giovedì 3 maggio 2012

L'Eternauta - breve recensione






Qualche giorno fa mi è caduto l'occhio su un vecchio fumetto in due volumi con impaginazione orizzontale che ho letto qualche anno fa, la cui copertina ritrae un sub che cammina in mezzo ad una tempesta di neve.
Il nome di questo fumetto  è "L'Eternauta", pubblicato per la prima volta in Argentina, sceneggiato da Hector Oesterheld e disegnato da Francisco Solano López;
è molto famoso, ed è considerato uno dei piu grandi capolavori della storia del fumetto e non solo.
 



La storia è ambientata a Buenos Aires, e la trama narra le vicende di un uomo costretto, insieme ad altri (con i quali forma la "resistenza") a combattere e respingere un'invasione aliena, manifestatasi inizialmente con una strana nevicata velenosa, che serviva da "avanguardia" per decimare l'umanità ed aprire la strada all'invasione vera e propria.

Al di la delle bellissime tavole, della notevole fantasia riversata su questo fumetto e della trama avvincente ed originale, ciò che colpisce de "L'Eternauta" è la data in cui è stato pubblicato: tra il 1957 e il 1959.
 
Molti infatti sostengono che i due autori avessero già compreso la situazione politica di quel periodo immaginando esattamente ciò che sarebbe accaduto di li ad una ventina d'anni: il colpo di stato del 1976 e l'instaurazione del "Processo di riorganizzazione nazionale".



Il dialogo iniziale, ad esempio, può rappresentare un aspetto del fenomeno dei "desaparecidos" (del quale lo stesso Oesterheld fu vittima, nel 1977), ma anche le varie fasi dell'invasione possono essere lette come le fasi di instaurazione del regime.


Vista in quest'ottica l'interpretazione della vicenda e delle situazioni diventa piu complessa, dando un valore più profondo alla lettura e svincolando l'opera dal ruolo di semplice fumetto.

Insomma, un capolavoro da non perdere anche per chi, come me, non è particolarmente appassionato di fumetti.


Buona lettura, alla prossima!

1 commento:

  1. Per certi versi mi ricorda un po' l'invasione degli ultracorpi.. Penso non ci sia opera di fantascienza senza interpretazione "attualistica", chissà poi quanto realmente voluta (per me ognuno ci rivede un po' quello che gli pare).. Di sicuro c'è che ogni autore si ispira alla realtà che respira anche nel descrivere invasioni aliene o mondi paralleli..

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