterno in associazione mafiosa.
martedì 22 marzo 2011
Il signor Rossi, testimone di giustizia
E visto che sono in vena di campagne si sensibilizzazione, vi propongo il blog di un ragazzo di Torino, Raphael Rossi, che si propone di denunciare pubblicamente (dopo averlo fatto per le vie legali) un tentativo di corruzione nei suoi confronti mentre lavorava per un'azienda pubblica del comune di Torino.
Una firma contro lo stupro correttivo in Sud Africa
Ho ricevuto una mail da Avaaz.org, testualmente
domenica 20 marzo 2011
Le vittime di Chernobyl
sabato 19 marzo 2011
Ancora su chiesa e B
venerdì 18 marzo 2011
Mattia Calise sindaco?
giovedì 17 marzo 2011
Centocinquanta
Ma vogliamo farli gli auguri? E facciamoli!
Tanti auguri all'Italia e a tutti gli italiani (leghisti esclusi) da parte del Quinto Postulato!
Gli auguri voglio farveli con questo post di Giovanni Fontana:
«Ti piace il mio negozio?»
«Eccome!»
«Questo mi fa enormemente piacere ed è il complimento più bello che un italiano potesse farmi. Perché io ho provato a fare questo negozio come voi italiani fate qualunque cosa: prima, che fosse bello; e poi, forse, che funzionasse».
Link - 17 Marzo (Edizione Speciale sul Giappone)
In questi giorni non sono più riuscito né a scrivere né a commentare i post, ma ho letto molte cose sul disastro in Giappone e sul nucleare, che condivido con voi.
- Inizio con le numerose raccolte di foto che ha fatto Big Picture sul disastro: prima parte, seconda parte, terza parte e quarta parte;
- altre foto, questa volta interattive, di com'era prima e di com'è ora dopo lo tsunami, da ABC News;
- raccolta di video dello tsunami, qui c'è il primo e di seguito gli altri. Alcuni sono davvero impressionanti;
- già da prima del terremoto seguivo due blog di due ragazzi che sono in Giappone a lavorare, il primo si chiama Flavio e lavora a Tokio. Ha vissuto in prima persona il terremoto, lo tsunami e la paura della centrale nucleare, e ha raccontato questi giorni attraverso il suo blog. Tra tutti i post ne consiglio due sui giapponesi e su come reagiscono alla catastrofe;
- il secondo è Mattia, che lavora al sud e non ha vissuto in prima persona il terremoto, ma fornisce notizie interessanti e soprattutto ce l'ha col catastrofismo italiano;
- a proposito di catastrofisti, la Repubblica in questi giorni sta dando il meglio, con titoloni sempre più drammatici (quello di oggi è "Giappone, la centrale fuori controllo"), ed è arrivata la meritata presa per il culo;
- sempre a tema di prese per il culo, Matteo Bordone commenta un editoriale sul nucleare scritto da uno scienziato per il Corriere della Sera: Adriano Celentano;
- l'immancabile post di Spinoza;
- e l'altrettanto immancabile indecenza del Giornale e di Libero, che in prima pagina parlano di Fini e non del terremoto;
- e nel frattempo, con gli occhi del mondo girati verso il Giappone, nessuno si caga più Gheddafi, che ha ripreso il controllo di quasi tutta la Libia. Quest'immagine di Makkox e il commento di Adriano Sofri riassumono la questione;
- infine, il link per fare donazioni pro-Giappone attraverso iTunes, e una pagina con altri siti per la raccolta di fondi.
martedì 15 marzo 2011
Chi ha paura del nucleare??
Da quello che ho capito il nucleare "con poco fa tanto", cioe' rende tanto con poco consumo e quindi sembrerebbe una soluzione al problema energetico. Le mie obiezioni sono due: le scorie radioattive, anche se poche, ci sono, e in qualche modo devono essere smaltite e dunque mi sembra di nascondere lo sporco sotto al tappeto con cui prima o poi si dovra' fare i conti; inoltre, per quanto ora la sicurezza ha raggiunto alti livelli, dobbiamo ricordarci che viviamo su un pianetino in balia di scosse ed eventi naturali che non possiamo controllare (vedi Giappone), siamo una caccolina nell'universo quindi non montiamoci la testa, non posssiamo controllare tutto!!! L'evento catastrofico e' raro, ma non si puo' mettere in preventivo che "ogni tanto un casino nella centrale nucleare ci puo' stare"!
