domenica 30 settembre 2012

Due film pesanti da vedere


Terza puntata di "Due film da vedere", questa volta dopo la bruttezza e l'uguaglianza, è arrivato il momento della pesantezza.

Esatto: i due film che sto proponendo non sono esattamente quel tipo di film che ti guardi in scioltezza come guarderesti una commedia di Woody Allen, però a me sono piaciuti tanto!!



Il primo è "Nòi Albinòi", produzione islandese del 2002, diretto dallo sconosciutissimo (almeno per me)  Dagur Kàri, narra le vicende di una cittadina islandese perennemente innevata, presentando diversi personaggi.



Il protagonista Noi, ragazzo introverso e problematico, il professore, i genitori, la bella Iris, sono descritti e presentati in maniera strana, sottile, delicata, ma non per questo poco efficace.
Le ambientazioni e la fotografia a me sono piaciute molto, malinconia riflessiva allo stato puro.
Una cosa che contraddistingue questo film sono i tempi: piatti, lenti, riflessivi, si da molto peso agli sguardi, ed i dialoghi sono piuttosto scarni.
Tutto ciò è condito da una serie di immagini e scene simboliche, che danno l'impressione di non cogliere fino in fondo dove voglia arrivare il regista, ma che comunque trasmettono un certo senso di "ineluttabilità".
Il finale è piuttosto improvviso ed inaspettato, originale.


Insomma, un film alla fine del quale non ci si alza "leggerissimi" ma che comunque vale la pena di essere visto, anche perchè tutto sommato dura abbastanza poco: circa un ora e mezza.



Altro film proposto è "Solaris", tratto dall'omonimo capolavoro di fantascienza di Stanislav Lem.

Ovviamente non mi riferisco al "Solaris" del 2002, quello con George Clooney, bensì a quello diretto da Andrej Tarkovskij , produzione sovietica anno 1972!!
Questo film è stato presentato al 25 esimo Festival di  Cannes vincendo il "Gran Prix speciale della giuria"



 Se vi piacciono i film veramente LENTI questo è il film che fa per voi.
La trama (che segue più o meno fedelmente quella del libro)  descrive le vicende che  si svolgono all'interno della base spaziale nei pressi del pianeta Solaris, il quale è composto da un immenso oceano organico, e del quale gli studi degli scienziati non riescono a spiegare la natura.

Nella base iniziano ad avvenire fenomeni inquietanti: pare infatti che l'Oceano sia un organismo pensante e capace di materializzare i pensieri delle persone.. Così il protagonista, uno psicologo di nome Kelvin (mandato la per indagare su questi avvenimenti), ritrova sua moglie, defunta anni prima.

A supporto di questa trama, molto bella secondo me, vi è una produzione direi buona, almeno detto da uno che di cinematografia russa non se ne intende molto.

Anche in questo caso a farla da padrone è il fattore tempo, molto spazio alle espressioni, alle ambientazioni, sintetiche e minimali, ma efficaci.
Non so se tutta la cinematografia sovietica fosse così, ma stiamo parlando di un film nel quale si hanno continue successioni di campi lunghi, primi piani, mezzi piani, e i dialoghi sono ridotti all'osso.
Il fatto che questo si protragga per circa 2 ore e 35 minuti vi da l'idea della "leggerezza" di questo film..

Però mi è piaciuto (anzi, mi è venuta voglia di riguardarlo) e consiglio a tutti gli amanti di fantascienza di vederlo, ma anche e soprattutto di leggere il libro!!



Alla prossima puntata!


sabato 29 settembre 2012

Renzi fa paura alla destra..


.. a giudicare dalle dichiarazioni di Berlusconi , FeltriAlfano, e persino della Minetti..

giovedì 27 settembre 2012

Makkox del 23 settembre

Geniale Makkox!
In particolare mi aspetto che apprezzeranno O., B., F.V., S., ecc...

