Da un lui a una lei, altro esempio: starlette
da isola dei famosi ha ottenuto il successo non commettendo reati ma
immergendosi in toto nel vortice della tv, non quella dei documentari ma
proprio quella dove l'importante e' apparire e non saper fare.. Sara Tommasi piu' o meno nostra coetanea, questa cantava
e ballava quando noi stavamo chini sui libri: usciti dall'Universita', questa
guadagnava centinaia di migliaia di euro tra un'apparizione televisiva e una
serata in discoteca, quando noi - causa crisi e non solo - accettavamo lo
schiavismo da stage per poche centinaia di euro e facevamo carta straccia dei
nostri inutili diplomi. Per tantissimo tempo, uno sfacciato affronto alle
nostre scelte "lungimiranti".. Adesso i valori si invertono: amicizie sbagliate, scelte ancora
piu' sbagliate, parabola che discende vertiginosamente.. Beccatevi questa
intervista:
mercoledì 30 gennaio 2013
La caduta degli dei - Viva le formiche
Scritto da
gio
alle
16:44
Mi aggancio
all'affaire Corona e al post di Lore di qualche giorno fa per
proporre un nuovo punto di vista sulla vicenda. Partiamo da questo articolo come al solito contro corrente, di
Filippo Facci: al di la' della difesa dell'uomo (di cui non so niente e dui cui
non voglio sapere niente), Facci secondo me centra il punto che interessa a me:
Corona in galera e' la rivincita di noi uomini piccoli, noi ligi al dovere, noi
ingobbiti sui libri prima e su scrivanie ora.. Corona in carcere e' la
dimostrazione che - ogni tanto - esiste linearita' tra azioni e sue conseguenze. Pazienza se otto anni possano sembrare molti o se non esista parte
lesa a processo: e' uno che ha sempre vissuto sul confine tra paparazzo ed
estorsore, incurante di regole e autorita'. Come quando, dopo che gli
ritirarono la patente, lo ribeccarono a guidare sulla sua Bentley ai duecento
all'ora; oppure come quando lo beccarono a spacciare banconote false o a
evadere dalla liberta' condizionata (o quello che era), o a corrompere,
diffamare, insultare, eccetera, incurante dell'aggravarsi della sua
posizione e delle conseguenze a processo; per finire con la fuga, tanto per non
farsi mancare niente. Forse pensava che alla fine non sarebbe successo nulla (e
in effetti anche io l'ho sempre pensato). Per una volta non e' stato cosi'. La
vicenda Corona dimostra che fottersene sempre vivendo il momento al massimo,
alla lunga non paga, o almeno in qualche caso non paga: Corona e' un estremo,
ma quante volte, all'Universita', abbiamo rinunciato a uscire la sera o a fare
tardi perche' c'era un esame, quando il nostro vicino di banco invece se ne
fregava e quante volte ci siamo chiesti se in realta' non avesse ragione lui e
se non ci sarebbe poi capitato di pentirci di tutte queste occasioni di vita
buttate? E, ad ogni sacrificio fatto a discapito di amici, serate, famiglia o
vita agiata, quante volte e' capitato di chiedersi se ne valeva la pena e se
non avremmo rimpianto i mesi o gli anni e le esperienze buttati? Ebbene, Corona
ci fa tirare un sospiro di sollievo: siamo cresciuti con lui e ha sempre
rappresentato (in modo estremo) l'altra umanita' che ci ha sempre attratto ma
mai del tutto convinto. Quella del vivi ora perche' vent'anni li hai adesso,
quella del bevi, fuma e drogati perche' tanto magari a senssant'anni non ci
arrivi comunque, eccetera, eccetera.. Noi uomini piccoli viviamo la nostra
piccola e amara rivincita. E' arrivato l'ultimo inverno per la cicala, uno dei
tanti per noi formiche.
In sostanza, grazie Fabrizio, grazie Sara.
Non abbiamo niente contro di voi ma ci avete fatto un gran regalo: oggi, e solo
per oggi, la formica si prende la rivincita sulla cicala. Non accade spesso e
non e' la regola ma per poco tempo ci sentiremo piu' sicuri di noi e piu' in
pace con noi stessi.Non durera' molto ma fin'ora tanto basta.
domenica 27 gennaio 2013
"Una scarica ininterrotta di emozioni"
Scritto da
Lore
alle
11:00
Pubblico le riflessioni di due grandi firme del giornalismo italiano sulla vicenda Corona.
