lunedì 24 maggio 2010

Germano, Cannes e il Tg1



Ieri Elio Germano ha vinto la Palma d'Oro come miglior attore a Cannes, per il film di Luchetti "La Nostra Vita" (di cui me ne han parlato bene diverse persone, se lo andrò a vedere poi lo recensisco), e nel momento della premiazione ha detto: "Siccome la nostra i politici rimprovera sempre al nostro cinema di parlare male della nostra nazione dedico il premio all'Italia e agli italiani che fanno di tutto per rendere l'Italia un paese migliore nonostante la loro classe dirigente''.

E giù applausi. Qui sotto il video della premiazione:



Non mi ricordo dove ho visto per la prima volta il video, ma i commenti erano divisi principalmente in tre categorie:
  1. Germano sei un mito! Sei un figo, sei giovane, sei intelligente, e grande che hai criticato i politici, abbasso Berlusconi!
  2. Elio Germano ha ragione, ma che senso ha fare queste critiche populistiche al Festival di Cannes? Non è che Tim Burton poi ti cambia la classe politica italiana... e poi il film è prodotto dalla Rai, quindi da Berlusconi... un po' di coerenza! Ma poi, Elio Germano, ma chi sei?!? Manco fossi Nanni Moretti...
  3. Giordano..Gernano o come ti chiami, tu rappresenti solo quella piccola parte di italiani che ce l'ha con l'Italia e con Berlusconi, fai fare brutta pubblicità al nostro paese mentre il governo lavora giorno e notte per noi! Torna a fare fiction, COMUNISTA!
Io credo che Germano abbia fatto bene a dire ciò che pensava, a togliersi sassolini delle scarpe dopo la defezione di Bondi. Ammiro chi ha il coraggio di dire ciò che pensa (con stile e compostezza) in un occasione così importante, non fermandosi alle solite frasi di circostanza. Inoltre ha messo in risalto quello che ritengo il vero problema della cattiva pubblicità dell'Italia all'estero: non è Draquila, non è Gomorra, non è il cinema italiano, ma è la nostra classe dirigente che fa fare all'Italia una pessima figura in tutto il mondo. Basta guardare alle ultime due settimane per fare alcuni esempi: da Scajola a D'Alema, da Berlusconi a Renzo Bossi e così via.
Detto questo, non credo ci sia il bisogno né di ergerlo a salvatore della patria, né di criticarlo di spirito anti italiano o di populismo.. ma la cosa peggiore è dargli dell'incoerente perché lavora per la Rai e critica chi la comanda: criticando chi "lo paga" si prende responsabilità maggiori e da ancora più credibilità al suo discorso.
Vabbè, tutto questo discorso per chiedervi: voi che ne pensate?? (mi aspetto una critica del Facci de noi artri, Dott. Giorgi!).

In conclusione, ecco il servizio del Tg1, che al contrario degli altri telegiornali Mediaset (...) ha voluto parlarne della critica di Germano:



Ora, potrebbe benissimo essere un errore tecnico, ma visto che il Tg1 e Minzolini ormai li conosciamo, non mi stupirei se non si trattasse di errore. La frase è poi stata detta dal conduttore dopo qualche servizio, non completa ovviamente, ed è stata letta al passato invece che al presente. Così gli ormai pochi telespettatori del Tg1, una volta ancora sono stati dis-informati.

1 commento:

  1. No, sono abbastanza d'accordo col post.. Fa bene ad avercela con Bondi che non è venuto (se è da lì che è partita la critica ma direi che probabilmente c'è altro) perchè agli effetti, indipendentemente dal fatto che le ragioni di Bondi fossero giuste o sbagliate, dal suo punto di vista quello che conta è che a Cannes il governo ha lasciato solo non soltanto la Guzzanti ma anche tutti gli altri...

    Il discorso sulla rai non ha neanche senso farlo... Non è mica un giornalista di Rai Sport! Può essere che il film sia stato finanziato dalla Rai come dalla Medusa o da chissachì ma ciò non significa che tu sei un loro dipendente...

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