Il viaggio non finisce mai. Solo i viaggiatori finiscono.
E anche loro possono prolungarsi in memoria, in ricordo, in narrazione.
Quando il viaggiatore si è seduto sulla sabbia della spiaggia e ha detto:
"Non c'è altro da vedere", sapeva che non era vero.
Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto,
vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte,
con il sole dove la prima volta pioveva, vedere le messi verdi, il frutto maturo,
la pietra che ha cambiato posto, l'ombra che non c'era.
Bisogna ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini.
Bisogna ricominciare il viaggio. Sempre.
Il viaggiatore ritorna subito.
(da Viaggio in Portogallo)
Il coraggio di scrivere un libro bellissimo come "Il Vangelo Secondo Gesù Cristo" (che vi consiglio) in uno dei paesi di più marcata tradizione cattolica, rende quest'uomo un uomo da ricordare, al di là dei grandi riconoscimenti ricevuti in vita.
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