sabato 27 febbraio 2010

Il PD che mi piace

Negli scorsi post ne ho spesso parlato male, mi sembra giusto dire anche cosa mi piace del PD:


Nell'ordine, Scalfarotto, Serracchiani, Renzi e Civati.
Loro sono bravi, giovani e concreti. Dicono che siano il futuro del PD, speriamo che questo futuro sia prossimo.
Questo il video riassuntivo di un incontro tra i tre più a destra.

venerdì 26 febbraio 2010

Link - 26 Febbraio

  • Commento di Alessandro che riesce a trovare del positivo nel Festival di Sanremo (per la serie "potrebbe anche piovere"), e commento di Telese su Bersani a Sanremo;
  • Due Buongiorno di Gramellini, sulla nuova democrazia popolare e sugli ultimi scandali di mafia-corruzione;
  • L'ultimo post di Spinoza;
  • Foto dalle Olimpiadi di Vancouver.

Informazione Libera

Ieri la Cassazione ha mandato in prescrizione il processo Mills, da quanto ho capito a causa di un arretramento della data in cui è stato commesso il reato. Mills è stato comunque ritenuto colpevole e deve pagare un risarcimento di qualche migliaia di Euro allo stato, quindi al governo.
In pratica, Mills restituisce i soldi che gli aveva dato Berlusconi anni fa (e sul fatto che B. abbia pagato Mills direi che ci sono pochi dubbi, sennò non ci sarebbero tutti i casini del lodo Alfano, legittimo impedimento, ecc ecc ecc...).

Quindi, ricapitolando, Mills è colpevole ma non è stato condannato perché il reato è andato in prescrizione.

Il TG1 di ieri:


La prima pagina di Libero di oggi:

[Silvio+Assolto+Libero+-+Nonleggerlo.png]

...e quella del Giornale:

[Giornale+Vittoria+-+Nonleggerlo.png]

Il TG1 e Libero parlano di Mills assolto, il Giornale parla addirittura di vittoria di Berlusconi...
Migliaia di italiani quindi hanno appreso che la magistratura ha cappellato un'altra volta e che forse, in fondo, Berlusconi è innocente come lui si proclama, e i veri cattivi sono le toghe rosse.
Ogni volta penso che si sia toccato il fondo, ma Feltri, Belpietro e Minzolini riescono sempre a farmi ricredere.

(Grazie a "Non leggerlo blogspot" per le immagini).

giovedì 25 febbraio 2010

Frasi Storiche (1)

"Cosa sta succedendo in Italia? Furti e Corruzione e Tangenti mascherate da Favori Sessuali stanno quotidianamente diventando puntuali come le previsioni del tempo. Esagerano i Magistrati? A questo punto, forse, si può dire che esagerano anche i Ladri. Rubino pure, lo hanno sempre fatto, però mi raccomando: un po' di moderazione".
(V. Feltri)
" ... a costituire uno spartiacque rispetto al passato è stata la discesa in campo nel '94 di Berlusconi che ha posto l'onestà come precondizione nell'attività politica ... Berlusconi ha rappresentato ilfatto nuovo perché da uomo ricco e di successo non aveva bisogno di prendere "mazzette" e dunque era e resta insospettabile di tangenti".
(A. Alfano

Visioni Catalane

Appena arrivato a Barcellona, mi son seduto a bere una birra in un bar in Calle Casanova.

Alla tv passava un canale di musica, tipo MTV o All Music. Principalmente passavano cantanti o gruppi spagnoli (non è che siano messi molto meglio di questa Italia sanremese), e dando ogni tanto un'occhiata distratta alla televisione, mi sono imbattuto in un personaggio che ha cambiato la mia giornata (vabbè, la mia giornata no, ma i miei successivi 40 secondi di pensieri si).

Pedro Guerra.

Un cantante piuttosto scarso, un Alex Britti di Spagna, un cantante nazional-popolar-noioso che potrebbe tranquillamente vincere Sanremo, fosse italiano...
Ma appena l'ho visto, non ho pensato alla sua musica, alla sua canzone, ho pensato solo: "è LUI".
Quel giovane cantautore è sicuramente il fratello minore di qualcuno che conosco, qualcuno di cui (ahimè) si sente parlare troppo spesso.

