Massimo D'Alema, uno dei politici del PD che io disistimo maggiormente, ha dato la sua versione sui motivi che spinsero i governi del centrosinistra a promulgare una serie legge sul conflitto di interessi.
Baffetto si definisce "vittima" di una lotta politica interna al suo partito che ha decretato lui e la sua bicamerale come unici colpevoli, quando invece lui racconta di essere stato il più strenuo difensore della causa! La legge era già stata approvata alla camera e al senato, ma prima del nuovo passaggio alla camera il suo governo cadde e il governo Amato che gli succedette decise di affossarla per mancanza di tempo.
Alla domanda di Giannini che gli chiede quali siano i responsabili di questa macchina del fango che lo mette in croce, D'. farfuglia qualcosa circa la sua pazienza del sopportare le false accuse, il lungo tempo che ci vorrebbe a fare una serie analisi dei suoi avversari politici e il gruppo Espresso. E rimanda a leggere gli atti del parlamento. Magari quando andrò in pensione avrò il tempo per farlo, poi vi farò sapere!
Nessun commento:
Posta un commento