giovedì 10 giugno 2010

Dis-Informazione

Probabilmente sono un po' traviato dalla lettura di vari giornali e blog in internet, ma mi sembra che tra telegiornali e giornali qui stiamo andando sempre peggio per quanto riguarda l'informazione, o quella che si chiamava informazione. Mi sono fatto l'idea che ormai i giornali e i telegiornali non danno più le notizie nella maniera e nell'ordine universalmente accettati da ogni persona di buon senso. Per maniera intendo che di una notizia si dà prima la cronaca nuda e cruda e poi semmai si fanno tutti i commenti del caso, volendo anche di parte se il giornale o telegiornale è di parte (questo per ricordare al tg1 che in teoria non dovrebbe essere telegiornale di parte), mentre per ordine intendo che se si vuole dare una qualche notizia di costume, o una curiosità, questa non deve togliere spazio a importanti notizie di prima pagina, di politica, di cronaca.

Non è che voglia dare lezioni di giornalismo perché ne so molto poco, invece so che soprattutto i giornali hanno bisogno di vendere per sopravvivere, quindi qualche prima pagina accattivante è accettabile, ma a tutto c'è un limite. Sono tre le "categorie" di disinformazione che noto aumentare sempre di più in questi giorni, e per ognuna faccio un esempio o due da giornali e telegiornali. Non mi sono neanche dovuto sforzare a cercare gli esempi, è bastato cercare tra le notizie date nell'ultima settimana.

Opinioni invece di notizie.
Invece di dire cosa è successo, viene data un'opinione o un'interpretazione della notizia. Questo soprattutto nei titoli e nelle prime pagine, e i lettori apprendono notizie principalmente dai titoli. Ad esempio, il Giornale l'1 Giugno ha messo questo titolo:


Nessun riferimento nel titolo a cosa è successo, e nel sottotitolo un giudizio estremamente di parte. Feltri stesso, nel suo commento in prima pagina da sia la versione turca che quella israeliana, ma chi legge velocemente il titolo in edicola ha solo la versione israeliana, e l'idea dell'islamico cattivo cattivo che si è fatto uccidere dal buon israeliano.
Anche il Tg1, nel famoso servizio in cui si parla di assoluzione di Mills, parte dai commenti politici sulla presunta assoluzione, ma senza dire da cosa è stato assolto, senza raccontare la vicenda.
Così chi guarda il tg ha l'idea che un povero avvocato inglese era stato ingiustamente condannato da magistrati cattivi cattivi. E che tutti si accaniscono ingiustamente contro Berlusconi, anche se chissà cosa c'entre Berlusconi con questa storia perché è stato Mills ad essere assolto, non Berlusconi.

Notizie inutili per distogliere l'attenzione.
Per intenderci, le notizie da Studio Aperto. Invece di parlare di morti sul lavoro, parliamo di Monica Bellucci e il suo nuovo calendario, che il pubblico apprezza di più.
Il Tg1 ultimamente sta tentando in tutti i modi di superare Studio Aperto nella classifica delle notizie inutili, tirando fuori servizi su diete, chirurgie plastiche e pubblicità a Panorama. Combinazione ne ha parlato stasera Travaglio ad Annozero (video), il blogger Wil qualche tempo fa ne ha fatto un elenco. Sempre Wil racconta del Tg1 delle 13 di oggi, in cui dopo un servizio un minuto e mezzo sulle frasi di Berlusconi ("governare con le regole della Costituzione è un inferno") e prima di servizi su intercettazioni, Bertolaso, ecc, va in onda un servizio di due minuti e mezzo sull'arrivo della nazionale italiana in Sudafrica, con una particolare enfasi sui film visti durante lo spostamento in aereo.
Così chi guarda il Tg1 ha idea che Berlusconi è al lavoro per noi e che tutto va bene. E che la cosa più importante è che venerdì iniziano i mondiali, a quella cosa sulle intercettazioni ci penso un'altra volta.

Notizie assurde.
Notizie così incredibili che non meritano neanche di rientrare nella categoria "notizie inutili per distogliere l'attenzione".
Si potrebbero fare molti esempi, ma la prima pagina di Libero di oggi mi viene in aiuto dandomi l'esempio più bello in assoluto:



A parte il fatto che questa idea di sfilate di uomini e donne giovani e belle ha un che di fascista (portamento imperiale?!?), l'idea che anche una minuscola percentuale delle tasse che pago vada ad un giornale che in prima pagina mette una notizia del genere mi disgusta.

Ecco, io la vedo così, sono paranoico o siamo messi davvero così male?
L'informazione (tra virgolette) cambia in base alle richieste del pubblico o il pubblico cambia in base all'informazione che viene fatta?
Datemi risposte! Perché io sono un po' stufo di vedere un livello sempre più basso ogni giorno che passa, e soprattutto sono dispiaciuto di vedere la gente sempre più assuefatta e indifferente ad ogni cosa che gli viene detta. Non vorrei mai andasse a finire così:
"Si è addormentato. I farmaci hanno fatto effetto. Mamma, io non voglio più venirlo a trovare, il nonno, alla clinica dei pazzi."
"Non è la clinica dei pazzi; è un posto tranquillo per chi pensa di aver vissuto delle cose che non son vere. Lo aiutano, per quanto possono."
"Sarà."
"Con quelli come il nonno, va bene così: l'ha detto la tv."