Vagando con la mente, ho ricostruito la vita di questi due fratelli:
Il più giovane si è trasferito in Spagna, ribelle fin da giovane, coi capelli spettinati, più interessato alle ragazze e alla musica che alla scuola, che lascia dopo due bocciature e col voto minimo. La musica e la chitarra sono la sua passione, la sua repulsione allo studio non gli impedisce di diplomarsi al conservatorio, e di essere selezionato nel cast dell'X-Factor castigliano. Viene eliminato quasi subito con bocciatura di pubblico e critica, ma non si scoraggia e continua a produrre canzoni. Pubblica un cd e gira la Spagna suonando, finora con scarso successo ma sempre con la speranza di diventare l'Enrique Iglesias del nuovo millennio.
Il fratello maggiore è sempre stato il secchione dei due. Esce poco di casa, non ha amici, le ragazze gli stanno alla larga e lui non fa niente per avvicinarcisi. Anche lui ama la musica e vorrebbe diventare cantante, ma ben presto si rende conto che la musica è solo un'utopia, una strada piena di ostacoli che non può che portare al fallimento. Abbandona la musica e la ripudia, come ripudia il fratello "artista". Rimane in Italia con la famiglia, studia per diventare avvocato, si laurea col massimo dei voti e diventa in poco tempo avvocato di successo. Le sue abilità oratorie lo rendono uno dei più ambiti avvocati dello stivale e, colpo di fortuna, diventa avvocato difensore di un ricco imprenditore brianzolo: grazie a lui entra in politica, diventa una star dei talk show e, considerandosi uno dei migliori oratori degli ultimi 150 anni, si compiace per la scelta di essere rimasto in Italia a studiare invece di rincorrere come il fratello la sua passione musicale, ormai sepolta sotto migliaia di atti, codici, postille, note e articoli.
Di seguito le foto dei due fratelli:



Peccato, fosse andato in Spagna a suonare anche il fratello maggiore, io sarei un uomo più felice.

P.S. questa è la storia di Pedro Guerra, e questo un suo video. Sulle sue qualità musicali sono pronto a ritrattare, se ho offeso qualche suo fan mi scuso.

martedì 23 febbraio 2010

Radio Contromano, aderiamo!

Torno a parlarvi del giovane Paolo, mio eroe personale, che sta percorrendo a piedi il tratto della via Francigena da Terni a Cambridge. Come si può leggere nel suo blog "La Francigena Contromano", al momento si trova in Francia, alle prese con nebbia freddo pioggia e pianure zeppe di niente. Lamentava una grande crisi di sconforto, così un altro giovine blogger della rete, tal Giovanni-con-mille-soprannomi, che scrive sul suo "Distanti Saluti", ha pensato di aiutare il mio eroe istituendo la RadioContromano, un indirizzo mail a cui ognuno di noi può mandare file audio che verranno scaricati da Paolo sul suo i-pod e che allieteranno le sue giornate passo dopo passo.
Io trovo che sia un'idea geniale che sostiene un'altra idea geniale: una matrioska di genialità. Viene da chiedersi: quale sarà la prossima idea-contenitore?

Comunque, io ho intenzione di registrare qualche cosa al mio eroe, lo farò presto spero, pigrizia permettendo. Troverei addirittura entusiasmante che ci ritrovassimo in casa di qualcuno, magari proprio in casa Baldis, a registrare tutti insieme un pezzo di teatro, o una canzone, o a fare il resoconto di un nostro viaggio o di una nostra avventura qualsiasi. Chissà se troverò seguito.