Grazie alla pagina del Post.

venerdì 21 settembre 2012

Frasi, immagini e commenti


Volevo scrivere un post con un elenco di link, ma siccome Balletz ha il copyright allora ho pensato di ripiegare su un post con varie notizie, ma siccome il copyright stavolta ce l' ha Doson faccio un misto delle due, così vi attaccate!

  • Dall'articolo dell'altro giorno del Fatto, sul rapporto tra ambiente e fonti rinnovabili 
"Un alluvione di pale che ha conquistato tutto il sud. Loro in cima alle montagne, i pannelli fotovoltaici in terra. Creste d’acciaio in aria, e in basso silicio al posto degli ulivi, come in Salento, silicio invece degli agrumi, come in Calabria. Silicio e non pomodori, o vitigni, o alberi."
Siccome non c'è piu qualche grande nemico pubblico da abbattere pare che il Fatto si sia accorto che le FER non sono la panacea di tutti i mali (meglio tardi che mai) ,in perfetta coerenza con la linea tenuta durante il periodo referendario dell'anno scorso..
Il tono misto drammatico-indignato (che mi irrita da matti), ancora una volta, è usato per affrontare in maniera emotiva questioni tecniche che di emotivo hanno ben poco. La scontatezza di buona parte dell'articolo  fa il resto ..

  • Da un post (tratto dal Post) di Filippo Zuliani 


L'articolo non è recentissimo, ma è un'ottima analisi a tutto tondo di alcune fonti energetiche. In particolare è impressionante il divario tra costo del solare fotovoltaico e le altre fonti. Non so se oggi le cose siano cambiate (nel caso non credo di molto), però anche a quei tempi ricordo che in molti millantavano l'imminente raggiungimento della grid-parity per il fotovoltaico. Come oggi del resto.

  •  Da un album della National Geographic


Questa foto, che ritrae la scia dello Shuttle fotografata da una donna che era a bordo di un aereo di linea, è stata l'immagine del mio desktop per mesi.
Però credevo fosse un fake, e invece l'altro giorno ho scoperto che non è così!
Foto vecchiotte, ma uniche nel loro genere!

  • Dal libro "Breve trattato sulla decrescita serena" di Serge Latouche
"Sempre di più, la domanda si sposta dai beni di grande utilità ai beni di grande futilità. Elemento essenziale del circolo vizioso e suicida della crescita illimitata, la pubblicità, che costituisce il secondo bilancio mondiale dopo gli armamenti, è incredibilmente vorace: 103 miliardi di euro negli Stati Uniti nel 2003, 15 in Francia. Nel 2004 le imprese francesi hanno investito 31.2 miliardi di euro in comunicazione (cioè il 2 per cento del PIL e 3 volte il deficit della previdenza sociale francese)"
Questo passaggio mi è venuto in mente l'eltro giorno, quando ho rivisto una vecchia pubblicità televisiva che ai tempi era molto famosa, ma che, come è normale in mezzo ad un bombardamento mediatico frenetico, avevo dimenticato.
Si può non essere d'accordo con Latouche, però secondo me è inopinabile il fatto che lo sforzo (in termini di capitali economici ma anche di risorse umane) impiegato per instillare la necessità di cose per lo più superflue sia paradossale.



All'inizio avevo dedicato addirittura un intero post a questo soggetto, veramente fuori di testa (pazzesco il salto al min 1.10) poi ho pensato che forse stesse meglio all'interno di una piccola raccolta..



Io non sono vegetariano o vegano, alla fine, credo, la natura è natura, e una necessità come quella alimentare non è giusto sia soppressa dalla ragione.
Però non mi spiego come nel 2012 possano esserci ancora i circhi.
Al di la di questa singola vicenda, quando vedo queste gabbie in lontananza con all'interno una serie di animali esotici, o ancora peggio quando penso alla corrida spagnola immagino un futuro in cui penseremo a questo periodo alla stessa maniera di come oggi noi pensiamo all'epoca di Roma antica ed allo strano modo di divertirsi che avevano, ammazzando persone umane nelle arene.

