lunedì 24 dicembre 2012

La scuola, il natale e la religione (di Stato)


In questo periodo natalizio, dove tutti sono piu buoni ed aspettano con gioia la nascita del bambino Gesù (o l'arrivo di Babbo Natale) io, autoinvestitomi "il polemico del VP" , non posso non pensare a ciò che mi ha raccontato mia madre, insegnante delle elementari in una centralissima scuola della mia città.


Qualche giorno fa è stato votato quasi all'unanimità, nel consiglio d'istituto, che l'ultimo giorno di scuola prima della pausa natalizia i bambini di terza, quarta e quinta elementare vengono portati, indovinate un po', A MESSA!!!

E questo vale anche per le altre scuole elementari e medie della città.
Questa decisione verrà ridiscussa tra qualche anno, cioè negli anni che seguiranno non verrà neanche più posta la questione, i bambini verranno accompagnati a messa l'ultimo giorno di scuola, punto.

La cosa secondo me è scandalosa: ma come, le famiglie italiane non hanno che l'imbarazzo della scelta per portare i loro figli a farsi indottrinare (non è un'offesa, si chiama proprio dottrina cattolica): oratori, chiese, gruppi giovanili, e quant'altro, ma cazzo, che sia lo Stato italiano, laico per definizione, ad accompagnarli a messa per mano, questo proprio non mi va giù.



E quindi mi vengono in mente le ore di religione, un orribile retaggio fascista: due ore settimanali durante le quali gli insegnanti (che oltretutto non sono in graduatoria ma vengono indicati direttamente dalla curia -però lo stipendio glielo paga lo Stato- ),  non insegnano la storia di tutte le religioni, per capire e confrontare culture e credenze diverse, ma viene insegnata la religione di stat.. ops , la religione cattolica.




Dico io, ce ne sono di scuole cattoliche?? (private, ma con un regime fiscale un pochino diverso alle altre scuole private italiane, ma lasciamo perdere) e allora se una famiglia decide di iscrivere i suoi figli nella scuola dello Stato, a mio avviso non ci dovrebbe essere neanche la possibilità di scegliere di fare ore di dottrina cattolica, invece alle famiglie italiane viene concesso di scegliere di NON seguire queste ore

Capito? tu puoi scegliere di non far seguire ai tuoi figli le ore di religione, di non farlo portare a messa, ma, per lo Stato italiano, lo standard è PARTECIPARE alle attività cattoliche.


Mi viene in mente l'articolo 7 della costituzione:

Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani.
I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale.


però, l'istituzione cardine, cioè la scuola, che fa da ponte tra lo Stato italiano e le giovanissime generazioni, futuri cittadini, offre tutt'altra visione del rapporto con il cattolicesimo, che non è certo visto come una cosa separata, come invece dovrebbe..

Quindi non stupiamoci se mediamente consideriamo normali le innumerevoli e periodiche ingerenze da parte del clero nella nostra politica nazionale: l'indottrinamento legalizzato incomincia fino dalla tenera età.


3 commenti:

  1. Si', in effetti, che vengano portati in gita scolastica a messa e' abbastanza imbarazzante.. Il resto che hai scritto lo condivido in pieno ma e' la solita questione che non verra' mai risolta.. Su sta storia della messa sarebbero i genitori gli unici ad aver voce in capitolo per poter dir qualcosa..

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  2. Anche se, in realta', essendo religione materia di studio sarebbe pure giustificabile una gita ad assistere alla s messa.. Il nocciolo rimane l'ora di religione..

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  3. E' scandaloso! Mi fanno incazzare ste cose, come anche i crocifissi, ma del resto gli italiani sembrano sordi a riguardo, e oggi ancora di più visti i problemi più seri che incombono!

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