mercoledì 31 agosto 2011

Il partigiano tedesco

Elisa Battistini sul suo blog parla del docufilm "L'uomo che nacque morendo" del regista lericino Luigi Faccini che verrà proiettato al Festival di Venezia tra pochi giorni: tratto dall'omonimo libro, racconta la storia di un tedesco che durante la seconda guerra mondiale ebbe il coraggio di passare dalla parte della resistenza pagando con la vita la sua scelta.


Rudolf Jacobs era un ufficiale della marina tedesca: nel 1943 venne mandato alla guida di un commando nazista nella zona di Lerici. Qui entrò in contatto con alcuni antifascisti e si decise a disertare per entrare a far parte della brigata Muccini, formazione partigiana della zona.
Morì il 4 novembre del 1944, durante un'offensiva al comando militare fascista di Sarzana.

Nel luogo in cui cadde, crivellato dai colpi dei suoi stessi compatrioti, sorge ora una lapide che ricorda il suo sacrificio: resta la sua testimonianza di uomo che ha creduto nei valori democratici fino alla morte.


“In ogni circostanza, anche la più difficile, l'uomo resta sempre un essere con capacità di raziocinio e di scelta”.
Con queste parole, dello storico Paolo Pezzino, mi piace infine creare un collegamento fra Rudolf Jacobs e Libero Grassi, di cui ho parlato ieri.

Nessun commento:

Posta un commento