domenica 22 maggio 2011

Stupro giornalistico

Ecco un esempio di cattivissimo giornalismo.

Questi i fatti.

A inizio maggio a Sarzana è scoppiato per un giorno un inedito caso di cronaca: una ragazza ventenne ha denunciato di essere stata vittima di uno stupro mentre si recava alla stazione dei tre. Secondo la vittima, appena scesa dalla macchina nel parcheggio accanto alla stazione due extracomunitari le si sono avvicinati e l'hanno obbligata a salire sulla loro auto, dove hanno abusato di lei a turno e l'hanno poi scaricata. Il tutto alle 9 del mattino di un lunedì. La cittadina si allarma e per un giorno non si fa che parlare di quanto ormai non ci si senta più sicuri neanche nei piccoli centri, dove mai era avvenuto un fatto di cronaca simile e men che mai si poteva immaginare avvenisse in una zona così frequentata in quell'ora di punta.

Il giorno dopo i sarzanesi si svegliano e la civetta dei quotidiani riporta:

"Stupro? No, alcol sesso e consenziente". Non ero a Sarzana e non posso testimoniare le giravolte che i catastrofisti e i "io l'ho sempre detto, erano anni che sarebbe dovuto succedere perché non siamo tutelati abbastanza" hanno dovuto fare. In pratica dopo una notte a casa di amici in cui c'è stato un qualche tipo di rapporto sessuale, la ragazza ha avuto importanti perdite di sangue e la mattina dopo si è inventata la storia dello stupro per non dover raccontare le sue avventure alla famiglia.

Girando su internet nei giorni dopo ho trovato questo esempio di giornalismo professionale...

STUPRO A SARZANA :

RAGAZZA ITALIANA VIOLENTATA DA DUE SLAVI

E' stata immobilizzata da due immigrati sui 30 anni e con accento dell'est

All'origine dell'accaduto, gli ingressi e le permanenze di stranieri senza

controllo nel nostro paese e lo scarso pattugliamento del territorio da parte

delle forze dell'ordine che, nonostante la sovrabbondanza di organici rispetto

alla media della Ue, sono assai meno presenti dei loro colleghi europei.

Ovviamente sul sito "Positano News", che ospitava questo primo articolo, non ho trovato traccia di rettifiche o del rientrato allarme che il giorno dopo molti giornali hanno pubblicato. Tra le scelta grafiche dei giornalisti del "Positano News" c'è anche quella di mettere al centro della pagina una bella foto di una scritta sul muro che recita "Slavi di merda", rivelando una profonda analisi del caso da parte dei redattori.

Ricapitolando:

1. certezza delle fonti

2. accurata analisi criminologica degli stupri nelle cittadine della Liguria

3. uso di toni ampiamente moderati

4. correttezza professionale nel riportare tutte le notizie.

Peccato non vivere nel Positano per poter godere quotidianamente delle notizie di questo sito online!!

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