Quella di Massimo Gramellini propone un paragone fra i giovani che dopo il '68 diventarono terroristi, figli ribelli di un sistema che avevano deciso di combattere, e i nostri attuali Corona, ribelli che aderiscono totalmente alla società cui appartengono in qualità di eroi televisivi acclamati da migliaia di fan.
[Corona] è qualcosa di più [di un prodotto del Berlusconismo]: l’effetto visibile della malattia che ha devastato il capitalismo negli ultimi venticinque anni. Quando, cessate le pulsioni ideologiche, nessuna corrente spirituale è giunta a rimpiazzarle e ci si è tutti, chi più chi meno, rassegnati a confinare la felicità al soddisfacimento dei piaceri del corpo procurati dal denaro e dalla mancanza di limiti. Il mito della bellezza palestrata, della giovinezza infinita, dei soldi da esibire e trasformare in macchine rombanti, in belen sfarfalleggianti, in mutande griffate e in fiumi di cocaina. Perché, se la vita non ha un senso, il suo unico senso diventa provare una scarica ininterrotta di emozioniQuella di Michele Serra aggiunge valore all'interpretazione di Gramellini, provando a descrivere con estrema sintesi ed esattezza cosa abbia spinto questi protagonisti mediatici di inizio secolo (e le loro frotte di "followers") a discendere questa china del nulla.
[I reati di Corona] Rappresentano la raschiatura affannosa, avvilente, di quanto è rimasto nel fondo della pentolona del secondo boom economico, quello che alla fine del secolo scorso ha ingrassato a dismisura pochi e veri ricchi e illuso legioni di Coronidi, maschi e femmine, disposti a qualunque capriola o stramberia pur di fingersi vincitori. Ma non uno dei fan e delle fan di Corona ha mai vinto niente di solido, e il loro campione, che si è arreso in lacrime alla polizia portoghese, ci fa lo stesso effetto mesto di un eliminato del Grande Fratello.Sono convinto che molti tacceranno queste interpretazioni come troppo snob, io invece mi ci ritrovo pienamente e sono convinto che siano lucide letture della realtà.
Concludo proponendovi una personale riflessione sulla campagna elettorale: l'altra sera discutendo con LB abbiamo ragionato sul fatto che sono Monti e Berlusconi i veri protagonisti mediatici di queste settimane, mentre Bersani in tv non se lo caga nessuno. E' un'oggettività. Ma non credo che sia questo il problema di Bersani. Io andrei fiero di votare un partito che è assente dai tradizionali canali mediatici della politica perché ha un'alternativa forte da proporre e non ha bisogno di rincorrere gli avversari negli squallidi balletti televisivi della Seconda Repubblica.
Non vedo nel PD questa forza e me ne dispiaccio, ma do atto a Bersani di non essere caduto preda della sindrome di presenzialismo degli altri competitori. Se non altro contribuirà a dare un segnale forte a chi pensa che siamo tutti destinati ad allinearci al "modello Corona" di inizio millennio.
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giovedì 24 gennaio 2013
Via (lo squallore da) Pré
Scritto da
Lore
alle
12:58
[aggiornamento del 6/2/2013 in fondo al post]
Oggi vorrei parlarvi di un problema che mi riguarda da vicino. La situazione è descritta abbastanza approfonditamente da questo articolo del SecoloXIX, ma ve la riassumo brevemente.
Cinque anni fa il palazzo di via Pré 12 (credo abbandonato da anni) subì un crollo parziale dovuto ad un cedimento strutturale degli ultimi due piani. Gli abitanti del palazzo di fronte (dove ora abito io) furono immediatamente evacuati e furono montate delle impalcature per puntellare il civico 12 al mio: una manovra d'emergenza per scongiurare ulteriori crolli.
I miei (futuri) condomini poterono rientrare in casa solo dopo alcune settimane, invece le impalcature sono rimaste esattamente TALI E QUALI al giorno del crollo, senza considerare l'effetto di cinque anni di intemperie sui ferrotubi.
Naturalmente dopo qualche tempo i residenti danneggiati hanno avviato le varie procedure giudiziarie a carico dei proprietari dell'immobile, ovvero il comune di Genova e un'impresa immobiliare. Ci sono state sei condanne per crollo colposo ma ciò non ha consentito a chi di dovere di mettere in sicurezza il palazzo fatiscente per poter liberare via Pré e il mio palazzo dalle impalcature.
