Cari amici
è molto peggio di quanto pensassi. Forse è inopportuno, ma questa volta ho deciso di infierire.
Sono ancora interessato alla discussione che ha infiammato il blog ultimamente. Ma ora non mi interessa sottolineare per la centesima volta un'ovvietà. Voglio approfondire le sottili, e davvero intelligenti, pieghe di questa storia.
Se si visita e si legge attentamente il blog di cui abbiamo tanto parlato ci si rende conto subito di due cose:
1: è fatto benissimo; 2: è bilingue.
Cos'altro troviamo? Link ad interviste varie. Se googliamo la cosa escono un sacco di pubblicizzazioni, proclami, foto (non dimentichiamo dove è stata trovata la notizia). Ci sono esternazioni continue. Sono presenti frasi di una banalità sconcertante. Ogni post è curato nel dettaglio; ciascuno sembra una cronaca, sempre condita di un sacco di pomposità. Ogni impresa è selvaggia, ha richiesto sforzi fisici, privazioni, stranezze... In uno degli ultimi post (a tema la conquista di una montagna) si sottolinea che l'impavido viandante è proseguito da solo, mentre altri hanno abbandonato. Nel video si continuano a sottolineare le cose che fanno cassetta: la solitudine, le ore di sonno scarse, la fatica, l'uomo che conquista la natura. Alla fine sembra fin prendersi poco sul serio, come stesse eseguendo un compito. In un altro si fa riferimento ad un viaggio di 18 ore su una corrierina fatto sdraiato a terra. Al di là del fatto che se la si tira un sacco, c'è sempre qualcosa che sembra dover essere presentato al pubblico. Sono fin arrivato a chiedermi... Ma se io stessi facendo tutto ciò perderei il mio preziosissimo tempo a scrivere lunghissimi post curatissimi? Non ci mollerei mai mai mai MAI? Insomma io scrivo la prima sera, magari la settimana successiva e via dicendo, poi mi stanco! O no? Chi me lo fa fare? Beh, qualcuno che mi appoggia economicamente in vista di guadagni maggiori. Quando gli si chiede dei soldi la risposta è sempre quella, le parole sono fin le stesse, una lezione imparata ad arte...
Arriviamo al punto. Il vaso di Pandora è aperto. Ma possibile che non sia evidente a chiunque l'impronta COMMERCIALE di tutto il blog? Mai un momento di noia? Di stanchezza? Mai un cedimento? No. E' tutto incredibile. E' tutto straordinario. E' tutto monumentale. E allora ogni tessera torna al suo posto. Quale migliore occasione di un blog per testare se il pubblico è interessato a questo tipo di cose? D'altronde si fa leva su cose facili: mollo tutto, il materialismo occidentale, la vita delle origini e compagnia cantando... Il livello dell'esposizione delle esperienze e delle tesi di base è elementare, adatto anche alle donne e ai bambini. La gente ci sballa a fare l'alternativa, non c'è niente da fare, nel web soprattutto. Lo scopo di tutto sin dall'inizio? UN LIBRO. O anche due o tre. Di foto soprattutto (su esse c'è già il copyright). Un film documentario. E poi chissà... Magari il Guinness... Se anche va tutto a puttane nel peggiore dei casi mi sono girato il mondo.
Ognuno è diverso. Ma io non avrei un feticismo così perverso per una condivisione totalizzante di ogni momento del periodo più incredibile della mia vita. Non c'è nulla di privato, sembra un reality di concezione intelligente!!! E le lacrime di gioia, e il momento di comunione con il mondo, e le sempre immani difficoltà per avere ogni minima cosa... Possibile che sia solo puro e semplice esibizionismo?
Quindi non solo i soldi ci sono, ma lo scopo finale di tutto sono proprio loro! E noi a dire che perdevamo il nostro tempo a parlare di quelli...
E' stato fin troppo facile. Le repliche: la strada "alla Ballets" del "Ma che male c'è Bolo? Ma è normale Bolo! Ma cosa c'è di strano Bolo?" sarebbe un'inversione di tendenza rispetto alle tesi promulgate nella discussione di questi giorni; invece la strada del "Sono tutte cazzate Bolo" è sconfessata dal blog stesso, se lo si riesce a leggere con occhio critico. Nel peggiore dei casi vi regalerò il libro quando uscirà.
Bolo ma neanche un accenno alla musa diffidente che ti ha suggerito queste osservazioni?
