martedì 17 maggio 2011

Analisi di un delitto

Cari amici,
torno alla ribalta con il mio 50esimo post. Si tratta questa volta di fare un'analisi spietata e senza preconcetti (per quanto possibile) sui risultati delle elezioni di ieri. Quanto sono fondate le speranze di chi crede in un cambio di rotta? Io stesso poche ore fa ho commentato in modo sfiduciato un post di Lore. Beh, forse mi sbagliavo. I risultati di Torino e Bologna non hanno bisogno di commenti. Ma voglio concentrarmi subito su un dato per me preoccupante: a Bologna i grillini hanno preso quasi il 10%. Cosa significa? Significa che ci sono elettori che hanno bisogno di tradurre il loro malessere per la politica italiana per poter dire di non aver votato "certa gente". Tradurre questo malessere votando Idv può ancora essere accettabile. Questi sono tutti voti rubati al Pd, non certo al Pdl. Esistono luoghi dove questo "sgranocchiare" è stato determinante? Prendiamo l'esempio più lampante: lo scandalo Mattia Calise a Milano. Con quel 3,22% non ci sarebbe stato bisogno di un ballottaggio. Già ho scritto che inneggiare ad un rinnovamento grazie a un "movimento" nuovo è sterile, perchè anche partiti come la Lega sono nati con questo tipo di propositi di rinnovamento, di svecchiamento. Per schifo che possa fare la nostra politica la dispersione dei voti è una cazzata. La noia per la politica che prende il grillino non è diversa da quella che anima il qualunquista.

Ma parliamo di Milano. Se qualche mese fa si parlò di "stupro elettorale", ora mi concedo di parlare di un "delitto elettorale". Ciò che è accaduto è straordinario. Il segnale di Milano è importante perchè è la nostra capitale finanziaria. Benchè non dubito che ci sia più mafia a Milano che a Palermo, supponiamo per un momento che non ci siano interessi pesanti in ballo. Cosa è successo? Non si tratta di una rivoluzione o di un'inversione di tendenza. Non si tratta di una improvvisa consapevolezza del fatto che B. non è uno statista per il bene comune, del fatto che è indagato per qualsiasi cosa, del fatto che questo governo è fermo da un anno. No. Si tratta di qualcosa di meno nobile e di più utile: il piccolo imprenditore borghese non si sente più tutelato come prima. O meglio... Prima credeva di essere tutelato. Ora ha compreso che non è così. Al di là delle cazzate propagandistiche (i comunisti, i pm br, gli immigrati ecc ecc) esiste un'ottica più cieca ed efficace: il portafoglio, la convenienza. Non credo che nonostante questo a Milano possa vincere davvero Pisapia. Se così sarà, prenderò la cosa come un miracolo, come vedere la mia bella Emilia coperta da svastiche, perchè potrò dire di aver visto la capitale finanziaria d'Italia (e una delle più importanti d'Europa) aprire gli occhi, seppur non per nobili motivi.

Napoli. Beh, io la realtà napoletana è quella che conosco di meno. Il ballottaggio qui è già deciso. Non posso non notare che se il Pd avesse appoggiato DeMagistris invece che far correre Morcone le possibilità di vittoria sarebbero aumentate esponenzialmente. Ancora una volta la divisione crea difficoltà.

Voglio parlarvi di cosa è accaduto nei 4 comuni della mia provincia (RE) in cui si votava. Perchè oltre certi risultati scontati è accaduta una cosa che stimolerà una riflessione. In 3 di essi ha vinto il centro sinistra (sottoforma di lista civica perchè sono comuni piccoli) come al solito (Casina 78%, Castellarano 57,5%, San Martino in Rio 55%). In comuni piccoli come questi non conta solo la tradizione, ma anche un buon governo oggettivo, perchè, nel locale, è difficile nascondere le eventuali malefatte, la reputazione, il passato dei candidati. Anche a Castelnuovo è dalla fine della guerra che c'è la sinistra. Ma ciò che è accaduto a Collagna ha dell'incredibile. Il signor Bargiacchi, tessera Pd, professione "sindaco in giro per la montagna", si presenta a Collagna, ma non è sostenuto dal partito che propone un'altra persona. Piccato, il signor Bargiacchi passa all'altra lista civica, appoggiata dal centrodestra, e... VINCE! Mi chiedo come i mille elettori di questo paesino a ridosso del Cerreto abbiano potuto dare fiducia ad una persona del genere. Cosa dimostra questo? Che nel locale si vota la persona? Ciò è vero, ma non vale in questo caso perchè la fiducia che può darmi uno come Bargiacchi è relativa. Perciò? Datemi delle motivazioni voi, da esterni, perchè io forse non ci arrivo. Lasciate stare destra e sinistra! Ho pensato si tratti della sua indubbia esperienza sul campo, visto che è stato sindaco altre volte altrove ma... lui non è di Collagna!!! Viene da un paese dall'altro lato della montagna! Cosa ne saprà lui della piccola realtà locale di lassù...

Un paio di idee le ho gettate. Ma ora concludo. Il futuro? Nonostante qualche ombra giornate come questa danno un pò di fiducia. Fare l'uccello del malaugurio dopo un pò stanca. E se mi sbaglio di nuovo pazienza.