Decisamente stravagante la circostanza con cui l'amministrazione si è dichiarata solidale coi dipendenti comunali condannati, ma non c'è traccia sulla stampa di un'analoga dichiarazione di solidarietà nei confronti di cittadini che da anni vivono in una situazione di stallo paradossale. I disagi non sono pochi: persone che non aprono la finestra di camera propria da quel 2 novembre del 2007, senza contare i topi che sono diventati padroni di quel tratto di via Pré, entrano ed escono dal rudere e salgono e scendono dalle impalcature. Uno schifo.
L'articolo del Secolo di ieri parla di "qualcosa che si sta muovendo per davvero", ma io da un anno ho già assistito allo scadere di due termini lavori: maggio e settembre 2012. Ovviamente nessuna spiegazione da parte del Comune sui motivi di tali ritardi, niente di niente, abbandono e squallore, nonostante la magistratura si sia espressa diversamente! Comunque, proseguendo l'articolo del Secolo si legge:
Aggiornamento del 6 febbraio 2013:
il comune ha effettivamente smosso qualcosa, perché da ieri pomeriggio il tratto iniziale di via Pré ha decisamente un altro aspetto. Sono rimaste le impalcature sul palazzo pericolante, ma almeno queste non poggiano più sul civico di fronte. Al posto del "tunnel" che doveva proteggere dalla caduta di calcinacci sono state piazzate delle assi oblique che lasciano arrivare alla strada quel briciolo di luce da farla sembrare dignitosa. Ringrazio il SecoloXIX e l'assessore ai lavori pubblici Crivello per il doveroso intervento. Spero che sia un intervento provvisorio, in attesa di vedere adottata una soluzione definitiva per lo stabile di via Pré 12 che ad oggi rappresenta un rifugio sicuro per spazzatura e topi.
Oggi vorrei parlarvi di un problema che mi riguarda da vicino. La situazione è descritta abbastanza approfonditamente da questo articolo del SecoloXIX, ma ve la riassumo brevemente.
Cinque anni fa il palazzo di via Pré 12 (credo abbandonato da anni) subì un crollo parziale dovuto ad un cedimento strutturale degli ultimi due piani. Gli abitanti del palazzo di fronte (dove ora abito io) furono immediatamente evacuati e furono montate delle impalcature per puntellare il civico 12 al mio: una manovra d'emergenza per scongiurare ulteriori crolli.
I miei (futuri) condomini poterono rientrare in casa solo dopo alcune settimane, invece le impalcature sono rimaste esattamente TALI E QUALI al giorno del crollo, senza considerare l'effetto di cinque anni di intemperie sui ferrotubi.
Naturalmente dopo qualche tempo i residenti danneggiati hanno avviato le varie procedure giudiziarie a carico dei proprietari dell'immobile, ovvero il comune di Genova e un'impresa immobiliare. Ci sono state sei condanne per crollo colposo ma ciò non ha consentito a chi di dovere di mettere in sicurezza il palazzo fatiscente per poter liberare via Pré e il mio palazzo dalle impalcature.
Decisamente stravagante la circostanza con cui l'amministrazione si è dichiarata solidale coi dipendenti comunali condannati, ma non c'è traccia sulla stampa di un'analoga dichiarazione di solidarietà nei confronti di cittadini che da anni vivono in una situazione di stallo paradossale. I disagi non sono pochi: persone che non aprono la finestra di camera propria da quel 2 novembre del 2007, senza contare i topi che sono diventati padroni di quel tratto di via Pré, entrano ed escono dal rudere e salgono e scendono dalle impalcature. Uno schifo.
L'articolo del Secolo di ieri parla di "qualcosa che si sta muovendo per davvero", ma io da un anno ho già assistito allo scadere di due termini lavori: maggio e settembre 2012. Ovviamente nessuna spiegazione da parte del Comune sui motivi di tali ritardi, niente di niente, abbandono e squallore, nonostante la magistratura si sia espressa diversamente! Comunque, proseguendo l'articolo del Secolo si legge:
«Entro febbraio le impalcature saranno rimosse - promette l’assessore ai Lavori pubblici Giovanni Crivello»Vi aggiornerò il primo di marzo!
