martedì 13 aprile 2010

Omopedosessuofilità

E' molto grave che una persona con il ruolo di rappresentante del Vaticano nel mondo, se avete presente cosa si propone di essere il Vaticano, abbia la possibilità di:

1. riportare un presunto dato scientifico senza citare una precisa fonte ("molti scienziati");

2. usare tale dato per difendere l'operato della chiesa dall'accusa di aver avuto poca attenzione sul caso della violenza di preti sui minori(sì, è vero, alcuni preti sono pedofili, ma i pedofili più numerosi sono quegli sporcaccioni libidinosi dei gay);

3. trattare un tema così delicato come il rapporto fra omosessualità e pedofilia in poche parole, facendo passare implicitamente l'idea che i gay se la fanno volentieri coi bambini.

Questo terzo aspetto apre poi ad una serie di reazioni a catena a cui è impossibile che il cardinale non abbia pensato.
Spiegatemi perchè l'italiano medio, che spesso non arriva a capire la differenza fra gay e trans -ad esempio- e li pensa tutti indaffarati a fare gay pride e vendere coca ai presidenti delle regioni, sentendo la frase riportata dai media non dovrebbe peggiorare l'opinione che aveva sui gay? Ma pensate al padre a cui il figlio ha appena dichiarato la sua omosessualità, o al bulletto della III F la cui principale occupazione è far pesare atteggiamenti effemminati del povero sfigato di I A, o mille casi come questi del quotidiano.
Cosa fa la chiesa per loro?
Li getta in pasto ai mass media come merce di scambio, un lancio al ribasso:
"ah zì? tite che prete=petofilo?!?
e allora peccatevi qvesta: frocio=petofilo!!! ah aha ah"

Che strano gioco è questo? Vince chi la spara più grossa?
Stiamo davvero parlando di persone illuminate che indicano la salvezza nell'amore, o di quale altro tipo di personaggi?

Preferisco allora farmi una risata leggendo qui. E che questi individui continuino pure a sguazzare nella merda che gli esce dalla bocca (scusate la finezza).

2 commenti:

  1. condivido lo sdegno, l'indignazione, la fatica fisica, oltreche' mentale, di dover sopportare questa ennesima violenza. perche' di violenza si tratta.
    quel che mi spaventa e' cadere nella trappola che questa specie di assurda gara sta producendo: e' veramente rilevante conoscere la % dei casi di pedofilia tra i preti? mi importa sapere quanti sacerdoti sono omosessuali? e' giusto che il mondo si interroghi e giudichi quanto sia piu' o meno sopportabile il voto di castita'?
    cosi' come il "problema" non sta nell'omossessualita', non lo e' neppure la scelta individuale riguardante il voto di castita'. perche' discuterne? chi sceglie di prendere i voti lo fa in maniera autonoma e consapevole, li accetta interamente. non posso e non voglio giudicare la sua scelta, al pari di come mi scandalizza che la chiesa getti il suo assurdo giudizio sulle scelte affettive, prima ancora che sessuali, di altri esseri umani.
    il problema e' la pedofilia. la pedofilia e' un reato. schifoso, imperdonabile. non ci sono sconti per nessuno. a me poco importa se il pedofilo sia un prete, un insegnante di una scuola materna o un riccone americano in viaggio di piacere in sud america. per tutti provo lo stesso disgusto. tutti loro meriterebbero pene che qui non scrivero'.

    X

    PS: il link al blog di smeriglia e' esilarante.

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  2. Ho aggiornato il mio post sullo stesso tema con la novità del giorno:

    Oggi il Vaticano ha rettificato: Bertone è stato male interpretato, si riferiva non agli omosessuali in generale, ma solo a quelli all'interno della chiesa. Quindi: se io sono gay sono tranquillo e ai bambini non penso, se un giorno per sbaglio decido di farmi prete, il giorno stesso dell'ordinazione inizio a provare un'irrefrenabile attrazione per tutti gli esseri umani nati dopo il 1995. A questo punto mi aspetto il trattato scientifico a cui si riferisce Bertone...

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