Non sono cosi idealista da dire "c'e il mare, il vento e l'acqua, usiamo queste, peace and love!", ma penso che insistere sul nucleare sia un rimandare il problema ad altre generazioni; penso che solo nelle emergenze e in situazioni estreme si da' il meglio, cioe' solo alle strette l'uomo e' capace di grandi cose. Il nucleare garantirebbe energia in modo che "tutti con il culo seduto" non penseremmo seriamente ad altre alternative.
Ultimo spunto: dopo quanto accaduto in Giappone molti cambiano idea , anche capi di stato ed esperti del settore; finche' la banderuola la fa il popolo ignorante (mi ci metto anche io) ci puo' stare ma questo cambiare idea da parte di "grandi uomini con grandi responsabilita'" mi fa ridere e mi fa pena; quando si e' deciso di investire sul nucleare non si e' messo in preventivo eventi di questo tipo??
giovedì 10 marzo 2011
In gita a Salisbury
Appuntamento ore 10.45 alla stazione di Southampton, il treno parte alle 11.05 con tutta la compagnia tranne me, Sofia e Alexandra. Arrivati tardi. Colpa loro.
Così noi aspettiamo il treno delle 11.45 che ci porta nella ridente cittadina di Salisbury. Siamo fortunatissimi: c'è un sole alto, un cielo terso, il freddo è pungente ma lo considero un prezzo assolutamente accettabile per evitarci la pioggia inglese.
mercoledì 9 marzo 2011
L'Aquila senza capo
Poi il miracolo delle case antisismiche con champagne e del G8.
Poi il silenzio.
Poi l'inchiesta su Bertolaso.
Poi Draquila.
Poi di nuovo il silenzio.
In questi giorni, le dimissioni di un sindaco che mi era sembrato da subito persona onesta: qui la sua denuncia contro governo, Protezione Civile, Pd, giunta comunale.
Che ne sara' dell'Aquila?
9000!!!
da parte di tutti voglio ringraziare i nostri assidui lettori, senza i quali non esisterebbe certo questo blog. Abbiamo appena superato le 9000 visite tonde tonde in poco più di un anno! Nella speranza che questo luogo di incontro e scambio culturale, quasi fosse una novella Accademia di Platone ("Non entri chi non conosce la geometria"), si tenga vivo e in forze come ora vi auguro una buona lettura.
Il vostro corrispondente dall'Emilia
martedì 8 marzo 2011
PaperBlog
Qualche giorno fa ci ha scritto Silvia, la responsabile comunicazione di PaperBlog, un "aggregatore" di notizie scritte da blogger italiani. Un blogger iscrive il proprio blog al sito e automaticamente ogni nuovo blog scritto entra nel database. La redazione di PaperBlog seleziona i blog di loro interesse e li pubblica (il post da libro cuore di Bolo non verrano quindi pubblicati...!).
Nel sito i post sono divisi per argomento (politica, cultura, sport, ecc), e cliccando su un post si può leggere direttamente oppure andare a visitare il blog da cui il post proviene.
Nella homepage vengono selezionati ogni giorno i quattro post più interessanti, oltre che l'autore del giorno.
Dopo che Silvia ci ha contattati, ho iscritto il nostro blog, e già sono stati pubblicati i nostri ultimi post. Ad esempio, il quarto articolo in questa pagina è l'ultimo post di Lore.
Già ieri su paperblog abbiamo avuto una trentina di visite (si possono vedere le statistiche facendo la login col nostro nome utente, se volete poi vi lascio la password).
Direi che è un'ottima iniziativa, che può stimolarci a pubblicare notizie sempre più interessanti!