Aggiornamento del 6 febbraio 2013:
il comune ha effettivamente smosso qualcosa, perché da ieri pomeriggio il tratto iniziale di via Pré ha decisamente un altro aspetto. Sono rimaste le impalcature sul palazzo pericolante, ma almeno queste non poggiano più sul civico di fronte. Al posto del "tunnel" che doveva proteggere dalla caduta di calcinacci sono state piazzate delle assi oblique che lasciano arrivare alla strada quel briciolo di luce da farla sembrare dignitosa. Ringrazio il SecoloXIX e l'assessore ai lavori pubblici Crivello per il doveroso intervento. Spero che sia un intervento provvisorio, in attesa di vedere adottata una soluzione definitiva per lo stabile di via Pré 12 che ad oggi rappresenta un rifugio sicuro per spazzatura e topi.
mercoledì 23 gennaio 2013
Varie: Facci vs Travaglio, partito lotteria, un po' di Liguria, gruppi acquisto vino
Scritto da
gio
alle
09:39
Scorre sangue tra Facci e Travaglio. Lettera di Berlusconi a Travaglio durante Servizio Pubblico: Travaglio diffamatore di professione. Nella lettera, l'elenco dei procedimenti a carico del giornalista, le condanne e qualche accenno alle motivazioni.. Alla maniera di Travaglio. Materiale - come si saprà il giorno dopo - messo insieme da una serie di articoli scritti dalla penna di Facci e pubblicati su Il Giornale nel passato. Travaglio si difende distinguendo tra procedimenti penali e civili e rilancia dicendo che - per il mestiere che fa - un giornalista è talmente esposto al rischio di incorrere in denunce per diffamazione che le si può considerare come normalità (peccato che non trovo il link all'articolo del Fatto). Facci non è d'accordo e risponde sul suo blog, facendo l'esegesi del pensiero del giornalista: la sua accusa e' che Travaglio usi due pesi e due misure per valutare i suoi processi e quelli degli altri e che la distinzione tra civile e penale sia un artificio tirato fuori ad hoc per difendere se stesso: la tesi di Facci invece e' che, civile o penale, sempre di reato si tratta. Tutto questo, circa una settimana fa. Piu' recentemente, il secondo capitolo: Travaglio da Santoro torna sull'argomento e cosi' di nuovo Facci qui. A leggere Facci, sembra essere guerra aperta da anni.. Forte! Io sinceramente stimo tantissimo Facci quando si lancia in ste campagne contro tutto e tutti ma qui secondo me il giusto e' a meta': i due articoli di Facci sono scritti alla maniera di Travaglio, quindi non onesti per definizione dello stesso Facci. Comunque, come sempre, tanta stima! (Ma stima anche per Travaglio).
Parentesi su Servizio Pubblico di qualche settimana fa: ma gli studenti che protestano per il fatto che si ironizzasse sulle serali non hanno altro a cui pensare?! E' possibile che in Italia qualunque cosa uno dice ci sia sempre qualche categoria che si sente offesa? Ma finiamola!
A proposito di elezioni, qualche tempo fa era rimbalzata questa bufala.. Il partito lotteria: vinci un seggio a camera o senato e sei a posto per tutta la vita! Un po' come il gratta e vinci.. E dal comunicato stampa sembrava pure una roba seria! A posteriori, visto il casino legato alla presentazione dei simboli, questo non avrebbe affatto sfigurato!
Abbandoniamo le questioni di carattere nazionale per aprire una parentesi regionale. Quest'autunno e' passato abbastanza indenne ma tutti abbiamo in mente le problematiche e le tragedie che le piogge torrenziali degli anni scorsi avevano portato alla nostra regione. Ebbene, al di la' della pulizia dei letti dei fiumi e dei canali di scolo, la regione Liguria sta pensando ad un'altra norma che permetta di controllare quello che e' il degrado dei terreni agricoli intorno alle sue principali citta'. L'idea - se non ho capito male - sarebbe quella di affidarli a chi avesse interesse a sfruttarli e quindi a manutenerli.. L'iniziativa e' contemporaneamente interessante, inquietante e fumosa. Interessante perche', per chi ha un terreno incolto, la possibilita' che qualcuno te lo pulisca a gratis e' sicuramente una manna dal cielo; ma anche perche', effettivamente, in un terreno ben tenuto l'acqua e' ben canalizzata e i danni da forti piogge si possono effettivamente contenere. Inquietante perche' sembra una sorta di spartizione della proprieta' privata che ricorda antichi regimi. Fumosa, perche' davvero vorrei vedere chi ha effettivamente voglia di prendersi a carico un terreno totalmente incolto: se tanto mi da tanto, i terreni nostrani rimangono incolti perche' coltivarli non ripaga (in euro) la fatica spesa. Qualche volta trovi chi lo fa per passione, proprietario o no del terreno, ma secondo me non ce ne sono molti!
