Eravamo soli nel vagone e cominciò a parlare: "Premetto che io sono ateo".
"Lo premetto anch'io" risposi.
"Scusi?".
"Se lei è ateo, lo sono anch'io".
"Mi spieghi" si incuriosì.
"Come fa essere sicuro che Dio non esiste? E come faccio io a convincerla che esiste? San Tommaso ha dovuto percorrere cinque vie per capire. Lei ha la libertà di indagare, ma deve avere cautela nelle conclusioni. Lei ha speranza in un mondo nuovo?".
"Sì".
"Allora per me è un credente".
da "Così in terra, come in cielo",
don Andrea Gallo
prete degli ultimi
Chi si prenderà cura degli ultimi adesso?
RispondiEliminaHo visto Don Gallo per la prima ed ultima volta in un evento pubblico, la scorsa estate.
Non mi ero mai informata su chi fosse questo prete, non sapevo nulla di lui, sono andata a sentire questo suo intervento con alcuni amici perchè mi era giunta la voce che fosse una gran persona, uno "controcorrente" che dice le cose come stanno e che proprio per questo viene osteggiato dalla stessa Chiesa.
Da quell'incotro ho sempre cercato di seguire le interviste che gli sono state fatte successivamente in tv, nei soliti dibattiti politici sulle vergogne di Berlusconi e di tutto l'apparato politico.
Mi è capitato inoltre di scambiare qualche opinione su di lui, in qualche locale gay, dove le persone erano consapevoli di quanto egli stesse facendo per loro ed erano consapevoli del fatto che un giorno sarebbe mancato e che le cose sarebbero forse tornate allo stadio di sempre..un po' come quando qualcuno decide di aprire una scatola chiusa da anni, tira fuori le cose che vi sono state nascoste dentro per molto tempo, le guarda, toglie la polvere di giudizi scontati e inutili che vi si sono accumulati sopra da tempo immemore, le analizza da un altro punto di vista, cerca di vederne il lato positivo e di valorizzarle, poi cerca anche di far vedere queste cose sotto un nuovo punto di vista agli altri che non sempre capiscono, anzi molti girano lo sguardo dall'altro lato come a far intendere:" Non mi interessa", "Non è importante", "Non gliene frega niente a nessuno". Altri ancora sridacchiano quasi divertiti. C'è una percentuale nascosta però che riceve il messaggio, lo sente un po' anche suo, ci riflette sopra e pensa che questo prete sta facendo un lavoro difficile perchè parla di cose scomode.
Le cose scomode tirate fuori dalla scatola adesso rischiano di tornarci dentro immediatamente.
Per questo da due giorni mi sento più sola e meno protetta, perchè rifletto e penso: "cosa ne sarà della comunità aperta da Don Gallo? A chi andrà in mano?, Cosa ne sarà delle prostitute e dei trans dei vicoli di Genova?, Quelli che tempo fa vennero accusati di essere il vero prolema della delinquenza della città. Cosa ne sarà dei drogati che trovavano un minimo di proposito nel vivere forse grazie a quel prete che ti diceva le cose fuori dai denti e ti diceva di svegliarti e tornare a vivere." (continua)
Non so come mai, ma da omosessuale poco coraggiosa mi sento davvero più scoperta, sono a Londra da quasi 3 mesi e cerco di guardarmi intorno per vedere il tenore di vita che vige in questo posto, non ho ancora un'idea chiara di quel che ho attorno a me, ma non mi sento libera di essere me stessa, probabilmente è un errore, ma qua c'è tanta brutta Italianità che non riesco ad accettare, ( e non voglio fare l'Italiana che parla male degli Italiani all'estero, anche se qua gira molto quest'aria).
