venerdì 12 febbraio 2010

Peccato non abitare a Roma

Una Piazza per Stefano Cucchi!

Inclusione, emancipazione e diritti sono l'unica sicurezza possibile

Inaugurazione del Giardino Stefano Cucchi

Domenica 14 ore 12.00

Area Verde angolo Via Filippo Serafini –Via Saredo

Gli operai incaricati dal Comune di Roma per la sistemazione dell'area verde scaricano il furgone. È il 19 ottobre 2009, come tutti i lunedì si fa fatica a far tutto, cosi le persone che passano, si affacciano dietro la staccionata un po' annoiati, controllano l'andamento dei lavori per poi proseguire. All'ospedale Pertini, nella stessa mattinata, a una donna che chiede notizie del figlio, ricoverato nel reparto carcerario, risponde una responsabile "non vi preoccupate, il ragazzo è tranquillo".

Il "ragazzo tranquillo" è Stefano Cucchi, 31 anni, arrestato dai Carabinieri la notte di venerdì 16 ottobre, al parco degli Acquedotti, a Cinecittà, non lontano da quella piccola area verde in ristrutturazione.

Giovedì 22 alle 12.30, i carabinieri vanno a casa di Stefano per notificare il decreto con il quale il Pubblico Ministero autorizza l'esecuzione dell'autopsia, cosi la famiglia viene a sapere della morte del figlio.

Stefano è morto di carcere, come troppi prima di lui. La politica complice ed omertosa ha cercato di coprire con le bugie la violenza impunita dello Stato, alla cui custodia Stefano era sottoposto. Il coraggio della famiglia ha imposto la ricerca di verità e giustizia. L'inchiesta sull'omicidio prosegue, sono passati mesi, ma la volontà è ferma: questa storia nessuno la deve dimenticare.

L'area verde in questione si trova all'angolo tra via Saredo e via Filippo Serafini è uno snodo molto frequentato per un piccolo quartiere come il Lamaro, il posto ideale per un parco pubblico. Ha una storia faticosa e difficile, abbandonata per tanto tempo e riqualificata solo attraverso l'occupazione di tutta l'area da parte del centro sociale Corto Circuito. In un quartiere privo di spazi verdi accessibili, pur essendo stato costruito in prossimità di uno degli ultimi corridoi verdi di Roma, il pratone di Torre Spaccata, paradossalmente chiuso al pubblico e destinato solo a future speculazioni edilizie.

Per questo motivo il Corto Circuito, dopo una consultazione con i cittadini del quartiere, ha deciso di destinare l'area a uno spazio verde di tutti, e dopo anni di attesa e di richieste ha ottenuto i fondi per la riqualificazione da parte del Comune di Roma.

Stefano forse non è mai stato al Lamaro, ma la sua storia fino a quella notte infame assomiglia a quella di molti ragazzi che attraversano i nostri spazi sociali e che vivono nelle nostre periferie. L'arroganza e l'impunità delle forze dell'ordine, la paura di andare in giro con una canna, le serate sulle panchine del parco attenti a vedere che non arrivi una volante. Le storie giovani di chi in periferia ci nasce e sta tutta la vita a cercare di svoltarla, con lo Stato e le Istituzioni che hanno solo il volto della repressione, dove non esistono spazi sociali e politiche giovanili. Dove sicurezza significa soltanto guerra agli ultimi della città, siano i "pischelli" del Parco, i writers, i lavavetri o i migranti che per pochi soldi vendono le loro braccia all'edilizia o alla cura dei nostri anziani.

Il parco pubblico porterà il nome di Stefano Cucchi, perché la sua storia insieme a quella di tutti coloro morti per mano dello Stato non venga mai dimenticata. Perché a Stefano sia dedicata una piazza o una via di Roma, non per la moda della toponomastica, ma per un atto di giustizia e di coraggio. Parco pubblico Stefano Cucchi, perché consegnare alla cittadinanza un'area verde dove governava l'abbandono è un modo attivo per contrastare l'emarginazione che ci impongono, per praticare dal basso una idea nuova di sicurezza.

Per questo vi invitiamo a partecipare all'inaugurazione del Giardino Stefano Cucchi Domenica 14 alle ore 12,00. Sarà attivo un mercatino di produttori biologici che partecipano ai Gruppi di Acquisto Popolari, di artigiani che organizzeranno anche dei piccoli laboratori per far conoscere le loro attività. Questo mercato diventerà poi un appuntamento fisso per la seconda domenica del mese. La giornata inizia alle 10 in piazza Cavalieri del Lavoro da dove partirà una piccola sfilata in maschera che raggiungerà il giardino Stefano Cucchi dove fino a sera si svolgeranno laboratori, spettacoli di giocolieri, musica ed animazione.

Ma soprattutto vi vogliamo invitare ad avviare , giovedì 25 febbraio, un dibattito pubblico con la famiglia di Stefano Cucchi, ricercatori, giuristi e amministratori locali per promuovere una nuova idea di città che con la memoria costruisca inclusione, partecipazione ed emancipazione sociale per le periferie.



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