giovedì 2 dicembre 2010

Link – 2 Dicembre

  • Ivan Scalfarotto e Luca Sofri sul caso Wikileaks;
  • Interessante e criticabile post di Odifreddi sulla riforma Gelmini e sulle manifestazioni di questi giorni;
  • Una triste storia raccontata da Gilioli;
  • La morte di Monicelli: la riflessione di Giovanni Fontana, il post di Spinoza e una bella intervista al regista pubblicata da Matteo Bordone;
  • Video ben fatto e molto interessante sullo sviluppo del benessere in 200 nazioni negli ultimi 200 anni;
  • Gianni Mura parla del Barcellona come una delle migliori squadre di sempre, vista la mia non celata passione per questa squadre, non posso che condividere!
  • Infine, tre gallerie fotografiche da Big Picture: la guerra al narcotraffico in Brasile, i 50 anni dall’elezione di Kennedy in America (sono bellissime queste foto degli anni ‘60) e infine un calendario dell’Avvento con una foto al giorno del telescopio Hubble.

3 commenti:

  1. Ballets, non so con che spirito hai pubblicato il link "Una triste storia raccontata da Gilioli" e non capisco neanche bene Gilioli cosa intenda di preciso con "io sto con Alessandra" - magari è solo una solidarietà umana. In undici anni il marito non ha divorziato... Colpa dello stato?

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  2. Lo stato non ha colpa, credo che Gilioli l'abbia pubblicato per solidarietà umana, ma anche per sensibilizzare sul tema delle coppie di fatto.

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  3. Su Odifreddi, a parte i toni su Carfagna e Gelmini che sono quantomeno ineleganti, condivido il passaggio (un po' populista e facilone per la verità) "...a me sembra che gli studenti dovrebbero richiedere a gran voce una riforma che tagliasse le teste dei baroni. Obbligasse i cattedrattici a un pensionamento a un’età equiparata a quella degli altri lavoratori. Risolvesse una parte dei problemi finanziari dell’università riassegnando i loro posti ai giovani ricercatori. Obbligasse i professori rimasti a sottostare a periodici e draconiani giudizi di efficienza e produttività. E rivedesse retroattivamente i criteri coi quali quei professori sono arrivati ad esserlo, eventualmente radiando i tanti che sono stati promossi per puro «demerito»: cioè, per nepotismo o per favoritismo."

    Però l'accenno agli anni gloriosi del 68 non mi piace molto in questo contesto... Buona parte dei parassiti improduttivi ed immeritevoli che adesso costituiscono un tappo per tutto il sistema universitario Italiano sono stati assunti ad inizio anni settanta... Basta fare un giro sul sito del Dima per farsene un'idea abbastanza chiara...

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