giovedì 6 maggio 2010

A 90 davanti a Casa Pound per coerenza

Questo articolo trovato adesso adesso sul sito di Repubblica mi ha mandato, manco a dirlo, in bestia.

http://www.repubblica.it/politica/2010/05/06/news/manifestazioni-ottobre-3864314/

Lo avete letto?
Il succo è che una frangia di studenti neofascisti che si fa chiamare "Blocco Studentesco" vogliono la possibilità di manifestare a Roma in favore dell'elezione dei loro rappresentanti degli studenti. A sinistra c'è chi difende il loro punto di vista in nome del diritto a manifestare.

Ecco cosa penso io.

Io non temo di passare per uno che si sente in una posizione di superiorità per le mie idee politiche. Io me ne fotto della correttezza. Intollerante quanto volete... Ma NON, ripeto NON, dovrebbe essere consentito a esponenti che rievocano un passato vergognoso di manifestare in difesa delle proprie "idee". Ma accetto che per questa strada, se tutti fossero inflessibili come me, avremmo una mancanza di diritti da tutte le parti, la mia compresa. Perciò me ne sto e accettiamo che il diritto di manifestare possa essere esercitato anche da coloro che la parola "diritto" non la conoscono e la utilizzano solo per portare avanti i loro riti antidemocratici. Tanto, ormai, manifestano tutti. Manifesta chi ne ha motivo, come coloro che perdono il posto di lavoro ingiustamente. Ma manifestano anche i pidiellini che si sono sentiti defraudati della loro lista (contro chi poi...). Manifestano tutti. Anzi... Verrebbe da dire che si manifesta troppo per le cose più futili e si manifesta troppo poco per le cose importanti. Lo strumento di coloro che in passato non avevano voce e si riunivano in piazza per sentirsi più forti di fronte al potere è diventato appannaggio di chiunque. Non vedo l'ora di vedere in piazza re e regine... Quindi consentiamo di manifestare anche agli esponenti di Casa Pound via!

MA...

Questo non deve passare come un diritto. Deve passare quasi come una concessione a un bambino troppo capriccioso. Per questo disprezzo esponenti della cultura e giornalisti che difendono un diritto a manifestare che sa un pò di pagina da libro di filosofia, appoggiando gli stessi che, se potessero, negherebbero tutti i diritti facendo prevalere come unica legge quella del più forte.

Non consentiamo, per l'eccessiva coerenza con l'idea di sinistra, diritti a coloro che, al posto nostro, non ce li concederebbero. Non prendiamo la strada pericolosa di credere che non chiederebbero sempre di più. Basta con la paura di apparire superiori. Basta con la pacatezza. Basta con la voglia di apparire coerenti a tutti i costi. Il clima politico è ormai troppo surriscaldato. Possibile che un'idea, che pure io ho, si spinga con tanta naturalezza verso la propria negazione? E' il pericolo di tutte le democrazie: "Diritti per tutti, anche per i nemici della democrazia stessa". Questo purtroppo è un difetto strutturale...

Io non chiedo una repressione assoluta dei nemici della democrazia (i crociati della coerenza si indignerebbero e mi vedrebbero come un nemico della loro democrazia del "Diamo un posto a tutti così nessuno mi attacca").

Però non diamo loro il culo in nome del nostro ideale.

2 commenti:

  1. Mah, secondo me la cosa è semplice: esistono delle leggi e una persona può agire in piena libertà fino a che non ne infrange una.

    Se un corteo per contenuti e modalità viola almeno una delle norme vigenti può essere bloccato dagli organi competenti (magistrati?). Altrimenti nessuno può permettersi di dire che una causa merita più o meno di un'altra.

    Tutto ciò a livello macroscopico. Poi, a livello di singoli, ognuno è ovviamente libero di non ascoltare o di dare il peso che preferisce alle opinioni altrui...

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  2. Bolo, secondo me il problema è a monte: se esiste un'associazione fascista e nessuno la fa chiudere, allora ha il diritto di manifestare come tutti, non vedo perché non dovrebbe. Anche perché non sta manifestando per cose antidemocratiche o pericolose, manifesta per quello che ritiene un suo diritto. Se invece è un associazione che può essere segnalata per "apologia di fascismo" (se non mi sbaglio esiste ancora questo reato in italia, anche se non sembra...), qualcuno dovrebbe occuparsi di denunciarla e farla sciogliere. E poi non è detto che quell'associazione sia per forza così antidemocratica, sennò si rischia di cadere nel solito gioco "estrema sinistra: brigatisti ed estrema destra: naziskin". A me non piacciono, ma non conosco neanche bene quel che fanno.

    Mi danno invece fastidio i giornalisti di sinistra che si schierano con orgoglio coi fascisti per far vedere che loro son buoni e democratici: non ne vedo il motivo, dì solamente che ognuno ha il diritto di manifestare e punto.

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