venerdì 7 ottobre 2011

iPhone: rivoluzione culturale?!

Caro Ballets...
Fino all'altra mattina non sapevo chi fosse Steve Jobs. Il rispetto per la morte di una persona più giovane di mio padre non mi impedisce di dire la mia...

Se fosse stato Lore il primo a scagliarsi contro il tuo post avrebbe perso almeno due punti della famosa classifica sui veri finti intellettuali. Doson ha acceso la miccia scrivendo quel che avrei scritto io.

La cosa che più mi ha irritato della tua arringa è stato il riferimento alla Cina. Quando mi è capitato di vedere in giro persone cinesi o asiatiche in genere con lo sguardo fisso a muovere le dita su uno schermo mi sono ritrovato a pensare che gradualmente perderemo la grande conquista evolutiva del pollice opponibile. In Cina evidentemente (come anche in paesi come la Malesia) esiste un anacronistico senso di inferiorità verso l'Occidente e il suo stile di vita: avere l'iPhone è uno dei tanti modi per credere di colmarlo. Una cultura inconsapevole del lavoro, dove è presente una massificazione scandalosamente impersonale e in cui il punto d'arrivo è avere l'iPhone non desta in me alcun tipo di ammirazione. La dote di questi paesi è l'aver compreso immediatamente (spesso molto più velocemente che da noi, va detto) le potenzialità della tecnologia e della globalizzazione, ma senza avere il sostrato necessario a supportarla, creando questi ibridi pieni di contraddizioni e di ombre difficilmente svelabili.

Io non critico Steve Jobs come persona (anche se il suo discorso a Stanford ha un contenuto di facile presa) o il fatto che guadagnasse dalle sue invenzioni, ma il modo in cui ha indotto le persone a pensare ciò che pensi tu. Quindi attenzione... Non mi turba Steve Jobs, la Cina o l'iPhone in sè: mi turba vedere la facilità con cui l'essere umano cede alla tentazione di avere cose inutili, pensando di averne bisogno o che la propria vita sia più semplice, più "intuitiva" per citarti, ad averle.

Voglio dire Ballets... Io ritengo l'invenzione della lavatrice una vera rivoluzione culturale, un passo importante per l'emancipazione femminile. Pensa a come sarebbe effettivamente diversa la nostra vita senza il frigorifero. L'automobile e il treno sono altri strumenti essenziali nella nostra cultura (nessuno potrebbe lavorare a più di un chilometro da casa). Più in generale i trasporti veloci (l'aereo) hanno rivoluzionato la percezione del mondo precedente. Insomma... Nei libri di storia queste cose saranno ricordate, NON l'iPhone!!! L'iPhone è una variante del telefonino, indubbiamente comodo per comunicare cambi dell'ultim'ora, con in più un'aggiunta di cazzate varie. Altra rivoluzione totale (del cui potenziale non siamo ancora del tutto consapevoli a questo stadio) è Internet, o il computer a livello scientifico, senza il quale non avremmo il piacere di avere queste conversazioni a distanza.

L'aver convinto le persone che un oggetto simile abbia qualcosa da trasmettere, a parte la sorpresa iniziale di fronte a certe cosette carine, quasi fossimo uomini primitivi davanti alla magia del fuoco, non è un merito, è un fatto di cui posso liberamente irritarmi.

Non credo necessario sottolineare ulteriormente ciò che è stato detto da Lore e da Doson.

13 commenti:

  1. Cazzo bolo, i commenti!! Scrivimi un po' una mail che proviamo a risolvere il tuo problema!

    Allora, due premesse: se inizi dicendo che non conoscevi Steve Jobs, tutto ciò che scrivi dopo ha molto meno credibilità. E poi, vorrei mettere in chiaro che io non ammiro Steve Jobs in quanto inventore dell'iPhone. Steve Jobs ha creato/inventato/sviluppato dagli anni 80: il primo Machintosh, il primo sistema operativo, le cartelle e le "risorse del computer", il mouse, i computer portatili, nuovi processori avanzati per pc, i cartoni animati fatti al pc (Toy Story), i computer all-in-one (solo schermo, solo il case), il negozio di musica online, il negozio di applicazioni online, i tablet. L'iPhone ce l'ho e lo trovo utilissimo, ma sono d'accordo sul dire che è assolutamente non indispensabile. Quindi se parlo di rivoluzione culturale, non mi riferisco all'uso sfrenato dell'iPhone.