Alla prossima..


martedì 18 settembre 2012

Vendonsi posti auto a Sarzana

Sarzana è una città dell'estremo levante ligure di nobili e antiche origini: viene citata per la prima volta in un documento del X secolo come borgo fortificato a servizio del vicino porto di Luni e proprio dal declino di quest'ultimo trae i suoi vantaggi nei secoli a venire, diventando un importante centro politico, religioso, commerciale e militare conteso fra fiorentini e genovesi.

La storia di questa zona è certamente conservata all'interno delle mura medievali del borgo, i cui edifici sono sopravvissuti ad ogni guerra passata e mantengono ancora il fascino di una ricca città rinascimentale: la peculiarità di Sarzana, e anche la sua fortuna, consiste nel possedere questo suo bel centro storico che attira ogni anno migliaia di turisti. Le amministrazioni degli anni '80 e '90 hanno valorizzato questo patrimonio, investendo su manifestazioni ed eventi che hanno contribuito a costruire di Sarzana una immagine di città della cultura: dalla mostra nazionale dell'antiquariato al "Festival della chitarra acustica", dalla rassegna di musica internazionale e suoni dal mondo "Sconfinando" al "Festival della Mente" e altri.

Ebbene, è all'interno del contesto appena descritto che si è accesa una polemica dallo squisito profumo cementizio: sì, perché il monsignore che da decenni guida la cattedrale Santa Maria Assunta di Sarzana avrebbe deciso di costruire un bel parcheggio sotterraneo sull'area dove oggi si trova il campetto da calcio oratoriale. E già qui si potrebbe disquisire sulla deriva urbanistica che sta investendo l'Italia del 2000: con lo scudo della crisi finanziaria o comunque del risanamento dei conti (ricordate il buon vecchio motto di Tremonti "la cultura non si mangia") le nostre amministrazioni tutte, di destra di sinistra o di centro, chiudono vecchi cinema e teatri per sostituirli con centri commerciali, scavano le periferie delle città per interrare parcheggi ed elevare al di sopra altri palazzi che nel peggiore dei casi rimarranno sfitti e nel migliore porteranno tanto bell'IMU nelle casse comunali. E' l'economia, bellezza!

C'è chi può dirsi d'accordo e chi no. Ma se aggiungessi che il famoso campetto da calcio sotto il quale si vorrebbe costruire il parcheggio si trova in pieno centro storico, affianco alla cattedrale stessa, ovvero nel cuore più antico della città? Proprio così: il progetto prevede una trentina di parcheggi, box auto, per residenti e (udite udite) anche per i professionisti che lavorano nel centro storico, ai quali verrebbe fornita quindi la deroga per varcare la ZTL dentro le mura.
Mentre in tutta Europa le città storiche stanno cercando di pedonalizzare il più possibile le vie centrali per migliorare la vivibilità dei cittadini e valorizzare turismo e commercio, noi sarzanesi portiamo le macchine fin sotto ad uno dei simboli del nostro prestigio architettonico.




Manco a dirlo, la giunta di Sarzana è PD ed è la stessa che sta affrontando anche altri problemi sul fronte urbanistico, vedi progetto Botta e relativo comitato di protesta dei cittadini. Il vicesindaco ha affermato che l'autorizzazione è un atto dovuto, in quanto del tutto conforme al piano regolatore: possibile che nel 2012 non esista un ente che possa mettere in dubbio la movimentazione di tonnellate di terra e la successiva colata di cemento a pochi metri da cattedrale (XII secolo), fortezza Firmafede (XIII secolo), teatro "Impavidi" (inizio '800), museo diocesano? Ha anche aggiunto che con questo intervento sarà finalmente possibile risistemare il campetto dell'oratorio, ad esempio sostituendo la recinzione arrugginita... che si sa con la crisi che incombe può essere finanziata solo da investimenti di questa portata.


La consigliera comunale del Pdl Sara Frassini si sta battendo per tenere informata la cittadinanza dei risvolti della vicenda, promuovendo anche una raccolta firme contro lo scempio.