domenica 21 febbraio 2010

Matrimoni ad alto rischio

Ieri su Repubblica.it ho letto un articolo veramente interessante sull'illuminante intervento di Monsignor Paolo Rigon, vicario giudiziale del Tribunale ecclesiastico regionale ligure, in occasione dell'innaugurazione dell'anno giudiziario: il matrimonio misto è un matrimonio "ad alto rischio".
Riassumo l'ammonimento dell'alto prelato verso i giovani liguri che si vogliono sposare: "Diffidate dalle promesse che vengono espresse da queste persone. Per quanto concerne il matrimonio, la famiglia e la prole, le culture ataviche hanno sempre la supremazia, oltre alla grandissima influenza delle famiglie di origine. E poi - ha proseguito il vicario - molte religioni non cattoliche ancorchè cristiane - si pensi alle sette protestanti, nonchè alla Chiesa ortodossa orientale - non concepiscono il matrimonio come indissolubile". Quindi, se due persone di religione diversa si amano e nell'intimità si giurano reciprocamente fedeltà eterna decidendo di sposarsi, ATTENZIONE: rientrano nella casistica del nostro monsignore. I cattolici, santamente ispirati a dire sempre la verità, diffidino dalle promesse diaboliche dei loro innamorati, pronti invece a giurare il falso.
Mi viene da chiedermi se il monsignore non abbia pensato a scrivere una vera e propria tabella, righe per colonne, in cui associata ad ogni religione si possa leggere il tasso di annullamenti richiesti, il numero medio di mogli del padre dello/a sposo/a, la superficie di corpo coperta da veli della madre, e la relazione che a partire da tutti questi dati permette di scoprire il grado di fiducia che si può cattolicamente riporre nel proprio partner infedele.

Io ho il brutto vizio e la pretesa di credere che una chiesa più cristiana -quindi umana- e meno dogmatica -quindi estremista- possa esistere, ma quando leggo queste notizie sinceramente mi sento proprio smarrito.

Concludo con un'ultima virgolettatura del discorso di monsignor Rigon -fa pure rima, che carino!!- che fa sfoggio della sua predisposizione al dialogo, all'ascolto ed alla cautela:
"La libera convivenza è segno di immaturita, di superficialità e quasi sempre di insicurezza".

ITALIA AMORE MIO!!

giovedì 18 febbraio 2010

Leghista a seconda delle stagioni

Una perla della televisione italiana, spunto per una riflessione (un po' all'acqua di rose per la verità...):


Nel 1993 (più o meno) ci si vergognava ad essere additati come leghisti...
Adesso la situazione è molto diversa...

Cambiati noi (e/) o cambiata la lega?

martedì 16 febbraio 2010

Link - 15 Febbraio

  • Tre commenti sui fatti di Bertolaso dei giorni scorsi: Gramellini, Bordone e Leonardo;
  • Altro commento di Bordone, questa volta su un videogioco "sullo stupro" molto criticato;
  • L'ultimo post di Spinoza.it, ovviamente su Bertolaso;
  • Infine, intervista della Borromeo a Dell'Utri su cui volevo scrivere un post, ma non ho fatto in tempo e la prossima settimana sarò via.. quindi leggete e commentate voi!

lunedì 15 febbraio 2010

Perchè non voterò Burlando (o almeno credo)

Il ragionamento è molto semplice e non si basa su grandi speculazioni politiche.

Wikipedia: Il 16 settembre 2007 Claudio Burlando ha imboccato contromano uno svincolo autostradale per prendere l'autostrada A10, rischiando lo scontro frontale con alcune autovetture che stavano procedendo nel corretto senso di marcia. In seguito a diverse chiamate di intervento da parte degli automobilisti è intervenuta una pattuglia della polizia a cui Burlando ha ammesso l'errore e, dichiarando di essere privo di patente e carta d'identità, ha esibito la vecchia tessera da Deputato, scaduta da alcuni anni, quale documento per attestare la propria identità.

All'indomani del fatto, i media hanno sottolineato alcune anomalie nella procedura (è stata resa nota dopo diversi giorni, non è stata fatta alcunamulta, ecc.)[6] e Burlando ha replicato dichiarando di non aver chiesto trattamenti di favore[7].
L'affermazione è stata confermata dal Questore di Genova[8] e alcuni giornali hanno quindi pubblicato un'analisi di quanto accaduto, delle insinuazioni e delle repliche di Burlando.


