venerdì 21 febbraio 2014

Con rassegnazione, vediamo

Tra poche ore conosceremo la composizione del nuovo governo Renzi, dopo appena una settimana dalla sfiducia extraparlamentare a danno di Letta e dopo neanche un anno dalle elezioni in cui vinse di misura la coalizione guidata da un PD pesantemente diverso.
All'epoca Bersani si candidava a premier di un governo di centro sinistra dove la presenza di SeL dava un certo peso alla parola sinistra: un film che è durato fino al giorno successivo alle elezioni. Poi cento e uno parlamentari democratici hanno mandato un chiaro segnale di sfiducia a Bersani (con conseguente impallinamento di Marini e Prodi al Quirinale), il quale ha tirato i remi in barca. La palla è passata in mano ad un ottuagenario rieletto Napolitano, che ha affidato un incarico tecnico e a tempo al giovane ma ben navigato Letta. E dopo Monti, ecco arrivare un secondo governo tecnico, che in nove mesi è sopravvissuto a numerosi scandali e crisi: Alfano-Shalabayeva, Idem, Cancellieri, spaccatura Pdl.
E gli italiani? Sono rimasti a guardare, rassegnati, in attesa che i nuovi tecnici risollevassero la sorte della penisola, dopo il disincanto del governo Monti.
Oggi Renzi chiede a Napolitano di sciogliere la riserva per un governo non più tecnico e a tempo, ma politico e a pieno mandato: questa è la realtà. Chi si illude che il Ncd di Alfano possa essere diverso da un governo con Berlusconi ha la memoria corta, e poi basta il nome di un alfaniano su tutti per cambiare idea: Giovanardi Carlo.

Le abbiamo provate tutte, le Unioni, la vocazione maggioritaria, il partito liquido, i governi tecnici, di transizione, di cambiamento, le liste di intellettuali della società civile, vogliamo non provare anche la furbizia e l'ambizione del giovane politico fiorentino?? Io dico, vediamo, può essere che abbiamo sempre sbagliato noi, che le riforme si ottengono così, che dal marcio ristagnamento italiano si riesca a sollevarci così. Non mi convincerei della bontà delle scelte, ma almeno potrei dare atto del merito.

Vediamo.

2 commenti:

  1. Io nella mia ingenutà mi chiedo cosa ci sia veramente dietro.

    Perchè Renzi, che l'ha menata per mesi con frasi tipo "basta giochini della prima repubblica", "non andrò mai al governo senza elezioni", "non esiste ne ri impasto ne staffetta", "saremo leali al governo", "il presidente del consiglio per il 2014 è Letta" ecc ecc ha fatto una manovra del genere?

    L'italiano medio, si sa, ha la memoria corta, quindi probabilmente l'anno prossimo questa contraddizione e questa incoerenza enormi saranno un ricordo sbiadito, però c'è qualcosa che non mi convince.

    Renzi secondo me è stato lungimirante anni fa (2010 o 2011?), con la storia della rottamazione, si è preparato il campo ad un cambio di classe politica del PD assicurandosi un ruolo da protagonista.

    Ora invece fa le scarpe a Letta, accelerando e forzando i tempi, andando in contraddizione con tutto quello che ha sempre detto.

    C'è chi pensa che per certi versi è stato "costretto" a farlo (in quanto, se non l'avesse fatto, avrebbe dato per tutto il 2014 l'impressione di uno che critica il governo ma non si prende l'onere di guidarlo... si sarebbe bruciato lentamente)
    Ma la maggioranza per il momento è sempre la stessa, o no? e allora le difficoltà che ha avuto Letta le avrà anche lui... non intravedo un ampio margine di svolta come si cerca di far credere.

    Insomma, non capisco cosa stia dietro realmente a questo cambio di governo.

    Qualche ipotesi da fantapolitica
    imminenti dimissioni di Napolitano ed elezione nuovo presidente? (magari la Bonino)
    Crisi di governo pilotata all'interno dello stesso PD per andare ad elezioni anticipate senza indebolire il NCD ed avwere il centro destra spaccato in due?

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  2. Anche a me ha fatto strano la mossa di Renzi, tenendo conto che cosi' facendo ha solo da perdere perchè, come disse qualcuno, rischia di bruciarsi in una situazione effettivamente ingestibile come quella attuale.
    Ma io ci credo, e sinceramente sono contento. Ci mette la faccia, si sta sputtanando e quindi dovrà rendere conto come spesso altri non hanno fatto.
    Cosa abbiamo da perdere? 8 mesi in cui il governo parla di emergenza e siamo sempre a discutere sul "lui ha detto", "lui ha fatto", "mammina lui mi ha tirato la gomma", "maestra quello li' mi prende in giro".
    Ambizione è anche pensare di riuscire dove altri non sono riusciti e serve una faccia da culo così.
    Purtroppo per riuscire in quello che dice dovrà anche fare qualche concessione in giro, ma è sufficiente tapparsi il naso per un bene superiore e non fare i puri alla Grillo.
    E poi quanta figa prende uno cosi'? ahahah

    One


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