domenica 19 maggio 2013

Brava Milena!

Carissimi
monumentale Milena Gabanelli questa sera. Non ha perso la sua consueta capacità di giornalista attenta all'unica cosa che conta nella determinazione della verità: i fatti. Ognuno li interpreti secondo coscienza e capacità.

Il punto di gran parte della puntata di stasera era il finanziamento pubblico e privato ai partiti. Il giochino è facile da capire, perché dopotutto siamo italiani anche noi: io privato ti finanzio aspettandomi qualcosa da te, garanzie, promesse, influenzando magari il tuo operato politico. Inoltre una mole enorme di denaro pubblico fluisce nelle casse dei partiti e sparisce chissà dove. Ben congegnato anche il meccanismo delle fondazioni private: non devono rendere conto a nessuno dei loro movimenti finanziari. Ci sono anche casi di finanziamenti bipartisan da parte dello stesso soggetto, giusto per non sbagliare. Il fulcro che mi ha preso bene della puntata era il seguente: non si fa politica con l'aria, ma almeno dimmi da dove vengono i soldi e dove vanno. Nel caso in cui provengano da qualcuno che non ritengo affidabile io non ti voto. Quindi, badate bene, il punto non è "facciamo politica con l'aria", il punto è la trasparenza maggiore possibile, perché altrimenti la faccenda diventa un rompicapo non banale. Non parliamo poi degli esagerati patrimoni immobiliari di alcuni partiti, specie di sinistra, che rimangono chissà dove per poi affondare chissà dove quando il partito si scioglie o cambia nome. I prefetti di Milano cercano di fare controlli regolari su questa storia delle fondazioni, ma in caso di anomalie non hanno strumenti per agire: chi punire? chi occulta cosa? da dove vengono questi soldi? Boh.

Dopo una serie di imbarazzanti rivelazioni per me, sciocco elettore PD che non si informa, sui patrimoni immobiliari, anche e soprattutto emiliani, degli ex DS, ancora vivi come entità economica ma scomparsi dalla scena politica, i quali erano la garanzia data alle banche per coprire il debito dell'Unità che probabilmente sarà coperto (ingiustamente) dallo Stato, si è finalmente passati a parlare del mito, i finanziamenti del M5S. Temevo, a torto, che Milena sarebbe scaduta nella vanità di strizzare l'occhio a coloro che la volevano al Quirinale. Così non è stato.

Il blog di Casaleggio è una macchina sfornasoldi spaventosa. Questo, per me, ci sta di brutto. Insomma tu sei un imprenditore. Come Berlusconi. E' naturale che tu agisca per incrementare il tuo patrimonio, su questo non si discute. Contesto l'aura da libro "Cuore" del "Grazie a voi non spendiamo un centesimo! Si può fare politica senza soldi! Ci date anche da mangiare!", una caramellina per le menti del popolino, ingravidate a dovere da tutte queste cazzate, con tanto di nazifilm-propaganda intitolato "Tsunami Tour", in cui si vedono cieli al tramonto dopo una giornata di impegno politico e questo camper del MoVimento nella neve, incurante del pericolo (con carburante pagato dalla gente comune, per fortuna). Tant'è che alla domanda fatale sugli introiti del blog, il messia sognatore di Gaia non risponde e un certo senatore 5S inizia a sbraitare contro la giornalista: "So chi la manda! So la ragione per cui state facendo questo servizio! Generare ILLAZIONI!" "Ma io ho fatto una domanda..." "ILLAZIONI! Me ne vado!".

Gadgets, pubblicità, gasolio, manifesti, palchi, musica, organizzazione, carta, penne io non so quante cose ci siano dietro ad una campagna elettorale. Io so che con i soli euro della gente non si può fisicamente fare tutto. Grazie a Milena che ha messo l'accento su questo punto: trasparenza. Io elettore me ne dovrei fregare dei tuoi scontrini della diaria. Ma che cazzo me ne frega? Si tratta di capire da dove vengono i soldi per tutto il resto. Perché i soldi ci sono. Io non ne contesto la presenza, come in molte altre occasioni su questo blog. Non contesto nemmeno lo scopo centrale di tutta la baracchina, vale a dire, come sempre, il denaro (sperando peraltro che non si tratti di un altro caso di megalomania, ne abbiamo le palle piene di megalomani). Ne contesto l'occultamento, in nome di una copertina patinata che nasconde pagine piene di sgommate.

Lo so anche io che prenderesti meno voti se mi dicessi proprio tutto. Un mito si fonda proprio sul vago, sul cenno, sull'uso delle formule magiche. Pubblicate dati meno vaghi, fatemi assistere in streaming alle vostre riunioni private! Dagli altri non le pretendo, perché continuano a raccattare i voti alla vecchia maniera, cioè con le ideologie di destra e sinistra (oggi stesso Grillo ha dato un colpo al cerchio e uno alla botte; peccato che non un solo giornalista di questo paese lo abbia capito e si siano tutti attaccati all'accenno al papa). Dal M5S invece sì, lo pretendo, perché è la sua bandiera, la trasparenza. E' ironico come il metro di critica che si applica a tutti i partiti non venga applicato MAI al MoVimento 5 Stelle.

Sono tre mesi che abbiamo votato e io mi sento ancora in campagna elettorale.

Anche la Gabanelli è pagata dai partiti perché ha posto qualche dubbio sulla storia del Nuovo Partito? Ma fino a ieri era la vostra paladina del diritto all'informazione! Attendo con curiosità commenti. Al solito sarete stati fraintesi, i dati saranno stati manipolati e al solito qualcuno ce la sta avendo con voi perché siete "i nuovi partigiani".

Vi prego di notare che ho imparato anche io come si scrive un post di propaganda. Un pò di corsivi a caso, qualche bold... Facciamo progressi...

4 commenti:

  1. Ah ah io avrei preferito oltre ai bold e ai corsivi qualche immagine in più :)
    Comunque questa volta, Balo, sono pienamente d'accordo con te! E apprezzo le critiche, perché sono puntuali ed espresse con toni miti. Non c'è che dire, stai migliorando: potresti proporti a Grillo e Casasleggio per scrivere sul suo blog!!!

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  2. Come temevo. Le cose riportate sono "non veritiere", la Gabanelli è una "traditrice al soldo di PD e PdL" ed é scontro sulle cose espresse ieri sera. Fate vobis.

    Balo? E chi è Balo? :)

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  3. Sarebbe interessante che adesso GP esprimesse la sua opinione :)

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  4. Il blog di Grillo è un concentrato di formule per eletti. Una di quelle nuove è "Pensiero Unico" (maiuscole non mie). Il diritto di critica non esiste. La verità è assoluta e definita ed è la loro. Quotidianamente si tiene viva sul niente l'onda di una protesta che pretende di stare facendo chissà cosa mentre invece si continua ad inveire senza proporre.

    La critica più comune degli ultimi CENTO anni a PD e sue varie preforme era il fatto che non proponeva, che sapeva criticare e basta. Il M5S ha lo stesso problema. Si continuano a proporre cose irrealizzabili e si da la colpa della loro irrealizzabilità a quei cattivoni del Pensiero Unico. Qui sono tre mesi che aspettiamo cose concrete. Va bene, aspettiamo...

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