Spazzatura indifferenziata
Al di là di tutto, di destra e di sinistra, di berlusconiani e di antiberlusconiani, ma io vorrei sapere quanto tempo passerà prima che la gente che deve pagare un euro e sessanta per un litro di benzina rincorra coi forconi questa politica di avanspettacolo che sembra prendere sempre più campo. Date un'occhiata veloce al video: dura cinque minuti ma basta visionarne trenta secondi, dopo i contenuti sono sempre gli stessi.
Sallusti: Berlusconi è andato da Gheddafi? Se è per questo Fini è andato da Saddam con Le Pen.
Bocchino: non sai quel che dici. Difendi Berlusconi solo perché ti paga: dicci quanto ti paga!
Sallusti: tu non puoi parlare perché non paghi da mesi i dipendenti del tuo giornale, l'unica cosa che hai fatto nella vita.
I conduttori (pagati per condurre un confronto o per prolungare uno scontro?) lasciano correre all'inizio e poi si "risvegliano".
Costamagna: il concetto ora è chiaro, ma lui può non dirlo. (ma va?)
Telese: faccio una moratoria: dite entrambi quanto guadagnate! (ah perché è molto interessante per noi saperlo)
Ora mi chiedo: dopo aver visto questo siparietto squallido, qual è la differenza tra Pdl e Fli? Si è davvero aperto uno spiraglio per una destra italiana sana? Ricordiamoci che Bocchino è vicepresidente del partito, decisione che ha provocato molti malcontenti, alcuni sfociati anche nel ritorno alla casa del Papi.
Allora torno alla domanda iniziale: la crisi mondiale imperversa, l'Italia sta rotolando verso l'ignoto, e quello che viene proposto alla gente è il litigio tra due superpagati che si attaccano a suon di pettegolezzi?
lunedì 7 marzo 2011
Una Visione
sabato 5 marzo 2011
Anche Hitler chiede le dimissioni del Caimano
Genova dall'alto
Vespa e i suoi Fini
venerdì 4 marzo 2011
Presidente Imprenditore
C'è un presidente di destra, imprenditore con interessi nei media e nel calcio, alla guida di una grande nazione, ma non è Silvio Berlusconi, è Sebastian Pinera, presidente del Chile. In questi giorni è stato in visita in Italia, e il 28 febbraio è uscita una sua intervista sul Corriere.
Alla domanda fatidica, "L'anno paragonata a Berlusconi, trova il confronto calzante?", Pinera ha parzialmente messo da parte la diplomazia pre-incontro istituzionale e ha risposto:
[...] ho preso un dottorato ad Harvard, ho insegnato per 15 anni all'Università e non mi pare sia il caso del presidente Berlusconi. [...] Sono stato eletto due volte senatore e poi sono diventato capo del mio partito. [...] Sono più giovane, mi considero un uomo di famiglia, sono sposato da 37 anni, il parallelo non regge. Credo che siamo molto differenti per stile di vita, comportamenti e valori. [...] Anch'io ho posseduto un canale televisivo e sono stato proprietario di una squadra di calcio. [...] La legge cilena non mi obbligava a vendere nulla, l'ho fatto di mia iniziativa. [...] Stiamo preparando una legge sul conflitto di interessi.
Festa della Lega
Meno di un mese fa la Lega si strappava i capelli per evitare di festeggiare il 17 marzo i 150 anni dell'unità d'Italia. Il problema non era l'unità d'Italia, ma il danno che un giorno in più di festa avrebbe portato al PIL italiano, in questo difficile periodo di crisi.
Ecco, ho scoperto che la Lega ha chiesto al consiglio regionale della Lombardia di rendere festa regionale (con tanto di scuole e fabbriche chiuse, e vessillo della Padania innalzato dalle istituzioni) il 29 maggio, giorno della battaglia di Legnano.
Grandi.
Citando Antonello Caporale, chi comanda impone i suoi eroi.
Cos'altro c'è da aggiungere?
Rubo a Giovanni Fontana il titolo del suo post e il video di un ragazzo di 19 anni, Zach Walsh, cresciuto da due madri, che interviene nella discussione sulle adozioni per coppie omosessuali in Iowa.
