sabato 30 ottobre 2010

Il buio oltre le tette

Cari amici,

la fine è arrivata. La profezia si è avverata. Nessuna guerra. Nessun stravolgimento dei poli magnetici. Niente fuoco, rocche che crollano, poteri che si sfaldano. Bastano le parole per rendere la follia collettiva che ha rapito il nostro Paese.
In sordina la mancanza di ogni valore e dignità umana sono diventati normali e scontati. Qualche giorno fa (l'ho pubblicato il 2/11/2010) il nostro eroe eletto dal popolo ha dichiarato che non cambierà il suo stile di vita.
Cosa importa per il sedicenne maschio medio italiano? La figa. Lo stesso crotalocefalo che tra qualche anno potrà votare è nato e cresciuto in uno stato che giustifica e incoraggia i comportamenti più bassi e illegali. Ragazzi lo capiamo che qui non stiamo facendo una discussione di carattere morale? Ci arriviamo a capire che non si tratta solo di cinque secondi di sborrata sulle tette di una stupida qualunque? Si tratta del pericolo di assumere a sistema un'individualità priva di ogni cognizione di civiltà, di ordine e di umanità.
Lo sapete che se vado in giro a dire che canto ad "Amici" mi cadono quasi tutti ai piedi e se invece ho letto Proust e ho visitato una certa città sono uno sfigato che non scopa? (cosa peraltro vera...) Ma per che cosa viviamo a fare? Per salvare le intelligenze perdute di questa gente che probabilmente giustifica il signor B., magari facendo appello alla sacrosanta esigenza di svuotarsi le palle di tanto in tanto? No.
Il signor B. faccia le sue cose, continui ad avvelenare i giornali con le narrazioni delle sue brevi prestazioni sessuali per distogliere lo sguardo dai veri problemi ma almeno NEGHI! Si tenta di portare le cose sbagliate nel versante di quelle giuste. E noi lo lasciamo fare.

Italiani: un popolo sempre pronto a vendere il culo. Un bel popolo di merda.

Il vostro corrispondente dall'Emilia

venerdì 29 ottobre 2010

Festival della Scienza 2010

E' iniziato oggi, ci sono un sacco di cose divertenti, fatevi un giro!

domenica 24 ottobre 2010

Prèsidi esemplari

Notizia tratta qui dal sito di Repubblica.

"Il nuovo Codice di comportamento dei dipendenti pubblici all'articolo 11 recita: "salvo il diritto di esprimere valutazioni e diffondere informazioni a tutela dei diritti sindacali e dei cittadini, il dipendente si astiene da dichiarazioni pubbliche che vadano a detrimento dell'immagine dell'amministrazione. Il dipendente tiene informato il dirigente dell'ufficio dei propri rapporti con gli organi di stampa". Il manuale di comportamento dei presidi regola tantissime fattispecie di irregolarità e comportamenti dubbi. E per la prima volta nella scuola introduce le sanzioni pecuniarie. "Da un minimo di 150 ad un massimo di 350 euro per i dirigenti scolastici che dovessero prodursi in "alterchi negli ambienti di lavoro, anche con utenti o terzi" o che non rendessero "conoscibile il proprio nominativo mediante l'uso di cartellini identificativi o di targhe da apporre presso la postazione di lavoro". Il Codice di comportamento stabilisce anche le sanzioni per ruberie, collusioni con insegnanti assenteisti e apertura di procedimenti penali a carico dei dirigenti scolastici. E a far capire che da quest'anno non si tollerano più comportamenti scorretti e ambigui interviene un recente decreto del ministro Gelmini, che allarga il raggio d'azione degli ispettori ministeriali: consente loro di controllare le scuole anche senza incarico da parte del direttore regionale. A sorpresa."

