Nell'ordine, Scalfarotto, Serracchiani, Renzi e Civati.
Loro sono bravi, giovani e concreti. Dicono che siano il futuro del PD, speriamo che questo futuro sia prossimo.
Questo il video riassuntivo di un incontro tra i tre più a destra.
"Cosa sta succedendo in Italia? Furti e Corruzione e Tangenti mascherate da Favori Sessuali stanno quotidianamente diventando puntuali come le previsioni del tempo. Esagerano i Magistrati? A questo punto, forse, si può dire che esagerano anche i Ladri. Rubino pure, lo hanno sempre fatto, però mi raccomando: un po' di moderazione".
(V. Feltri)
" ... a costituire uno spartiacque rispetto al passato è stata la discesa in campo nel '94 di Berlusconi che ha posto l'onestà come precondizione nell'attività politica ... Berlusconi ha rappresentato ilfatto nuovo perché da uomo ricco e di successo non aveva bisogno di prendere "mazzette" e dunque era e resta insospettabile di tangenti".
(A. Alfano)
Il più giovane si è trasferito in Spagna, ribelle fin da giovane, coi capelli spettinati, più interessato alle ragazze e alla musica che alla scuola, che lascia dopo due bocciature e col voto minimo. La musica e la chitarra sono la sua passione, la sua repulsione allo studio non gli impedisce di diplomarsi al conservatorio, e di essere selezionato nel cast dell'X-Factor castigliano. Viene eliminato quasi subito con bocciatura di pubblico e critica, ma non si scoraggia e continua a produrre canzoni. Pubblica un cd e gira la Spagna suonando, finora con scarso successo ma sempre con la speranza di diventare l'Enrique Iglesias del nuovo millennio.
Il fratello maggiore è sempre stato il secchione dei due. Esce poco di casa, non ha amici, le ragazze gli stanno alla larga e lui non fa niente per avvicinarcisi. Anche lui ama la musica e vorrebbe diventare cantante, ma ben presto si rende conto che la musica è solo un'utopia, una strada piena di ostacoli che non può che portare al fallimento. Abbandona la musica e la ripudia, come ripudia il fratello "artista". Rimane in Italia con la famiglia, studia per diventare avvocato, si laurea col massimo dei voti e diventa in poco tempo avvocato di successo. Le sue abilità oratorie lo rendono uno dei più ambiti avvocati dello stivale e, colpo di fortuna, diventa avvocato difensore di un ricco imprenditore brianzolo: grazie a lui entra in politica, diventa una star dei talk show e, considerandosi uno dei migliori oratori degli ultimi 150 anni, si compiace per la scelta di essere rimasto in Italia a studiare invece di rincorrere come il fratello la sua passione musicale, ormai sepolta sotto migliaia di atti, codici, postille, note e articoli.Di seguito le foto dei due fratelli:
All'indomani del fatto, i media hanno sottolineato alcune anomalie nella procedura (è stata resa nota dopo diversi giorni, non è stata fatta alcunamulta, ecc.)[6] e Burlando ha replicato dichiarando di non aver chiesto trattamenti di favore[7].
L'affermazione è stata confermata dal Questore di Genova[8] e alcuni giornali hanno quindi pubblicato un'analisi di quanto accaduto, delle insinuazioni e delle repliche di Burlando.
Repubblica: Burlando ha chiarito in aula che è in crisi con sua moglie e vive a casa di un amico, che è molto addolorato per il dolore che tutto questo causa al figlio adottivo. (...). «Ho sbagliato. Stavo tornando giù dalla collina degli Erzelli, guidavo io, ero solo. Era mezzogiorno di domenica. Dovevo essere sovrappensiero, la verità è che non so come sia potuto succedere: guido di rado, questa è una strada che non faccio mai. Semplicemente ho sbagliato rampa. Dovevo prendere a destra e invece ho girato a sinistra. Appena ho incrociato un' auto mi sono accorto di essere contromano e mi sono fermato».
Cito il link alla prima versione dell'accaduto che è un po' diversa, ma in realtà multa o non multa, macchine incontrate o non incontrate, non è questo che mi interessa.
Quello che dico è: Burlando aveva dei problemi personali. Dei problemi grossi. Dei problemi che lo prendevano e lo distraevano a tal punto da arrivare a prendere l'autostrada contromano... E - almeno per un periodo - ha vissuto fuori dalla realtà. Per un periodo è stato talmente incasinato e fuori dalla realtà da arrivare a prendere l'autostrada contromano... Ma come si può pensare allora che alla mattina questo - seduto alla sua scrivania - potesse minimamente concentrarsi sul suo lavoro?! Eppure è rimasto dov'era e adesso viene riproposto... Io mi sento un po' preso per il culo.
Comunque, l'alternativa a Burlando è tremenda, quindi, perfavore, provate a convincermi a votarlo...
Una Piazza per Stefano Cucchi!
Inclusione, emancipazione e diritti sono l'unica sicurezza possibile
Inaugurazione del Giardino Stefano Cucchi
Domenica 14 ore 12.00
Area Verde angolo Via Filippo Serafini –Via Saredo
Gli operai incaricati dal Comune di Roma per la sistemazione dell'area verde scaricano il furgone. È il 19 ottobre 2009, come tutti i lunedì si fa fatica a far tutto, cosi le persone che passano, si affacciano dietro la staccionata un po' annoiati, controllano l'andamento dei lavori per poi proseguire. All'ospedale Pertini, nella stessa mattinata, a una donna che chiede notizie del figlio, ricoverato nel reparto carcerario, risponde una responsabile "non vi preoccupate, il ragazzo è tranquillo".