E il monsignore proprietario del terreno? Beh, meglio stendere un velo pietoso. Vi basti sapere che quest'uomo ad agosto tuonò contro l'annunciata apertura di un rivenditore di kebab nella via più elegante e antica del centro storico, proprio di fronte alla pieve di Sant'Andrea (anche quella sotto la sua parrocchia): "inopportuno per il decoro della città", aveva dichiarato.

Quanto sappiamo essere decorosi noi occidentali cattolici, invece...


lunedì 17 settembre 2012

Recensione: La bella addormentata


Ieri sono andato a vedere "La bella addormentata" e, sotto richiesta di un altro blogger del VP, scrivo una breve recensione (ma l'avrei scritta comunque eh? deh!)

Film di Marco Bellocchio, non c'è bisogno che vi dica di che cosa parla

Questo film, come tanti film italiani degli ultimi anni, non mi è piaciuto, forse anche a causa delle aspettative che avevo..
Una considerazione però va fatta: il tema da trattare era difficile
Ho trovato buona l'idea con la quale è stato affrontato: diverse storie, in parallelo, slegate tra loro, che mostrano diversi modi e diversi punti di vista con i quali è stato vissuto il caso Englaro.




Cosa non mi è piaciuto di questo film:
  •  le luci e le riprese, di stampo televisivo, davano spesso l'impressione di guardare una soap opera in tv (fatta bene, comunque)
  • i personaggi, per lo più caricaturali e stereotipati, non una sfumatura, nessun fascino.. anche questo di stampo televisivo
  • i dialoghi: in certi momenti rasentavano il patetico
  • La pessima recitazione di diversi attori, tra cui Brenno Placido
  • Questo film non mi ha emozionato, non c'è un minimo di poesia, di atmosfera, di sentimento, di finezza.. Non mi ha trasmesso molto.


Cosa mi è piaciuto di questo film:
  • la denuncia politica, doverosa, nei confronti di uno dei momenti più bassi dell'allora governo Berlusconi, condita da tanti filmati originali di dirette parlamentari e interviste.
  • Il tema è stato trattato in maniera indiretta rispetto alla singola vicenda (del caso Englaro)
  • La recitazione del sempre ottimo Tony Servillo, ma anche Alba Rohrwacher e soprattutto Isabelle Huppert
  • Il finale, sicuramente giudicabile dai più come "buonista" a me tutto sommato è piaciuto (cioè il finale in se era piuttosto patetico, però nel quadro globale ha un suo senso)

Insomma, alla fine darei a questo film due stelline, anzi, facciamo due e mezzo, perchè, nonostante sia a parer mio fatto piuttosto male, bisogna tenere anche conto che per questo film sono stati bloccati i fondi per il cinema (chissà perchè.....)

Dunque, se qualcuno me lo chiedesse non consiglierei di andarlo a vedere, però se lo volete vedere vi consiglio di guardare anche Mare Dentro ,bellissimo film del 2004 di produzione spagnola, che tratta temi analoghi, ma, a mio avviso, in maniera decisamente piu fine, e, non ultimo, è fatto meglio (perchè anche l'occhio vuole la sua parte)

martedì 11 settembre 2012

Laureati e mondo del lavoro

Notizia di questi giorni, i dati sulle previsioni di occupazione per l'anno 2012: meno assunti, più disoccupati (che novità!). Ma anche un più 2% di assunzioni tra i laureati rispetto al 2011. Domanda: nel male, si potrebbe pensare che sia buon segno per il nostro piccolo orticello? Bah.. Repubblica scrive: "Rispetto allo scorso anno, l'incremento della quota di laureati ricercati di 2 punti percentuali andrà a discapito soprattutto delle qualifiche professionali e delle persone prive di formazione specifica". Il nocciolo è qui e secondo me i numeri nascondono un sotto problema: nell'ultimo decennio si è puntato tantissimo sulla necessità di aumentare la percentuale dei laureati rispetto alla popolazione giovanile ma la proposta da parte del mondo del lavoro è rimasta la stessa. Con il risultato che fior di laureati usciti dalle migliori università finiscono a fare lavori dove la laurea è diventato un requisito per il solo fatto che le aziende riescono ad imporlo e non perchè davvero la posizione lo richieda. Oltretutto, un requisito che non viene neppure premiato in termini economici perchè le cifre dei contratti di prima assunzione le conosciamo tutti.