Ancora Randy Pausch

Anche io Ballets ho cercato chi fosse questo Randy Pausch. E ho trovato un'altra massima tratta dalla, pare famosa, "Last Lecture":

"Impara ad aspettare tutto il tempo che serve e la gente ti sorprenderà davvero: quando si è davvero stufi marci o arrabbiati con qualcuno, significa solo che non si è concesso loro abbastanza tempo, dategliene e vedrete che quasi sempre vi stupiranno".

sabato 23 ottobre 2010

Ah ah ah!

Martedì prossimo ci sarà a Roma un convegno sulla libertà di stampa. Ecco la notizia presa dal Giornale:

I presunti martiri parlano di bavaglio poi vanno in diretta tv a insultare Silvio Berlusconi. E intanto la magistratura indaga e perquisisce le testate non allineate nella caccia al Cavaliere. Se ne parlerà al convegno «Libertà di stampa? Due pesi e due misure» organizzata dai coordinatori Pdl Sandro Bondi, Ignazio La Russa e Denis Verdini e dal sottosegretario all’Attuazione Daniela Santanchè martedì 26 alle 18, presso la sala convegni Santa Marta del ministero della Cultura di via del Collegio romano, 27 a Roma. Presenti il direttore del «Giornale» Vittorio Feltri, Maurizio Belpietro («Libero), Giorgio Mulè («Panorama»), Giuliano Ferrara («Il Foglio») e l’editorialista del «Giornale» Marcello Veneziani.

Direi che c’è proprio da ridere.

P.S. il commento di Gilioli:

Ma veramente martedì c’è un convegno sulla libertà di stampa organizzato da La Russa con Feltri e Belpietro relatori? E poi cosa fanno, una conferenza sul buon vicinato con Rosa e Olindo? Un seminario sui valori familiari presieduto dallo zio di Avetrana? Un dibattito sul fair play negli stadi insieme a Ivan il Serbo?

giovedì 21 ottobre 2010

Link – 21 Ottobre

  • Interessante rassegna dei deputati/senatori del PD con più di tre legislature alle spalle (in teoria nello statuto del partito, non sono permesse più di tre legislature, a meno di casi “speciali”), via Metilparaben;
  • Classifica della disparità tra uomo e donna nella società, l’Italia è in discesa rispetto allo scorso anno, e si attesta ad un ottimo 74esimo posto, tra Repubblica Dominicana e Gambia;
  • Bel commento di Gilioli sui fatti del Ferraris della scorsa settimana;
  • Foto da Big Picture: waveriders e marjuana;
  • Ancora foto: da Vanity Fair, foto del “making of” del primo episodio di Star Wars (bellissima la foto in cui si vedono tanti materassi per attenuare una possibile caduta!), e infine foto dai più bei musei del mondo.

I gounnies


Mi ero sempre chiesto chi fosse l'eroico Sloth... che storia!!
Si chiamava John Matuszak ed era un giocatore di football.

Massime

"L'esperienza è quello che ottieni quando non ottieni quello che desideri."
Randy Paush, tratta dalla sua Last Lecture.

mercoledì 20 ottobre 2010

Onorevoli Pensioni

Il giorno 21 settembre 2010 il Deputato Antonio Borghesi dell'Italia dei Valori ha proposto l'abolizione del vitalizio che spetta ai parlamentari dopo solo 5 anni di legislatura in quanto affermava cha tale trattamento risultava iniquo rispetto a quello previsto dai lavoratori che devono versare 40 anni di contributi per avere diritto ad una pensione. Indovinate un po' come è andata a finire...

Presenti 525
Votanti 520
Astenuti 5
Maggioranza 261
Hanno votato sì 22
Hanno votato no 498).

