mercoledì 13 aprile 2011

Cresce lo sconforto


In questi giorni possiamo assistere (anche dall'estero) alla battaglia finale degli uomini del premier contro l'informazione. Sarà un caso ma a pochi giorni di distanza, in due trasmissioni in cui si discuteva dei problemi legali del nostro dio-arcorino, due uomini del partito dell'amore hanno inscenato un battibecco puerile e fastidioso con chi osava esprimere opinioni contro il bunga-bunga per bloccare di fatto la loro libertà di espressione. Finché lo faceva Sgarbi, vabbé, siamo abituati, i conduttori lo chiamano apposta... basta cambiar canale!

Ma ora si sta parlando dell'on. Stracquadanio Giorgio Clelio, che ad Annozero di giovedì scorso è arrivato ad accusare Santoro di essere un affiliato della cosca sovversiva denominata "Procura della Repubblica di Milano".




E si sta parlando del giornalista Liguori Paolo, ex appartenente a Lotta Continua (a cui si dice De Gregori abbia dedicato la canzone "Vecchi amici"), che si è prodotto non in una ma in due performance: "Niente di Personale" di Piroso e "Agorà" di Vianello.
Nel primo impedisce a Barbacetto di esprimere la sua opinione sul caso Ruby, con un lungo sfogo al limite del delirio: io ho vissuto la libertà sessuale e forse tu no, sei peggio di un imam, se uno sa di aver ragione ha ragione , ho i capelli bianchi, ecc.
Il video si trova qui, non riesco a inserirlo direttamente.
Guardatelo tutto per rendervi conto della gravità del comportamento... tra l'altro avrete anche l'occasione di vedere una delle poche immagini di Sallusti sorridente, esperienza francamente evitabile.
NB: per la cronaca, quella che in studio dice bravo a Liguori è Anselma Dell'Olio, critica cinematografica e moglie di Ferrara.



Nel secondo Liguori minaccia la collega Rampino di scendere a Roma e prenderla a schiaffi se lei non ritirerà quello che ha detto: e la Rampino effettivamente si ritira dal programma, che tanto ad Agorà va di moda. Anche qui giustifica la sua uscita infelice con un delirio di pensieri in libertà: "sì è proprio così! perché non sono il suo coniglietto, non sono il suo pupazzo, soltanto due schiaffi in amicizia, e se non li ha presi così è isterica). Dopodiché si scusa.




Ok sono sicuro che mi si dirà "E tu perché li guardi, è spazzatura!". Ma il punto è che bisogna chiedere e fare in modo che tutto questo finisca, perché è gravissimo: il risultato di tutti e tre questi esempi è sempre lo stesso, chi non appartiene alla santa corte dei miracoli vede ridotti i suoi spazi di libertà di espressione. Punto. Almeno così chi è abituato ad informarsi solo con la tv popolare, nel migliore dei casi non ha potuto sentire l'opinione del Barbacetto di turno, nel peggiore finisce col pensare "che palle la politica, solo risse inutili, SONO TUTTI UGUALI".

Cresce lo sconforto.

ps: la foto scelta all'inizio per esprimere il mio sconforto è presa da qualche persona sconfortata del Grande Fratello, l'ho trovata digitando sconforto su google... ci tenevo a renderlo noto!

Nessun commento:

Posta un commento