giovedì 24 gennaio 2013

Via (lo squallore da) Pré

[aggiornamento del 6/2/2013 in fondo al post]

Oggi vorrei parlarvi di un problema che mi riguarda da vicino. La situazione è descritta abbastanza approfonditamente da questo articolo del SecoloXIX, ma ve la riassumo brevemente.




Cinque anni fa il palazzo di via Pré 12 (credo abbandonato da anni) subì un crollo parziale dovuto ad un cedimento strutturale degli ultimi due piani. Gli abitanti del palazzo di fronte (dove ora abito io) furono immediatamente evacuati e furono montate delle impalcature per puntellare il civico 12 al mio: una manovra d'emergenza per scongiurare ulteriori crolli.
 I miei (futuri) condomini poterono rientrare in casa solo dopo alcune settimane, invece le impalcature sono rimaste esattamente TALI E QUALI al giorno del crollo, senza considerare l'effetto di cinque anni di intemperie sui ferrotubi.

Naturalmente dopo qualche tempo i residenti danneggiati hanno avviato le varie procedure giudiziarie a carico dei proprietari dell'immobile, ovvero il comune di Genova e un'impresa immobiliare. Ci sono state sei condanne per crollo colposo ma ciò non ha consentito a chi di dovere di mettere in sicurezza il palazzo fatiscente per poter liberare via Pré e il mio palazzo dalle impalcature.

Decisamente stravagante la circostanza con cui l'amministrazione si è dichiarata solidale coi dipendenti comunali condannati, ma non c'è traccia sulla stampa di un'analoga dichiarazione di solidarietà nei confronti di cittadini che da anni vivono in una situazione di stallo paradossale. I disagi non sono pochi: persone che non aprono la finestra di camera propria da quel 2 novembre del 2007, senza contare i topi che sono diventati padroni di quel tratto di via Pré, entrano ed escono dal rudere e salgono e scendono dalle impalcature. Uno schifo.

L'articolo del Secolo di ieri parla di "qualcosa che si sta muovendo per davvero", ma io da un anno ho già assistito allo scadere di due termini lavori: maggio e settembre 2012. Ovviamente nessuna spiegazione da parte del Comune sui motivi di tali ritardi, niente di niente, abbandono e squallore, nonostante la magistratura si sia espressa diversamente! Comunque, proseguendo l'articolo del Secolo si legge:
«Entro febbraio le impalcature saranno rimosse - promette l’assessore ai Lavori pubblici Giovanni Crivello»
Vi aggiornerò il primo di marzo!

Aggiornamento del 6 febbraio 2013:
il comune ha effettivamente smosso qualcosa, perché da ieri pomeriggio il tratto iniziale di via Pré ha decisamente un altro aspetto. Sono rimaste le impalcature sul palazzo pericolante, ma almeno queste non poggiano più sul civico di fronte. Al posto del "tunnel" che doveva proteggere dalla caduta di calcinacci sono state piazzate delle assi oblique che lasciano arrivare alla strada quel briciolo di luce da farla sembrare dignitosa. Ringrazio il SecoloXIX e l'assessore ai lavori pubblici Crivello per il doveroso intervento. Spero che sia un intervento provvisorio, in attesa di vedere adottata una soluzione definitiva per lo stabile di via Pré 12 che ad oggi rappresenta un rifugio sicuro per spazzatura e topi.

6 commenti:

  1. bravo lowre,
    dopo il post sui parcheggi a sarzana e questo su via pre, finalmente anche te hai un ruolo specifico e chiave sul blog: il reporter della (mala) politica locale in materia di sfruttamento del territorio /decoro pubblico.
    un altra questione a riguardo è: che cazzo stanno combinando di fronte a brignole??
    è da quando sono al primo anno di università che c'è quel cantiere scandaloso.

    a decorare il tutto hanno aggiunto quella baraccata di tendone dei negozi del sottopassaggio, che mi dispiace per loro ma è veramente una baraccata inguardabile..

    a proposito: un anno e passa per mettere a posto il sottopassaggio di Via Venti - Via Fiume si vede che era troppo poco, eh?

    mah...

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  2. Ah ah dai ci sta, in effetti è un argomento che mi sta molto a cuore!
    Dei lavori di Brignole avevo letto qualcosa, so che è tutto impantanato da anni ma non ricordo perché. Io non credo che i sottopassaggi li rimetteranno mai a posto, in effetti mi spiace per i commercianti che lì avevano i locali ma non hanno senso. La zona è ancora ad alto rischio inondazione e tutto sommato le strisce pedonali in superficie non hanno appesantito il traffico, quindi....