Guardatelo. È in inglese, ma il senso del discorso si riesce ad intendere, e soprattutto si vede il l'orgoglio per la sua famiglia.
La conclusione è questa:
Questo voto toccherà la mia famiglia o la vostra famiglia? Nelle prossime ore – sono sicuro – sentiremo un sacco di deposizioni su come avere genitori omosessuali danneggi i bambini. Ma la verità è che nei miei diciannove anni, neanche una singola volta ho incontrato una persona che si sia resa conto da sé che sono stato cresciuto da una coppia omosessuale. E sapete perché? Perché l’orientamento sessuale dei miei genitori non ha nessun effetto su quello che è il mio carattere.
Link - 4 Marzo
- Bella rassegna di tante dimissioni di politici, ovviamente non italiani, su Nonleggerlo.it;
- Interessante articolo sul Post, dei cinque fattori meno evidenti delle rivolte arabe. E sulla Libia, bel post di Leonardo;
- Spinoza sulla Libia, parte prima e parte seconda;
- Riflessione breve e chiara di Gilioli sui problemi con la giustizia di Berlusconi;
- Sempre Gilioli, altra bella riflessione sulla diversità di idee;
- Piccola guida sui matrimoni omosessuali, di Alessandro Capriccioli;
- Monica Fontanelli, di cui abbiamo parlato abbondantemente qui sul blog, ci ha inviato su Facebook una nota dopo le parole di Berlusconi sulla scuola pubblica, eccola;
- Sempre sulla scuola pubblica, commento di Leonardo con link ad un post del 2003 su Giussani (già che parliamo di CL stasera...);
- Foto da Big Picture, sulla rivolta in Libia e fotodocumentario sul viaggio dentro il cratere di un vulcano.
giovedì 3 marzo 2011
CL e Silvio
In questi giorni, mi sono chiesto che ne pensasse Comunione e Liberazione del caso Ruby, e più in generale delle ultime uscite di Silvio. Così ho fatto una ricerca sul sito ufficiale, con scarsi risultati, e poi su quello della rivista interna del movimento, dove ho trovato questo articolo: "Chi salva la politica?".
L'articolo parte abbastanza bene:
Prima della repulsione di fronte allo squallore che viene a galla. Prima della ribellione per una battaglia politica fatta via inchieste e provvedimenti giudiziari, che sta mettendo a rischio il bene di tutti. Forse addirittura prima della rabbia e della pena per un Paese che avrebbe bisogno di tutt’altro e si ritrova impantanato tra bungabunga ed annizero. Prima di tutto questo, o comunque dentro tutto questo, se siamo leali il contraccolpo ha davvero quel nome: sgomento. Ovvero, malessere. Disagio. [...] Per la menzogna di chi si aspetta che «a cambiarci la vita» sia qualche busta piena di euro, intascati magari dando in cambio te stessa o spingendo tua figlia a sgomitare per farlo. E anche per come si usa di tutto ciò per attaccare un avversario che non si è riusciti a buttar giù a forza di voti ed elezioni. Sesso, soldi e politica.
Poi si inizia con le domande:
Certo, sulle inchieste serve chiarezza. [...] Fatti serissimi, di cui tenere conto, ma che arrivano dopo, perché in fondo lo sappiamo che è difficile mettersi nei panni di chi scaglia per primo la pietra. Un istante prima, invece, c’è quel disagio, quell’inquietudine profonda. Che, se viene presa sul serio, porta a una domanda: ma chi può salvarci da questo? Chi può tirarci fuori da un modo così avvilente di trattare se stessi e gli altri? C’è qualcosa che possa riempire la vita più di sesso, soldi e potere o tutto ciò a cui possiamo ridurre il nostro desiderio di felicità?
Le risposte alle domande sono la Chiesa e il Cristianesimo. E poi viene spiegato piuttosto bene perché la chiesa (o almeno CL) non critica Berlusconi:
Ma qui si capisce anche il realismo dei criteri che la Chiesa ha sempre usato per giudicare la politica e i politici: il bene comune, [...] prima e più della coerenza e dell’ineccepibilità morale del singolo. [...] Perché se è solo Cristo che salva l’umano, salvaguardare la Sua presenza nella storia - la Chiesa - vuol dire lasciarGli spazio nel mondo, qui e ora. Vuol dire aprirsi alla possibilità che potenti e soubrette, magistrati e giornalisti (e noi, con loro) incontrino qualcosa per cui vale la pena vivere, e cambiare.