Repubblica: Burlando ha chiarito in aula che è in crisi con sua moglie e vive a casa di un amico, che è molto addolorato per il dolore che tutto questo causa al figlio adottivo. (...). «Ho sbagliato. Stavo tornando giù dalla collina degli Erzelli, guidavo io, ero solo. Era mezzogiorno di domenica. Dovevo essere sovrappensiero, la verità è che non so come sia potuto succedere: guido di rado, questa è una strada che non faccio mai. Semplicemente ho sbagliato rampa. Dovevo prendere a destra e invece ho girato a sinistra. Appena ho incrociato un' auto mi sono accorto di essere contromano e mi sono fermato».


Cito il link alla prima versione dell'accaduto che è un po' diversa, ma in realtà multa o non multa, macchine incontrate o non incontrate, non è questo che mi interessa.

Quello che dico è: Burlando aveva dei problemi personali. Dei problemi grossi. Dei problemi che lo prendevano e lo distraevano a tal punto da arrivare a prendere l'autostrada contromano... E - almeno per un periodo - ha vissuto fuori dalla realtà. Per un periodo è stato talmente incasinato e fuori dalla realtà da arrivare a prendere l'autostrada contromano... Ma come si può pensare allora che alla mattina questo - seduto alla sua scrivania - potesse minimamente concentrarsi sul suo lavoro?! Eppure è rimasto dov'era e adesso viene riproposto... Io mi sento un po' preso per il culo.


Comunque, l'alternativa a Burlando è tremenda, quindi, perfavore, provate a convincermi a votarlo...

venerdì 12 febbraio 2010

Peccato non abitare a Roma

Una Piazza per Stefano Cucchi!

Inclusione, emancipazione e diritti sono l'unica sicurezza possibile

Inaugurazione del Giardino Stefano Cucchi

Domenica 14 ore 12.00

Area Verde angolo Via Filippo Serafini –Via Saredo

Gli operai incaricati dal Comune di Roma per la sistemazione dell'area verde scaricano il furgone. È il 19 ottobre 2009, come tutti i lunedì si fa fatica a far tutto, cosi le persone che passano, si affacciano dietro la staccionata un po' annoiati, controllano l'andamento dei lavori per poi proseguire. All'ospedale Pertini, nella stessa mattinata, a una donna che chiede notizie del figlio, ricoverato nel reparto carcerario, risponde una responsabile "non vi preoccupate, il ragazzo è tranquillo".

Il "ragazzo tranquillo" è Stefano Cucchi, 31 anni, arrestato dai Carabinieri la notte di venerdì 16 ottobre, al parco degli Acquedotti, a Cinecittà, non lontano da quella piccola area verde in ristrutturazione.

Giovedì 22 alle 12.30, i carabinieri vanno a casa di Stefano per notificare il decreto con il quale il Pubblico Ministero autorizza l'esecuzione dell'autopsia, cosi la famiglia viene a sapere della morte del figlio.

Stefano è morto di carcere, come troppi prima di lui. La politica complice ed omertosa ha cercato di coprire con le bugie la violenza impunita dello Stato, alla cui custodia Stefano era sottoposto. Il coraggio della famiglia ha imposto la ricerca di verità e giustizia. L'inchiesta sull'omicidio prosegue, sono passati mesi, ma la volontà è ferma: questa storia nessuno la deve dimenticare.

L'area verde in questione si trova all'angolo tra via Saredo e via Filippo Serafini è uno snodo molto frequentato per un piccolo quartiere come il Lamaro, il posto ideale per un parco pubblico. Ha una storia faticosa e difficile, abbandonata per tanto tempo e riqualificata solo attraverso l'occupazione di tutta l'area da parte del centro sociale Corto Circuito. In un quartiere privo di spazi verdi accessibili, pur essendo stato costruito in prossimità di uno degli ultimi corridoi verdi di Roma, il pratone di Torre Spaccata, paradossalmente chiuso al pubblico e destinato solo a future speculazioni edilizie.

Per questo motivo il Corto Circuito, dopo una consultazione con i cittadini del quartiere, ha deciso di destinare l'area a uno spazio verde di tutti, e dopo anni di attesa e di richieste ha ottenuto i fondi per la riqualificazione da parte del Comune di Roma.

