martedì 19 marzo 2013

Un tramonto orientale

[post di Tommi pubblicato da Lore per aggirare la censura cinese]
image Shanghai è la capitale finanziaria della Cina.
Qui si condensano tutti i luoghi comuni riguardanti la crescita spropositata di questo paese, e la cosa si può toccare con mano: ovunque si vada si ha sempre l'impressione di un fermento, uno standard di vita forse non ancora alto come il nostro ma in rapida evoluzione, lanciato verso un inarrestabile mutamento rivolto verso il progresso tecnologico.
DSCN4655Ciò che colpisce aggirandosi per Shanghai è il contrasto tra le bettole dove si cena con meno di un euro e mezzo, i facchini che trasportano montagne di cartoni in bici, file di negozietti, fabbri, verdurai che lavorano canne di bambù, fiumi di gente a bordo di bici e motorini scassati, e la magnificenza del centro finanziario di Pudong, l'appariscenza e il consumismo delle serie di centri commerciali a 8 piani di Nainjing Road, la penetrazione della tecnologia, che si sente a tutti i livelli: dalle persone (ragazzi ma anche adulti) munite TUTTE di iPhone, tablet o simili, al sistema multi touchscreen per prendere il proprio numero nei negozi di telefonia o in banca..
Insomma, l'impressione è quello di uno sviluppo a due velocità, ma non nel senso classico di "forbice sociale aperta"..

Una cosa che mi ha colpito in maniera davvero forte è l'urbanizzazione: la sensazione che ho avuto a bordo del taxi che mi ha portato dall'aeroporto alla mia destinazione è stata decisamente poco allegra.. sarà perchè ero stanco, sarà stato il brutto tempo o cos'altro, ma mi sembrava di essere piombato nella Los Angeles distopica di "Blade Runner": isole di edifici popolari seriali da 40 piani, disposti in rettangoli 4 per 3 o 5 per 2 o altre combinazioni a scelta, che si estendono a perdita d'occhio, danno davvero un senso di vastità anonima, impersonale ed opprimente.

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Ho pensato fosse solo la periferia: mi sbagliavo.
A parte il quartiere finanziario ed un ristretto numero di vie, lo standard residenziale è questo.. una immensità di cemento a nido d'ape, interrotta da autostrade ad otto corsie su più livelli
Forse sarò stato influenzato dalla lettura di questo e questo articolo (anche se quest'ultimo non molto recente), ma l'impressione è quella di una urbanizzazione smodata, scomposta, e per certi versi malata.
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Nonostante tutto Shanghai riserva ancora degli angolini tranquilli e caratteristici, ma si contano davvero sulla punta delle dita. 
image Un altro aspetto che non posso non trascurare, e che è legato a doppio filo all'urbanizzazione concentrata, è l'inquinamento.
Ragazzi, stiamo parlando di un posto dove ho avuto il piacere di vedere il cielo terso davvero poche volte. Mi spiego: il cielo si capisce che sarebbe limpido, nuvole non ce ne sono MA è sempre presente una fastidiosa e sospetta foschia giallognola. Questo quando c'è alta pressione.
Quando non c'è vento e c'è bassa pressione la foschia giallognola permane negli strati bassi.. Risultato: non si distinguono più gli edifici nonostante siano vicini, e si può guardare il sole direttamente, nonostante sia ancora pieno giorno. E non credo proprio sia nebbia.
 