Il "ragazzo tranquillo" è Stefano Cucchi, 31 anni, arrestato dai Carabinieri la notte di venerdì 16 ottobre, al parco degli Acquedotti, a Cinecittà, non lontano da quella piccola area verde in ristrutturazione.
Giovedì 22 alle 12.30, i carabinieri vanno a casa di Stefano per notificare il decreto con il quale il Pubblico Ministero autorizza l'esecuzione dell'autopsia, cosi la famiglia viene a sapere della morte del figlio.
Stefano è morto di carcere, come troppi prima di lui. La politica complice ed omertosa ha cercato di coprire con le bugie la violenza impunita dello Stato, alla cui custodia Stefano era sottoposto. Il coraggio della famiglia ha imposto la ricerca di verità e giustizia. L'inchiesta sull'omicidio prosegue, sono passati mesi, ma la volontà è ferma: questa storia nessuno la deve dimenticare.
L'area verde in questione si trova all'angolo tra via Saredo e via Filippo Serafini è uno snodo molto frequentato per un piccolo quartiere come il Lamaro, il posto ideale per un parco pubblico. Ha una storia faticosa e difficile, abbandonata per tanto tempo e riqualificata solo attraverso l'occupazione di tutta l'area da parte del centro sociale Corto Circuito. In un quartiere privo di spazi verdi accessibili, pur essendo stato costruito in prossimità di uno degli ultimi corridoi verdi di Roma, il pratone di Torre Spaccata, paradossalmente chiuso al pubblico e destinato solo a future speculazioni edilizie.
Per questo motivo il Corto Circuito, dopo una consultazione con i cittadini del quartiere, ha deciso di destinare l'area a uno spazio verde di tutti, e dopo anni di attesa e di richieste ha ottenuto i fondi per la riqualificazione da parte del Comune di Roma.
Stefano forse non è mai stato al Lamaro, ma la sua storia fino a quella notte infame assomiglia a quella di molti ragazzi che attraversano i nostri spazi sociali e che vivono nelle nostre periferie. L'arroganza e l'impunità delle forze dell'ordine, la paura di andare in giro con una canna, le serate sulle panchine del parco attenti a vedere che non arrivi una volante. Le storie giovani di chi in periferia ci nasce e sta tutta la vita a cercare di svoltarla, con lo Stato e le Istituzioni che hanno solo il volto della repressione, dove non esistono spazi sociali e politiche giovanili. Dove sicurezza significa soltanto guerra agli ultimi della città, siano i "pischelli" del Parco, i writers, i lavavetri o i migranti che per pochi soldi vendono le loro braccia all'edilizia o alla cura dei nostri anziani.
Il parco pubblico porterà il nome di Stefano Cucchi, perché la sua storia insieme a quella di tutti coloro morti per mano dello Stato non venga mai dimenticata. Perché a Stefano sia dedicata una piazza o una via di Roma, non per la moda della toponomastica, ma per un atto di giustizia e di coraggio. Parco pubblico Stefano Cucchi, perché consegnare alla cittadinanza un'area verde dove governava l'abbandono è un modo attivo per contrastare l'emarginazione che ci impongono, per praticare dal basso una idea nuova di sicurezza.
Per questo vi invitiamo a partecipare all'inaugurazione del Giardino Stefano Cucchi Domenica 14 alle ore 12,00. Sarà attivo un mercatino di produttori biologici che partecipano ai Gruppi di Acquisto Popolari, di artigiani che organizzeranno anche dei piccoli laboratori per far conoscere le loro attività. Questo mercato diventerà poi un appuntamento fisso per la seconda domenica del mese. La giornata inizia alle 10 in piazza Cavalieri del Lavoro da dove partirà una piccola sfilata in maschera che raggiungerà il giardino Stefano Cucchi dove fino a sera si svolgeranno laboratori, spettacoli di giocolieri, musica ed animazione.
Ma soprattutto vi vogliamo invitare ad avviare , giovedì 25 febbraio, un dibattito pubblico con la famiglia di Stefano Cucchi, ricercatori, giuristi e amministratori locali per promuovere una nuova idea di città che con la memoria costruisca inclusione, partecipazione ed emancipazione sociale per le periferie.
Oggi, mentre cercavo un articolo che mi risolvesse
uno dei tanti problemi che da solo non sono in grado
di risolvere (purtroppo va così, che farci?) mi sono
imbattuto nel seguente articolo...
Con Bersani ho parlato ieri sera, ma sinceramente devo dire che non ho capito cosa ha detto.E se per le regionali ha sbagliato quasi tutto, nel resto ha fatto anche peggio. Anche nelle piccole cose non ne azzecca una, come dice Gilioli:
Bersani spiega che il dopofestival di Sanremo su Youdem è un’iniziativa per stare vicini ai giovani:
Il 46 per cento degli spettatori del festival ha un’età superiore ai 55 anni. Quasi un terzo è sopra i 64 anni.Poi, potrei ricordare il caso Binetti (e mandala via una volta per tutte!), lo scontro (inesistente) sulla giustizia, le leggi ad-personam, e così via. Mai una volta che dica qualcosa di forte, che prenda una posizione ferma e decisa. Tergiversa, e di conseguenza tergiversa tutto il partito democratico, e quindi l'opposizione. E la maggioranza si sente legittimata a fare ciò che vuole.
Io non è che pretenda molto da te. Vorrei soltanto sapere se hai una posizione di qualche tipo su un qualche argomento. Sì, lo so che ce l'hai, ma devi farcelo sapere, Bersani, è così che funziona, non è che possiamo essere noi a venire a casa tua a chiederti un parere su tutto. Ce lo devi dire tu. Ho visto che sul sito c'è una sezione "Proposte": è una figata, Pierluigi, ma quelle cose devi ripeterle anche in televisione, sui giornali, in piazza. Non dovresti, non dovreste parlare di altro.