Stefano forse non è mai stato al Lamaro, ma la sua storia fino a quella notte infame assomiglia a quella di molti ragazzi che attraversano i nostri spazi sociali e che vivono nelle nostre periferie. L'arroganza e l'impunità delle forze dell'ordine, la paura di andare in giro con una canna, le serate sulle panchine del parco attenti a vedere che non arrivi una volante. Le storie giovani di chi in periferia ci nasce e sta tutta la vita a cercare di svoltarla, con lo Stato e le Istituzioni che hanno solo il volto della repressione, dove non esistono spazi sociali e politiche giovanili. Dove sicurezza significa soltanto guerra agli ultimi della città, siano i "pischelli" del Parco, i writers, i lavavetri o i migranti che per pochi soldi vendono le loro braccia all'edilizia o alla cura dei nostri anziani.

Il parco pubblico porterà il nome di Stefano Cucchi, perché la sua storia insieme a quella di tutti coloro morti per mano dello Stato non venga mai dimenticata. Perché a Stefano sia dedicata una piazza o una via di Roma, non per la moda della toponomastica, ma per un atto di giustizia e di coraggio. Parco pubblico Stefano Cucchi, perché consegnare alla cittadinanza un'area verde dove governava l'abbandono è un modo attivo per contrastare l'emarginazione che ci impongono, per praticare dal basso una idea nuova di sicurezza.

Per questo vi invitiamo a partecipare all'inaugurazione del Giardino Stefano Cucchi Domenica 14 alle ore 12,00. Sarà attivo un mercatino di produttori biologici che partecipano ai Gruppi di Acquisto Popolari, di artigiani che organizzeranno anche dei piccoli laboratori per far conoscere le loro attività. Questo mercato diventerà poi un appuntamento fisso per la seconda domenica del mese. La giornata inizia alle 10 in piazza Cavalieri del Lavoro da dove partirà una piccola sfilata in maschera che raggiungerà il giardino Stefano Cucchi dove fino a sera si svolgeranno laboratori, spettacoli di giocolieri, musica ed animazione.

Ma soprattutto vi vogliamo invitare ad avviare , giovedì 25 febbraio, un dibattito pubblico con la famiglia di Stefano Cucchi, ricercatori, giuristi e amministratori locali per promuovere una nuova idea di città che con la memoria costruisca inclusione, partecipazione ed emancipazione sociale per le periferie.



Lasciate che i Giovani Vengano a Me

Per rimarcare le mie critiche a Bersani, ed estenderle anche a buona parte del Partito Democratico, ecco due esempi freschi freschi. Si parla di modi nuovi per avvicinare i giovani al Partito Democratico:
  1. Bersani parteciperà a Sanremo. Non come cantante, almeno credo. Però lo fa per conquistare i giovani, e per non essere snobista. Sul secondo motivo potrei trovarmi d'accordo, ma conquistare i giovani in un programma visto per due terzi da over 50 la vedo proprio grigia... Perché per conquistare i giovani non inizia ad investire su internet, wifi libero, blog e simili? Niente, Festival di Sanremo.
  2. Questa è una locandina fotografata in strada a Milano, direi che si commenta da sola:
Sapessi com'è strano


giovedì 11 febbraio 2010

Link - 11 Febbraio

  • Sfogo di Matteo Bordone su un intervento di Veltroni in un programma di Canale 5;
  • Identificazione uomo/stato/partito;
  • Identificazione uomo/imprenditore/politico, conflitto di interessi al cubo;
  • Visto che siamo a pochi giorni dall'inizio delle Olimpiadi, foto da Boston.com sul viaggio della torcia olimpica;
  • Sempre in tema Olimpiadi, video che ripercorre l'incredibile "impresa" di tal Bradbury. All'inizio mi era sembrata solo la storia di un gran fortunato, ma leggendo la sua storia ho cambiato opinione.

mercoledì 10 febbraio 2010

La Francigena contromano

Vi segnalo il blog di questo giuovane ragazzo di Terni che per la stagione 2009/2010 ha deciso di partire per Cambridge... a piedi! Lo stimo.
Un mio amico ingegnere, di cui non farò il nome tanto son tutti uguali, al mio raccontargli dell'impresa mi ha chiesto "... e come la attraversa la Manica, a nuoto?"... un giorno spiegherò in un post cosa penso degli ingegneri, ricalcando la verve creativa usata da Ballets per il post su Bersani.