Ecco un estratto del discorso presentato alla Camera :

"Penso che nessun cittadino e nessun lavoratore al di fuori di qui possa accettare l’idea che gli si chieda, per poter percepire un vitalizio o una pensione, di versare contributi per quarant’anni, quando qui dentro sono sufficienti cinque anni per percepire un vitalizio. È una distanza tra il Paese reale e questa istituzione che deve essre ridotta ed evitata. Non sarà mai accettabile per nessuno che vi siano persone che hanno fatto il parlamentare per un giorno - ce ne sono tre - e percepiscono più di 3.000 euro al mese di vitalizio. Non si potrà mai accettare che ci siano altre persone rimaste qui per sessantotto giorni, dimessisi per incompatibilità, che percepiscono un assegno vitalizio di più di 3.000 euro al mese. C’è la vedova di un parlamentare che non ha mai messo piede materialmente in Parlamento, eppure percepisce un assegno di reversibilità.
Credo che questo sia un tema al quale bisogna porre rimedio e la nostra proposta, che stava in quel progetto di legge e che sta in questo ordine del giorno, è che si provveda alla soppressione degli assegni vitalizi, sia per i deputati in carica che per quelli cessati, chiedendo invece di versare i contributi che a noi sono stati trattenuti all’ente di previdenza, se il deputato svolgeva precedentemente un lavoro, oppure al fondo che l’INPS ha creato con gestione a tassazione separata.
Ciò permetterebbe ad ognuno di cumulare quei versamenti con gli altri nell’arco della sua vita e, secondo i criteri normali di ogni cittadino e di ogni lavoratore, percepirebbe poi una pensione conseguente ai versamenti realizzati."


Proprio la Corte costituzionale, con la sentenza richiamata dai colleghi questori, ha permesso invece di dire che non si tratta di una pensione, che non esistono dunque diritti quesiti e che, con una semplice delibera dell’Ufficio di Presidenza, si potrebbe far risparmiare al bilancio della Camera e anche a tutti i cittadini e ai contribuenti italiani circa 150 milioni di euro l’anno.

Per maggiori informazioni ecco il link al sito di Borghesi con il discorso.

Il link al blog (Non-Blog) "greg-verdementa" che spiega molto più dettagliatamente la questione, in modo da farsene un'idea più approfondita.


Vorrei sapere perchè invece di oscurare la notizia qualche deputato credibile (forse qui sta la falla del mio ragionamento?) non è andato in TV a spiegare i motivi del no a questa proposta dell'IdV.
Bah.

Caso Franceschi

Ignoravo quasi totalmente la gravità del caso Franceschi, l'italiano arrestato a Nizza e morto nelle carceri francesi per un presunto arresto cardiaco. La ignoravo fino a domenica sera, quando ho guardato l'intervista di Fazio alla sorella di Stefano Cucchi, su "Che tempo che fa", già di per sè molto interessante ma che mette in luce anche questo nuovo caso di presunti maltrattamenti in carcere.
Brevemente è successo che dopo la morte del figlio la madre, insospettita da lesioni riscontrate sul cadavere, ha cominciato a chiedere sempre più insistentemente giustizia certa. E come succede in queste occasioni le autorità francesi hanno cominciato a negarle anche i diritti più fondamentali, come appunto la libertà di manifestare il proprio dissenso di fronte al carcere. Lei denuncia di essere stata arrestata a sua volta e picchiata, con il risultato di tre costole incrinate.
Al ritorno della salma in Italia i medici legali dell'ospedale della Versilia hanno riscontrato l'avanzato stato di decomposizione dovuto alla mancata conservazione a basse temperature. Non solo: il corpo era privo di organi, c'erano solo muscoli e ossa. In una situazione del genere è stata praticamente esclusa la possibilità di eseguire una nuova autopsia da confrontare con quella francese, di cui ancora oggi non si conoscono tutti i risultati.
Che dire? Oggi il ministro Frattini dichiara: “La Francia è un paese amico dell’Unione Europea, un grande paese democratico, ma alcune domande non hanno ancora una risposta: io desidero che tutta la verità emerga”. E incontrerà la madre di Franceschi.
Vi invito a farvi un'idea vostra del caso su internet, che alcuni francesi dicono essere tutta una montatura italiana, perchè il fatto che queste notizie non abbiano la giusta rilevanza penso faccia soffrire due tre quattro volte in più le persone strettamente coinvolte.
A mio parere c'è bisogno di sensibilizzazione in circostanze come queste, in cui l'autorità competente nega di rispondere agli interrogativi più inquietanti.
E c'è bisogno di un pelino di sensibilizzazione in meno sul caso Scazzi, ad esempio, che è sotto l'attenzione di competenti magistrati ed investigatori che vanno lasciati lavorare alle indagini. Senza nulla voler togliere, ovviamente, alle interessanti comitive domenicali davanti al garage dello zio orco, per carità!