Concludo il post con un po' di pubblicita' ad un'iniziativa che puo' tornare utile e promossa dal sito di un mio amico: copio e incollo il suo testo.. Su www.vinix.it, previa registrazione di un proprio account, è da oggi possibile crare dei gruppi d'acquisto per comprare birra o vino direttamente dal produttore. E' molto semplice: si sceglie un prodotto e se ne comprano quantità modulari (di 6 bottiglie in 6 bottiglie, fino al massimo di un bancale); si può effettuare la transazione in solitaria o partecipando ad una cordata e si paga un prezzo massimo (già inferiore in partenza a quello di enoteca) che verrà ridotto proporzionalmente al numero totale di bottigle acquistato, con risparmio del singolo e di ciascun partecipante (fino ad un massimo del 51% sul prezzo di enoteca). Si possono lanciare cordate individuali a cui possono aderire terzi purchè si abbia lo spazio per stoccare temporaneamente il prodotto acquistato prima che a gli altri acquirenti vengano a ritirarselo. Il pagamento è on line tramite paypal o carta di credito e non è necessario nessun regolamento di conti all'interno del gruppo d'acquisto. Per chi fosse interessato: iscrivetevi su vinix, create un gruppo d'acquisto (eventualmente invitando amici e consocenti in zona o ammettendo le richieste di altri) e lanciatevi nella prova! Vi invito davvero a dare un'occhiata.
lunedì 21 gennaio 2013
Siete tutti matti
Scritto da
Lore
alle
09:15
Come riporta questa galleria fotografica della Stampa, nei giorni scorsi qualche centinaio di persone ha manifestato contro Obama per le sue dichiarazioni forti sulle armi: questi signori (e signore) si sono presentate in piazza con al seguito i fucili preferiti per rivendicare il diritto costituzionale alla difesa personale sancito dal secondo emendamento.
Il motto "Le persone uccidono, non le armi" mi ha lasciato allibito. Avendolo sempre sentito riferito solo ad alcune razze canine più aggressive e non ad oggetti costruiti dall'uomo per offendere mi sono chiesto: forse anche le armi hanno un'anima?
PS: ricordo che gli USA sono il paese più potente del mondo.
venerdì 18 gennaio 2013
Mario Monti: delusione in progress
Scritto da
gio
alle
11:19
Quando aveva cominciato un anno e mezzo fa sembrava un alieno, o ancor meglio un robot, come inquadrato da Crozza: una sorta di entita' severa ed imparziale che, seguendo la logica delle riforme che aveva in testa, aveva saputo distribuire onori e oneri all'uno e all'altro, in nome di un alto interesse comune. Robot perche' qualunque gesto o risoluzione, apparentemente, non aveva nessuna particolare connotazione privatistica: tutto gia' esisteva in una sorta di iperuranio di decisioni politiche. A Monti il solo compito di pescare un bigliettino e assegnarlo al soggetto preposto a metterne in pratica il contenuto, perche' cosi' andava fatto e perche' cosi' era giusto fare. Un esempio di politico responsabile, conscio del proprio ruolo e delle sue responsabilita' e proprio per questo dimentico delle proprie ambizioni personali o di partito: con lui, niente piu' battaglia tra schieramenti, discussione si', ma niente piu' populismo, solo lavoro e responsabilita' per tutti.
E' stato un bel sogno da cui ci siamo bruscamente svegliati. Tralasciamo l'analisi sull'operato del suo governo: si possono avere diverse opinioni e le motivazioni degli obiettivi dichiarati ma non (o parzialmente) raggiunti possono ascriversi a svariati fattori e interessi corporativi. Concentriamoci su cio' che e' avvenuto dopo: la discesa in campo di Monti e la credibilita' che quest'uomo ha perso giorno dopo giorno.