Le ultime grandi frontiere della ricerca

Oggi, mentre cercavo un articolo che mi risolvesse
uno dei tanti problemi che da solo non sono in grado
di risolvere (purtroppo va così, che farci?) mi sono
imbattuto nel seguente articolo...

martedì 9 febbraio 2010

Costruire Caselli in Aria

Link - 9 Febbraio

  • Se questo è un uomo, dalla rubrica "Buongiorno" sulla Stampa;
  • Puntata di Tolleranza Zoro sulle primarie in Puglia, da Parla con me;
  • Bella pubblicità di Google, Donne e Motori;
  • Per chi l'ha visto, commento di Leonardo su Avatar;
  • Infine, l'ultimo post di Spinoza sulla FIAT. Per collegarmi al post precedente su Bersani, ecco la mia preferita: "A Montecitorio, intanto, Bersani ha incontrato i lavoratori Alcoa, che hanno ascoltato pazienti le sue richieste."

L'uomo del Forse (o il miglior "leader" di partito degli ultimi 150 anni)

Ogni giorno che passa, sono sempre più convinto che il vero prolema per l'Italia non siano i Berlusconi o i Bossi ma i Bersani.
Intendiamoci, non intendo dire che B. non sia un problema, B. è un problema ENORME. Ma se ogni giorno il problema B. diventa sempre più grande (ho visto poche ore fa il nuovo show con la presidentessa croata), la colpa è anche di chi lo vota, e di chi fa in modo che tante persone lo votino: l'opposizione, e soprattutto il "leader" dell'opposizione Bersani. "Leader" lo metto virgolettato perché Bersani non è degno di quel nome, come se scrivessi Berlusconi "statista" o Belpietro "giornalista".
Non ho nulla di personale contro Bersani, lo ritengo un ottimo tecnico, un buon politico soprattutto nei suoi vecchi ruoli relativi al campo economico nei lavori del Parlamento. Non me ne intendo molto di economia, ma oserei dire che come Ministro dello sviluppo economico (o quel che era, insomma) era molto bravo.

Ma come segretario del Partito Democratico proprio no.

Va bene politico, va bene parlamentare, sottosegretario, ministro, ma "leader" no. Non è capace, non è in grado. Potrebbe fare il segretario di partito di qualche piccolo partitino da 1o 2% di preferenze alle elezioni, ma guidare il secondo maggior partito d'Italia, con ambizioni da Presidente del Consiglio no.

Vorrei portare molti esempi a favore della mia tesi, ma non ho ancora avuto il tempo di farlo, ma credo che questo video può bastare (interessano solo i primi minuti, il resto si può tranquillamente saltare):



Non è in grado di rispondere a Tremonti, la mette in ridere, non è neanche in grado di attaccare invece di rispondere (come invece sa fare benissimo B.), insomma, non fa niente!!
Il partito democratico è un partito molto frastagliato, pieno di correnti e idee diverse (basti pensare che ne fan parte sia la Binetti che Scalfarotto, ad esempio) che sono normali e salutari, se c'è un leader in grado di gestirle e dettare la linea: è il suo compito, il motivo per cui viene scelto lui e non un altro. E chissenefrega se non tutti son d'accordo con la linea del leader, meglio scontentare un po' quà e là che scontentare tutti. Bersani riesce invece sempre a scontentare tutti, basta vedere come ha gestito le candidature alle regionali: primarie, non primarie, UDC, non UDC, l'appoggiare il candidato anti-Vendola in Puglia (e Vendola ha stravinto), il continuare a tergiversare sulle candidature (non sono ancora sicuro le abbia scelte tutte). Il commento migliore alle non-azioni di Bersani l'ha fatto Di Pietro:
Con Bersani ho parlato ieri sera, ma sinceramente devo dire che non ho capito cosa ha detto.
E se per le regionali ha sbagliato quasi tutto, nel resto ha fatto anche peggio. Anche nelle piccole cose non ne azzecca una, come dice Gilioli:
Bersani spiega che il dopofestival di Sanremo su Youdem è un’iniziativa per stare vicini ai giovani:
Il 46 per cento degli spettatori del festival ha un’età superiore ai 55 anni. Quasi un terzo è sopra i 64 anni.
Poi, potrei ricordare il caso Binetti (e mandala via una volta per tutte!), lo scontro (inesistente) sulla giustizia, le leggi ad-personam, e così via. Mai una volta che dica qualcosa di forte, che prenda una posizione ferma e decisa. Tergiversa, e di conseguenza tergiversa tutto il partito democratico, e quindi l'opposizione. E la maggioranza si sente legittimata a fare ciò che vuole.