lunedì 18 ottobre 2010

Saluto a Mandelbrot

Pubblico il link per leggere il post di Odifreddi sul matematico recentemente scomparso.

giovedì 14 ottobre 2010

Il lampo della liberta`

foto tratta da Repubblica.it

Mica solo Ballets pubblica foto...
Jay Fine ha aspettato circa quarant'anni per riuscire a fare quesa fotografia. Direi che ne e` valsa la pena...

Assenteismo bis: ancora cinema!! MODIFICATO

************************************************************************************
Ritengo doveroso modificare questo mio post per i seguenti motivi:
1. non ho verificato la fonte di questa notizia (non trovo i dati ufficiali del Parlamento Europeo)
2. non ho specificato la data di tale notizia, 7 febbraio 2009.
3. ho trovato un articolo del 2 settembre 2010 che da` le presenze dell'on. Zanicchi addirittura al 90%.
Comunque lascio sotto la versione originale, chiedendo scusa per le inesattezze.
************************************************************************************
Qualche tempo fa avevo commentato un post di Ballets su Barbareschi con un'altra notizia relativa all'attore/politico di Fli: ad una domanda sul suo assenteismo in parlamento Barbareschi aveva risposto: «Non ce la farei ad andare avanti con il solo stipendio da politico». Quindi si ritaglia dei momenti per le sue fiction...

Oggi sono qui per parlarvi di un altro grande personaggio della Tv italiana che si e` buttata in politica. Ce la ricordiamo tutti, noi nati prima degli anni '90, perche` il suo programma andava alla stragrande sulla Fininvest: ci ha insegnato il valore dei soldi e ci ha fatto assaporare anche un po' il gusto della scommessa... sto parlando dell'On. Zanicchi Iva.

Ebbene, la nostra parlamentare PdL a Strasburgo detiene, pensate un po', il record europeo di assenteismo!!! Un grande risultato per l'aquila di Ligonchio che commenta cosi: «Assenteista per modo di dire, avevo firmato un contratto per una fiction di otto puntate e i contratti si rispettano». Evidentemente era un contratto piu` importante di quello firmato con gli italiani dal suo leader politico.

Comunque ora cambia tutto, infatti recentemente ha dichiarato: «Ho detto che se mi avessero rieletto mi sarei impegnata».
Bene, una volta puo` succedere di non avere tempo di lavorare, ma due no! E bravi gli italiani che la rivotano...
La notizia e` stata presa qui da Blitzquotidiano ed e` un po' datata, ma immagino valida.

mercoledì 13 ottobre 2010

Il grande dittatore

Cari amici,
ho appena finito di vedere un film e subito mi ha assalito la voglia di parlarne con qualcuno. Data la tarda ora non ho che voi.

Bellissimo questo "Grande Dittatore" datato 1940, scritto, diretto e interpretato da un monumentale Charlie Chaplin. Registrato per caso su Sky ho deciso di guardarlo per saperne di più e l'esperimento è stato felicissimo.

