sabato 19 novembre 2011

Su Monti e sul nuovo governo



Oggi è una settimana che Berlusconi si è dimesso. Nel frattempo, sono state fatte delle consultazioni, Mario Monti è stato incaricato a formare un nuovo governo, che ha ottenuto la fiducia alla Camera e al Senato con grandi maggioranze e ora si appresta a governare per i prossimi mesi.

Ciò che ho visto e sentito al Parlamento in questi giorni mi lascia molto stranito: PDL e PD che votano compatti la fiducia per il nuovo governo, proponendo coesione e collaborazioni, Casini e Rutelli, innamorati folli di Monti, che parlano da statisti e credono di essere tornati alla Prima Repubblica, l'IDV che non sa da che parte stare e che fa di tutto per perdere voti e credibilità, la Lega che è tornata ai primi anni novanta, contro Roma ladrona e contro i poteri forti e chi in questi anni ha rovinato l'Italia (??), Scillipoti che fa interventi folli con grandi risate di molti deputati, dei benemeriti sconosciuti che dichiarano la fiducia al governo da parte di un partitino rappresentato da loro stessi, i vari Berlusconi, Brambilla, Maroni, Brunetta, Rotondi seduti insieme agli altri dei loro partiti e non nei banchi del governo.

In mezzo a tutto questo, Mario Monti e quella quindicina di sconosciuti che sono i suoi ministri, sembrano degli alieni. Il primo giorno al Senato si guardavano intorno, spaesati, quasi fuori luogo. Non che non si siano mai sentiti nominare (ad esmpio Profumo è il presidente del CNR, e quindi in teoria il mio capo), ma di sicuro se li incontri per strada non li riconosci. Gira anche la notizia che Monti domenica scorsa sia andato in un museo a Roma senza scorta, facendo la fila per il biglietto, senza essere riconosciuto e fermato da tutti. Insomma, in una settimana è cambiato tutto: più sobrietà, più istituzionalità, meno volgarità, e sopratutto più credibilità.

Diciamo che dopo Berlusconi e i suoi ministri, anche noi del Quinto Postulato al governo avremmo fatto la nostra bella figura.
Questo è il punto: dopo questi anni di Berlusconi e Carfagne varie, in un periodo di crisi seria come quella che sta colpendo l'Italia, il governo Monti sembra la cosa più figa di tutti: gente laureata, piena di esperienza e di cultura, messe nei posti giusti (economista all'economia, docente universitario all'istruzione, ammiraglio alla difesa e così via), che parla con toni pacati, che non deve inventarsi scuse per rovinare il consenso, che propone manovre economiche degne di questo nome, e se propone le stesse cose degli altri (tagli ai costi della politica, lotta all'evasione fiscale) poi però lo fa veramente.
Anche lo stile di Monti è perfetto: pacato ma mai noioso, ironico ma non volgare, parla a braccia, fa pause e si blocca per pensare alla parola giusta da usare. Si permette di richiamare i senatori, dicendogli di applaudire di meno e ascoltare di più, ringrazia il predecessore Berlusconi ma non per il suo operato, ma perché si è fatto da parte in tempo.

Lo se che sono tutti "tecnici", ma Monti e il suo governo rappresentano quello che per me sarebbe il partito conservatore ideale: serio, rispettabile, cattolico, anziano e vicino alle banche, contrapposto ad un partito riformista, moderno, laico e giovane.

Io voterei per il secondo.

Quindi, ora che abbiamo un serio governo (tecnico) coservatore, voglio che nasca anche un partito davvero di sinistra, perché 17 anni di Berlusconi mi possono bastare, e perché anche l'Italia di cui mi sento di far parte si merita dei rappresentanti degni di questo nome.

(Astenersi bersaniani, dipietristi, dalemiani e veltroniani, grazie)

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