Quindi non importa quello che fai a casa, se salvaguardi la chiesa sei ok.
È questo che chiediamo alla politica. Non la salvezza, ma che lasci spazi di libertà a questo luogo che salva anche la politica [...] Qualcosa di infinitamente più grande. Qualcuno di vero.
Quindi, riassumendo, anche se Silvio Berlusconi forse qualche cosa di brutto l'ha fatto (anche se i PM sono proprio dei cattivoni, eh!), l'importante è il bene comune.
E il bene comune è salvaguardare la chiesa.
Punto.
Questa posizione di CL è stata confermata anche dal vescovo ciellino Luigi Negri, in un'intervista alla Stampa:
Sul piano della condotta individuale indirizziamo a Berlusconi le stesse raccomandazioni rivolte a chiunque altro. Sui comportamenti personali il giudizio spetta solo a Dio.
A mio modestissimo parere, il giudizio sui comportamenti personali del Primo Ministro di una nazione spetta anche a tutti i cittadini che governa, ma sono opinioni.
Ci sono le condizioni per orientare cattolicamente la restante parte della legislatura verso i principi non negoziabili: vita, famiglia, libertà di istruzione.
È quasi un programma di governo questo. Anzi, sembra proprio la prossima campagna elettorale di Silvio!
Le incoerenze etiche di un governante non distruggono il benessere e la libertà del popolo, gli attacchi alla famiglia e alla sacralità della vita devastano la vita sociale.
Domanda. Andare a troie non è un attacco alla famiglia? Avere relazioni con più donne e due divorzi alle spalle neanche? Ok, sto diventando qualunquista...
Le priorità sono la salvaguardia della vita dal concepimento alla fine naturale, della famiglia eterosessuale (l'unica feconda), della possibilità per la Chiesa di svolgere l'azione formativa e culturale tra la gente.
Si si, sta proprio dettando il programma di governo...e gli scandali del premier?
Se esistono reati tocca alla legge stabilirlo, è inammissibile condannare a priori. Un politico è più o meno apprezzabile moralmente in base a quanto si impegna a vantaggio del bene comune.
E qui si ricollega all'articolo precedente. Per quanto riguarda l'inammissibilità del condannare a priori, la pensava così anche nel caso Eluana? E poi conclude:
A far male alla società sono i Dico, la legislazione laicista, la moralità teorizzata e praticata da quanti ci inondano di chiacchiere sulla rilevanza pubblica di taluni comportamenti privati.
Chiamare la questura avvalendosi della propria carica pubblica per far rilasciare una giovane nordafricana è un comportamento privato.
Concludo, non sono sicuro che questa sia posizione ufficiale di CL o solo di chi ha scritto l'articolo, spero che qualche amico del movimento ci legga e ci dia il suo punto di vista.
mercoledì 2 marzo 2011
Short history of Italy
Questo per rispondere ai tanti che mi chiedono cosa dicano all'estero dell'Italia: questa immagine mi e' stata spedita da un tedesco? No. Da un inglese? No. Da un francese, forse? Neanche. Mi e' stata spedita dalla mia coinquilina greca: anche i greci (con tutto il rispetto parlando non offrono il tipico esempio di politici incorruttibili e al servizio del bene dello stato) hanno ben presente le sorti della nostra penisola.
Amarezza.
