giovedì 15 aprile 2010

Two Lovers

Abbandono per un secondo la tematica caustica politica che mi piace tanto per consigliarvi un film tutt'altro che impegnato, ma che mi ha lasciato bene impressionato e a cui penso di tanto in tanto da due giorni.
A quanto ne so nessuno dei membri di questo blog ha esattamente i miei stessi gusti in fatto di cinema, ma luoghi di scambio come questo sono fatti apposta per far conoscere agli altri cose sconosciute (io ho scoperto un sacco di cose che non sapevo!!!)
Interpretazione di valore per il Joaquin Phoenix di "Match Point", nella parte di Leonard, uomo in preda a un disturbo bipolare che si traduce nella vita vera in un amore per due donne profondamente diverse, una Gwyneth Paltrow bellissima finalmente affrancata dal ruolo di candida ragazza acqua e sapone e una Vinessa Shaw (già vista in qualche commediola un pò inutile), tenera e disponibile, capace di suscitare in più di un punto un sentimento di pena autentica.
La trama in sè è piuttosto prevedibile, ma durante il film si viene travolti da un senso di partecipazione per il personaggio di Leonard e ci si trova a capire che il suo dissidio traduce qualcosa di più che una semplice indecisione amorosa, poi non così lacerante. Si tratta più di due modi di concepire l'esistenza e di vedere il futuro. Il bravo Joaquin Phoenix rende bene il viso di un uomo segnato, dal vissuto tormentato ma tutto sommato insignificante. Intristisce vederlo così impegnato nella ricerca della sua strada; sembra continuamente spaesato, i suoi movimenti sono rigidi, la sua fiducia commovente. Così si viene assaliti via via da sentimenti contrastanti verso questi due poli, verso queste due donne. In un certo istante mi sono sentito travolgere da quella positività che nasce dalla voglia di riscatto e dal sentore della felicità, parteggiando palesemente per una delle due. Il tutto si risolve in un bellissimo finale, senza il quale forse la storia in sè non mi avrebbe lasciato molto.

Da segnalare la presenza di Isabella Rossellini, nel ruolo della madre di Leonard: la sua capacità di rendere così tanto con uno sguardo o un sorriso è straordinaria. Inutile dirvi che, per un melomane come me, la presenza in una sequenza del film di un tema tratto dall'opera "Cavalleria rusticana" di Pietro Mascagni, livornese, ha solo contribuito a convalidarne il giudizio positivo. Un amico mi ha insegnato che bisogna sempre guardare i titoli di coda. Ebbene ritrovare quel tema nei titoli di coda mi ha fatto pensare che io non avrei saputo sceglierne uno migliore per rendere l'atmosfera generale in cui il film mi ha lasciato.

3 commenti:

  1. Grande Bolo!
    Guarderò il film, non tanto per la storia, quanto per la colonna sonora!
    Ho apprezzato tantissimo la tua citazione su Mascagni, soprattutto perchè hai indicato anche la sua patria! Non molti sono a conoscenza delle origini labroniche di questo compositore. Io sono una grande amante della lirica, me l'hanno fatta ascoltare da quando ero nella culla.. e in particolare il mio nonno mi ha trasmesso questo grande amore, dal momento che lui cantava nella corale livornese che, indovina un po' come si chiama... "Corale Pietro Mascagni".
    Grazie ancora!

    Ele, Livornese

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  2. Dai Bolo mi hai convinto, me lo guarderò!

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  3. Errata corrige... Non era Joaquin Phoenix quello di "Match Point"...

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