Tredici mesi spesi a dire che non si sarebbe mai ricandidato, che era solo un tecnico e che non si sarebbe schierato. Tredici mesi spesi a dire che sarebbero stati anni di sacrifici, che l'aumento delle tasse era necessario a salvarci e che, sopportandolo, saremmo risorti dalle nostre ceneri. Tredici mesi spesi a dire che chi avrebbe promesso una riduzione delle tasse non avrebbe fatto l'interesse dell'Italia e che, a breve termine, la situazione tasse non sarebbe potuta cambiare, pena buttar via quanto fatto fino ad ora. Tredici mesi e una constatazione: pagare non piace a nessuno ma, finalmente, ecco una persona che dice le cose come stanno. Al quattordicesimo mese, buttiamo via tutto: Monti si candida, dopo un lungo tira e molla e qualche escamotage per non far sembrare la candidatura come tale.. Cavallo di battaglia? Riduzione dell'un per cento della pressione fiscale. Ma vaffanculo!
Fara' almeno una lista di gente seria? No, comincia a candidare cani e porci (anche se, al momento, meno cani e mono porci di alcuni deputati dei giri precedenti) forse perche' lo danno come terza o quarta forza in Italia e non se l'aspettava, e allora cerca di recuperare la china candidando personaggi bizzarri. La Vezzali, per esempio: campionessa e cazzi di scherma ma gia' con il pdl e compromessa da una ridicola frase detta a porta a porta che l'ha resa un personaggio schifoso a piu' di mezza italia. Annalisa Minetti, cantante e paratleta: non che cantanti o atleti non possano fare i politici ma perche'? Che bisogno c'e'? Monti, perche' proprio tu? Un carrozzone di gente con tanto di rappresentanti di associazioni gay assieme a cattolici ultra ortodossi tipo Binetti e vari: magari ci sara' davvero discussione ma piu' probabilmente solo il solito gran casino. E poi un'altra considerazione: in tema di rinnovamento della classe dirigente, caro Mario, non potevi almeno tirar fuori dal cilindro un delfino che facesse le tue veci? L'avresti seguito da padre nobile (tanto e' di moda!) e avresti salvato la faccia. Invece no, perche' neanche tu riesci a resistere al fascino della poltrona alla tua veneranda eta'.
Ultima considerazione: lo spot di Monti al governo e' stato Europa e modernizzazione, sotto tutti i punti di vista. Dal punto di vista politico, modernita' significa sicuramente bipolarismo, modello USA: d'accordo o no, e' in questa direzione che le grandi democrazie europee stanno andando. Monti con la sua candidatura che ha fatto? Ha di fatto smontato la (gia' remota a questa tornata) possibilita' di un'effettiva contrapposizione di due poli durante queste politiche. Ha proposto un'alternativa di "centro" rifiutando di allearsi con il PdL. Sotto questo punto di vista, in barba al predicare modernita', ci ha fatto regredire politicamente di un bel po' di anni. E non sono considerazioni puramente astratte: anche in questo ambito avviene un'evoluzione che ha i suoi tempi e le involuzioni si pagano in termini di decenni. Secondo me, una volta candidatosi, doveva tentare di allearsi col PdL ridimensionando la figura di Berlusconi. Quella sarebbe stata una strada che a lungo termine avrebbe potuto anche essere letta con coerenza rispetto a quanto detto e fatto nei suddetti tredici mesi e che magari avrebbe fatto pure bene al paese.
martedì 15 gennaio 2013
Qualche considerazione sulla politica di inizio 2013
Scritto da
Tommi
alle
22:51
Mi scuso col nutrito popolo di lettori del VP per l'assenza, purtroppo è un periodaccio!!
Scrivo un po' di considerazioni sparse su questo periodo elettorale
- il PdL guidata dal suo inossidabile padrone, il "pifferaio magico", pare stia risalendo la china, a giudicare dai sondaggi. Chi ci avrebbe puntato anche solo un euro? io no...
