venerdì 15 aprile 2011

Vittorio Arrigoni e' morto

E poi arrivano notizie come questa, che mi sconvolgono la coscienza.

Non voglio aggiungere retorica alla retorica che sicuramente uscira' dalle bocche dei nostri politici nel commentare l'uccisione del volontario a Gaza.
Una domanda, forte, resta nella mia mente: perche' se ne parli solo ora, quando si e' tragicamente concluso cio' che di meglio Vittorio aveva fatto per il popolo palestinese? Ed e' una domanda che rivolgo a me in primo luogo, che un venerdi sera del novembre 2009 ero andato alla Berio alla presentazione-dibattito del suo libro "Restiamo umani". Vittorio era stato l'unico italiano presente a Gaza durante l'operazione piombo fuso ed aveva raccontato nel libro quei venti giorni di invasione israeliana della striscia. Quel libro l'ho comprato, allora, e da allora mi sono ripromesso di leggerlo ogni volta che l'ho visto sulla mia mensola, ma rimandavo sempre con la scusa di non avere tempo per una lettura cosi cruda e impegnativa. Cioe' ho fatto esattamente l'opposto di quello che Vittorio chiedeva: consapevolezza personale e divulgazione.

Durante la presentazione aveva proiettato alcuni video del suo lavoro di scudo umano al fianco di contadini e pescatori palestinesi, ai quali l'esercito israeliano spara in barba ad ogni logica umanitaria o legge internazionale. Qui sotto ci sono due esempi di quelle azioni. Insieme ad Arrigoni operano nella zona altri volontari internazionali, militanti dell'International Solidarity Movement (Isn), promuovendo azioni di protesta non violenta.





I fatti.
Arrigoni e' stato catturato ed ucciso da un gruppo estremista islamico salafita che addirittura ritiene Hamas (attualmente al governo della striscia di Gaza) troppo moderato e laico! Sono gruppi violenti e armati, come Hamas, che pero' si rifanno per lo piu' ad Al Qaeda e che considerano da annientare ogni elemento occidentale. Come appunto Arrigoni.

Un'altra tragica tremenda tessera va a comporre il puzzle sempre piu' intricato della questione palestinese. Tra israeliani occupanti, il governo di Hamas, un'Autorita' Nazionale Palestinese sempre piu' debole, i ribelli integralisti e la semplice popolazione inerme.
E la comunita' internazionale sempre piu' incapace di pronunciarsi su tutto cio'.


Qui il post di un amico.

Arrigoni era anche entrato in polemica con Saviano per una sua partecipazione ad un convegno sui pregiudizi subiti da Israele. Qui sotto il video messaggio, al quale non so se Saviano abbia risposto.



Che dire ora? Che fare? Domande aperte.
Concludo con alcune parole di Arrigoni, che si rivolgeva a noi nel passato cosi come oggi, e che rompono ogni demagogia sulla sua uccisione.... non per i morti...

Confido in voi,
che confidate in me,
non per i morti
ma per i feriti a morte di questa orrenda strage.

2 commenti:

  1. Giovanni Fontana sul suo blog rende bene l'idea di chi siano questi salafiti:
    http://www.distantisaluti.com/i-salafiti-contro-hamas/
    Mentre Giulietto Chiesa dal suo blog parla di manipolazione della realta', con false accuse a carico dei salafiti:
    http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/04/15/arrigoni-un-eroe-del-nostro-tempo/104705/

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  2. Bravo lore hai fatto proprio bene a pubblicare queste testimonianze; prima di tutto perchè si capisce meglio chi era Arrigoni, in secondo luogo si deduce da questo articolo che molte volte anche noi cittadini lettori e telespettatori forse più attenti rispetto alla media subiamo le "beatificazioni" (termine più che mai attuale) di personaggi sicuramente fra i meno peggio dello star sistem ma che nascondono ombre scomode, infine purtroppo e non è una grande invenzione o scoperta, comprendiamo la brutalità illegittima dello stato di israele che viene coperta da tutto l'occidente. Insomma il quadro non è confortante l'unica conferma positiva è "la rete"

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