Il fatto è che, nella maggior parte dei casi, uno studia non solo per avere più facilità a trovare lavoro ma anche per avere più facilità ad avere una posizione migliore rispetto a chi non ha studiato. La realtà italiana di oggi (per la poca esperienza che mi sono fatto) è che le aziende assumono te piuttosto che un altro perchè, sì, ti sei laureato bene, magari con esperienze all'estero e lavori part time durante il weekend ma poi ti mettono a fare un lavoro che dieci anni fa veniva assegnato ad un ragioniere un po' sveglio. E allora a che cosa è servito tutto questo? Studiare ormai serve soltanto ad avere più probabilità di trovare un lavoro, punto e basta? Se è così è male perchè ci sarà parecchia gente insoddisfatta e quei pochi che non si rassegneranno saranno costretti ad andare all'estero.

Detto questo, come sappiamo tutti, ci sono discipline per cui una laurea non garantisce affatto il lavoro e ve ne sono altre per cui l'ingresso nel mondo del lavoro passa forzatamente attraverso stage mal o non retribuiti al solo scopo di farsi un po' di curriculum. Strumenti che sono ormai utilizzati dalle aziende a fini quasi ricattatori nei confronti della domanda lavorativa a discapito della vera occupazione, quella con un contratto e uno stipendio veri. Banche che assumono stagisti per un anno a 500 euro al mese informandoli il primo giorno che non vi sarà nessuna possibilità di assunzione (Questo accade a Genova. Che vuoi, la crisi..). Multinazionali che ogni anno di x stagisti ne tengono x-decimi, per poi assumere nuovamente x stagisti e così via. Le stesse aziende che, appena varcato il confine, adottano politiche (e stipendi) completamente diversi. Se davvero non c'è occupazione, perchè non regolamentare queste cose? Questo giro di stagisti sono posti di lavoro in meno, stipendi in meno, ricchezza in meno. E sono numeri che - a livello di grandi aziende - non possono fare la differenza ma servono solo a migliorare il risultato annuale ottenuto dall'amministratore delegato di turno. 

E poi un ultimo aspetto: gli straordinari. Ambito consulenza: le maggiori aziende di consulenza in ambito tecnologico ed economico non pagano gli straordinari. E' illegale, perchè dovrebbero farlo per la maggior parte dei contratti; ma ti impongono di farli e poi non te li pagano. La mia non è un'esperienza diretta perchè la mia (piccola) azienda si è sempre comportata onestamente ma sono stato contornato da situazioni come queste. Un progetto da chiudere e si è in ritardo: una, due, tre, persino cinque ore di straordinario al giorno non pagate. Tutti i giorni, per settimane. "Perchè non cambi?" - chiedi al collega. "Perchè dappertutto è così". Ed è vero: quasi dappertutto è così. E, di nuovo, sono le stesse multinazionali della consulenza che, varcato il confine, si comportano diversamente. Non pagare gli straordinari è sfruttare il lavoratore, evadere le tasse ma anche togliere occupazione al paese. Perchè se quelle ore le pagassero come dovrebbero pagarle (cioè di più di quelle canoniche, perchè oltre orario lavorativo), probabilmente qualche contratto in più lo farebbero. E, allora, perchè il governo non interviene? Dove sono i sindacati? Perchè non ristabilire la legalità? La litania su imu e sacrifici, su iva, tasse ed evasori, va bene se la beccano tutti. Multinazionali e grandi gruppi non esenti.

lunedì 10 settembre 2012

Analisi di una puntata: Piazza pulita del 06/09/2012


L'altro giorno ho seguito Piazza pulita, tema: il Movimento 5 Stelle e la democrazia interna.