Diritti ai gay? Sì, grazie
anche ad uno come me capita ogni tanto di cambiare idea. Qualcuno di voi ricorderà una certa serata passata a discutere sui diritti legali dei gay. La mia posizione era decisa: non sono questi i problemi del nostro Paese. Beh... In parte ciò che pensavo resta immutato, vista la deriva culturale in cui versiamo, la libertà di stampa relativa, il vergognoso retaggio politico ed economico che ci ritroviamo, la mafia, le condizioni dei lavoratori. Penso cioè che, avendo simili problemi, non solo sia deleterio, dal punto di vista dell'opinione comune, concentrarsi sui diritti delle coppie di fatto, ma anche irreale (del resto... un Paese dove i gay si potessero sposare ma in cui il lavoratore dipendente fosse poco tutelato sarebbe in ogni caso un Paese da buttare). Quando certa sinistra ha dato l'idea di concentrarsi di più su questi problemi che su altri ha perso. E miseramente. Ma... C'è un ma. Un'idea diversa è sopraggiunta nella mia mente. La voglio condividere con voi.
Il punto non è in realtà a monte? Cioè... La presenza di certi problemi gravi sembra scoraggiare ogni sforzo verso un miglioramento dei diritti dei gay (da noi pressochè assenti). In realtà l'ingerenza della Chiesa e un'opinione comune ammuffita non consentirebbe comunque un salto di qualità. Ma in realtà non si tratta di un difetto di fondo, sempre lo stesso, che come non consente la risoluzione delle problematiche di cui sopra, non consente neppure uno sblocco per questa? Non si tratta della solita arretratezza culturale? Forse non sarebbe il caso di INIZIARE da problemi che sembrano meno importanti (solo perchè meno utili dal punto di vista politico) per dare la sensazione di un cambiamento, di un rinnovamento, che potesse, con il tempo, investire anche le altre mele marce?
Da dove nasce questo post? Nasce dalla storia di Edith Windsor e Thea Spyer, due anziane donne americane che si amano da 42 anni, che hanno ottenuto un matrimonio civile in Canada due anni fa. Alla morte della seconda la prima si è trovata a dover pagare, negli USA, una esagerata tassa di successione (oltre trecentomila dollari) cosa che, dichiara, "Non mi sarebbe accaduta se fossi stata sposata con un uomo". E allora mi sono trovato a pensare alla beffa... Oltre al dolore per la perdita di una persona, Edith si deve essere sentita annullata. Per lei era naturale pensarsi moglie di Thea, senza bisogno che un pezzo di carta lo attestasse. Inutile dire che mi sono intenerito. E si è intenerito anche Barack Obama a quanto pare, che ha disposto la modifica di certi articoli del "Defense Marriage Act", firmato da Clinton, in cui si dichiara legale esclusivamente l'unione tra uomo e donna. Insomma... Ma è mai possibile che siamo ancora qui a parlarne?
Mi è venuta in mente una cosa scioccante. Anche questa mancanza di diritti legali, come altre panzane narrate nei secoli passati, vuole diventare una forma di deterrenza, perchè economicamente svantaggiosa.
C'è l'idea che si possa svilire l'idea di famiglia. Cavoli, si tratterebbe semplicemente di riconoscere a due persone, che hanno condiviso una vita intera, la loro unione! Dubito che alla stragrande maggioranza delle coppie gay interessi sentirsi dire "Vai tra!!! Sei una famiglia!!!". Oggigiorno anche certe coppie eterosessuali non vedono nel matrimonio la strada maestra che esprime al meglio la loro unione. Non si tratta di avere un riconoscimento "formale". Qui parliamo di denaro. E di dignità.
E' solo omofobia? O c'è qualche fattore utilitaristico ed economico (che io non vedo) che impedisce una simile apertura? Per esempio... Il celibato dei preti è una misura cautelativa della Chiesa per impedire che beni personali vadano perduti in beghe legali e civili. Esiste un fattore analogo per la faccenda dei diritti agli omosessuali? Io non è che ci stia capendo molto. In alcuni Paesi non si sono fatti troppi problemi, perchè qui sì?
Ancora una volta vi invito a non fermarvi sull'ingiustizia di certe situazioni dichiarando "E' ingiusto!", "Che Paese di merda!", "Guardate invece cosa succede a Fruttolandia!". Chiedetevi "PERCHE'?" Rispondendo a questo interrogativo, e lavorando sull'opinione comune, sarà forse possibile fare dei passi avanti.
Attendo risposte ed idee.
Il vostro corrispondente dall'Emilia