RispondiEliminaDal momento che tutti sembrano pensarla come me ma nessuno ha il coraggio di scrivere un commento, ho preferito tenere anonima la fonte che mi ha fatto notare l'eccesso di cura del blog per non passare per colui che fa proselitismo. Ognuno di voi si fa e si è fatto un'idea indipendentemente da me.
RispondiEliminaLe osservazioni sono sorte spontaneamente dopo che ho visionato il blog in seguito ad un messaggio della buona Ale (che, a differenza mia, NON è nota per essere una prevenuta stronzetta del cazzo). Lei ha notato la cura eccessiva del blog e ne ha visto il potere commerciale. One ha contribuito a spulciare il blog in cerca delle varie cose (non abbiamo dovuto cercare molto, è tutto così PUBBLICO...). Io ho posto in essere tutto ciò con la cura dovuta.
Bolo, partendo dal fatto che non credo di aver dedicato a quel blog più di dieci secondi e non credo gliene dedicherò altri (per la cronaca, è solo perchè non mi interessa, non so neanche dire se sia fatto bene o male), mi fa ridere la tua frase:
RispondiElimina"Ma se io stessi facendo tutto ciò perderei il mio preziosissimo tempo a scrivere lunghissimi post curatissimi? Non ci mollerei mai mai mai MAI? Insomma io scrivo la prima sera, magari la settimana successiva e via dicendo, poi mi stanco! O no? Chi me lo fa fare?"
Mi è immediatamente venuto in mente lui che legge i tuoi commenti e il tuo post e si fa la stessa domanda! Se vuoi gli mando una mail e gli dico di intervenire: mi sembra l'unico modo per porre fine alla questione.. Così la chiudiamo con un bel duello all'antica! (Magari però togli prima le parti diffamanti che non vorrei partissero altre querele!)
Beh Doson io non sto facendo un megagiro intorno al mondo vivendo il "sogno di una vita". Io ho una vita piuttosto regolare, oserei dire a tratti noiosa, che mi consente di scrivere quando mi va quello che mi va. E che mi consente di fissarmi su una questione ad libitum, se ritengo che la mia ragione valga la pena di essere difesa di fronte alla malafede. Quindi chi me lo fa fare? Una essenziale (magari difettosa) incapacità a tacere. E' un pò diverso che scrivere paginate che sembrano tutte storie avventurose, piene di colpi di scena e momenti coraggiosi. Il tuo paragone mi sembra quindi quantomeno azzardato...
RispondiEliminaIo non ho scritto nulla di diffamante...
Il post non è diretto infatti a lui, ma a coloro che non hanno esitato a gettare merda sui fatti che riportavo, come fossi uno che si fa sempre un'opinione dettata da preconcetti o pregiudizi. Mi sono permesso di dissentire con questo atteggiamento.
Io non ho nulla contro di lui, ripeto che sta facendo una cosa incredibile, più unica che rara. Ma proprio questo eccesso di visibilità consente a chiunque di esprimere la sua. Anche a me allora. Non voglio inviare nessuna mail, non ne ho bisogno. Qui si tratta semplicemente di discutere amabilmente di opinioni tra amici, con toni alle volte un pò accesi. Il fatto che nessuno di voi ci sia abituato o che si stanchi dopo poche righe non è affar mio. Vi rimanderei al post "Sofismi" per rispolverare la mia opinione in merito a queste questioni formali.
Nota che l'argomento del nuovo post è totalmente diverso dai commenti precedenti, si concentra su un aspetto non ancora sondato. Quindi sto presentando una nuova questione ancora, non sto facendo girare un disco, dando l'idea di essere uno che non ci molla a caso. Che però volessi infierire è scritto nella prima riga del post.
Per me la questione si chiude qui.
No ma non c'è niente di diffamante.. Era una battuta (ma in effetti non si capiva).
RispondiEliminaUltima cosa che scrivo: 1) Quando fai una cosa come quella di tempo libero ne hai moltissimo: in ostello da solo, in bus o treno, ecc. Paradossalmente è più difficile trovare il tempo per scrivere per noi che per lui.. 2) Scrive quattro post al mese: ha il tempo di curarseli. 3) Per interessare il lettore ci può anche stare tirar su una contestualizzazione avventurosa.
Detto questo chiudo perchè mi sembra di stare a discutere del niente.. Che me ne frega a me di cosa fa quel tipo? Bolo, come probabilmente ti direbbe il nostro amico: take it easy!