Tutti avrete sentito parlare del famoso fuorionda di Favia, riportato in quella trasmissione, ma non voglio parlare di questo.

Qui sotto il video dell'intera puntata



Da 1h 23m 11s a 1h 36m 45s, ci sono tre interventi che secondo me inquadrano piuttosto bene la faccenda.

Il primo è l'intervento del professor Carlo Galli:
Condivido in pieno quando dice che i cittadini che votano Grillo non sono antipolitici, anzi, sono interessati alla politica quanto quelli che votano i partiti tradizionali.
Ancora mi è piaciuto quando, analizzando il consenso ricevuto da movimenti populisti che indicano vie di uscita alle crisi in maniera demagogica, sopperendo così all'inettitudine dei partiti, dice "a volte le cose vanno bene a volte molto male". E' vero e va tenuto ben fermo in mente.

Successivamente è il turno di Francesco Boccia, deputato PD.
Mi ha un po' infastidito il modo col quale ha scansato e non ha risposto alla domanda di Formigli.
Gli ha chiesto se fosse d'accordo che se la politica attuasse alcune delle cose su cui fa leva Grillo, riduzione numero dei parlamentari, privilegi, numero massimo di legislature, probabilmente arginerebbe il potere del M5S (argomentazioni, comunque, già sostenute da Renzi)
Risposta: "si parla poco di ciò che vuole il Movimento 5 Stelle, ad esempio la fuoriuscita dall'Euro."
Chissà come mai ha svicolato.. E comunque anche questo è un tema da tenere in considerazione (cioè l'analisi delle proposte del m5s)

Segue l'intervento di Mentana.
Secondo me ha centrato il punto: da un lato abbiamo una politica classica, di stampo novecenteco, dall'altro un movimento che raccoglie consensi tra le persone che non parlano piu la lingua novecentesca.
Se da un lato il dibattito è sempre stato "destra o sinistra", "libertà o uguaglianza", dall'altro i temi sono "democrazia dal basso", "legalità", "finanziamenti in politica".
C'è una lingua nuova che la politica classica non riesce (o non vuole) parlare.

Infine Telese critica i modi grilleschi, i toni violenti, e distruttivi
Io credo che se da un lato è vero che per farti notare devi alzare la voce, è anche vero che una volta che ti sei fatto notare puoi anche abbassare il tiro e darti una calmata.

Insomma, un fenomeno complesso, quello del M5S, non ancora chiaro, un po' fumoso.
Da un lato potenzialmente pericoloso, dall'altro potenziale molla per un radicale cambiamento dello scenario politico, cosa alquanto auspicabile.



domenica 9 settembre 2012

Varie: Grillo e Cisl, criminalità nel chiavarese, Simone Farina e il calcio scommesse

Visto che a quanto pare è diventata una rubrica e che non scrivo da un po', provo a mettere un po' di cose assieme anche questa volta..

