giovedì 9 febbraio 2012

Quando la lotta all'evasione diventa rapina legalizzata

Scrivo un post controcorrente a proposito della lotta all'evasione di cui si parla tanto in questo periodo. Intendiamoci: la lotta all'evasione è una cosa giusta e da incentivare ma l'obiettivo dell'articolo è di segnalare come in alcuni casi, allo scopo di fare cassa, lo stato si comporti come la mafia: fa di tutto pur di fare entrare soldi in cassa e centrare i target annuali dell'agenzia delle entrate senza minimamente porsi il problema dell'essere davvero nel giusto o no. E, per di più, ostacolando senza mezzi termini il presunto evasore nel tentativo di dimostrare la sua innocenza.

Il post è ispirato ad un episodio accadutomi di recente e su cui mi baserò per descrivere tutto il processo. Alcune delle cose che scriverò saranno oggettive, altre legate al particolare della pratica che mi ha coinvolto ed alle impressioni suscitatemi, e su quelle mi dovrete credere sulla parola.. Ma, anche nel caso non foste disposti a credere, penso che i contenuti della parte "oggettiva" del post (gli step del procedimento con relativo calcolo delle multe) siano sufficientemente significativi.

Mi è stata contestata un'evasione fiscale per ciò che riguarda un passaggio di proprietà di un terreno agricolo (peraltro nell'ambito di una divisione familiare che quindi non ha generato valore per nessuno): il terreno è stato da me dichiarato valere tot al metro quadro e lo stato mi ha scritto una bella lettera per dirmi che invece lo stesso terreno valeva 3 volte tot. La logica è presupporre che io l'abbia effettivamente venduto (o comprato) a 3*tot di cui 2*tot li ho incassati (o pagati) in nero, evadendo le relative tasse. E fin qui, niente da dire (a parte le bestemmie). Ma come accade di incappare in una tale segnalazione? E qual'è la prassi successiva? Andiamo per gradi..

1) Si incappa in una pratica di questo tipo NON perchè un funzionario dell'agenzia delle entrate, assistito da un geometra, va a vedere il terreno, verifica l'indice di edificabilità e valuta l'appetibilità del terreno e della zona per poi decidere. Niente di tutto ciò. Il funzionario, dal suo ufficio, vede che la cifra al mq dichiarata su tale pratica è minore di quella dichiarata in ALCUNI atti relativi ad altre zone "limitrofe". Pazienza se il terreno della zona limitrofa aveva un indice edificatorio molto più alto o se il tuo era già asservito, pazienza se come estensione era un centesimo del tuo, se aveva un interesse strategico, ecc.. Lui vede che la cifra da te dichiarata è più bassa di altre e questo gli basta per sparare la sua. Starà a te dimostrare che la tua valutazione era corretta.

2) Il problema è che, per x di tasse evase, più o meno si paga un'altra x di multa. Cioè 2x. Lo stato dice: se paghi subito senza dire bah (cioè accetti la valutazione dell’agenzia delle entrate), invece che 2x paghi x+x/6. Ma come fare a diminuire o azzerare quella x facendo valere le proprie ragioni? Ci sono due possibilità: nell'ordine (e senza la possibilità di tornare indietro), la contrattazione e il ricorso.

3) Contrattazione: consiste nell'andare a parlare con l'agenzia delle entrate, motivando la tua valutazione e contrastando le motivazioni dell'agenzia, per contrattare il prezzo. Ma se della tua x, dopo la contrattazione, riesci a scendere a y, adesso pagherai y+y/3, invece di x+x/6, cioè la multa aumenta di 1/6 in proporzione alla cifra che ti verrà nuovamente contestata. Perchè questo? Perchè allo stato conviene che paghi subito: pratica chiusa, soldi incassati e avanti un'altro.

In più, per andare a parlare con l'agenzia delle entrate devi avere una relazione di un geometra e di un commercialista, e costano: se anche pensi di avere ragione ma la cifra non è alta, ti conviene comunque pagare subito con multa ad un sesto. E così, pagando subito, aggiungerai un elemento al paniere di passaggi di proprietà a prezzi fuori mercato che i funzionari dell'agenzie delle entrate potranno usare contro qualcun altro per la prossima contestazione nella zona.

Certo, l'onesto può pensare: "se so di aver ragione ne val la pena perchè questa mi verrà riconosciuta!". Sbagliato: il funzionario delle entrate ragiona come uno che deve portar soldi in cassa. Chiaramente, non può sparare troppo alto perchè tu farai ricorso e allora cerca di proporti una cifra tale affinchè tu ti dica, visti i costi del ricorso, "nonostante io abbia ragione, mi conviene accettare". E così davvero accade. Letteralmente, è come andare al mercato.

4) Ricorso: se in sede di ricorso da x riesci a scendere a z, dovrai poi pagare 2z, quindi multe piene. L'onesto ancora speranzoso può pensare: "se z=0 non pago nulla!". Sbagliato di nuovo, perchè le spese tecniche e processuali non ti vengono rimborsate anche in caso di vittoria piena. Quindi, spesso, uno arrivato allo step 3 si ferma anche perchè già a quel punto è talmente schifato da tutto il sistema che non si fida a rischiare il ricorso: se sono disonesti la metà di come lo sono all'agenzia delle entrate rischi di rimetterci davvero parecchio! Senza contare che, se fai ricorso, gli devi anticipare x/3 che ti verranno rimborsati a data da destinarsi in base all'esito del processo: cioè, se anche uno vince rivede i soldi che ha anticipato anni dopo, svalutati.. E se x è grande può essere davvero un problema..


5) L'ultimo rifugio dell'onesto, ora incazzato e ormai schifato: "vado in ricorso e se perdo che si prendano un pezzo di sto cazzo di terreno supervalutato ma che se lo prendano al prezzo che hanno stabilito loro!". No anche qui. Nel caso tu debba pagare e non paghi, gli espropri li fa equitalia e col cazzo che viene a prenderti il terreno supervalutato.. Ti prende quello che gli pare.

Quello che è successo nel mio caso specifico è che siamo andati a trattare con l'agenzia e x si è ridotto a y=0.41*x. Una riduzione che dà il metro di come le segnalazioni iniziali siano davvero fatte con il solo criterio di fare cassa e senza il minimo interesse a stabilire se la contestazione sia giusta o no o in che misura. Lì, poi, ci siamo fermati. Schifati e incazzati (e con la presunzione di essere onesti).

La morale qual'è? E' che combattere l'evasione è sacrosanto ma bisogna lasciare la possibilità alla gente di difendersi.. Sparare a zero su ambiti dove riferimenti fissi non vengono forniti da nessuno e dove il prezzo di un bene è stabilito solo dal mercato non è onesto, soprattutto se dell'effettiva appetibilità del bene lo stato se ne frega..

1 commento:

  1. A tema: http://www.radio24.ilsole24ore.com/main.php?articolo=pretese-fisco-vip-luca-laurenti-ricorso-agenzia-entrate-cittadino-stato

    RispondiElimina