2 commenti:

  1. Scrivo poco dopo che il Senato ha approvato il ddl sulle intercettazioni, quindi mi girano alquanto. Cosa scontata, è vero, ma in ogni caso vedere gente espulsa, leghisti che cantano "la mafia stava meglio quando al governo c'era il centro-sinistra" e compagnia bella, non aiuta a buttare giù il boccone, che è e resterà amaro, aggiungo.

    Ma parlando di INFORMAZIONE la prima cosa che ho fatto è stata cercare il significato di questa parola…ormai in disuso…
    _L'informazione è ciò che, per un osservatore o un recettore posto in una situazione in cui si hanno almeno due occorrenze possibili, supera un'incertezza e risolve un'alternativa, cioè sostituisce il noto all'ignoto, il certo all'incerto._
    E ancora:
    _La parola deriva dal sostantivo latino informatione(m) (confronta il verbo informare, nel significato di "dare forma alla mente", "disciplinare", "istruire", "insegnare")._

    Come sempre i Latini la sapevano lunga e questa definizione di 'informare' come 'dare forma alla mente' mi piace un sacco. Sono d'accordo col Balletti, la gente è totalmente indifferente a quello che le accade intorno. Ma non solo, personalmente sono molto più arrabbiata con chi se frega del mondo, della politica e della religione giustificandosi con un "tanto fa tutto schifo", "tanto son tutti dei politici corrotti" e così via con altri classiconi della serie "non ci sono più le mezze stagioni" eccetera.
    E sono arrabbiata perché è proprio in questo modo che Silvio vince tra i giovani, vince perché noi siamo la generazione di Mediaset (mi dispiace ammetterlo, ma la mi mamma me lo dice sempre e ha ragione), figli della dis-informazione, appunto, cresciuti a pane e me-ne-frego.
    Per non parlare poi di un altro gruppo, quelli che invece sono convinti di essere informati, di passare veramente "dall'incerto al certo", che credono a tutto quello che vien detto loro, perché " se lo dice la televisione, se l'ha detto lui, è vero per forza". Manco fosse Dio sceso in terra.

    A pensarci comunque è vero, la maggior parte dei TG stanno diventando una brutta copia (il che è tutto dire) di Studio Aperto, la mezzora originaria si sta accorciando sempre più a suon di rubriche, 'speciale so una sega', '3 minuti di belinate in compagnia' e chi più ne ha più ne metta.
    Tranne qualche rara eccezione, la rai (come la sinistra del resto), ha scelto la politica del 'copiamo mediaset così si fa audience pure noi'. E così Fattorie che imitano le isole dei famosi, x factor che scimmiottano gli amici di turno… (perdonatemi se non ho azzeccato i giusti abbinamenti rai-mediaset…).
    È veramente la sagra del peggiore. Invece di proporre qualcosa di totalmente diverso, di provare a cambiare, vengono fuori col gemello sfigato. Roba da torte.
    Penso che uno dei pochi TG seri che ci siano in giro al momento è rainews24 (serio è un parolone…diciamo meno-peggio), che vedo quando sono a casa con la parabola. E voglio sottolineare questa cosa perché, per quanto in questo momento sia fondamentale il web per informarsi, non possiamo accettare il fatto che la televisione non sia più in grado di dirci la verità e ci propini solo Defilippi, Ventura & soci. Il link allo sciopero della scorsa settimana http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=141596
    In ogni caso io sono un'inguaribile ottimista, arrabbiata (oggi in particolare), ma ottimista e sono d'accordo con Travaglio, quando dice che "Informare non è facile. Ma informarsi non è impossibile."
    http://espresso.repubblica.it/dettaglio/informazione-disinformata/2128370/

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  2. Un po' di cose in velocità:

    1) "Così chi guarda il Tg1 ha idea che Berlusconi è al lavoro per noi e che tutto va bene. E che la cosa più importante è che venerdì iniziano i mondiali, a quella cosa sulle intercettazioni ci penso un'altra volta."

    Che iniziano i mondiali è la cosa più importante.

    2) "Ecco, io la vedo così, sono paranoico o siamo messi davvero così male?
    L'informazione (tra virgolette) cambia in base alle richieste del pubblico o il pubblico cambia in base all'informazione che viene fatta?"

    A mio parere non è detto che ci debba essere un così stretto rapporto tra offerta e richiesta, soprattutto per ciò che riguarda la tv. Chiarisco con un esempio stupido: per vent'anni al sabato sera hanno dato su canale cinque il bagaglino. Io non ho mai trovato uno che dicesse che gli piaceva (credo non possa neanche esistere), eppure continuavano a trasmetterlo e faceva ascolti.
    Con i tg per me è lo stesso discorso: la buona fetta di bestie da soma che fa parte del pubblico televisivo non reagisce ad alcuno stimolo esterno. Si limita a mangiare la biada che gli si offre.
    Questo per dire che il pubblico non cambia e che l'offerta non è tarata sul pubblico. E che l'indifferenza che vedi è congenita.

    3) A mio parere la situazione di giornali e tv non è (per fortuna) paragonabile. I cinque quotidiani più letti sono abbastanza indipendenti (ma i lettori del fatto forse non ne converranno) e il Giornale vende quanto il Corriere dello Sport...

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