giovedì 28 aprile 2011

Cos'ha combinato Ciancimino?

Oggi vorrei riassumere l'ultima puntata del settimanale "Passaparola" di Travaglio sull'arresto di Massimo Ciancimino. Davvero molto interessante ma capisco bene che QUARANTA MINUTI di parole in video non siano proprio fruibili facilmente. Cosi spero di fare un servizio utile e gradito.
Saro' moolto piu' sintetico, evitando di riportare nomi e date, per chi e' interessato a vedere il video integrale, eccolo qui:



Spero di non commettere errori gravi, nel caso commentate.

Massimo Ciancimino e' figlio dell'ex sindaco democristiano di Palermo don Vito Ciancimino. E' chiamato a rispondere di alcune sue dichiarazioni dal pool di magistrati di Palermo che stanno indagando sui rapporti fra lo Stato e la mafia. Da due o tre anni si reca in procura per consegnare documenti del padre che ritiene utili ai fini delle indagini.
Primo punto su cui fare chiarezza: NON e' un PENTITO. E' indagato per aver diciamo cosi frequentato ambienti mafiosi (suo padre e compari) ma questo non c'entra col suo ruolo di persona informata dei fatti.
Le sue parole hanno creato grandi scandali perche' ha tirato in ballo personaggi importanti come politici magistrati ed esponenti della polizia, parlando dei loro rapporti col padre mafioso e coi corleonesi Riina e Provenzano. Anche Berlusconi e Dell'Utri sono stati nominati.
Forse cio' di cui ha fatto piu' discutere e' la sua accusa a Gianni De Gennaro di collusione con la mafia.

Due settimane fa e' stato arrestato. Perche'?
Ciancimino junior ha consegnato (dice sempre Travaglio) una cinquantina di documenti del padre alla procura che sono stati dichiarati autentici dopo le dovute perizie calligrafiche, ovvero che la polizia scientifica aveva riconosciuto che la calligrafia era proprio di Ciancimino padre.
Fra questi documenti c'e' anche quello che costituisce il fondamento delle accuse di Ciancimino a De Gennaro: un foglio su cui Ciancimino junior ha scritto sotto dettatura del padre una serie di nomi di collusi con la mafia, e sul quale compare anche una freccia che rimanda alla scritta "De Gennaro". Ciancimino spiega la freccia come un'aggiunta del padre all'elenco gia' scritto: afferma proprio di aver visto il padre prendere la penna e aggiungere quel nome. Tutto riscontrato dalla scientifica: effettivamente la calligrafia della freccia e del nome "De Gennaro" e' di don Vito.
Poi, c'e' un poi. Ciancimino junior porta in procura un documento del tutto inutile, su cui il padre aveva scritto come appunto il nome del magistrato Di Gennaro, ma sbaglia a scriverlo e scrive "De Gennaro". E indovinate un po': la scientifica scopre che quella scritta casuale e' stata fotoshoppata da qualcuno sul foglio con la freccia. Ecco quindi il motivo dell'arresto, nel momento in cui Ciancimino junior se ne stava andando in vacanza in Francia.

C'e' una precisazione da fare, ovviamente: non e' che con questa scoperta crolla l'indagine sui rapporti stato-mafia, che fra i vari contributi ha anche quello delle dichiarazioni di Ciancimino junior, bensi crolla l'immagine di Ciancimino stesso, che ha portato in procura un documento falso, tra l'altro dichiarando di crederlo autentico ("ho visto mio padre aggiungere all'elenco dei nomi anche quello di De Gennaro).
E Travaglio articola un dubbio inquietante: prima ancora di chiedersi chi ha contraffatto il documento, perche' Ciancimino si e' comportato in questo modo, portando la prova della falsita' del suo documento? E' pazzo e vuol farsi mettere in carcere? O forse qualcuno vuole obbligarlo a fare crollare la sua credibilita' come persona informata dei fatti?
Boh.
Infine c'e' un altro elemento inquietante. Una volta arrestato Ciancimino dichiara di essere spaventato perche' qualche giorno prima ha trovato una bomba nel suo giardino e per non allarmare i familiari l'ha annaffiata con dell'acqua e poi l'ha nascosta. I poliziotti vanno a controllare e trovano tutto come dichiarato. Chi l'ha messa la bomba? Perche'? Perche' Ciancimino non l'ha immediatamente denunciata, rischiando invece di far saltare in aria il palazzo con la sua famiglia?
Ari boh.


E ovviamente quel gran giornalista che e' Ferrara Giuliano non ha perso l'occasione per gridare allo scandalo: Ingroia ha dovuto arrestare il "suo" Ciancimino, quindi ha fallito la sua impresa di screditare i politici, e' un magistrato incompetente che tende a calunniare il prossimo senza nessun ritegno. Siamo davvero alle acrobazie giornalistiche: invece di avere la prova (se ne avessimo mai sentito il bisogno) che cio' che dichiara Ciancimino e' vagliato dai magistrati e non tutto viene preso per vero, interpretiamo l'arresto come una sconfitta per il pool di Palermo.
E ovviamente come la conferma che Santoro (che aveva intervistato Ciancimino in prima serataad Annozero) e' un fazioso macchinatore, come se non dovessero costituire notizia giornalistica le dichiarazioni spontanee del figlio di un ex politico siciliano di spicco colluso con la mafia.


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