Detto questo, passiamo alle persone
Gli asiatici sono davvero gentili. Non so se siano così di carattere o forse noi occidentali abbiamo un certo ascendente su di loro, o forse perchè capiscono che un occidentale potrebbe trovarsi spaurito, o tutt'e tre le cose... Fattosta che, ad esempio, ieri ho chiesto ad un tipo cinese se sapeva dove trovare una bici di seconda mano: me l'ha trovata lui da un suo amico aggratis il giorno dopo!!! E anche se chiedi un informazione, spesso va a finire che ti accompagnano a destinazione; o ancora se hai un problema burocratico ti accompagnano e si offrono di fare da traduttori in caso di necessità.. Davvero di una gentilezza incredibile!
Non tutti parlano inglese, ma fanno il possibile per farsi capire. Del resto di occidentali qua se ne vedono pochi, almeno al di fuori delle mete turistiche, quindi immagino siano curiosi di avere a che fare con noi.
Comunque la sensazione è quella di una spontanea apertura nei confronti del "diverso"
Ho scoperto da poco, tra l'altro, che ci sono alcuni ragazzi cinesi che si sentono più occidentali che cinesi: preferiscono passare il tempo con gli occidentali, attaccano bottone, e, tra un discorso e l'altro, sembrano abbastanza consapevoli del fatto che un altro mondo è possibile, oltre quello della dittatura nella quale vivono.
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Concludo facendo una breve lista di curiosità:
  • qui vanno per la maggiore i motorini e le bici elettriche: credo perchè il costo della benzina sia un po alto rispetto al costo della vita.. tutti incredibilmente senza casco, sono autorizzati a passare anche sui marciapiedi
  • il cambio è 8 a 1, ma secondo me dovrebbe essere di meno, 4 a 1 o 3 a 1. Non so dire come mai, ci sono tutta una serie di cose che me lo fanno pensare.. Probabilmente sono stato influenzato da questo articolo, dove si spiega come il governo cinese tenga il costo della moneta basso per pompare l'export.. Anche da ciò si capisce che la grande crescita di questo paese ha qualcosa di malsano e artificioso
  • la censura su internet c'è e si sente: non si possono aprire i blog (compreso il VP) e alcune pagine da google sono bloccate. La cosa curiosa è che wikipedia la apre e ci sono anche le pagine riguardanti la rivoluzione culturale e la rivoluzione di aprile, ma non una parola in merito al perchè delle dimissioni dell'ex premier (da nessuna parte sono riuscito a trovare la notizia). Youtube non esiste, ma c'è l'alternativa cinese (YOUKU).. Comunque, grazie a determinati software per il VPN, ci si può collegare bypassando la censura.. ma attenzione: scaricatelo prima di partire perchè da qui non credo ci riuscireste!!
  • a Shanghai non credo piaccia molto celebrare la storia comunista della grande Madre Cina: il museo della propaganda, che mi aspettavo pomposo e perfetto, è buttato in uno scantinato con tubi rotti in evidenza e teche in plexiglass venate.. così come la casa di Mao Tze Tung, nella quale è avvenuto la prima riunione del PCC, è un po' lasciata a se stessa
  • i cinesi spesso hanno il doppio nome: l'originale e quello occidentale, indispensabile per permettere a noi che non siamo asiatici di ricordarlo
  • al supermercato, oltre i pesci vivi e sguizzanti nelle vasche, da mangiare vendono anche i rospi e le tartarughe (vive anch'esse)... Ma non sono una specie protetta? Una ragazza koreana mi ha detto "niente in Cina è protetto"....
Concludo dicendo che riesco finalmente ad accedere al blog, grazie al sopracitato programma, non riesco invece a postare io, per cui ringrazio Lore che lo fa al mio posto!
A presto!

2 commenti:

  1. Caro Tommi
    questo è di gran lunga uno dei post più belli ora disponibili sul Quinto Postulato, grazie! Mi è sembrato per un attimo di esserci... Credo che tu stia bene, mi farò sentire via mail.

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  2. Concordo, e lo dice uno che non ha nessun interesse a visitare la Cina. Però le tue descrizioni sugli uomini che lavorano la canna di bambù a bordo strada tra motorini che sfrecciano e uomini in doppio petto della Shanghai finanziaria sono suggestive! Mi raccomando continua con questi reportage: boccate di ossigeno su un blog avviluppato intorno alle vicende politiche italiane!

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