RispondiEliminaNon vedo molte differenze rispettto a quando stavo in Italia, sarà proprio per il fatto che qua non avviene per tutti quel sano "travaso" di conoscenze ed esperienze che portano una persona a vedere le cose da un altro punto di vista, ad accettarlo, ad innovare le proprie vecchie visioni. Alcuni degli italiani con i quali mi sono scontrata sono quelli che partono dall'Italia con la valigia piena delle proprie presunte giuste ed immutabili idee su delle realtà che conoscono poco che in fin dei conti manco credono esistano in modo così espanso e per le quali non provano interesse se non per inveire, aggredire, offendere, ma non capire, questo mai. Conoscendo questi Italiani ho capito quanto la politica italiana e la Chiesa ci tengano a "tenerci indietro" a chiudere tutto dentro a delle scatole sigillate, a far cadere polvere insana su concetti poco chiari, a farci spaventare dalla Diversità.
Ho paura che tutto tornerà non come prima ma peggio di prima, sento che l'insofferenza della gente, le condizioni di vita, la solitudine e allo stesso tempo, il mondo virtuale, la finta vicinanza che esso porta, il mondo dei divertimenti di plastica che ci offrono a poco prezzo ci stia facendo tornare indietro ma non indietro come la vita che vivevano i nostri nonni o i nostri genitori un tempo, (loro avevano un senso del valore umano e del rispetto differente dal nostro), le cose stanno tornando indietro in modo malato, senza un filo conduttore; "questo mi piace questo no e quel che non mi piace, quel che non accetto deve diventare accettabile, quindi deve cambiare." Ho l'impressione che ci si stia chiudendo tutti di più dentro ai nostri piccoli mondi ognuno con le proprie scatole sigillate da non aprire mai, ognuno con le proprie "giuste idee" da non cambiare mai, "quel che deve cambiare del resto è l'Altro che semmai deve Guarire e diventare ad immagine e somiglianza della mia giusta idea!"
Forse è solo un po' di stress, un po' di stanchezza che mi fa pensare tutto questo, ma da omosessuale poco coraggiosa che vive la sua vita come fossero due, tenendone una un po' dentro ad una scatola un po' fuori, anche se a Londra, mi chiedo:
"Chi si prenderà cura degli ultimi adesso?"
Del resto, per quanto il sociale stia arrancando tentando di andare avanti nonostante i tagli del governo e per quanto lo stesso sociale sia composto di persone competenti, si tratta sempre di persone che hanno le idee filtrate dallo Stato, dalla Chiesa e dai molti, moltissimi Corsi Di Formazione organizzate dagli Onlus.
A chi gliene frega del resto dei trans e delle loro vite malate.
Tornerano forse, come tutto il resto indietro, chiusi dentro la loro scatola.
Sono triste perchè non so se potrò mai avere il coraggio di Don Gallo che ci ha lasciati in un momento molto duro, del resto lui era bravo a tirare fuori sentimenti scomodi. Per questo lo ringrazio.
Gessica
Oh, ho letto questo commento solo ieri e mi spiace che nessuno abbia risposto! Allora, anche se puo' passare come un commento superficiale, dico la mia: smetti di identificare i problemi comunitari con i tuoi e non vivere necessariamente sulla tua pelle problemi di comunita' gay, italiani, trans, prostitute, ultimi in generale, eccetera, anche se ti identifichi in alcune di queste comunita'.. Pensa a vivere la tua vita e a trovare un compromesso tra questa e le tue esigenze e comportarti in modo onesto e generoso quando il caso lo richiede. Questo e' gia' abbastanza e se tutti ci comportassimo cosi' "il mondo sarebbe migliore". Tutto il resto e' un di piu'. Non cercare di "salvare" te con tutti: pensa a te, si deve partire da li'. Poi, al limite, quando avrai raggiunto un equilibrio stabile, penserai agli altri.
RispondiElimina"Chi si prenderà cura degli ultimi adesso?" Qualcun altro o forse nessuno. Comunque non e' un tuo problema, in particolare se la vivi troppo sul personale. La vita e' questa, ci sono cose belle e cose brutte e uno non si puo' struggere per tutti i problemi del mondo!