mercoledì 1 dicembre 2010

Gli sciacalli su Monicelli

Un grande regista italiano è morto.
Dicono fosse un grand'uomo. E' stato definito un italiano con la schiena dritta.
Era un uomo.
E' morto in circostanze non banali. E' morto lanciandosi dalla finestra della sua stanza d'ospedale.
Aveva 95 anni e la volontà di essere fino all'ultimo padrone della sua vita.
Di suicidi pluri novantenni non capita di sentirne spesso.

Il presidente della Repubblica Napolitano ha dichiarato come questo suo gesto sia stata "una ultima manifestazione della sua forte personalità, un estremo scatto di volontà che bisogna rispettare".

Leggo su un articolo di Repubblica che la deputata Bernardini, leader dei Radicali, ha chiesto al parlamento "una riflessione sul modo in cui Monicelli ha scelto di lasciare la vita": la scelta di chi decide di mettere fine alla propria vita, denunciano i radicali, non trova nelle leggi italiane una via pratica dignitosa. In sostanza è uno dei tanti motivi per cui si legalizzato l'aborto: donne che vogliono abortire ce ne saranno sempre e noi le mandiamo in ospedale invece che dalle mammare.
Mi pare un discorso che sta in piedi, condivisibile o meno.

La deputata Binetti Paola ha definito spot a favore dell'eutanasia l'intervento dell'on. Bernardini: "Basta con spot a favore dell'eutanasia partendo da episodi di uomini disperati: Monicelli era stato lasciato solo, il suo è un gesto tremendo di solitudine non di libertà".
Spot a favore dell'eutanasia? Chiedere al parlamento una riflessione su una questione come quella del fine-vita sarebbe uno spot?? Ma come cazzo si permettono queste persone di trattare con tale sprezzo chi non la pensa come loro? E' davvero sconfortante riscontrare ogni volta che in Italia non si può parlare di temi etici senza doversi sentire definire dei satanisti da integralisti cattolici come l'on. Binetti.

Infine l'on. Rotondi Gianfranco ha indicato la stampa come responsabile di dare ai giovani un esempio sbagliato: "Temo che si trasmetta un messaggio non di carità ma di ammiccamento alle scelte assolutamente non esemplari, nel senso che non debbono essere un esempio. Procurarsi la morte e rifiutare i funerali non significa laicità, ma rifiuto del mistero della morte e penso all'impatto che tutto ciò ha sui giovanissimi". Rifiuto del mistero della morte... ??
Più che altro mi sembra che alla gente venga il rifiuto della comprensione di questa sua misteriosa frase!
Vorrei sapere cosa ne pensa il ministro Rotondi sui messaggi che trasmettono i comportamenti del suo leader di partito, il presidente B., in materia di rispetto delle leggi, tutela delle minoranze, discriminazione delle donne, educazione sessuale....

Concludo proponendovi due video: il primo è un'intervista al regista sull'Italia del 2010, il secondo è un ricordo di Repubblica dei suoi film.



5 commenti:

  1. Bellissimi i video. Aggiungo anche questo, da vedere!
    Comunque, ogni volta che la Binetti e Rotondi parlano, escono solo stronzate, sono incredibili...

    http://www.freddynietzsche.com/2010/12/01/muoiono-solo-gli-stronzi/

    RispondiElimina
  2. Ho visto il video del discorso della Binetti... Io non c'ho trovato gran che di scandaloso in ciò che ha detto. Esprime il suo punto di vista e condanna quello altrui... Ha voluto puntualizzare ciò che pensa della situazione umana accaduta perchè evidentemente dal suo punto di vista vedeva come una strumentalizzazione l'intervento della Bernardini (e qui a mio parere il confine tra strumentalizzazione e riflessione è labile). Il tema è sentito e importante, quindi si accalora...

    Non so, questi due interventi per me esprimono due punti di vista che non si parlano e basta... Posso pensare che uno dei due abbia ragione più dell'altro ma non mi indignano i modi in cui la discussione si è svolta (rotondi non ho voglia di guardarlo).

    RispondiElimina
  3. Doson... Dovevo immaginarlo che c'era qualcosa sotto quando stamattina in cucina mi hai detto con tono grave "Lore, ho risposto al tuo post".
    Io non ho voluto approfondire li per li ma sapevo che non era un'informazione fine a se stessa, bensi la dichiarazione di una nuova discussione sul blog... ben venga!
    Guardero` il video, magari cambio idea, essendomi gia` trovato profondamente in disaccordo con la Binets magari le frasi virgolettate estrapolate da tutto il suo discorso completo mi hanno portato fuori strada. Resta il fatto che definire pubblicitari dell'eutanasia chi cerca di portare in parlamento le sofferenze di quelle persone che nella malattia chiedono un fine vita diverso mi sembra quantomeno riduttivo. Da ottusi.

    RispondiElimina
  4. Non mi permetto di sondare i reali motivi che hanno spinto un uomo di 95 anni a gettarsi da una finestra.

    Fermo questo, si avverte la "storia dell'uomo lasciato solo" come stridente, un pò artificiale, come il punto di vista di chi non può criticare pubblicamente il gesto e cerca ragioni che non può comprendere. Chi invece si di fronte a un FATTO si chiede se non ci siano ancora problemi da risolvere sembra reagire in un modo più naturale.

    Insomma... Ho un fatto. Dovrei semplicemente prendere atto di ciò che è accaduto e sedermi, con un pò di cristiana compassione?

    Direi che è ora di parlare una volta per tutte di un tema delicato come quello dell'eutanasia. Qui non stiamo cercando di risolvere una disputa filosofica. Qui si tratta di un problema CONCRETO che, in un modo o nell'altro, ci riguarda tutti.

    RispondiElimina
  5. A mio parere la società di oggi definisce confini ben precisi entro cui ci si può muovere in libertà. Per fare un esempio semplice, non si può guidare senza cintura o non si possono consumare droghe... L'ispirazione di due divieti come i precedenti credo sia che - sebbene, nel momento in cui lo vorresti fare, ritieni che consumare droghe o guidare senza cintura siano una cosa giusta - a livello "macroscopico" assumere quel tipo di abitudini risulta essere una scelta sbagliata o addirittura quella possa sembrarti una scelta sbagliata già a fine giornata.
    Quindi, non mi lascia incredulo il fatto che qualcuno ritenga opportuno negare la possibilità di scelta a persone che - dal punto di vista Binettiano - sono in una situazione psicologica difficile. Specifico, non sto dicendo che è giusto negare la possibilità di scelta ma solo che non mi sorprende che ci siano molti che pensano che questa libertà debba essere negata.

    Il discorso del concreto o non concreto di bolo per me non sta in piedi: dal punto di vista della Binetti sono proprio le circostanze umane ad incidere su una decisione del genere e - per usare lo stesso linguaggio - per lei solitudine e/o benessere del malato sono fatti.

    E anche il discorso di lore sull'ottusità della Binetti per me non sta in piedi (sulla base di quanto ho visto nel filmato). Ottuso per me è non capire che anche il loro è un punto di vista... (Ririspecifico: sulla base di ciò che ho visto nel filmato. Di posizioni binettiane da far cadere le palle riconosco che ce ne sono per così!)

    RispondiElimina