sabato 8 maggio 2010

Il signoraggio bancario - seconda

Come promesso, (anche se non credo ci fosse grande attesa), cerco di dare un seguito a quello che è stato il mio vecchio post sul signoraggio bancario. Lanciata la pietra dei due video val la pena scrivere due righe di riflessioni in più per tentare di capire un po' meglio la vicenda.

Intanto, qualche parola sull'autore dei due video: tal Peter Joseph - un tutto fare del cinema a detta di Wikipedia - fondatore del movimento Zeitgeist, votato alla realizzazione del progetto di portare la società da una economia monetaria a un'economia basata sulle risorse (cit.Wiki). Non un grande biglietto da visita, quindi, ma se non altro, la presenza di Grillo ritratto in due spezzoni mentre cavalca le stesse campagne può essere preso a piccola garanzia: Grillo non sarà mai nobel in economia ma ci mette la faccia e questo ha già di per sè un significato.

Nel merito della questione invece, la prima cosa sulla quale bisogna fare chiarezza è il vocabolario. Ci sono una serie di parole chiave del cui significato si fa uso e forse abuso nei video ed altre che da sole rappresentano i meccanismi (occulti?) contro i quali i video si scagliano. Visto che di cose da scrivere ce ne sono parecchie, splitto in due il post e rimando la seconda puntata a tra qualche giorno. Qui scriverò di signoraggio e Banca d'Italia mentre nel prossimo post scriverò di banche private e depositi frazionari.


Signoraggio

La Banca d'Italia lo definisce così: per signoraggio viene comunemente inteso l'insieme dei redditi derivanti dall'emissione di moneta. Cioè una definizione coerente con quella data nei video: la banca stampa delle banconote; queste, dal momento in cui entrano in circolazione, acquisiscono un valore nominale generando un attivo nella banca, vale a dire l'ammontare della somma stampata assieme agli interessi che genererà, al quale vanno detratti i costi di produzione - irrisori - delle banconote. (Nota: a quello che leggo mentre per ciò che riguarda le banconote i proventi del signoraggio sono copiosi, se si parla di monete metalliche i costi di produzioni sembrano essere maggiori del valore nominale delle monete. Cioè a produrli ci si perde.).


Signoraggio e Banca d'Italia

Uno dei punti spinosi del filmato consisteva nei seguenti fatti: nel momento in cui è necessaria immissione di moneta nel mercato, questa viene prestata dalla Banca Centrale Europea (o Banca d'Italia prima) allo Stato e la Banca e ne incassa i diritti del signoraggio. La "proprietà" della BCE è delle Banche Centrali dei vari stati membri con diverse partecipazioni e, in base a queste quote, i proventi da signoraggio vengono divisi, quindi una parte di questi va alla Banca d'Italia. Ma la Banca d'Italia è a partecipazione spiccatamente privata (circa 96%) e quindi l'accusa è che privati incassino ai danni dello stato proventi di prestiti di soldi che in realtà non hanno mai avuto (e quindi mai prestato) ma hanno solo stampato.

La situazione è in effetti questa ma con delle differenze abbastanza importanti.
Andando a leggere lo statuto della Banca d'Italia troviamo l'articolo 39 che dice:

Il Consiglio superiore determina gli accantonamenti al fondo di riserva ordinaria, fino a concorrenza del 20% degli utili netti conseguiti nell'esercizio.
Ai partecipanti sono distribuiti dividendi per un importo fino al 6% del capitale.
Col residuo, su proposta del Consiglio superiore, possono essere costituiti eventuali fondi speciali e riserve straordinarie mediante utilizzo di un importo non superiore al 20% degli utili netti complessivi e può essere distribuito ai partecipanti, ad integrazione del dividendo, un ulteriore importo non eccedente il 4% del capitale. La restante somma
è devoluta allo Stato.
La riserva ordinaria, se diminuita per ammortizzare le perdite o per qualsiasi altra ragione, deve, salvo il disposto del successivo art. 40, essere al più presto interamente reintegrata.


Cioè, degli introiti della banca d'Italia, tra il 50% e l' 80% vengono restituiti allo Stato. Il resto rimane a disposizione della banca e nelle percentuali scritte sopra va a costituire i dividendi cioè ciò che entra nelle tasche dei privati che hanno quote in Banca d'Italia. Quindi i privati hanno comunque un guadagno ma grandemente ridimensionato rispetto all'idea che ci eravamo fatti inizialmente.


Signoraggio e Wikipedia

Una parentesi finale la vorrei dedicare a wikipedia: grande risorsa e grande idea, in questa mia piccola ricerca ha però dimostrato i limiti della sua gestione free (capita anche ai migliori).
Per esempio, il paragrafo "Teorie del complotto sul signoraggio" nella pagine relativa a "signoraggio" è a mio parere talmente mal scritto e ridicolo da fare quasi tenerezza (ipse dixit). E la citazione "14" è imbarazzante.

3 commenti:

  1. Immaginavo ci fosse almeno qualcosa di "gonfiato" in quei video.. non che la situazione sia diventata rosea, però che fosse tutto così tanto marcio no...
    comunque, complimenti per lo sbattone di informarti su cose così oscure (almeno per me, e penso anche per te), sei assunto per tenere una rubrica di economia, che salverà dalla crisi economica noi e i (pochi) lettori del blog!

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  2. Il succo è: via i soldi dalle banche, investiamoli nel poker settimanale contro one!

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  3. yeah a me per battere one (anzi, per non arrivare ultimo) a poker servirebbero giusto i soldi di una banca :)
    cmq bravo doson, ora vado ad informare il sardo di questa discussione dato che anche lui è un appassionato di signoraggio ed "economia oscura"

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