    Per tornare alla questione sfruttamento del territorio, giusto stamattina ho letto che a Spezia è in via di approvazione il progetto di un "IperBrico" davanti alle Terrazze: un'altra area di 4000mq dedicata al commercio, in una zona (lo spezzino) notoriamente priva di grandi centri commerciali. Sì sì...

    Ho letto da qualche parte che Stefan a Sarzana sta per chiudere, così il grande locale commerciale sfitto andrà ad aggiungersi al fabbricato vuoto dove una volta sorgeva il Blockbuster. E' in costruzione un enorme fabbricato davanti all'ex RVB, che conterrà ...? Ma in un momento di crisi come questo, in cui i consumi si stanno contraendo giorno dopo giorno e non ci sono previsioni ottimistiche da qui ad un anno, sono solo io a non capire il perché di questi investimenti? E' solo una mia preoccupazione? O qualcuno che sta leggendo lo trova quanto meno strano???

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  3. segnalo sul Secolo XIX di oggi, pagina 16, un articolone dedicato alle 12 piaghe di Genova, in termini di cantieri fermi: si parla anche dei civici 5 e 17 di via Prè!! Ma non una parola sullo scempio di fronte a Brignole.

    Purtroppo, se a Genova le cose non sono messe bene, a La Spezia e (soprattutto) provincia sono messe ancora peggio.

    mi viene in mente ad esempio il gigantesco edificio/grattacielo a fianco al bellissimo centro commerciale "la fabbrica" di S. Stefano... cantieri fermi da anni...

    Insomma, anche io sono preoccupato e vorrei che la questione fosse quanto meno sollevata a livello pubblico, eppure, oltre a "Libera" che mi pare l'anno scorso (ma sicuramente tu lore lo sai meglio di me) abbia confermato la forte presenza di organizzazioni malavitose nel nostro territorio (e -si sa- il settore edile muove grossi interessi) non sembra che queste cose interessino a molti..

    a mio avviso dove non ci arrivano le istituzioni (evidentemente conniventi e colluse con questo sistema) dovrebbero essere le varie associazioni AMBIENTALISTE a mettere carne al fuoco, a indagare, a rompere i coglioni, a sensibilizzare la cittadinanza..

    mah..

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  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  5. [ho cancellato il commento sopra perché era illeggibile, l'ho riscritto]
    Allora, credo che lo scheletro di cemento accanto alla Fabbrica di San Steo sia stato bloccato da qualche irregolarità burocratica: sinceramente non so neanche se augurarmi che venga completato o meno :)

    Quello dello sfruttamento del territorio è un argomento che andrebbe portato al centro della campagna elettorale, magari al posto delle opinioni di B su Mussolini (davvero interessante ma ne faccio volentieri a meno).
    Oltre alle conseguenze che la cementificazione selvaggia (= senza regolamentazione attenta ai rischi idrogeologici) sta producendo a livello di sicurezza dei cittadini, questo tema può rappresentare motivo di rilancio economico. Di quante piccole/medie opere avrebbe bisogno l'Italia per essere rimessa in sesto? E quanti posti di lavoro potrebbero generare questi cantieri diffusi su tutta la penisola?? Mi rifiuto di pensare che uno dei paesi più avanzati del mondo non sappia trovare il modo di sfruttare economicamente queste due necessità: posti di lavoro e opere di messa in sicurezza.

    Per quanto riguarda poi il discorso sfruttamento malavitoso del suolo, quella degli appalti è sicuramente un'occasione di affari che fa gola a qualunque organizzazione criminale. Tu Tommi ti riferisci all'inchiesta "Maglio 3", che denunciava la presenza di un'organizzazione 'ndranghetista radicata in Liguria. A novembre, però, la sentenza in primo grado del processo ha scagionato tutti gli imputati, perché il fatto non sussiste. Ora immagino che ci sarà l'appello.

    Già che siamo in argomento, segnalo a tutti gli spezzini che mercoledì 6 febbraio, nella sala consiliare del comune di Sarzana, verrà presentato un opuscolo a cura del presidio Libera-La spezia dal titolo: "Mafie nella terra della Luna: una storia semplice - pare che Sarzana è 'ndranghetista". Si tratta di un documento piuttosto corposo in cui i ragazzi di Libera hanno cercato di fare il punto sul radicamento della criminalità organizzata sul territorio di Sarzana, raccogliendo articoli di giornale e atti giudiziari di pubblico dominio. Consiglio CALDAMENTE la partecipazione.

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  6. Udite udite: ieri mattina hanno iniziato a togliere i ponteggi lato nostro palazzo!!! Vi terrò aggiornati ma... qualcosa si sta davvero muovendo. Anche in via Brigate Partigiane ho letto che inizieranno a rimuovere il cantiere stradale fermo da anni perché in attesa di un pronunciamento del TAR. E' un caso oppure sindaco Doria, ci sei e batti un colpo?!?

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