Test cutanei su un coniglio dal sito http://www.terranauta.it/
"Dopo due anni di dibattito e un'infinità di correzioni, della nuova normativa europea che avrebbe dovuto rafforzare i metodi di ricerca alternativi alla sperimentazione sugli animali resta poco..."
[...]"Senza tener conto delle ricerche condotte per lanciare nuovi cosmetici e delle cavie non censite (i non vertebrati), nell'Unione europea vengono utilizzati per le sperimentazioni 12 milioni di animali l'anno."
Qui il post di Vittorio Prodi (si, uno dei fratelli, questo e` il fisico e parlamentare europeo del PD) che ha votato a favore della legge e da motivazioni della sua scelta:
"... ho letto con dispiacere parole di commento di elettori delusi o amareggiati. Con disappunto ho preso atto della disinformazione con cui gli organi di stampa hanno trattato questo tema."
"[...] Ho riflettuto molto prima di questa scelta, ma posso dire con convinzione che il mio voto ha dato un contributo, seppur minimo, al miglioramento della situazione degli animali in Europa."
Inoltre cita l'organizzazione EUROGROUP FOR ANIMALS che si e` dichiarata favorevole alla nuova normativa.
Sicuramente emergono elementi di contraddizioni tra le due versioni: a chi credere? Chi riesce (io non ce l'ho fatta) a trovare il testo esplicito della legge?
So che e` un argomento delicato:
qualcuno (pochi) alzera` le spalle,
molti cavalcheranno l'onda emotiva che spinge UOM (l'uomo occidentale moderno) a strapparsi i capelli per gli animali che vengono usati nelle sperimentazioni scientifiche, tirando in ballo l'affetto che si prova per Fuffi il cagnolino o Micio il gattino, salvo poi non badare alla marca del cosmetico che si compra (c'e` multinazionale e multinazionale), ne a quanta carne si mangia durante la settimana o se le uova per la crepe provengono da allevamenti intensivi,
altri affermeranno che il fine (medico) giustifica i mezzi (sadici).
In tutto questo casino ci sarebbe da sperare che l'informazione corretta ed equilibrata abbia la meglio: sempre utopie dite?!
In questi giorni sul web impazzano le proteste per la direttiva UE appena approvata che regolamenta l'utilizzo di animali per la ricerca scientifica.
Qui l'articolo di Repubblica piuttosto critico con la legge:
"Dopo due anni di dibattito e un'infinità di correzioni, della nuova normativa europea che avrebbe dovuto rafforzare i metodi di ricerca alternativi alla sperimentazione sugli animali resta poco..."
[...]"Senza tener conto delle ricerche condotte per lanciare nuovi cosmetici e delle cavie non censite (i non vertebrati), nell'Unione europea vengono utilizzati per le sperimentazioni 12 milioni di animali l'anno."
Qui il post di Vittorio Prodi (si, uno dei fratelli, questo e` il fisico e parlamentare europeo del PD) che ha votato a favore della legge e da motivazioni della sua scelta:
"... ho letto con dispiacere parole di commento di elettori delusi o amareggiati. Con disappunto ho preso atto della disinformazione con cui gli organi di stampa hanno trattato questo tema."
"[...] Ho riflettuto molto prima di questa scelta, ma posso dire con convinzione che il mio voto ha dato un contributo, seppur minimo, al miglioramento della situazione degli animali in Europa."
Inoltre cita l'organizzazione EUROGROUP FOR ANIMALS che si e` dichiarata favorevole alla nuova normativa.
Sicuramente emergono elementi di contraddizioni tra le due versioni: a chi credere? Chi riesce (io non ce l'ho fatta) a trovare il testo esplicito della legge?
So che e` un argomento delicato:
qualcuno (pochi) alzera` le spalle,
molti cavalcheranno l'onda emotiva che spinge UOM (l'uomo occidentale moderno) a strapparsi i capelli per gli animali che vengono usati nelle sperimentazioni scientifiche, tirando in ballo l'affetto che si prova per Fuffi il cagnolino o Micio il gattino, salvo poi non badare alla marca del cosmetico che si compra (c'e` multinazionale e multinazionale), ne a quanta carne si mangia durante la settimana o se le uova per la crepe provengono da allevamenti intensivi,
altri affermeranno che il fine (medico) giustifica i mezzi (sadici).
In tutto questo casino ci sarebbe da sperare che l'informazione corretta ed equilibrata abbia la meglio: sempre utopie dite?!
ciao
RispondiEliminadevo dire che avevo letto dei ritagli di commenti della LAV e altre associazioni animaliste fortemente critiche sulla questione, al di la di questo effettivamente non riuscendo a reperire il testo originale della delibera è un po' difficile farsi un idea precisa rispetto ad essa.
sicuramente a livello personale mi sento chiamato in causa (come molti) e devo dire che purtroppo leggendo l'articolo di lore mi sono sentito collocato nell'odiosa "seconda categoria",piu che altro per quel che riguarda l'uso di saponi e shampoo, perciò, per fare ammenda degli errori passati, oggi ho fatto una bella scorta di sapone d'aleppo al negozio "la formica" di via trebisonda (non so se sia lecito fare pubblicità esplicita, comunque siccome questo negozio completamente incentrato sull'ecosostenibilità dei prodotti di consumo mi ha fatto una buona impressione vi consiglio di farci un salto)
lore sei uno smuovitore di coscienze!!! (almeno della mia :)
un saluto
tommi
Tommi! Poi devi farci sapere come ti trovi col sapone di aleppo!!!
RispondiEliminaComunque una puntualizzazione... io non mi so collocare in nessuna categoria precisa di quelle che ho scritto, e non volevo dare giudizi ma solo ragionare criticamente.
Per quanto riguarda la seconda categoria cerco di evitare i prodotti della Henkel e della Proctel&Gambel e Unilever per un discorso etico che coinvolge anche l'utilizzo di animali ma non solo.
Non credo di far parte della terza ne della prima, ma sostanzialmente odio il concetto che spinge UOM (sempre il solito uomo occidentale moderno) a disperarsi per i gatti mangiati in Cina ma non per l'aragosta degustata nel ristorantino sul molo di Lerici (mi dicono che le cuociano vive) o il maiale macellato ai Boschetti. Mi sembra un'enorme incoerenza e non so come uscirne fuori... insomma diventero` vegano!