Anche gli avvocati ci si mettono ora: in un intervista a Gilioli (Repubblica), un noto avvocato italiano, dichiaratamente bolscevico, si lascia andare a pesanti affermazioni contro Berlusconi. Ecco alcuni passaggi incriminati, e criminosi:
Avvocato, qual è il suo parere sulle due norme che il premier sta facendo passare in questi giorni, il processo breve e il legittimo impedimento?
«La correggo: le norme che gli servono per completare il suo disegno sono tre. Lei ha dimenticato il Lodo Alfano Bis, da approvare come legge costituzionale, che è fondamentale».Ecco che inizia, aggredisce già alla prima domanda!
Mi spieghi meglio.
«Iniziamo dal processo breve: si tratta solo di un ballon d’essai, di una minaccia che Berlusconi usa per ottenere il legittimo impedimento. Il processo breve è stato approvato al Senato ma scommetterei che alla Camera non lo calendarizzeranno neanche, insomma finirà in un cassetto, perché il processo breve gli serve solo per alzare il prezzo della trattativa. A un certo punto rinuncerà al processo breve per avere in cambio il legittimo impedimento, cioè la possibilità di non presentarsi alle udienze dei suoi processi e di ottenere continui rinvii.
E poi che succede? Che c’entra il Lodo Alfano bis?
«Vede, la legge sul legittimo impedimento è palesemente incostituzionale, e quindi la Consulta la boccerà. Però intanto resterà in vigore per almeno un anno e mezzo: appunto fino alla bocciatura della Corte Costituzionale. E Berlusconi nel frattempo farà passare il Lodo Alfano bis, come legge costituzionale, quindi intoccabile dalla Consulta».Ecco, invece di parlare con trasporto della miglior riforma della giustizia degli ultimi 150 anni, l'avvocato fa chiare allusioni al solito luogo comune delle leggi ad personam. E poi, chi mai farebbe leggi che si sa già verranno bocciate? Dove siamo, nel paese di Pulcinella??
Mi faccia capire: Berlusconi sta facendo una legge – il legittimo impedimento -che già sa essere incostituzionale?
«Esatto. Non può essere costituzionale una legge in cui il presupposto dell’impedimento è una carica, in questo caso quella di presidente del consiglio. Non esiste proprio. L’impedimento per cui si può rinviare un’udienza è un impegno di quel giorno o di quei giorni, non una carica. Ad esempio, quando io avevo incarichi di governo, molte udienze a cui dovevo partecipare si facevano di sabato, che problema c’è? E si possono tenere udienze anche di domenica. Chiunque, quale che sia la sua carica, ha almeno un pomeriggio libero a settimana. Invece di andare a vedere il Milan, Berlusconi potrebbe andare alle sue udienze.Ecco, lo sapevo! Questo avvocato ha anche ricoperto carichi di governo, è sicuramente amicone con Prodi e con quell'eversivo di Di Pietro. E poi cosa va a blaterare, sicuramente non avrà neanche mai letto la legge sul legittimo impedimento, e poi Berlusconi lavora più di tutti gli altri, anche quando guarda il Milan e pure la domenica mattina.
Come fa a esserne così certo?
«Conosco le strategie di Berlusconi. Ero il suo consulente legale e mi chiedeva di scrivergli delle leggi che lo proteggessero dai magistrati, non faceva certo mistero del loro scopo ad personam. E io gliele scrivevo anche meglio di quanto facciano adesso Ghedini e Pecorella. Ad esempio,quella sulla legittima suspicione, mi pare fossimo nel 2002. Gli serviva per spostare i suoi processi da Milano a Roma. Lui ce la chiese e noi, fedeli esecutori della volontà del principe, ci siamo messi a scriverla [...]».Beh, dopo questa affermazione l'avvocaticchio perde completamente credibilità: come osa a credersi migliore di Ghedini?!? Probabilmente è mosso da invidia, che, evidentemente, lo porta a straparlare.
Pentito?
«Guardi, la mia esperienza al Parlamento e al governo è stata interessantissima, direi quasi dal punto di vista scientifico. Ma molte cose che ho fatto in quel periodo non le rifarei più. Non ho imbarazzo a dire che ho vissuto una crisi morale, culminata quando ho visto come si stava strutturando l’entourage più ristretto del Cavaliere: Cicchitto, Bondi, Denis Verdini, ma anche Ghedini e Pecorella. Personaggi che hanno preso il sopravvento e che condizionano pesantemente il premier.[...]».Ecco, parla di crisi morale e poi attacca in questo modo il povero Berlusconi? Abbiamo a che fare con un terrorista probabilmente.
L'intervista poi va avanti, con altre illazioni sul premier e ripetuti attacchi. Ormai i comunisti non sanno più a cosa aggrapparsi per provare ad attaccare Silvio, che si rivela invece inattaccabile, e in odore di santità. Proporrei almeno una denuncia per diffamazione, ed una punizione esemplare, che la futura nuova giustizia italiana sicuramente gli darà.
Ah, mi dimenticavo, l'avvocato in questione è lui:
Carlo Taormina, ex avvocato di Berlusconi e parlamentare di Forza Italia. Qui l'intervista completa, e qui la risoluzione di tutti i problemi di Berlusconi secondo il blog "logorio".