mercoledì 13 giugno 2012

Una pioggia di saponette

Carissimi
intendiamoci. In questo paese non c'è nulla di meglio da fare davvero. Il clima di sospetto, da rivista patinata, da delirio di curiosità collettivo è melmoso.

Dichiarare che in Nazionale sono presenti due omosessuali, un bisessuale e tre metrosessuali (e, dico io, un pentasessuale, un labrador sempre ubriaco, due ermafroditi e persino una donna lesbica pacifista di colore) è ancora un modo per scatenare il degenero. Questo fatto è un termometro di quanto siamo messi male.

Confessione. Mio fratello è stato metrosessuale. Oddio! Già 'sta storia della metrosessualità va davvero capita... Uno si lava e subito "magari è frocio".

Ci sono siti dove si fanno sondaggi per determinare colui che si apposta nella doccia con un container di saponette, pronto all'attacco. Ci rendiamo conto? Basta il sospetto e subito: "Beh, io lo avevo sempre detto!"

E una parola di difesa per il buon Antonio. Insomma... Mica è dottorato a Oxford! Che vi aspettate? Indignarsi per le sue parole è ipocrisia. QUELLA è la voce del popolo, al di là di tutte le sedimentazioni di buona educazione a cui possiamo fare riferimento. Fa spaventosamente anni Novanta turbarsi per certe parole. Naturalmente è doveroso, per non fomentare un eccesso di libertà nell'uso delle parole...

E ancora una volta mi ritrovo a sviluppare i discorsi dei miei post più vecchi: tutte queste parole... Insomma... Qui non si può più parlare senza offendere nessuno. Siamo in un mondo popolato da ipoudenti, ipovedenti, diversamente abili, diversamente credenti, queer, bisex occasionali... Non ne posso più di questi filtri. Abbiamo un eccessivo feticismo democratico per le parole.

Non è certo Cassano con le sue parole che ha fatto cambiare idea a qualcuno in merito alla questione. Nè ha d'altronde sorpreso coloro che al bar avrebbero detto la stessa cosa.

Io dico che è nazismo contro le parole dichiarare che alcune hanno più diritti di altre. Le altre le leviamo dal dizionario? Le rintaniamo nel lager delle parole proibite? Il problema non è la parola che si utilizza. Ma il fatto che la cosa è evidentemente vissuta come un tabù. Lo provano le reazioni del web.

Accettiamo semplicemente che abbiamo ancora del lavoro da fare. Non facciamo passare Cassano per un troglodita dell'età della Pietra per convincerci che non ci sono problemi e che lui è una mosca bianca. I problemi CI SONO.

Per finire... Giocate anche voi a capire chi è il pentasessuale!!!




5 commenti:

  1. Cassano ha fatto un discreta figuraccia anche se chiunque di noi avrebbe scommesso che avrebbe detto proprio quelle parole.. Non so neanch'io se dire che sarebbe meglio che i giornalisti si astenessero da fare domande su certi temi per il puro gusto di creare lo scandalo e fare il titolo perchè se no sarebbe come scaricare il peso della problema su chi pubblica le notizie e non sul problema in sè..

    Di sicuro non mi pare che Cecchi Paone faccia bene alla causa che dice di sposare..

    Il discorso sull'eccessiva attenzione al politically correct nella scelta delle parole che usiamo o che pretendiamo che la gente usi lo condivido in parte.. Mi pare che, in generale, la suscettibilità di chi "riceve" le parole sia eccessiva ma che sia eccessiva anche la noncuranza di chi le parole le pronuncia.. Ci vorrebbe un giusto compromesso..

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  2. Chissenefrega: è il titolo del Buongiorno di Gramellini di oggi. Ed esprime più o meno il tuo stesso concetto:
    http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/grubrica.asp?ID_blog=41&ID_articolo=1197

    ps: Cecchi Paone lo odio.

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  3. Grande Bolo sono pienamente d'accordo con quello che scrivi! E quel frocio ;) di Cecchi Paone lo odio anche io!

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  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  5. sono d'accordo: la dichiarazione di cassano è superflua, il problema è quando non si può dire una parola (frocio, in questo caso)..

    questo voler a tutti i costi "proteggere" una categoria si traduce in una sorta di ghettizzazione della stessa.

    Elena L

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