- Questa rimonta è dovuta anche alla strapresenza del sopracitato pifferaio in TV, stampa, radio ecc... Persino su una rete che ho sempre considerato un po' l'unica emittente televisiva valida in Italia, cioè la7, sembra non perdano occasione per fargli pubblicità: al di la della puntata di Servizio Pubblico, dove gli hanno fatto tenere banco finchè ha voluto, stamattina ancora un po' di cabaret ad Omnibus per poi mettere su un bel siparietto con Ingrioa, un dietro le quinte subito piazzato in copertina da la7
- Io comunque non ho ancora capito chi sarà il candidato alla presidenza del consiglio per la coalizione PdL-Lega
- In Italia abbiamo una strana idea della politica: tra le tante cose, crediamo che quell'ammasso informe che è il PdL sia un partito di centro-destra. Mi sa che per fortuna almeno negli ambienti della destra europea stiano iniziando a collocare il PdL e Berlusconi dov'è giusto che stiano, cioè fuori dai coglioni.. Almeno a giudicare dalle parole del capogruppo del PPE
- Ieri sera Ignazio La Russa, che si è da poco staccato insieme ad altri (Meloni e Crosetto) dal PdL fondando "Fratelli d'Italia", dichiarava che nelle loro liste non ci saranno pregiudicati e che sei fuori se ti arriva anche solo un avviso di garanzia.. Salvo poi dichiarare che sosterrà il PdL e quindi i vari Dell'Utri, Verdini, Scajola, ecc.. viva la coerenza..
- Oggi ho visto l'Intervista di Oscar Giannino, che presentava il suo partito. Giannino è un tipo che, per quanto possa lasciare un po di stucco a prima vista (dato il suo look sempre un po' stravagante) devo dire mi sembra una persona in gamba. Sicuramente sono abbastanza distante dalle sue idee politiche, ma certamente le trovo molto piu di "destra liberale" di quelle millantate dal pifferaio
- IMU si o IMU no? Ecco il circo della politica.. al'inizio il buon vecchio pifferaio sembrava l'unico a millantare la possibilità di eliminarla, risultando la solita sparata da due lire, ma quando anche Monti prima e dopo anche Bersani hanno aperto a questa possibilità, la posizione di Berlusconi ha acquistato credibilità.
- In questa storia dell'IMU chi ha acquistato credibilità , come dicevo, è Berlusconi, chi l'ha mantenuta è Monti, chi l'ha persa secondo me è Bersani: è evidente che se cambi idea a seconda di cosa dice Monti (perchè è stato Monti il primo a dire che effettivamente si potrebbe cambiare) dai un bel segno di debolezza e subalternanza.
- Il PD infatti sembra credere più nella rimonta del proprio avversario che nella propria vittoria: lo dimotra a parer mio QUESTA dichiarazione, in perfetto stile "tutti contro Berlusconi" che ha caratterizzato gli ultimi 15 anni. Forse Bersani non ha capito che per una volta è lui l'uomo da battere, e invece di ipotecare il vantaggio sembra cercare di contenere il proprio avversario. Il risultato appare come un evidente segno di debolezza.
- E' un peccato che Bersani non si sappia vendere neanche un po'.. Secondo me i numeri ce li ha: primarie e parlamentarie non sono uno scherzo, il rinnovamento l'ha attuato e il PD è a tutt'oggi, anche grazie a lui, il partito piu moderno d'Italia, e sicuramente il piu credibile. E lo dice uno che, chi mi conosce lo sa bene, ha sempre preso le distanze da questa o quella formazione, cercando, per quanto possibile, di rimanere neutro
- Insomma, dopo tutto quello che è successo in casa PdL, gli scandali, i processi, le scissioni, la compravendita dei parlamentari, gli scandali in Lazio e in Lombardia, le giravolte sulle primarie fantasma, le paraculate nei confronti di Monti, il teatro delle allenaze con la Lega, dopo tutto questo lo scarto tra le due coalizioni dovrebbe essere di 20 o 30 punti.... invece è di 6...
- Se è vero che la classe dirigente di un paese è lo specchio di quel paese, allora, se berlusconi dovesse farcela ancora una volta (e per farcela intendo non dico la vittoria ma un pareggio), mio malgrado non potrei non essere d'accordo con chi ci definisce un paese ridicolo.
venerdì 4 gennaio 2013
Varie: disagi aeroportuali, telefonia, giapponesi
Scritto da
gio
alle
14:40
A differenza delle altre, questa volta il post è ispirato da un paio di cose che mi sono accadute e non da roba letta, vista o sentita qua e là in giro.
La prima parte del post trae spunto da un susseguirsi di sfighe che mi sono capitate tra una domenica e un lunedì di qualche settimana fa e che mi hanno portato a trascorrere un innumerevole quantità di ore all’aeroporto di Monaco (Germania) tra disagi di vario genere.