E ad inferire ci pensano anche i giornalisti/opinionisti di sinistra, che tra un attacco e l'altro a Berlusconi, per ricordarsi della presenza di un "leader" del centrosinistra, lo prendono in giro.
Il migliore di tutti è stato Capriccioli sul suo blog:
Io non è che pretenda molto da te. Vorrei soltanto sapere se hai una posizione di qualche tipo su un qualche argomento. Sì, lo so che ce l'hai, ma devi farcelo sapere, Bersani, è così che funziona, non è che possiamo essere noi a venire a casa tua a chiederti un parere su tutto. Ce lo devi dire tu. Ho visto che sul sito c'è una sezione "Proposte": è una figata, Pierluigi, ma quelle cose devi ripeterle anche in televisione, sui giornali, in piazza. Non dovresti, non dovreste parlare di altro.

Il mio sfogo volge al termine, giusto per infierire ancora un po' pubblico il video del mio stato d'animo quando sento parlare Bersani (basta sostituire ogni "D'Alema" pronunciato con "Bersani" e il gioco è fatto).



Grazie Nanni Moretti, sfogo finito.

lunedì 8 febbraio 2010

L'uomo che verra`

Vorrei consigliarvi un film che ho visto sabato sera. E` di un regista poco famoso, di nome Giorgio Diritti (qui il link ad una sua intervista), di cui ho potuto apprezzare anche il suo precedente film "Il vento fa il suo giro".
Torna nelle sale italiane con "L'uomo che verra`", un film che racconta la strage di Marzabotto attraverso gli occhi Martina, una bambina di otto anni. Mi e` piaciuto moltissimo, ha una fotografia splendida e una tecnica di ripresa che rende al massimo il realismo delle scene.
Proprio questo realismo fa si che gli spettatori si immedesimino nei personaggi fino quasi ad affezionarsi alla dura realta` della vita di una famiglia contadina, povera, nei mesi della seconda guerra mondiale.
Un film che mi ha fatto tornare a pensare, ancora una volta, alle prove che i miei nonni hanno dovuto affrontare settant'anni fa quando avevano circa la mia eta`.

Ve lo consiglio se la volonta` di provare a capire come sono stati vissuti quei tragici momenti supera di gran lunga il vostro amor proprio: e` un film straziante di cui ho sperato piu` di una volta che fosse vicina la fine.

mercoledì 3 febbraio 2010

...la voce di Pasolini.

"Con il Concilio la Chiesa aveva l'occasione storica
di essere la guida grandiosa ma non autoritaria
di tutti coloro che rifiutano il nuovo potere consumistico,
che è completamente irreligioso,
totalitario, violento, falsamente tollerante,
anzi più repressivo che mai, corruttore, degradante" .

(Pier Paolo Pasolini, Corriere della Sera, 22 settembre 1974).

Il legittimo impedimento ad ascoltare i pentiti

Due belle notizie, fresche di repubblica.it, che ti fanno iniziare la giornata con gioia a pacchi!
La prima sull'approvazione del legittimo impedimento.
Le secondo sulla legge "anti-pentiti".

E` necessario sapere cosa sta succedendo in parlamento.

martedì 2 febbraio 2010

Link - 1Febbraio

  • Consigli per le regionali di Gilioli;
  • Riflessione su aborto e diritti;
  • "Mappe" di Ilvo Diamanti da "Repubblica" di domenica;
  • "Il Disassociato", un interessante blog su un ex-testimone di Geova che racconta molte cose su questa religione e i motivi per cui lui non ne fa più parte.