Cominciamo da una vicenda legata a Grillo - ce n'è una nuova ogni giorno ma a me ne interessa una di qualche settimana fa. Benigni parla alla festa dell'Unità, Grillo attacca: "Quanto lo pagano?". A quel punto, tutti in coro a dire che lo stesso Grillo aveva fatto altrettanto (cioè parlare su compenso a feste di partito) e che quindi non ha titolo per fare accuse di nessun genere. E qui nasce l'aneddoto: puntata della Zanzara (programma radiofonico di Radio 24 da me molto seguito), chiama Giovanni Guerisoli - segretario confederale Cisl fino al 2002 - e, per aggravare la posizione di Grillo, dice "Nel '99, a Numana in provincia di Ancona, abbiamo invitato Grillo alla nostra assemblea organizzativa e ha voluto 10 milioni cash e tutti in nero e noi glieli abbiamo dati". Il divertente è che, mentre lo dice, sembra non rendersi conto del fatto che sta sì sputtanando Grillo ma anche se stesso e tutta la Cisl (minuto 01:11:10). E si parla di Cisl non di uno dei soliti negozianti cortinesi! Ovviamente, il giorno dopo chiama Bonanni (leader Cisl) per smentire, e dice: "Non è vero, non c'è stato alcun pagamento in nero e posso dimostrarlo. Guerisoli è stato molto impreciso: era il '96 (e non il '99) e non era Numana ma Rimini per l'assemblea organizzativa della Cisl, ho la fattura." (minuto 39). Ora, non si può escludere che Guerisoli si sia effettivamente sbagliato (ma è quantomeno improbabile), ma la spiegazione che viene data da Bonanni, secondo me, è l'ennesimo esempio di come politicanti di ogni genere non tengano in minima considerazione l'intelligenza dei cittadini. Il fatto che ci sia stato un evento (fatturato) nel '99 non esclude certo che ve ne sia stato un altro (non fatturato) nel '96! E' come per la vicenda dell'appartamento di Scajola: piuttosto che ammettere qualcosa, meglio smentire adducendo scuse strampalate, tanto l'entourage accondiscendente che si ha intorno farà sì che la vicenda passi in cavalleria.

La mia lettera di qualche settimana fa che ho inviato al secolo (avevo scritto un post in proposito). E' stata pubblicata pochi giorni dopo (a destra la foto della pagina di giornale - grazie Secolo!). Naturalmente, non ho avuto risposta da nessuno dei due sindaci a cui l'avevo inviata (si spera di avere risposte nei fatti, che è la cosa che conta, ma non ci credo molto). Intanto, purtroppo, sono stato profetico: due settimane dopo la lettera, linciaggio nel chiavarese di un marocchino ladro recidivo (e sempre impunito) da parte di tre cittadini esasperati dai continui furti. Grandi polemiche: molti "hanno fatto bene", gente che si indigna, forza nuova che usa l'episodio per dar contro agli immigrati. Era meglio muoversi prima.

Simone Farina disoccupato. Calciatore in forza al Gubbio l'anno scorso (serie B, retrocesso), per ora non ha una squadra. Si era molto parlato di lui mesi fa perchè fu quello che aveva dato il via - con la sua confessione - all'inchiesta sul calcio scommesse. L'aver avuto il coraggio e l'onestà di parlare gli era valsa, ufficialmente, la stima di tutto il mondo del calcio. Prime pagine, tante parole e addirittura un invito ad allenarsi con la nazionale a Coverciano e uno come ospite d'onore alla cerimonia per la consegna del pallone d'oro. Grandi onori per uno che è sempre stato da serie cadetta. Adesso però - meno di un anno dopo - è senza squadra: solo un caso? 

Infine, brevemente tutto ciò di cui volevo scrivere in questi mesi e per cui non ho avuto tempo: Scilipoti e la fusione fredda (altri link: I, II, III); sindaco di Taranto in giro con la pistola nella fondina, e la tiritera di Vendola in proposito; Finocchiaro che fa la spesa con la scorta in parallelo con le polemiche che c'erano state sulla scorta a Saviano; Mussolini che firma foto zio; Dino Zoff che tiene una rubrica di formula uno; scandalo scommesse: prima tutti dentro, ora tutti fuori.

Il vaso di Pandora è aperto

Cari amici
è molto peggio di quanto pensassi. Forse è inopportuno, ma questa volta ho deciso di infierire.

Sono ancora interessato alla discussione che ha infiammato il blog ultimamente. Ma ora non mi interessa sottolineare per la centesima volta un'ovvietà. Voglio approfondire le sottili, e davvero intelligenti, pieghe di questa storia.

Se si visita e si legge attentamente il blog di cui abbiamo tanto parlato ci si rende conto subito di due cose:
1: è fatto benissimo; 2: è bilingue.