    Io ho parlato della Cina per rispondere alla domanda di Doson "L'aver portato a tutti la tecnologia non la capisco proprio: a chi? Costano l'ira di dio!", e non ho detto che sono tutti dei fighi che hanno l'iPhone. Cosa ti irrita quindi? Poi, io sono stato in Cina e non ho visto tutta questa inferiorità verso l'Occidente... certo, ci imitano gli usi e i costumi, ma in quanto a tecnologia sono avanti di vent'anni, gli iPhone ce li hanno prima loro di noi, non è con quello che colmano il loro presunto senso di inferiorità, al massimo è tingendosi i capelli biondi e vestendosi da skater.

    Alla seconda parte ho già mezzo risposto, l'iPhone di per se non è una rivoluzione culturale, ma i computer, l'informatizzazione, internet e l'uso molteplice dei nuovi device si, e se lo neghi sei anacronistico. È come se avessi scritto ottant'anni fa che col sapone di marsiglia e l'olio di gomito si lavano molto meglio i vestiti che con la lavatrice (sempre che la lavatrice sia stata inventata ottant'anni fa!). Nelle scuole americane iniziano a sostituire i libri con gli iPad, idem negli ospedali al posto delle cartelle cliniche. I database ormai sono tutti telematici e non cercheresti mai un libro in biblioteca nel mobiletto con tutte le letterine. Tra vent'anni i tablet e gli smartphone saranno elementi essenziali nella nostra cultura tanto quanto l'automobile e il frigorifero. Nei libri di storia non verrà ricordato l'iPhone, ma i nuovi mezzi sociali e di comunicazione si.

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  2. Ballets, hai assolutamente ragione e sono assolutamente d'accordo con te!
    Scusa se ho scritto questo post, era solo per dare il contentino a doson...

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  3. Grazie Bolo!
    (è uno scherzo: sono entrato con la password di bolo per vedere cosa non funziona nei suoi commenti, e me ne sono subito approfittato!)

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  4. Ballets sei un grande!!! Il maledetto Google Chrome da qualche problemi ma con FireFox FUNGE!!!

    Da oggi tornano i miei commenti... Tremate, TREMATE!!!

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  5. Dai Bolo, non ci è voluto neanche troppo, ora tutto risolto e puoi ricominciare a commentare!

    Comunque, giacché fino alla scorsa settimana non sapevi chi era Steve Jobs, qui c'è un video di Repubblica con un racconto della sua vita:

    http://tv.repubblica.it/copertina/addio-a-steve-jobs-l-uomo-che-visse-tre-volte/62512?video=&ref=HREA-1

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  6. Penso si possa firmare un armistizio e fermare l'assalto a "forte-Ballets" su questo articolo di Gramellini..

    http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/hrubrica.asp?ID_blog=41

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  7. L'ho letto anche io e condivido, il forte-Ballets firma l'armistizio!

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  8. La prova della grandezza di Jobs è in questo articolo:
    http://www.antoniosocci.com/2011/10/ora-basta-jobs-non-era-il-messia/?utm_source=feedburner&utm_medium=email&utm_campaign=Feed%3A+LoStraniero+%28Lo+Straniero+-+Il+blog+di+Antonio+Socci%29://

    ..Riesce a mettermi d'accordo con un ciellino! E che ciellino..

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  9. Doson, l'unica cosa che condivido è il titolo (non fare di Jobs il messia), il resto è tutto di una banalità e un qualunquismo sconcertante, e la lista di inventori-non-famosi è patetica!
    Sarà che ogni cosa scritta da socci mi sta sulle palle ancora prima di leggerla...

    Ti ho perdonato Facci e Cruciani, socci non so se te lo posso perdonare!

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  10. secondo me jobs non era un genio:
    sicuramente lungimirante, coraggioso, deciso, ha saputo ben interpretare un certo interesse crescente verso l'alta tecnologia ed è riuscito a sfruttarlo, accelerando quel processo di penetrazione della tecnologia all'interno dei nostri stili di vita.

    ma quel processo era gia in atto, il primo computer è stato assemblato a kreuzberg nel 1941, negli anni 70 la IBM portava già avanti processori sempre piu piccoli e sofisticati, insomma, se non ci fosse stato lui (e bill gates) forse in questo momento non avremmo tutti un PC portatile o un cellulare con fotocamera in HD, ma probabilmente tra 10 anni si.

    io invece ho trovato assai condivisibile l'articolo si socci.
    di quell'articolo non mi piacciono molto i toni, come la filippica sulla bontà dei missionari o la polemica sulla sindrome esterofila di noi italiani, però il ragionamento di base mi sembra non faccia una grinza.

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  11. Oh mamma mia: aiutooooo!!!!! Anch'io sono sostanzialmente d'accordo con Socci!!!!!
    Per riprendermi corro subito a bestemmiare in chiesa!!

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