La trama è semplice: la Tomania è un paese governato da un grottesco dittatore pasticcione che ha un sosia più umano, un barbiere ebreo che, dopo la guerra, si ritrova smemorato nel ghetto a preservare quel pò di umanità che resta. La comicità è decisamente d'altri tempi ma ho avuto momenti di ilarità sentita ed autentica. Se non altro è comicità intelligente. Quasi indimenticabile l'incontro tra il dittatore Adenoyd Hynkel del partito delle "croci incrociate" e l'equivalente del nostro Mussolini, Bonito Napoloni. Così come è indimenticabile la mimica facciale di Chaplin, che riesce a far ridere di colui che, in quegli anni, stava meditando di rovinare il mondo. Tutti sanno che Hitler era un acceso fan della musica di Wagner e che ne fece un momento centrale della sua operazione di unificazione tedesca. Un patito d'opera come me ha subito riconosciuto il meraviglioso stravolgimento comico in atto nella scena in cui il dittatore improvvisa una danza con un palloncino a forma di mappamondo sulle note del preludio del "Lohengrin" wagneriano.

Immaginate di essere uno spettatore del 1940. Oggi la visione non può che essere falsata da settant'anni di distanza; eppure qualcosa dell'intento del film trapela ancora: essenzialmente ridare speranza a chi non può averne. Non si tratta solo di un film comico. I momenti tristi o nostalgici ci sono e marcati. La satira di Chaplin non vuole sdrammatizzare, ha un forte intento costruttivo, culturale ed evocativo. Non prende in giro e basta. Vuole, con il pretesto della comicità del tempo, trasmettere qualcosa. Straordinaria la figura della vicina ebrea Hannah (interpretata da una ignota Paulette Goddard) il ruolo "serio" del film.

Credo non esistano parole per commentare lo splendido monologo finale del barbiere. Esso è ancora intriso di quell'ingenuità che gli eventi degli anni successivi (e dei giorni nostri) avrebbero smentito. Ma il tentativo è passato alla storia. Privo di retorica, per quanto utopistico, esso rappresenta l'afflato di un'umanità che non ci sta, di una dignità che ha ancora voglia di dire la sua, di una speranza decisa e convinta sul miglioramento delle cose. Umanità, dignità e speranza che noi sembriamo aver perduto. L'uso ancora una volta delle note di Wagner per unire e non per dividere è l'espressione del livello più alto di un'operazione di straniamento operata da parte di Chaplin e che ha, penso, ancora un valore al giorno d'oggi.

Vi consiglio questo film. E se non riuscite a guardarlo almeno informatevi su di esso.

Il vostro corrispondente dall'Emilia

martedì 12 ottobre 2010

Operazione Nostalgia

Cari amici,
vi anticipo su un argomento che NON mi sta molto a cuore; ma c'è sete di post in questo blog e quindi mi ritaglio un momento per svolgere qualche riflessione scontata da bar.

Altri quattro morti in Afghanistan. Qualcosa di strano? NO! Basta con gli abbandoni a cordogli drammatici e poetici da film anni Quaranta in piena guerra mondiale. Difendiamo la nostra terra dall'invasione nemica? No! A noi gente comune ci importa qualcosa degli interessi politici ed economici di quella zona del pianeta? No! Vittime del terrorismo? No! Si tratta di guerra a tutti gli effetti e smettiamola di menarcelo. E in guerra (ma dai... guarda un pò) si muore. Teniamo conto che si tratta di persone che hanno SCELTO di andare laggiù, mossi da chissà quali ragioni economiche o ideologiche.

Beninteso... E' giusto tutto questo? NO, certo che no. Ma mi sembra di stare perdendo il mio tempo a scrivere banalità, io che tendo a essere sempre molto refrattario a farlo. Può essere giusto condividere il cordoglio di chi vive la morte di una persona cara, così giovane peraltro; ma è lo stesso cordoglio momentaneo che può assalire al pensiero di ragazze stuprate e uccise dagli zii o di persone morte sulle strade. Niente di vissuto, niente di sentito, niente di veramente condiviso. E' tutto così schifosamente retorico, ha tutto un sapore di vecchio, di marcio, di nostalgico, di revival di ideologie sconfitte ma non dimenticate. Come non ricordare l'eroico "Ora vi faccio vedere come muore un italiano?" Che squallore...