L’aeroporto di Monaco è per certi versi davvero un posto assurdo: pieno zeppo di negozi a cui una persona normale ha persino paura ad avvicinarsi tali sono i prezzi. Forse, nei punti nevralgici per il traffico aereo, gli aeroporti ormai sono più delle vetrine da grandi firme che altro e non è pensabile trovare negozietti alla portata come potrebbe capitare nei piccoli aeroporti nostrani. Sta di fatto che, vagando tra un gate e l'altro, tra turisti normali e giapponesi in mascherina - ma Fukushima non l'hanno avuta loro?! - ho scoperto l'esistenza della Vertu, marca di telefonini d'elite che propone i suoi esemplari a prezzi superiori alla decina di migliaia di euro: la cosa assurda e' che - dal punto di vista tecnologico - questi non hanno niente piu' dei normali telefonini in commercio ma sono solo rifiniti a mano e con materiali pregiati. Da queste cose si capisce cosa vuol dire davvero essere ricchi.
A Monaco ci sono rimasto causa una bufera di neve che ha fatto si' che la mia coincidenza per Nizza fosse annullata, assieme a quelle di molta altra gente. Era la prima volta che mi succedeva una cosa del genere e per fortuna mi e' capitata con una compagnia di linea (LH).. Albergo, taxi e volo il giorno dopo pagati, ma comunque una faticaccia: una coda di centinaia di metri, a partire da un'estremita' del terminal fino ad arrivare al desk delle prenotazioni. Piu' di quattro ore in piedi, senza cena: qualche barretta e bottiglia d'acqua distribuita ogni tanto. A naso, le stesse lunghe attese e la stessa scarsa attenzione al passeggero all'aeroporto di Fiumicino avrebbero generato urla e servizi nei telegiornali: qui poco e niente. Quando non arriva l'efficienza tedesca arriva la pazienza tedesca.
Detto cio', all'aeroporto di Monaco ti danno caffe' e internet gratis. Persino alcuni quotidiani internazionali sono gratuiti. Ovviamente nessun quotidiano e' italiano: paradossalmente (a parte la Gazzetta), quelli non li trovi neanche a volerli comprare in edicola. Proprio non li tengono: va bene che in Europa contiamo poco pero' qualcuno che prende l'aereo in Italia c'e' ancora.. mah!
Seconda parte del post e rapido cambio di argomento: la mia querelle con Wind Infostrada. Premessa: la vicenda puo' essere vista sia come un errore o dimenticanza da parte di Wind (a chi non capita di sbagliare?), sia come tattica deliberata da parte dell'azienda per truffare ed estorcere agli ex abbonati soldi che non dovrebbero essere pagati. Non ho elementi per dire in quale delle due casistiche si ricada ma mi limito a raccontare la vicenda, a futura memoria. Prima di essere assunto in Francia avevo aderito telefonicamente ad un contratto ADSL con Wind per il mio appartamento a Torino: qualche giorno dopo mi era arrivata la conferma dell'assunzione e quindi avevo prontamente disdetto, in modo tale da rientrare nei termini per la rescissione senza oneri di spesa (cioe' entro dieci giorni dall'attivazione della linea, come scritto sul contratto). A questo punto che accade? Wind non mi fa piu' sapere nulla, finche' un giorno non mi manda a casa una bolletta da pagare per un consumo inesistente. Chiamo e mi dicono che la disdetta era considerata non valida perche' non avevo indicato se ci sarebbe stato o no un subentro. Tralasciando il fatto che bastava telefonarmi e chiedermelo, l'obbligo di fornire tale informazione non esiste ma, tant'e', loro mi hanno considerato non valida la disdetta. Contemporaneamente, e' impossibile contattare telefonicamente qualcuno dell'ufficio che gestisce le disdette (dal centralino non te lo passano) e se gli scrivi (anche tramite punto vendita), nessuno ti risponde o ti ricontatta. Insomma non c'e' modo di risolvere la cosa o anche solo di discuterne. Quindi? O non paghi e lasci che eventualmente si facciano vivi loro o, se non vuoi problemi e sei un tipo pacifico, invii un'altra disdetta - ormai fuori tempo e quindi onerosa - e ti paghi i consumi inesistenti. Quanti, per dare un taglio alla cosa e non pensarci piu', faranno cosi' e quanti soldi Wind incassera' senza averne diritto? Comunque, a quanto pare non sono l'unico ad aver avuto problemi con Wind: qui, ad esempio, un'altra testimonianza.
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