Apprendo da Repubblica che il Ministro/Poeta Sandro Bondi ha approvato un decreto, detto "rideterminazione compenso per copia privata".
Si parla dell'"Equo Compenso", una tassa che già da anni si paga acquistando un cd o un dvd vergine, e che entra poi nelle casse della SIAE, per prevenire il fatto che poi in un cd vergine possano finire delle canzoni o dei film scaricati da internet.
Ecco, Bondi il 30 dicembre ha approvato questo decreto (un decreto, non una normale legge!) che estende la tassa anche ad altri supporti oltre i cd/dvd, ovvero cellulari, lettori mp3, memorie, chiavette USB, schedine SD e tutti gli accessori per sentire/vedere/memorizzare musica, video e immagini.
Perché allora non versare una tassa alla RAI per ogni televisione comprata? oppure una tassa alla Polizia Municipale per ogni macchina comprata, in previsione di possibili infrazioni che potremmo commettere?
A me sa tanto di ennesimo tentativo di bloccare lo sviluppo dell'innovazione tecnologica in Italia, come se ancora ci fosse bisogno di confermarci tra i peggiori in Europa in questo settore.
Questa è la tabella dei prezzi:
Si arriva fino a 30 euro di tasse, magari da pagare per un disco fisso in cui si mettono solo foto e video di famiglia.
Tral'altro, avevano promesso di tagliare le tasse perché la crisi non c'è ed è un'invenzione dei catastrofisti, poi han detto che la crisi in effetti c'è e non è possibile tagliare le tasse, e alla fine le tasse le aggiungono.
Mah...
Per fortuna c'è il PD all'opposizione, che quando si parla di sviluppo tecnologico è sempre in prima linea, vedi il caso Facebook.
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