C'è chi in passato ha parlato di morte sul lavoro. Scherziamo? Io sono un soldato in un paese dove si muore quotidianamente e tu sei un operaio in un frantoio non a norma dove ci sono strapiombi di cinque-sei metri senza ringhiera: se muoriamo siamo entrambi morti ingiustamente sul lavoro? Certo! Anzi no... Io almeno muoio per la patria...

Dieci anni insulsi passati a spendere denaro per consentire che in Afghanistan le nonnine attraversino la strada tranquille.

Di che mi sorprendo? Prenderci per il culo va di moda dall'inizio degli anni Novanta.

Il vostro corrispondente dall'Emilia

mercoledì 6 ottobre 2010

Monsignor Fisichella Rino

21 aprile 2010, il Messaggero riporta la seguente dichiarazione del monsignore a proposito dell'opportunità del presidente B di prendere la comunione:

«Facciamo subito un po’ di chiarezza. Il presidente Berlusconi essendosi separato dalla seconda moglie, la signora Veronica, con la quale era sposato civilmente, è tornato ad una situazione, diciamo così, ex ante. Il primo matrimonio era un matrimonio religioso. E’ il secondo matrimonio, da un punto di vista canonico, che creava problemi. E’ solo al fedele separato e risposato che è vietato comunicarsi, poiché sussiste uno stato di permanenza nel peccato. A meno che, ovviamente, il primo matrimonio non venga annullato dalla Sacra Rota. Ma se l’ostacolo viene rimosso, nulla osta».

2 ottobre 2010, il Giornale pubblica la seguente dichiarazione, sempre del monsignore, rispetto alla barzelletta (vecchiotta) con oggetto la presidente di un partito d'opposizione e dal finale bestemmiato:

“Bisogna sempre in questi momenti saper contestualizzare le cose e, certamente, non bisogna da un lato diminuire la nostra attenzione, quando siamo persone pubbliche, a non venir meno a quello che e’ il nostro linguaggio e la nostra condizione; dall’altra credo che in Italia dobbiamo essere capaci di non creare delle burrasche ogni giorno per strumentalizzare situazioni politiche che hanno già un loro valore piuttosto delicato”.

Alla Bindi che protesta contro le affermazioni di monsignor Fisichella, lo stesso chiarisce ulteriormente il concetto (purtroppo molto chiaro):

"Perché la bestemmia sia peccato, è necessario vi sia anche il deliberato consenso di voler offendere Dio e la piena avvertenza di quanto si sta facendo", scrive il neopresidente del Pontificio consiglio per la rievangelizzazione dell'Occidente nella sua rubrica sul settimanale 'Oggi'. "Così - prosegue - mentre il contenuto è sempre grave, non sempre la persona che bestemmia pecca. Ciò non significa indulgere, ma comprendere appunto il contesto in cui si bestemmia. Eludere questa condizione equivale a essere giudici spietati, privi di ogni vera comprensione e misericordia, sempre necessari davanti al peccatore".

E aggiunge:

"Rosy Bindi senza conoscere il mio giudizio sulla barzelletta di Berlusconi e come agisco in queste situazioni, mi ha criticato in modo maldestro, giudicandomi un relativista che deroga al secondo comandamento per difendere i potenti! Non le rispondo per serietà. Certo, avendo buona memoria, mi sorgono tre domande: è peggio dire un’insulsa barzelletta condita da un’imprecazione, o presentare una legge contro la famiglia e pro nozze gay? Salvare la vita di Eluana o preferire l’eutanasia? Migliorare la legge sull’aborto o favorire la Ru486? Da vescovo sono turbato se vedo le pecorelle smarrirsi nei meandri dell’interesse politico, ignorando l’abc della morale cattolica”.


Non fa una piega sta morale cattolica, sin dal suo abc.

Concluderò con un contestualizzabile augurio alle gerarchie cattoliche: cloro al clero!
-tanto non lo penso, si può indulgere... o forse sì??-

LETTERA DEL FIGLIO DI UN OPERAIO

Ero tornato da poche ore, l'ho visto, per la prima volta, era alto, bello,
forte e odorava di olio e lamiera.

