venerdì 11 giugno 2010

Commento di una lettrice al post sull'informazione

Visto che mi è piaciuto ed è più di un semplice commento, pubblico ciò che ha scritto la Ele commentando il mio post sulla disinformazione.

Scrivo poco dopo che il Senato ha approvato il ddl sulle intercettazioni, quindi mi girano alquanto. Cosa scontata, è vero, ma in ogni caso vedere gente espulsa, leghisti che cantano "la mafia stava meglio quando al governo c'era il centro-sinistra" e compagnia bella, non aiuta a buttare giù il boccone, che è e resterà amaro, aggiungo.
Ma parlando di INFORMAZIONE la prima cosa che ho fatto è stata cercare il significato di questa parola…ormai in disuso…
_L'informazione è ciò che, per un osservatore o un recettore posto in una situazione in cui si hanno almeno due occorrenze possibili, supera un'incertezza e risolve un'alternativa, cioè sostituisce il noto all'ignoto, il certo all'incerto._
E ancora:
_La parola deriva dal sostantivo latino informatione(m) (confronta il verbo informare, nel significato di "dare forma alla mente", "disciplinare", "istruire", "insegnare")._
Come sempre i Latini la sapevano lunga e questa definizione di 'informare' come 'dare forma alla mente' mi piace un sacco. Sono d'accordo col Balletti, la gente è totalmente indifferente a quello che le accade intorno. Ma non solo, personalmente sono molto più arrabbiata con chi se frega del mondo, della politica e della religione giustificandosi con un "tanto fa tutto schifo", "tanto son tutti dei politici corrotti" e così via con altri classiconi della serie "non ci sono più le mezze stagioni" eccetera. 
E sono arrabbiata perché è proprio in questo modo che Silvio vince tra i giovani, vince perché noi siamo la generazione di Mediaset (mi dispiace ammetterlo, ma la mi mamma me lo dice sempre e ha ragione), figli della dis-informazione, appunto, cresciuti a pane e me-ne-frego.
Per non parlare poi di un altro gruppo, quelli che invece sono convinti di essere informati, di passare veramente "dall'incerto al certo", che credono a tutto quello che vien detto loro, perché " se lo dice la televisione, se l'ha detto lui, è vero per forza". Manco fosse Dio sceso in terra.
A pensarci comunque è vero, la maggior parte dei TG stanno diventando una brutta copia (il che è tutto dire) di Studio Aperto, la mezzora originaria si sta accorciando sempre più a suon di rubriche, 'speciale so una sega', '3 minuti di belinate in compagnia' e chi più ne ha più ne metta. 
Tranne qualche rara eccezione, la rai (come la sinistra del resto), ha scelto la politica del 'copiamo mediaset così si fa audience pure noi'. E così Fattorie che imitano le isole dei famosi, x factor che scimmiottano gli amici di turno… (perdonatemi se non ho azzeccato i giusti abbinamenti rai-mediaset…). 
È veramente la sagra del peggiore. Invece di proporre qualcosa di totalmente diverso, di provare a cambiare, vengono fuori col gemello sfigato. Roba da torte.
Penso che uno dei pochi TG seri che ci siano in giro al momento è rainews24 (serio è un parolone…diciamo meno-peggio), che vedo quando sono a casa con la parabola. E voglio sottolineare questa cosa perché, per quanto in questo momento sia fondamentale il web per informarsi, non possiamo accettare il fatto che la televisione non sia più in grado di dirci la verità e ci propini solo Defilippi, Ventura & soci. Il link allo sciopero della scorsa settimana http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=141596
In ogni caso io sono un'inguaribile ottimista, arrabbiata (oggi in particolare), ma ottimista e sono d'accordo con Travaglio, quando dice che "Informare non è facile. Ma informarsi non è impossibile."
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/informazione-disinformata/2128370/

1 commento:

  1. Bello Ele, mi è piaciuto il tuo commento poi promosso a post!
    Ciò che mi lascia l'amaro in bocca su tutta la vicenda è che ormai sembra che non abbiamo più le forze per protestare... in fondo cosa stiamo facendo noi contestatori della generazione Mediaset? Certo, ci informiamo, leggiamo criticamente la realtà dei fatti, esprimiamo dei concetti in post di denuncia su un blog che forse qualcuno legge pure. Però la nostra vita prosegue abbastanza tranquillamente.
    Hai voglia di dire che stanno passando norme pericolose per la salute della democrazia, ci indignamo, ma continuiamo sostanzialmente come se nulla fosse.
    Quando ci penso questa impotenza, o velleità di azione, mi manda fuori di testa.

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