Cos'altro troviamo? Link ad interviste varie. Se googliamo la cosa escono un sacco di pubblicizzazioni, proclami, foto (non dimentichiamo dove è stata trovata la notizia). Ci sono esternazioni continue. Sono presenti frasi di una banalità sconcertante. Ogni post è curato nel dettaglio; ciascuno sembra una cronaca, sempre condita di un sacco di pomposità. Ogni impresa è selvaggia, ha richiesto sforzi fisici, privazioni, stranezze... In uno degli ultimi post (a tema la conquista di una montagna) si sottolinea che l'impavido viandante è proseguito da solo, mentre altri hanno abbandonato. Nel video si continuano a sottolineare le cose che fanno cassetta: la solitudine, le ore di sonno scarse, la fatica, l'uomo che conquista la natura. Alla fine sembra fin prendersi poco sul serio, come stesse eseguendo un compito. In un altro si fa riferimento ad un viaggio di 18 ore su una corrierina fatto sdraiato a terra. Al di là del fatto che se la si tira un sacco, c'è sempre qualcosa che sembra dover essere presentato al pubblico. Sono fin arrivato a chiedermi... Ma se io stessi facendo tutto ciò perderei il mio preziosissimo tempo a scrivere lunghissimi post curatissimi? Non ci mollerei mai mai mai MAI? Insomma io scrivo la prima sera, magari la settimana successiva e via dicendo, poi mi stanco! O no? Chi me lo fa fare? Beh, qualcuno che mi appoggia economicamente in vista di guadagni maggiori. Quando gli si chiede dei soldi la risposta è sempre quella, le parole sono fin le stesse, una lezione imparata ad arte...

Arriviamo al punto. Il vaso di Pandora è aperto. Ma possibile che non sia evidente a chiunque l'impronta COMMERCIALE di tutto il blog? Mai un momento di noia? Di stanchezza? Mai un cedimento? No. E' tutto incredibile. E' tutto straordinario. E' tutto monumentale. E allora ogni tessera torna al suo posto. Quale migliore occasione di un blog per testare se il pubblico è interessato a questo tipo di cose? D'altronde si fa leva su cose facili: mollo tutto, il materialismo occidentale, la vita delle origini e compagnia cantando... Il livello dell'esposizione delle esperienze e delle tesi di base è elementare, adatto anche alle donne e ai bambini. La gente ci sballa a fare l'alternativa, non c'è niente da fare, nel web soprattutto. Lo scopo di tutto sin dall'inizio? UN LIBRO. O anche due o tre. Di foto soprattutto (su esse c'è già il copyright). Un film documentario. E poi chissà... Magari il Guinness... Se anche va tutto a puttane nel peggiore dei casi mi sono girato il mondo.

Ognuno è diverso. Ma io non avrei un feticismo così perverso per una condivisione totalizzante di ogni momento del periodo più incredibile della mia vita. Non c'è nulla di privato, sembra un reality di concezione intelligente!!! E le lacrime di gioia, e il momento di comunione con il mondo, e le sempre immani difficoltà per avere ogni minima cosa... Possibile che sia solo puro e semplice esibizionismo?

Quindi non solo i soldi ci sono, ma lo scopo finale di tutto sono proprio loro!  E noi a dire che perdevamo il nostro tempo a parlare di quelli...

E' stato fin troppo facile. Le repliche: la strada "alla Ballets" del "Ma che male c'è Bolo? Ma è normale Bolo! Ma cosa c'è di strano Bolo?" sarebbe un'inversione di tendenza rispetto alle tesi promulgate nella discussione di questi giorni; invece la strada del "Sono tutte cazzate Bolo" è sconfessata dal blog stesso, se lo si riesce a leggere con occhio critico. Nel peggiore dei casi vi regalerò il libro quando uscirà.



martedì 4 settembre 2012

Renzi si candida alle primarie


Ecco la reazione del presidente del PD, Rosy Bindi e quella di una "colonna " del partito, Massimo D'Alema.

Mi hanno quasi convinto: se apre bocca anche Veltroni lo voto!!