Per anni l'ho visto alzarsi alle quattro del mattino, salire sulla sua
bicicletta e scomparire nella nebbia di Torino, in direzione della Fabbrica.

L'ho visto addormentarsi sul divano, distrutto da ore di lavoro e alienato
dalla produzione di migliaia di pezzi, tutti uguali, imposti dal cottimo.

L'ho visto felice passare il proprio tempo libero con i figli e la moglie.

L'ho visto soffrire, quando mi ha detto che il suo stipendio non gli
permetteva di farmi frequentare l'università.

L'ho visto umiliato, quando gli hanno offerto un aumento di 100 lire per
ogni ora di lavoro.

L'ho visto distrutto, quando a 53 anni, un manager della Fabbrica gli ha
detto che era troppo vecchio per le loro esigenze.

Ho visto manager e industriali chiedere di alzare sempre più l'età
lavorativa, ho visto economisti incitare alla globalizzazione del denaro, ma
dimenticare la globalizzazione dei diritti, ho visto direttori di giornali
affermare che gli operai non esistevano più, ho visto politici chiedere agli
operai di fare sacrifici, per il bene del paese, ho visto sindacalisti dire
che la modernità richiede di tornare indietro.

Ma mi è mancata l'aria, quando lunedì 26 luglio 2010, su " La Stampa" di
Torino, ho letto l'editoriale del Prof . Mario Deaglio. Nell'esposizione
del professore, i "diritti dei lavoratori" diventano "componenti non
monetarie della retribuzione", la "difesa del posto di lavoro" doveva essere
sostituita da una volatile "garanzia della continuità delle occasioni da
lavoro", ma soprattutto il lavoratore, i cui salari erano ormai ridotti al
minimo, non necessitava più del "tempo libero in cui spendere quei salari",
ma doveva solo pensare a soddisfare le maggiori richieste della controparte
(teoria ripetuta dal Prof. Deaglio a Radio 24 tra le 17,30 e la 18,00 di
Martedì 27 luglio 2010).

Pensare che un uomo di cultura, pur con tutte le argomentazioni di cui è
capace, arrivi a sostenere che il tempo libero di un operaio non abbia alcun
valore, perché non è correlato al denaro, mi ha tolto l'aria.

Sono salito sull'auto costruita dagli operai della Mirafiori di Torino.

Sono corso a casa dei miei genitori, l'ho visto per l'ennesima volta. Era
curvo, la labirintite, causata da milioni di colpi di pressa, lo faceva
barcollare, era debole a causa della cardiopatia, era mio padre, operaio al
reparto presse, per 35 anni, in cui aveva sacrificato tutto, tranne il tempo
libero con la sua famiglia, quello era gratis.

Odorava di dignità.

(Luca Mazzucco)

martedì 5 ottobre 2010

sabato 2 ottobre 2010

L’Amaca di Serra

61698_431693231306_135477526306_5538861_1220740_n

Link – 2 Ottobre

Dai pochi post pubblicati ultimamente è chiaro che è un periodo pieno per tutti, io ho sempre un po’ di link interessanti trovati in giro.

  • Ormai Adro è la città più famosa d’Italia grazie alla giunta leghista, questo è un manifesto scritto da loro….;
  • Dal blog di Mantellini, video delle Iene sulla crisi in Costa Smeralda. Sicuramente un video un po’ qualunquista, ma interessante;
  • Post di Giovanni Fontana sul libro di Scalfarotto e altre storie;
  • Grande post di Spinoza sulla visita del Papa a Londra;
  • Generatore automatico di “Papi Stranieri” per il PD, creato da Metilparaben dopo che qualcuno propose Profumo come possibile leader del centrosinistra;
  • Divertente contest fotografico sugli “scatti compositi”;
  • Tante foto dal blog fotografico Big Picture: visioni di agglomerati urbani dall’alto, arrivo dell’autunno, visioni dalla Cina;
  • Bellissima esperienza grafica su sogni e incubi, da provare.