venerdì 19 marzo 2010

Voci fuori dalle voci fuori dal coro

C'e` chi non si interessa.



C'e` chi si interessa, o crede di farlo, guardando tutti i giorni il telegiornale.



C'e` chi si interessa, consapevole della pochezza di gran parte dei telegiornali, comprando un quotidiano. Lo puo` scegliere moderato, di parte, molto di parte, partitico. Sa cosa si ritrovera` a leggere.



C'e` chi si interessa con la consapevolezza del fatto che ogni carta stampata necessita di finanziamenti e che spesso se qualcuno sborsa dei soldi ha la pretesa di mettere anche bocca sul modo con cui i suoi soldi sono spesi, quindi usa la rete. A mio avviso la rete contiene l'Informazione del futuro, in quanto permette di confrontare rapidissimamente e senza intermediazioni i dati, le opinioni, le dichiarazioni, ecc.



E cosi nasce sostanzialmente l'informazione alternativa, quella che snobba i telegiornali e i quotidiani piu` famosi e ricerca direttamente in rete: blog, famosissimo quello di Grillo, mailing list di discussione, forum, siti stranieri, ecc. Alcuni protagonisti di questa "altra-informazione" finiscono nuovamente sulla televisione, accreditati dal fatto di essere indipendenti da questa: mi riferisco ad esempio a Marco Travaglio, il caso piu` ecclatante.



Molte persone, anche tra quelle che non sanno usare internet, si sentono tranquille quando questi nuovi protagonisti dell'informazione prendono la parola e denunciano la disinformazione diffusa con notizie non trattate o trattate in maniera distorta dai tg. Per alcuni stanno diventando dei veri e propri eroi: ma tutto cio` e` sano? Dobbiamo davvero fidarci dell'indipendenza di chi accusa gli altri di non essere indipendenti?

Io sono convinto che sia un errore abbassare la guardia su chiunque, anche alla luce della grande facilita` di verificare direttamente sulla rete le informazioni: stimo i signori Travaglio & c., ma non posso fidarmi ciecamente di loro, andrebbe contro ai loro stessi principi.

C'e` pero` una categoria di persone, che io ho definito voci fuori dalle voci fuori dal coro, che critica pesantemente chi critica pesantemente l'informazione ufficiale italiana: sulla scia della puntata di Rieducational Channel (l'Ottavo Nano) sui cavalieri -in cui la presentatrice Vulvia parlava di cavalieri, di spingitori di cavalieri che li motivavano ad andare in battaglia, e di spingitori di spingitori di cavalieri, che motivavano i motivatori dei cavalieri- verrebbe da chiedersi se i critici dei critici criticano oltre ai critici anche i criticati dai critici.
Eh?
Beh, comunque mi fa estremamente piacere se anche i giornalisti alla "Il fatto quotidiano" -che sono i piu` in vista fra chi fa Altra-informazione- vengano accusati di non essere indipendenti, con motivazione che siano chiaramente di buon senso.
Quello che non capisco e` perche` ad ogni anello di questa catena -ipoteticamente infinita- debba alzarsi il tenore degli insulti. Li trovo inutili e controproducenti.

Pubblico il link ad un articolo su Travaglio, Santoro e la giudice Forleo.
Cio` che mi ha spinto a lasciare un commento in fondo e` stata la conclusione dell'articolo:
popolo viola = popolo di imbecilli.

Scusate se sono stato prolisso.

2 commenti:

  1. Mi chiedo sempre se l'informazione alternativa che tanto seguo e apprezzo sia davvero libera e non "pericolosa": nel senso che forma la mente di chi attinge alla sua fonte allo stesso modo di quella giudicata non libera. Cioè, io mi avvilisco davanti ai molti italiani che parlano pari pari ad un editoriale di Minzolini, ma allo stesso tempo mi rendo conto che la penso un po' troppo allo stesso modo dei Travaglio, Grillo, Civati, Leonardo e dei tanti altri siti/blog che spesso cito qui (Grillo e Travaglio li ho messi nella lista perché sono i più famosi, ma a dire il vero sono molto critico nei loro confronti). Ecco, la penso come loro perché hanno sempre ragione e perché sono bravi, o perché ne sono assuefatto? Così sto formando un pensiero indipendente oppure un pensiero dipendente dai loro pensieri? Perché la maggior parte delle persone che professano la libera informazione in fondo non fanno informazione, ma controinformazione alla non libera informazione (visto che in questo post piacciono le parole ripetute...). E in più si atteggiano da intellettuali, scrivono pagine e pagine sui decreti interpretativi e molto poco sui problemi "reali" di un qualsiasi Mario Rossi, pensionato. E poi, come i telegiornali hanno il periodo della suina e dei pitbull che mordono i padroni, la libera informazione ha il periodo dei preti pedofili o delle veline candidate.
    Ciononostante continuo a seguirla e ad apprezzarla l'informazione alternativa, ma senza dimenticarmi di guardare un tg ogni tanto, o leggere le notizie sia sul sito di Repubblica, che del Corriere, che del Giornale (ma poi subito dopo cancello la cronologia).
    Credo di essere partito per la tangente e di essere andato fuori tema, amen.

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  2. A me però pare che i toni siano già alti fin dal primo step del tuo ragionamento: se si escludono i principali quotidiani, si ragiona ad insulti ovunque, sul Giornale come sul Fatto... (però forse ho male interpretato il tuo discorso e ce li mettevi già dentro...).

    Ciò detto, sarebbe bello che la smettessero.

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