Il vostro corrispondente dall'Emilia

4 commenti:

  1. Bah, io sono contento anche per il dato dei grillini. Tu sai quanto detesti il modo di porsi di Grillo e quanto contesti il loro estremismo del politico pulito che piu' pulito non si puo'. Ma oggettivamente stanno organizzando una rivoluzione non violenta: portare una lista civica mossa da nobili ideali (che tutti noi in linea di massima condividiamo) al 10% nel giro di quattro, cinque anni.
    E lo stanno facendo gratis, senza sperpero di denaro pubblico, col solo impegno personale. Non si puo' tacciare tutto questo con una semplice botta di "sono qualunquisti", almeno secondo me, sarebbe un'analisi miope.
    Prendendo piu' dell'Idv a Milano, due seggi a Bologna, il 9% a Savona, dimostrano di essere riusciti a ridare una speranza agli elettori italiani. Bada bene che parlo di elettori, perche' ora questi eletti 5stelle devono dimostrare di essere davvero quel cambiamento che hanno promesso. Anch'io avrei preferito un Pisapia al 51 che passa al primo turno, ma purtroppo paghiamo gli anni di sgarbi del centrosinistra alla gente. Quindi teniamoci ben stretto il miracolo insieme coi grillini.

    Al tuo discorso di "opportunismo borghese" nel voto di Milano aggiungo l'insinuazione della Lega e di parte del Pdl, i quali ritengono che Formigoni e la sua CL abbia dato mandato di votare Pisapia per poter approfittare della conseguente caduta di Berlusconi in vista di una scalata all'interno del partito. Vero? Falso? Realistico in termini di percentuali che contano? Non so.

    Il signor Bargiacchi probabilmente e' stato un buon amministratore nell'altro paesino e la gente lo e' venuta a sapere. Quanti abitanti fa? Mille? Perche' mai avrebbero dovuto votare un candidato messo li da un partito (il PD) che spesso (lo dico per esperienza personale) approfitta dei voti assicurati dalla tradizione rossa di certe realta' locali anziche' uno capace? Poi magari invece non e' neanche bravo sto Margiacchi, non so, ma un cambio di casacca in realta' cosi piccole non mi sembra uno scandalo.
    Tra l'altro mi ricorda la situazione di Maissana, paesino della Val di Vara. Li e' sindaco tale Egidio Banti, ex deputato Margheritino di Sarzana. Uno che non c'entra molto con Maissana, almeno credo, che due anni fa ho avuto modo di capire che molti amavano e che l'anno scorso e' passato nell'Udc... Cosi, per fare un collegamento, niente di piu'.

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  2. Dopo una litigata furiosa con mio fratello ho constatato che forse davvero la mia analisi sul movimento 5stelle è un pò miope. Sono d'accordo con l'idea che ora se ci si ritrova a pagare qualche tempo di sinistra inerte ci può stare. Staremo a vedere. A Bologna qualche seggio ce l'hanno, vi terrò informati.

    Comunque lo si veda il voto di Milano è un miracolo, anche se si perdesse al ballottaggio. Io mi sto informando su Pisapia e anche su questo vi dirò qualcosa. Certo è che se anche un uomo come Moratti e sua moglie (sì, quello dell'Inter) votano per Pisapia e disprezzano la Moratti un motivo ci sarà. Certi ceti sociali si saranno resi conto che la gestione Moratti (non arrivo a dire di Berlusconi, ho già detto che a Milano non è del tutto una lotta ideologica secondo me) ha colpito i loro interessi.

    Aspetterò a dire altro su Bargiacchi.

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  3. Il movimento 5 stelle ha molti pregi nobili, ma ha un leader (anche se non si dovrebbe utilizzare questa parola) estremamente irritante e simile al B. nell'attaccare l'altra parte. Il loro successo alle elezioni comunali fa davvero pensare: la gente ha voglia di un cambiamento della politica. Il qualunquismo non centra. Forse centra più una presa di posizione radicale, che non è da sottovalutare minimamente. Rosica, che ti rosica, alla fine potrebbero riuscire a "rivoluzionare" il nostro concetto di stato, terminare (con, sicuramente, l'aiuto di altri partiti) questa straziante seconda Repubblica ed approdare finalmente in una (sperando) più stabile terza Repubblica.

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  4. Che la gente abbia voglia di un cambiamento non si discute... Ma (e qui si entra nel mondo delle opinioni e del confronto) non ritengo che il movimento 5 stelle sia una risposta concreta a questa richiesta di mutamento. Per me il qualunquismo c'entra eccome! Io elettore in esame, deluso della sinistra e della politica in genere, voglio poter dire in giro che io certa nuova democrazia cristiana non l'ho votata: prima mi getto sull'Idv (la cui azione io personalmente ho sempre rispettato) poi, sempre scontento, desideroso di inneggiare ad una rivoluzione dal basso, divento grillino e torno a casa tranquillo. Perchè in fondo tra destra e sinistra sono tutti uguali.

    Ho già avuto modo di dire che sono un pò integralista su questo argomento. Sarò felice, dati alla mano, di cambiare idea.

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